Sgarbi diffida Youtube: via mie immagini dal web, valgono 10mila euro al minuto
ROMA (9 gennaio) - Diecimila euro al minuto: tanto valgono le immagini di Vittorio Sgarbi ospite di tramissioni tv della Rai, ritrasmesse «in violazione del diritto di immagine» da Youtube. Lo sostengono i legali del critico d'arte, che hanno diffidato il portale di video chiedendo di rimuovere immediatamente dal web «immagini fisse o in movimento di programmi video della Rai in cui compare Sgarbi»: da Anno Zero a Porta a Porta, da Confronti a Domenica in, dall'Istruttoria al Caso Englaro.
Se i portali diffidati dai legali di Sgarbi non interverranno, dice ancora l'avvocato Giampaolo Cicconi, faremo ricorso al Tribunale di Camerino (competente perché Sgarbi risiede a San Severino Marche) per «violazione dei diritti di utilizzazione e sfruttamento economico dell'immagine» del critico, con la richiesta di una somma «non inferiore a 10 mila euro» per ogni minuto o frazione di minuto di diffusione diretta o indiretta.
Titolare del diritto all'immagine e allo sfruttamento economico di Sgarbi è la società Aretè srl di San Severino, di cui è amministratore unico la madre, Rita Cavallini. Secondo Cicconi, Google e Youtube avrebbero violato pure la legge sul diritto d'autore, per «abusiva riproduzione, trasmissione e diffusione di un'opera dell'ingegno coperta da diritti d'esclusiva». E, così come i provider possono «rimuovere i video a sfondo pedopornografico o altri filmati caricati dagli utenti, hanno anche l'obbligo di vigilare sul rispetto del diritto d'autore».
Mi spiace per lui, ormai è completamente fuso.
E non solo, è anche antico, non è più un politico, non è più un personaggio televisivo, gli rimane l'arte.