[O.T.] Il ponte sullo stretto

Scatta il fluido erotico...

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Defender
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#76 Messaggio da Defender »

Sunrise ha scritto:
boss ha scritto:io suggerirei al nostro premier (dei miei stivali) di fare un ponte tra il cervello e la bocca (visto che non si collegano mai...) e di chiudere invece il ponte tra il cervello e il suo c..o (viste le ca.ate che spara a tutto spiano).
C'è bisogno?

Se il livello medio del forum SZ è (supponiamo) 6, questo post sta a livello 3--
la frase andava sviluppata diversamente

anche se il concetto di fondo non è sbagliato :-D

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Sunrise
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#77 Messaggio da Sunrise »

Non discuto il contenuto.

La forma sembrava quella di un undicenne che scrive su facebook.

Frase piena di astio senza peraltro implicazioni logiche di fondo. Tipico a mio avviso di una persona nervosa e con tanto rancore.

Speriamo questo periodo passi al boss.

Il Maloox intanto è vivamente consigliato.

;)




:D
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norrin2007
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#78 Messaggio da norrin2007 »

OSCAR VENEZIA ha scritto: Si, ma uno puó dire di no perchè SB non deve essere collegato al record del mondo?
E' normale giudicare il valore del ponte partendo dal perchè Berlusconi lo vuole ?
Possiamo valutare la cosa in se,indipendentemente da chi la propone.
Seguendo questi metodi dovrei essre contrario perchè è possibile che alla fine venga terminato ed inaugurato da unpresidente di sinistra.
La dietrologia dovrebbe avere un limite
hai ragione al 100%. ma mi sembra altrettanto evidente che, molto verosimilmente, in questo caso i costi siano infinitamente maggiori dei benefici (almeno nel medio periodo), come detto da husker.
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
"Vi è una sola cosa peggiore dell'ingiustizia: la giustizia senza la spada in mano. Quando il diritto non è la forza è male." (O. Wilde)
"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber

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OSCAR VENEZIA
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#79 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

norrin2007 ha scritto:
OSCAR VENEZIA ha scritto: Si, ma uno puó dire di no perchè SB non deve essere collegato al record del mondo?
E' normale giudicare il valore del ponte partendo dal perchè Berlusconi lo vuole ?
Possiamo valutare la cosa in se,indipendentemente da chi la propone.
Seguendo questi metodi dovrei essre contrario perchè è possibile che alla fine venga terminato ed inaugurato da unpresidente di sinistra.
La dietrologia dovrebbe avere un limite
hai ragione al 100%. ma mi sembra altrettanto evidente che, molto verosimilmente, in questo caso i costi siano infinitamente maggiori dei benefici (almeno nel medio periodo), come detto da husker.
Uno stato non puó sempre fare i conti costi/benefici come fosse un condominio.
Ti faccio un esempio la Francia ha speso tonnellate di soldi per avviare programmi tecnologici che nel breve periodo non avevano nessun ritorno economico, perchè gli usa erano più avanti in questi campi: Concorde, centrali nucleari, ...
Il ritorno economico probabilmente c'è stato decenni dopo, ma nel bilancio di uno stato devi inserire anche (capisco che non è facile quantificarli) delle voci immateriali come la capacità  di progettare e realizzare grandi opere, mantenere standard tecnologici elevati,ecc.

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norrin2007
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#80 Messaggio da norrin2007 »

perfetto, oscar. ma questo, per l'italia, è argomento storicamente spinosissimo, che andrebbe preso con le pinze (soprattutto nel presente periodo congiunturale).
e allora, non sarebbe prioritario (faccio il primo esempio che mi viene in mente) portare a termine i pluridecennali lavori sulla salerno-reggio calabria?
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Pensiero Dominante
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#81 Messaggio da Pensiero Dominante »

OSCAR VENEZIA ha scritto:Collegare il ponte a SB,anche se è lui che lo vuole fare,fa parte del folklore di questo periodo.
La cosa su cui ci si dovrebbe interrogare, non è perchè SB vuole il ponte, ma perchè non è stato ancora fatto, in qualunque altro paese lo avrebbero già  realizzato.
Gli Italiani, di destra o di sinistra, non amano le grandi opere, e si decidono a realizzarle quando sono assolutamente non rinviabili e a quel punto te le fanno sempre e comunque sottodimesionate.
Che sia l'aeroporto di Malpensa, il ponte sullo stretto, o qualsiasi altra cosa è una sofferenza, un dente da levarsi il più tardi possibile.
Chi non ci crede basta che passi il confine in macchina fra Ventimiglia e Mentone.
Non ci sono le infrastrutture che collegano al ponte ? E' lo stesso problema, gli Italiani, le infrastrutture specie se moderne e fatte bene, non le vogliono, perchè sopravvive una logica da italietta che si deve arrangiare :meglio l'autostrada a 2 corsie, quella a 4 sono soldi buttati e si distrugge la natura (anche se poi faccio le file a motore acceso ).
I politici navigati sanno mettersi in sintonia con questo scarsa propensione verso il moderno e si guardano bene dal fare proposte del genere: SB nel bene e nel male è un alieno.

Uno stato non puó sempre fare i conti costi/benefici come fosse un condominio.
Ti faccio un esempio la Francia ha speso tonnellate di soldi per avviare programmi tecnologici che nel breve periodo non avevano nessun ritorno economico, perchè gli usa erano più avanti in questi campi: Concorde, centrali nucleari, ...
Il ritorno economico probabilmente c'è stato decenni dopo, ma nel bilancio di uno stato devi inserire anche (capisco che non è facile quantificarli) delle voci immateriali come la capacità  di progettare e realizzare grandi opere, mantenere standard tecnologici elevati,ecc.
La capacità  di progettazione di grandi opere non necessariamente deve essere espressa costruendo delle cattedrali nel deserto, o realizzando progetti inutili quando non addirittura nocivi. Quindi, a mio modo di vedere, anche pensare di realizzare il ponte solo per dimostrare di essere in grado di farlo , fa parte del folklore del periodo. E guarda caso, si ha proprio la sgradevolissima impressione che la motivazione principale per la costruzione del ponte sia quella di realizzare un gigantesco spot pubblicitario.
Maledizione, è sempre lì che ritorniamo: immagine contro sostanza.
Io credo che un reale progresso tecnologico ed un miglioramento del livello competitivo del ''sistema paese'' sarebbe molto meglio perseguito investendo quei soldi in altri tipi di progetti di ricerca scientifica / innovazione tecnologica / sviluppo infrastrutturale, anche se magari meno eclatanti.
Ultima modifica di Pensiero Dominante il 16/10/2009, 18:24, modificato 4 volte in totale.
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#82 Messaggio da AlexSmith »

OSCAR VENEZIA ha scritto: Si, ma uno puó dire di no perchè SB non deve essere collegato al record del mondo?
E' normale giudicare il valore del ponte partendo dal perchè Berlusconi lo vuole ?
E' normale giudicare il costo di un'opera rispetto al suo effettivo valore.
Ti sei mai chiesto perchè dopo il 1970 nessuno è più tornato sulla luna?
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.

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DiscoBall
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#83 Messaggio da DiscoBall »

Un post di qualche pagina fa diceva oltre 4000 milioni di euro il costo preventivato. Qualche variante al progetto e si arriverà  tranquillamente ai 10 miliardi. Fattore 'politico'

Materiale scadenti, pizzo alle imprese coinvolte: altri costi. Fattore Mafia. Immagino già  i vari clan siculi-calabresi che si spartisco equamente l' intera metratura del ponte tipo salerno-reggiocalabria :lol:

Oggettivamente credo che purtroppo i lavori inizieranno e, peggio ancora, non termineranno mai.

Ci ritroveremo con un sacco di soldi che potrebbero essere spesi per cose più urgenti in un paesaccio come questo.
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CianBellano
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#84 Messaggio da CianBellano »

Ok avete tutti ragione, ma andiamo per gradi:

Questo benedetto ponte sullo stretto di messina, dove hanno intenzione di farlo? (domanda che solo agli ingenui che non vivono in italia puó sembrare stupida :))
Luttazzi sembra una di quelle cose che scappa quando sollevi una pietra. (Renato Schifani)
se hai tipo 40 anni e stappi lo spumante tutto convinto, senza tradire nemmeno una punta di ironia, ti trovo ridicolo. (Fuente)
Scrivi fistola anale (dboon)
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OSCAR VENEZIA
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#85 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Mi sono accorto solo l'altro giorno che non ci sono più i cavi dell'alta tensione fra la calabria e la sicilia (li hanno tolti nel 1994)
Due tralicci alti 230 metri ( 2/3 della torre eiffel) costruiti nel 1950, mi chiedo come avranno fatto a tirare su i cavi da una parte e dall'altra.

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alex1jd1
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#86 Messaggio da alex1jd1 »

chiedo una conferma a chi magari ne capisce qualcosa (tipo ingegneria...): su una trasmissione televisiva di cui non ricordo il titolo veniva intervistato un tecnico, tipo architetto, il quale affermava che per poter realizzare il ponte sullo stretto come da progetto (campata unica ecc. ecc.) servirebbe un elemento metallico che con la tecnologia attuale non è ancora stato realizzato; quando ho sentito questa frase sono sobbalzato perchè vorrebbe dire che si iniziano i lavori per un'opera non sapendo nemmeno se potrà  essere finita, dato che si presumerebbe che, nel corso degli anni, con l'evoluzione tecnologica verrebbe scoperto il modo di realizzare questo cavolo di componente (doveva essere una specie di tirante).
Data la mia ignoranza in materia chiedo lumi e pongo la questione all'attenzione del forum.

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alex1jd1
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#87 Messaggio da alex1jd1 »


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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#88 Messaggio da Il Fede »

I PADRINI DEL PONTE


Da aprile sarà in libreria il lavoro di Antonio Mazzeo (nella foto, ndr) "I Padrini del Ponte. Affari di mafia sullo stretto di Messina" (Edizioni Alegre, Roma, 14 euro). Un libro che sulla base di un’attenta documentazione giudiziaria denuncia gli interessi criminali che ruotano attorno alla costruzione del Ponte sullo Stretto. Il settimanale left, in anteprima, pubblica alcuni passaggi.

«Era il 12 febbraio 2005 e gli agenti di Pubblica sicurezza bussavano alle porte di un lussuoso appartamento ai Parioli di Roma. Portavano con sé un’ordinanza di custodia cautelare per un anziano ingegnere. La Procura della capitale lo accusava di essere prestanome di mafia e ’ndrangheta per portare a compimento l’affare del nuovo secolo: riciclare cinque miliardi di euro, proventi del traffico di stupefacenti, e realizzare il collegamento stabile tra Sicilia e Calabria. Il professionista non era l’unico indagato. C’erano, con lui, altre quattro persone. Alcune risiedevano all’estero. Un’altra era già in carcere in attesa di essere giudicata per un triplice omicidio.
leggi tutto

Secondo le risultanze dell’inchiesta, gli indagati, avvalendosi dell’impresa appositamente creata da un consociato, avevano partecipato alla fase di prequalifica per la scelta del general contractor, il soggetto che dovrà progettare e costruire il Ponte. Contestualmente avevano avviato i contatti con altre società partecipanti alla gara, per essere certi in ogni caso, di partecipare al finanziamento e all’esecuzione dei lavori. L’indagine aveva preso il via da una segnalazione della polizia canadese risalente all’ottobre del 2002 e relativa alle operazioni finanziarie di un’organizzazione criminale di stampo mafioso capeggiata dal boss Vito Rizzuto. Una cellula del sodalizio operava anche in Italia con lo scopo di acquisire il controllo di importanti attività economiche: il referente, stando agli inquirenti nordamericani, sarebbe stato un anziano imprenditore apparentemente “pulito”, con una pregressa esperienza internazionale nel campo delle opere pubbliche. Giuseppe “Joseph” Zappia il nome del professionista chiamato a fare da “schermo” ad una delle più imponenti operazioni di riciclaggio di denaro della storia di Cosa Nostra. Un ingegnere nato nel 1925 a Martingues (Francia), ma di origini calabresi, figlio di emigranti che avevano abbandonato il comune di Oppido Mamertina per far fortuna prima in Francia e poi in Canada [...]».

«[...] Nel 1976 Zappia conquistava il vertice di una delle più importanti società canadesi, partecipando alla costruzione di complessi immobiliari, ospedali e cliniche per migliaia di posti letto e, fiore all’occhiello, le due piramidi del villaggio olimpico di Montreal. Un’opera, quest’ultima, dal design certamente futurista e originale, ma che alla fine era costata 68 milioni di dollari in più di quanto preventivato.
Da lì l’arresto di mister Zappia per estorsione e truffa. Scarcerato dietro cauzione, nell’aprile 1980 l’ingegnere decideva di lasciare il Canada per trasferirsi negli Emirati Arabi. [...]».
«[...] Ma Giuseppe Zappia non era riuscito a sfuggire alla sindrome che colpisce tanti degli emigranti e dei figli di emigranti. Il timore, cioè, di morire senza radici, soli, lontani. Il bisogno di tornare e invecchiare respirando gli odori ancestrali. E il sogno di fare qualcosa di grande, di eterno, per la terra propria e degli avi. “Mi ricordo - ha raccontato l’ingegnere - che quand’ero ragazzo la gente anziana, emigrata in America nei primi anni del 1900, mi ripeteva che un giorno anche Calabria e Sicilia verranno unite da un ponte come quello di Brooklyn. Ho deciso di concludere la mia vita qui e vorrei tanto veder realizzato quel ponte sullo Stretto di Messina”. Un desiderio che spingeva Zappia a farsi in quattro in vista del preannunciato bando per la scelta del soggetto unico a cui affidare, chiavi in mano, progetto, finanziamento e lavori. Per concorrere alla fase di preselezione, Zappia fondava una modestissima società a responsabilità limitata (appena trenta mila euro di capitale), la Zappia International, la cui sede veniva fissata a Milano negli uffici dello studio legale Pillitteri-Sarni, titolare Stefano Pillitteri, consigliere comunale di Forza Italia e figlio dell’ex sindaco socialista di Milano, Paolo. Collega di studio del Pillitteri è Cinzia Sarni, moglie del giudice Ersilio Sechi, che ha assolto Marcello Dell’Utri e Filippo Rapisarda per il crack Bresciano. Era a lei che Giuseppe Zappia confidava i suoi propositi. “È al corrente che io voglio fare il ponte di Messina?”, rivelava l’ingegnere in un colloquio telefonico del 13 giugno 2003. “Io se faccio il ponte lo faccio perché ho organizzato 5 miliardi di euro… e questi 5 miliardi furono organizzati da tempo, mi comprende? Da tempo!”. Contemporaneamente l’ingegnere italo-canadese allestiva un team di professionisti internazionali che lo affiancavano nella gestione degli aspetti economici e finanziari dell’operazione. Veniva nominato consulente legale il noto avvocato romano Carlo Dalla Vedova, mentre i contatti con i potenziali finanziatori esteri venivano affidati al mediatore cingalese Sivalingam Sivabavanandan.

Per stringere relazioni e alleanze con ministri, sottosegretari e imprenditoria capitolina, Zappia avrebbe ottenuto la collaborazione di un ex attore televisivo di origini agrigentine, Libertino Parisi, noto al grande pubblico per aver fatto l’edicolante nella trasmissione Rai I fatti vostri. Parisi diventava l’uomo di fiducia dell’ingegnere Zappia. Con lui venivano programmati appuntamenti e riunioni ai massimi vertici istituzionali, finanche con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e con il ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi. “Ho parlato con quelle persone che erano molto interessate del fatto che un’impresa con capitali arabo-canadesi intende costruire il ponte finanziando l’opera per intero”, rivelava confidenzialmente l’ingegnere a Libertino Parisi, in una telefonata del 5 marzo 2004. “Ho ricevuto indicazioni di mandare un fax con la proposta alla segreteria del presidente della società Stretto di Messina”.

Il 24 marzo, giorno in cui il consiglio d’amministrazione della Stretto spa approvava il bando di gara proposto dall’amministratore delegato Pietro Ciucci per la selezione del general contractor, l’ingegnere era intercettato mentre dava le ultime istruzioni a Parisi in vista di una riunione con i vertici della concessionaria per il collegamento stabile Calabria-Sicilia. “Quello che io ho bisogno - affermava Zappia - è di uscire dalla riunione di questo pomeriggio con la facoltà di sedersi con il Governo e di fare l’accordo a cui posso io arrivare con i miei finanzieri. Perché, i miei finanzieri, non li svelerò a loro… Io, ho due finanzieri, uno separato dall’altro, tutti e due sono pronti a mettere non 4.500, insomma quant’è questo, 4 miliardi e mezzo? So’ pronti a mettere cinque miliardi di euro! È una cosa che loro non hanno, e che spero che la guarderanno un po’ fuori limite”. Il 22 aprile 2004 Zappia informava l’avvocato Dalla Vedova dell’esito di una lunga riunione con gli ingegneri e gli avvocati della Stretto di Messina e di un’altra riunione con Salvatore Glorioso, segretario particolare del ministro Enrico La Loggia ed assessore provinciale di Forza Italia a Palermo.
L’ingegnere aggiungeva: “Per la legge italiana devono fare una presentazione d’offerta, ma è solo una formalità perché loro già sanno chi farà il ponte ed è un loro amico che si chiama Joe Zappia!”. “Sono in possesso dei documenti di analisi di fattibilità finanziaria, di finanziabilità del mercato”, riferiva l’avvocato romano. Zappia però lo interrompeva: “Sono già stato alla sede romana della Stretto di Messina con Sivabavanandan. Non ti posso riferire adesso quello che ci siamo detti in quelle ore, ma hanno deciso che l’uomo che farà il ponte sarò io perché posso gestire i problemi in quell’area del Paese. Sono calabrese!”.
L’essere calabrese, il sapersi muovere in un ambiente notoriamente “difficile”, la disponibilità di grandi capitali da offrire per i lavori del Ponte, facevano di Giuseppe Zappia un uomo fermamente convinto di poter imporre le proprie regole, senza condizionamenti di sorta. Del resto, società concessionaria e potenziali concorrenti manifestavano già qualche difficoltà a reperire i fondi necessari per avviare il progetto».

Antonio Mazzeo (articolo tratto dal settimanale left, 2 aprile 2010)


http://www.19luglio1992.com/index.php?o ... &Itemid=43
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#89 Messaggio da norrin2007 »

tra poco, con il caldo estivo, si faranno i conti con gli inevitabili episodi di siccità.
e via con le inevitabili polemiche circa gli sprechi d'acqua e lo stato (pietoso) della rete idrica italiana.
io, piuttosto che al ponte sullo stretto, mi sarei dedicato a soddisfare altre esigenze. molto più prioritarie.
e, credo, mooolto più "a buon mercato".
"Nessun uomo è mai tanto grande come quando è in ginocchio davanti a Dio." (B. Pascal)
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"io so' 'n gueriero che sta riposanno dopo che ha rivortato mezzo monno. ma ormai c'ho er doppio petto e la cravatta, 'ndo voi che vada..." (F. Califano)
"sta diventando morale tutto ciò che ci conviene. praticamente, un affare." G. Gaber

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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#90 Messaggio da Parakarro »

wè ma... POPOLO DEL FAREEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!!! POPOLO DELL'AMOREEEEEEEEEEEEEEEE

'NDOCAZZO STA IL PONTEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!

doveva mica cominciare a dicembre?!....2006 :)

BUFFONIIIIIIIIIIIIII VOI E CHI VI VOTA!

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