Non so perchè ma sconsiglio comunque di andare in missione con l'auto della moglienik978 ha scritto:comuqnue se l'auto non e' a nome vostro non puo essere presa (fidatevi...e' cosi SEMPRE..)
prostituzione
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beh si..questo e' ovvio..OSCAR VENEZIA ha scritto:Non so perchè ma sconsiglio comunque di andare in missione con l'auto della moglienik978 ha scritto:comuqnue se l'auto non e' a nome vostro non puo essere presa (fidatevi...e' cosi SEMPRE..)
la mia era solo una informazione tecnica...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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OK, letto tutto. Quello che continua a balzare all'occhio, più che le motivazioni alla base dei provvedimenti - che sarebbero di per sè anche in parte condivisibili - è la situazione abnorme derivante dall'aver rimesso la questione alle singole amministrazioni comunali, con tutte le disparità e le assurdità che ne conseguono.tizioanonimo ha scritto:quiPensiero Dominante ha scritto:E quindi l'ammontare di una sanzione amministrativa puó essere fissato in modo totalmente arbitrario a discrezione di chi emette l'ordinanza?marziano ha scritto:perchè è una sanzione amministrativa e non penale.
http://www.comune.roma.it/was/repositor ... uzione.pdf
c'è una di queste famigerate ordinanze, del comune di roma. alla fine delle premesse ci sono le norme che attribuiscono al sindaco il potere di emettere queste ordinanze.
in particolare l'art. 54 testo unico enti locali, come modificato dal cosiddetto pacchetto sicurezza del 2008 prevede che
'Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione.'
l'ordinanza romana è stata impugnata ma il tar del lazio ha respinto il ricorso. qui la sentenza,
http://www.lucciole.org/content/view/428/3/
molto interessante da leggere in particolare dalla seconda metà del punto 5 in avanti, dove l'attività della prostituzione in strada viene inquadrata nell'ambito dell'ordinamento normativo italiano e alla fine si conclude per la legittimità dell'intervento del sindaco.
Rilevo inoltre che, comunque, la sanzione prevista nell'ordinanza romana era di 200 Euro, nulla a che vedere quindi con l'esorbitante balzello imposto in quel di Prato.
Pensiero Dominante, forumista temporaneamente de-gnokkizzato
La gioventù resiste a tutto, ai re e alle poesie e all'amore. A tutto, ma non al tempo
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sono d'accordo con te.Pensiero Dominante ha scritto:OK, letto tutto. Quello che continua a balzare all'occhio, più che le motivazioni alla base dei provvedimenti - che sarebbero di per sè anche in parte condivisibili - è la situazione abnorme derivante dall'aver rimesso la questione alle singole amministrazioni comunali, con tutte le disparità e le assurdità che ne conseguono.tizioanonimo ha scritto:quiPensiero Dominante ha scritto:E quindi l'ammontare di una sanzione amministrativa puó essere fissato in modo totalmente arbitrario a discrezione di chi emette l'ordinanza?marziano ha scritto:perchè è una sanzione amministrativa e non penale.
http://www.comune.roma.it/was/repositor ... uzione.pdf
c'è una di queste famigerate ordinanze, del comune di roma. alla fine delle premesse ci sono le norme che attribuiscono al sindaco il potere di emettere queste ordinanze.
in particolare l'art. 54 testo unico enti locali, come modificato dal cosiddetto pacchetto sicurezza del 2008 prevede che
'Il sindaco, quale ufficiale del Governo, adotta con atto motivato provvedimenti, anche contingibili e urgenti nel rispetto dei princìpi generali dell'ordinamento al fine di prevenire e di eliminare gravi pericoli che minacciano l'incolumita' pubblica e la sicurezza urbana. I provvedimenti di cui al presente comma sono preventivamente comunicati al prefetto anche ai fini della predisposizione degli strumenti ritenuti necessari alla loro attuazione.'
l'ordinanza romana è stata impugnata ma il tar del lazio ha respinto il ricorso. qui la sentenza,
http://www.lucciole.org/content/view/428/3/
molto interessante da leggere in particolare dalla seconda metà del punto 5 in avanti, dove l'attività della prostituzione in strada viene inquadrata nell'ambito dell'ordinamento normativo italiano e alla fine si conclude per la legittimità dell'intervento del sindaco.
Rilevo inoltre che, comunque, la sanzione prevista nell'ordinanza romana era di 200 Euro, nulla a che vedere quindi con l'esorbitante balzello imposto in quel di Prato.
comunque si potrebbe replicare che la logica dell'attribuzione di queste competenze ai sindaci è che solo chi sta sul territorio è in grado di valutare se certi fenomeni ci sono e se creano problemi e quindi devono essere scoraggiati con idonee contromisure.
Ci sono peraltro miliardi di esempi in cui disagi ai cittadini analoghi e anzi pure più gravi di quelli che possono derivare dalla prostituzione di strada sono bellamente ignorati dai sindaci e altre autorità (certe cittadine rivierasche d'estate sono invivibili per i residenti, con i sindaci che di proposito omettono di applicare leggi e regole molto chiare per favorire interessi economici degli operatori turistici, oppure basti pensare alle partite di calcio, parlate con chi sta di casa vicino a grandi stadi, etc. etc.,)
In questo caso mi sembraevidente che siamo di fronte alla tipica vicenda italiana: si evita per comodità di prendere una posizione chiara (esempio: una legge che stabilisca una volta per tutte il divieto di prostituirsi all'aperto e magari colga l'occasione per disciplinare la prostituzione in generale) e si preferisce spostare il problema ad altri livelli laavandosene le mani.
Mi sono innamorato di te perché il mio pisello non aveva niente da fare
Trema la Parma bene. La lunga indagine del nucleo investigativo dei carabinieri di Parma sul giro di festini a luci rosse e coca di Rocco Bormioli si è conclusa con l'esecuzione di 24 misure di custodia cautelare tra sabato notte e domenica. L'operazione è stata condotta tra Parma, Fidenza, Pisa, Lecce, Nuoro, Mantova, Rimini e Bolzano. Impegnati complessivamente una quarantina di militari e un'unità cinofila, coordinati dal pm Giorgio Grandinetti.
Il blitz è scattato nel pomeriggio e ha coinvolto persone molto note in città : sono infatti finiti in manette Giorgio Becchetti, titolare del bar Harry's sulla via Emilia est che ha anche dato il nome all'operazione, e Roberto Del Grano, barista dell'Evolution. Entrambi erano già stati arrestati all'inizio dell'anno per spaccio di sostanze stupefacenti e scarcerati dopo pochi giorni. Dall'inchiesta è emerso che entrambi fornivano grandi quantità di coca a Bormioli, mentre i rispettivi locali erano base di spaccio per tanti avventori col vizio della neve. Solo a Becchetti invece è stato contestato anche il reato di sfruttamento e induzione alla prostituzione: si sarebbe prodigato nel procacciare le lucciole che allietavano i festini dell'imprenditore. Arrestati anche un altro parmigiano, Massimo Margaritelli, sedicente commerciante di orologi incensurato, e un imprenditore croato residente in città , K.M., già trovato in possesso di un chilo di cocaina a dicembre dello scorso anno. I miliatri hanno fornito solo le iniziali delle altre persone coinvolte.
L'altra faccia dello spaccio e del consumo di coca, quella con i lustrini, rispetto a via Palermo e via Trento, strade dello spaccio e del degrado che tanto fanno "disperare" la politica e i residenti. In questo caso, invece, i clienti erano tutte persone della buona società , molti gli insospettabili. La droga veniva generalmente venduta a prezzo molto più alto di quello di "mercato", proprio perchè il tipo di clientela pretendeva una certa riservatezza. Nel giro smantellato dai carabinieri in tutta Italia sono coinvolti molti extracomunitari, soprattutto albanesi. In carcere sono finiti in sedici, altri tre sono ricercati. Ad altre cinque persone sono stati notificati arresti domiciliari, divieto d'espatrio e obbligo di firma.
Coinvolte anche due giovani donne: una 28enne italiana trasferitasi a Lecce dopo aver soggiornato a Salsomaggiore e una 22enne rumena residente a Parma. L'arresto di quest'ultima è stato piuttosto movimentato: i militari sono andati a prelevarla insieme al compagno, un albanese 23enne, nella sua abitazione. Tutta la famiglia della giovane si è scagliata contro i carabinieri, che nel parapiglia hanno riportato lievi contusioni. Le persone coinvolte saranno denunciate per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
I sequestri: quadri d'autore in cambio di droga
L'operazione "Harry's" nel corso dei mesi ha portato al sequestro di tre chili di cocaina e di un tesoretto stimato oltre 800mila euro GUARDA LE IMMAGINI. Rocco Bormioli infatti era solito lasciare in pegno agli spacciatori oggetti di valore in cambio di cocaina quando si trovava a corto di liquidi. Una quindicina di Rolex, una bottiglia magnum di Dom Perignon, diverse collane di perle e di giada e una borsa herpes erano già stati posti sotto sequestro dai carabinieri. Col blitz di stanotte la collezione di pegni si arricchisce di opere d'arte d'autore: a casa di Becchetti è stata trovata una gigantografia di Arash Radpur raffigurante un nudo di donna; Margaritelli aveva ricevuto da Bormioli una tela del valore di circa 20-30mila euro, mentre un quadro di Georg Baselitz valutato 100mila euro è stato trovato in casa di un parmigiano estraneo al giro di droga, a cui gli spacciatori avevano cercato di piazzare la tela. L'opera di maggior valore sarà sequestrata nelle prossime ore in una galleria d'arte a Mantova: si tratta di una quadro di Damien Hirst raffigurante delle farfalle, stimato 400mila euro.
(09 novembre 2009)
Il blitz è scattato nel pomeriggio e ha coinvolto persone molto note in città : sono infatti finiti in manette Giorgio Becchetti, titolare del bar Harry's sulla via Emilia est che ha anche dato il nome all'operazione, e Roberto Del Grano, barista dell'Evolution. Entrambi erano già stati arrestati all'inizio dell'anno per spaccio di sostanze stupefacenti e scarcerati dopo pochi giorni. Dall'inchiesta è emerso che entrambi fornivano grandi quantità di coca a Bormioli, mentre i rispettivi locali erano base di spaccio per tanti avventori col vizio della neve. Solo a Becchetti invece è stato contestato anche il reato di sfruttamento e induzione alla prostituzione: si sarebbe prodigato nel procacciare le lucciole che allietavano i festini dell'imprenditore. Arrestati anche un altro parmigiano, Massimo Margaritelli, sedicente commerciante di orologi incensurato, e un imprenditore croato residente in città , K.M., già trovato in possesso di un chilo di cocaina a dicembre dello scorso anno. I miliatri hanno fornito solo le iniziali delle altre persone coinvolte.
L'altra faccia dello spaccio e del consumo di coca, quella con i lustrini, rispetto a via Palermo e via Trento, strade dello spaccio e del degrado che tanto fanno "disperare" la politica e i residenti. In questo caso, invece, i clienti erano tutte persone della buona società , molti gli insospettabili. La droga veniva generalmente venduta a prezzo molto più alto di quello di "mercato", proprio perchè il tipo di clientela pretendeva una certa riservatezza. Nel giro smantellato dai carabinieri in tutta Italia sono coinvolti molti extracomunitari, soprattutto albanesi. In carcere sono finiti in sedici, altri tre sono ricercati. Ad altre cinque persone sono stati notificati arresti domiciliari, divieto d'espatrio e obbligo di firma.
Coinvolte anche due giovani donne: una 28enne italiana trasferitasi a Lecce dopo aver soggiornato a Salsomaggiore e una 22enne rumena residente a Parma. L'arresto di quest'ultima è stato piuttosto movimentato: i militari sono andati a prelevarla insieme al compagno, un albanese 23enne, nella sua abitazione. Tutta la famiglia della giovane si è scagliata contro i carabinieri, che nel parapiglia hanno riportato lievi contusioni. Le persone coinvolte saranno denunciate per violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
I sequestri: quadri d'autore in cambio di droga
L'operazione "Harry's" nel corso dei mesi ha portato al sequestro di tre chili di cocaina e di un tesoretto stimato oltre 800mila euro GUARDA LE IMMAGINI. Rocco Bormioli infatti era solito lasciare in pegno agli spacciatori oggetti di valore in cambio di cocaina quando si trovava a corto di liquidi. Una quindicina di Rolex, una bottiglia magnum di Dom Perignon, diverse collane di perle e di giada e una borsa herpes erano già stati posti sotto sequestro dai carabinieri. Col blitz di stanotte la collezione di pegni si arricchisce di opere d'arte d'autore: a casa di Becchetti è stata trovata una gigantografia di Arash Radpur raffigurante un nudo di donna; Margaritelli aveva ricevuto da Bormioli una tela del valore di circa 20-30mila euro, mentre un quadro di Georg Baselitz valutato 100mila euro è stato trovato in casa di un parmigiano estraneo al giro di droga, a cui gli spacciatori avevano cercato di piazzare la tela. L'opera di maggior valore sarà sequestrata nelle prossime ore in una galleria d'arte a Mantova: si tratta di una quadro di Damien Hirst raffigurante delle farfalle, stimato 400mila euro.
(09 novembre 2009)
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA
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Avevo postato questo articolo tra escort famose, ma Gerda mi ha consigliato topic che è più appropriato.
questa è la prima pagina dell'articolo che troverete qui
Il Mercato del Sesso
questa è la prima pagina dell'articolo che troverete qui
Il Mercato del Sesso
Il mercato del sesso
di Roberto Saviano
Escort, trans, prostitute. Marciapiedi, Web e case private. Tra leggende e sfruttamento, viaggio nel mondo della nuova prostituzione senza limiti
Escort è il nuovo nome. In realtà esiste da molti anni ma per tutti il termine usato nei discorsi era ancora: mignotta, prostituta, il sempiterno puttana. Escort è un nome che sembra nobile. Sembra un'attitudine piuttosto che un mestiere, una specializzazione piuttosto che una disperazione. Se un tempo essere prostituta prevedeva persino il tatuaggio, un marchio che non le permettesse più di tornare alla vita precedente, così anche se avesse cambiato città quel marchio testimoniava la sua vita da strada, ora essere escort puó persino risultare prestigioso. In queste settimane viene voglia di approfondire i meccanismi che portano a desiderare così tanto una figura del genere. Il meccanismo spesso è cambiato. Molte escort scelgono il mestiere perchè quando chiedi almeno mille euro a prestazione, i clienti vengono selezionati per censo. Ma non solo. Essere escort diventa sinonimo di èlite, autonomia, quasi orgoglio: come essere il top di un mondo in cui tutto è mercato, ma loro si sentono in grado di offrire qualcosa di esclusivo. Non è uno scambio finto, come dire: non si finge di volersi bene o di piacersi. Si dà quello che uno vuole in cambio di ció che tutti vogliono: i soldi. La parte maggiore dei rapporti personali hanno questo scambio ma non dichiarato. Le escort spesso si sentono invece figure sincere in un oceano di ipocrisia. O così fanno credere.
Fanno credere e in parte credono di essere diverse da quelle del marciapiede. Perchè loro scelgono, loro impongono un prezzo spesso sproporzionato che comporta non solo benessere, ma soprattutto l'illusione di indipendenza. L'elemento fondamentale che cambia dal marciapiede alla casa è che tutto avviene al telefono. Le ragazze decidono lì se secondo loro vali la pena, se hai soldi, abiti in un giusto quartiere, se sei italiano, arabo, americano o africano (in questo caso le tariffe verranno aumentate, come facevano le vietnamite con i marines di colore o le signorine napoletane con i neri di Paisà , nella regola universale del mercato che alla fama di maggiori dotazioni maschili richiede anche un prezzo direttamente proporzionale). Se chiedi con gentilezza ed hai una voce senza inflessioni dialettali si ottiene tutto o quasi. Se invece hai un marcato accento riscontrerai subito un atteggiamento diffidente, come un esame da superare che spesso comporta anche una tariffa più alta o un'offerta più limitata. Le slave accettano ogni tipo di proposta, le italiane invece si vincolano ad una prassi del sesso corretta. Sono donne diventate abilissime nel pesare le voci, meglio dei vecchi marescialli che un tempo nelle sale intercettazioni delle questure dovevano interpretare gli accenti dei telefonisti durante i sequestri di persona per capire se e quanto erano seri, e se sul prezzo del riscatto si poteva trattare o meno: la voce diventa una prova di fiducia che viene prima del corpo. Perchè sempre di ostaggi in fondo si tratta. Dalle richieste che accettano capisci il grado di disperazione, puoi farti un'idea della loro bellezza e di cosa le abbia spinte in quella professione: se la esercitano saltuariamente o se ormai siano obbligate, tutto sommato marchiate come le prostitute del Settecento.
Oggi peró è cambiata la percezione. Ora chi va con le escort non è più un puttaniere. I clienti hanno un nome preciso: 'escortisti'. E anche loro si sentono in qualche modo parte di un'aristocrazia. Internet ha cambiato tutto in questo mercato. Anzi si potrebbe dire senza temere di sbagliare che senza il Web non esisterebbero le escort. àˆ il Web che ha cambiato questo mondo, prima sommerso. Oggi, amano definirsi tali nei forum, nelle community di discussione. C'è quasi un orgoglio prima assolutamente oscurato dalla vergogna e dal senso di colpa. Siti a decine hanno creato luoghi dove poter trasformare quello che un tempo era solo affidato al passaparola, in una sorta di salotto dei mignottari di tutto il mondo. Qui si discutono le prestazioni di escort e accompagnatrici, si mettono i voti, si scambiano i numeri di telefono. Prima era impossibile poter anche immaginare che esistessero luoghi dove poter scrivere le proprie avventure con le prostitute e soprattutto recensirle come se fossero prime visioni cinematografiche o libri. Ora sono centinaia i commenti e le escort più richieste sono votate da una community anonima ma universale, illimitata come la Rete. E proprio questo aspetto ha scatenato una sorta di gotha della prostituzione. Gli uomini e le donne che la praticano prenotando gli incontri attraverso annunci su un quotidiano o un sito specializzato si chiamo escortisti e tengono a distinguersi dai semplici mignottari. Le prestazioni che richiedono vengono contrattate e si prende appuntamento come in uno studio medico. Le escort e le accompagnatrici che mettono i loro annunci spesso segnalano che non hanno magnaccia, che non sono serve di nessuno: tante bocca di rosa, che fanno l'amore per soldi o per passione, ma mai per comando. In realtà anche questa è una sorta di menzogna consolatoria per clienti borghesi: uno strumento di marketing, che serve per rendere ancora di più lontana dal marciapiede la loro offerta e trasmettere un'accattivante immagine di libertà . Invece soprattutto nel caso delle moldave e delle ucraine e di tutte le donne della dissolta Unione Sovietica c'è un giro di papponi anche lì. La mafia russa gestisce quasi tutte le accompagnatrici di alto livello d'origine slava, perchè i padrini moscoviti non hanno a che fare con ragazze stradali. Le più belle, quelle che veramente credono di potersi liberare da ogni dipendenza sono costrette a fare le globetrotter: massimo sei mesi in una città , per non finire sotto padrone. Milano, Parigi, poi Londra, quindi Roma, Madrid e Barcellona. I guadagni ne risentono e spesso anche la psiche: si rimane profondamente sole, buttandosi su un giro del genere e a un certo punto o si finisce da un'analista o si decide che tutto sommato è meglio un pappone di quella fuga senza fine.
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)
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http://centro-parma.blogautore.repubbli ... e-in-casa/
come già profetizzato. attendiamoci una bella ordinanza che sanziona il segarsi (a meno che non venga praticato in appositi sega-center)
come già profetizzato. attendiamoci una bella ordinanza che sanziona il segarsi (a meno che non venga praticato in appositi sega-center)
Mi sono innamorato di te perché il mio pisello non aveva niente da fare
Comperare il sesso col denaro è come comperare un chilo di bucce a forma di mele: il chilo è sempre un chilo, ma la polpa non è compresa nel baratto. Abulia da prepuzi delicious truffaldini. Per fortuna che le vitamine sono contenute solo nelle bucce
Aldo Busi, Sodomie in corpo 11, Mondadori
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Re: prostituzione
http://www.cronacaqui.it/news-il-comune ... 29099.html
l'ho sempre pensato che noi piemontesi siamo avanti... anzi, pure tornando all'indietro..
per chi non conoscesse Torino Nord, quella zona, in particolare d'estate, è uno show, una Amsterdam, senza vetrina ma con sfilate di intimo..
l'ho sempre pensato che noi piemontesi siamo avanti... anzi, pure tornando all'indietro..
per chi non conoscesse Torino Nord, quella zona, in particolare d'estate, è uno show, una Amsterdam, senza vetrina ma con sfilate di intimo..
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
- Demetrio Pianelli
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Landi, allarme Aids a Milano: «Una prostituta su due ha l'Hi
Corriere della Sera, 24 novembre 2009
ogni giorno due nuovi contagi in cittè preservativi gratis allo stadio e in discoteca
Landi, allarme Aids a Milano
«Una prostituta su due ha l'Hiv»
L'assessore alla Salute favorevole alla riapertura delle case chiuse: «E' necessario un maggiore controllo»
MILANO - Una prostituta o transessuale su due a Milano può trasmettere il contagio da virus Hiv. Lo ha detto Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute del Comune di Milano, nel presentare le iniziative dedicate alla giornata mondiale contro l'Aids prevista per il 1 dicembre. «È sieropositivo il 50% delle prostitute e trans della città - ha sottolineato Landi - ed è quindi necessario un maggiore controllo del fenomeno della prostituzione anche in città come la nostra, dove ci sono persone che pagano anche di più per avere rapporti non protetti». Ogni giorno a Milano due giovani si infettano con il virus Hiv, su un totale di 11 casi registrati quotidianamente a livello nazionale. Già il 30 ottobre scorso, commentando questo dato, l'assessore Landi aveva auspicato la riapertura delle case chiuse, in versione cooperativa: «È necessario togliere la prostituzione dalla strada e creare luoghi controllati dal punto di vista giuridico, sanitario e fiscale - ha detto -. Per me la soluzione migliore sono le cooperative autogestite di professionisti. Non bastano le ordinanze contro i clienti delle prostitute».
RAGAZZI A RISCHIO - «Il problema viene sottovalutato - ha detto Landi - a Milano e in Lombardia ci sono dati allarmanti. Milano è la città italiana con il maggior numero di infettati con Aids, la stima è di 9 mila portatori sani o sieropositivi ma riteniamo siano almeno 12 mila, perché molti non si rivolgono a centri di cura pubblici. Sta inoltre crescendo la sieropositività nei giovani al di sotto dei 20 anni, perché proprio i ragazzi si ritengono spesso invincibili, e di essere al di sopra del rischio». I dati preoccupano gli esperti anche quando si parla più in generale di malattie sessualmente trasmesse, come sifilide o condilomi: «Su circa mille persone che si rivolgono a un centro di malattie infettive - ha aggiunto Landi 12 sono giovani con meno di 12 anni. Solo un terzo dei giovani ha rapporti protetti, mentre due terzi li ha non protetti: quindi servono campagne di sensibilità sociale, anche perché, ad esempio, le ragazze pensano che la pillola protegga dalle malattie infettive come fa il preservativo. Non voglio fare terrorismo, ma la situazione è effettivamente grave e preoccupante».
CONTAGIATA A 74 ANNI - Non esiste una fascia d'età al sicuro dal contagio. «Molte - ha sottolineato Landi - sono le persone di una certa età che hanno rapporti sessuali non protetti e diventano portatrici di questa infezione anche nelle loro famiglie. Paradossale il caso di una signora che, recentemente, a 74 anni ha scoperto di essere sieropositiva: era stata contagiata dal marito che aveva intrattenuto relazioni non protette con prostitute».
PRESERVATIVI GRATIS - Anche per sensibilizzare al problema delle malattie sessualmente trasmesse, domenica 29 novembre verranno distribuiti a Milano 20 mila preservativi gratis, nel corso di due distinte iniziative organizzate dal Network persone sieropositive (Nps), con il sostegno del Comune. Sempre domenica, fuori da alcuni stadi in cui si svolgeranno partite di serie A, volontari distribuiranno 60 mila preservativi e brochure tra i tifosi. Infine, alla discoteca Alcatraz di Milano prenderà via la seconda edizione di «Hivideo Spot Award», un concorso rivolto a ragazzi tra i 16 e i 26 anni per realizzare uno spot sulla prevenzione delle malattie sessuali. «Il messaggio che si ritiene importante trasmettere - ha concluso Rosaria Iardino, presidente di Nps - è che al di là di alcune semplificazioni operate dai mass media l'Aids è ancora un patologia esistente e colpisce inesorabilmente, nonostante sia possibile evitarla a partire da un uso responsabile del preservativo». Il Comune di Milano, come annunciato dall'assessore Landi, ha pensato per il 2010 «un kit contro le malattie infettive che contenga un preservativo ma anche un etilometro: non si può ragionare a compartimenti stagni, e pensare che questi problemi non siano correlati al consumo di alcol e di droghe».
24 novembre 2009
ogni giorno due nuovi contagi in cittè preservativi gratis allo stadio e in discoteca
Landi, allarme Aids a Milano
«Una prostituta su due ha l'Hiv»
L'assessore alla Salute favorevole alla riapertura delle case chiuse: «E' necessario un maggiore controllo»
MILANO - Una prostituta o transessuale su due a Milano può trasmettere il contagio da virus Hiv. Lo ha detto Giampaolo Landi di Chiavenna, assessore alla Salute del Comune di Milano, nel presentare le iniziative dedicate alla giornata mondiale contro l'Aids prevista per il 1 dicembre. «È sieropositivo il 50% delle prostitute e trans della città - ha sottolineato Landi - ed è quindi necessario un maggiore controllo del fenomeno della prostituzione anche in città come la nostra, dove ci sono persone che pagano anche di più per avere rapporti non protetti». Ogni giorno a Milano due giovani si infettano con il virus Hiv, su un totale di 11 casi registrati quotidianamente a livello nazionale. Già il 30 ottobre scorso, commentando questo dato, l'assessore Landi aveva auspicato la riapertura delle case chiuse, in versione cooperativa: «È necessario togliere la prostituzione dalla strada e creare luoghi controllati dal punto di vista giuridico, sanitario e fiscale - ha detto -. Per me la soluzione migliore sono le cooperative autogestite di professionisti. Non bastano le ordinanze contro i clienti delle prostitute».
RAGAZZI A RISCHIO - «Il problema viene sottovalutato - ha detto Landi - a Milano e in Lombardia ci sono dati allarmanti. Milano è la città italiana con il maggior numero di infettati con Aids, la stima è di 9 mila portatori sani o sieropositivi ma riteniamo siano almeno 12 mila, perché molti non si rivolgono a centri di cura pubblici. Sta inoltre crescendo la sieropositività nei giovani al di sotto dei 20 anni, perché proprio i ragazzi si ritengono spesso invincibili, e di essere al di sopra del rischio». I dati preoccupano gli esperti anche quando si parla più in generale di malattie sessualmente trasmesse, come sifilide o condilomi: «Su circa mille persone che si rivolgono a un centro di malattie infettive - ha aggiunto Landi 12 sono giovani con meno di 12 anni. Solo un terzo dei giovani ha rapporti protetti, mentre due terzi li ha non protetti: quindi servono campagne di sensibilità sociale, anche perché, ad esempio, le ragazze pensano che la pillola protegga dalle malattie infettive come fa il preservativo. Non voglio fare terrorismo, ma la situazione è effettivamente grave e preoccupante».
CONTAGIATA A 74 ANNI - Non esiste una fascia d'età al sicuro dal contagio. «Molte - ha sottolineato Landi - sono le persone di una certa età che hanno rapporti sessuali non protetti e diventano portatrici di questa infezione anche nelle loro famiglie. Paradossale il caso di una signora che, recentemente, a 74 anni ha scoperto di essere sieropositiva: era stata contagiata dal marito che aveva intrattenuto relazioni non protette con prostitute».
PRESERVATIVI GRATIS - Anche per sensibilizzare al problema delle malattie sessualmente trasmesse, domenica 29 novembre verranno distribuiti a Milano 20 mila preservativi gratis, nel corso di due distinte iniziative organizzate dal Network persone sieropositive (Nps), con il sostegno del Comune. Sempre domenica, fuori da alcuni stadi in cui si svolgeranno partite di serie A, volontari distribuiranno 60 mila preservativi e brochure tra i tifosi. Infine, alla discoteca Alcatraz di Milano prenderà via la seconda edizione di «Hivideo Spot Award», un concorso rivolto a ragazzi tra i 16 e i 26 anni per realizzare uno spot sulla prevenzione delle malattie sessuali. «Il messaggio che si ritiene importante trasmettere - ha concluso Rosaria Iardino, presidente di Nps - è che al di là di alcune semplificazioni operate dai mass media l'Aids è ancora un patologia esistente e colpisce inesorabilmente, nonostante sia possibile evitarla a partire da un uso responsabile del preservativo». Il Comune di Milano, come annunciato dall'assessore Landi, ha pensato per il 2010 «un kit contro le malattie infettive che contenga un preservativo ma anche un etilometro: non si può ragionare a compartimenti stagni, e pensare che questi problemi non siano correlati al consumo di alcol e di droghe».
24 novembre 2009
Six hundred dudes. One porn queen. A world record for the ages. A must-have movie for every discerning collector of things erotic. Didn't one of us on purpose set out to make a snuff movie.
Re: prostituzione
il 50%????
ma se di nroma le prostitute che fanno sesso senza preservativo sono pochissime e spesso sono gia messe male..
questi dati vuol dire che almeno il 50% fa (regolarmente) sesso non protetto???
nn mi torna...
ma se di nroma le prostitute che fanno sesso senza preservativo sono pochissime e spesso sono gia messe male..
questi dati vuol dire che almeno il 50% fa (regolarmente) sesso non protetto???
nn mi torna...
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.