L'industria edilizia non è solo ''mattone'', ovvero edifici per abitazioni. Il muratore con sporco di calce con il cappello fatto col giornale è una figura anni '60.
Il 50% dell'edilizia è opere pubbliche: viabilità , fabbricati per servizi, difesa del territorio etc., un altro 30% sono impianti industriali, commerciali e direzionali, solo il 20% sono abitazioni (zio, tu che sei del mestiere puoi confermare
![Shocked :o](./images/smilies/icon_eek.gif)
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Parte della crisi è dovuta alle casse vuote dello stato, che investe meno. In futuro l'edilizia sarà concentrata sul miglioramento tecnologico dell'esistente.
E non è neppure vero che è un'attività ''in loco'' che non risente della concorrenza internazionale: i maggiori gruppi delle costruzioni sono all'estero: Bouygues, Hochtief. Skanska, Bechtel, Dragados e costruiscono opere importanti in tutto il mondo.
Noi, con le nostre PMI dove il padroncino gira per i cantieri, i figli che fanno i capomastri e subappaltano a extacomunitari non andiamo da nessuna parte (a parte poche lodevoli eccezzioni
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NB per i devoti a San Zapatero (
ora pro nobis ![Mr Green :DDD](./images/smilies/icon_biggrin1.gif)
) : il raddoppio della ferrovia Genova-Ventimiglia è stato appaltato alla spagnola Ferrovial.
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