[O.T.] Il ponte sullo stretto

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norrin2007
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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#91 Messaggio da norrin2007 »

vabbè, parak, se hai tanta fretta... nel frattempo prendi il traghetto. :lol:
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tiffany rayne
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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#92 Messaggio da tiffany rayne »

Siamo al paradosso, un governo sostenuto dai leghisti che si prenderà il merito della realizzazione (se mai si farà) del ponte sullo stretto di Messina.

Ma in Val Brembana sanno dove si trova Messina? :lol:

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Parakarro
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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#93 Messaggio da Parakarro »

tiffany rayne ha scritto:Siamo al paradosso, un governo sostenuto dai leghisti che si prenderà il merito della realizzazione (se mai si farà) del ponte sullo stretto di Messina.

Ma in Val Brembana sanno dove si trova Messina? :lol:

ovvio... in AFRICA..

tzè... sottovalutate sempre la nostra cultura...

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Il Fede
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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#94 Messaggio da Il Fede »

Ma a parte il traffico di droga a che serve il ponte?
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#95 Messaggio da Parakarro »

Il Fede ha scritto:Ma a parte il traffico di droga a che serve il ponte?
ci mettono sotto a dormire i senza casa dopo i terremoti futuri

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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#96 Messaggio da Il Fede »

Parakarro ha scritto:
Il Fede ha scritto:Ma a parte il traffico di droga a che serve il ponte?
ci mettono sotto a dormire i senza casa dopo i terremoti futuri
Che stronzo :lol:
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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}}Tristan
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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#97 Messaggio da }}Tristan »

La fine di un sogno...la realtà di un cazzaro colossale...
pensare che i berluschini ci avevano creduto davvero...
non rimane che pagare una penale paurosa..oltre le spese fantascientifiche...

Le spese allargate del ponte sullo Stretto


MILANO - San Francesco da Paola, che passò lo Stretto camminando sul mantello steso sulle acque, resterà ancora per un pezzo l'unico ad aver fatto il miracolo. Dopo lustri di proclami, San Silvio Berlusconi ha ieri ordinato ai suoi fedeli alla Camera di votare (ahilui...) la rinuncia al ponte di Messina. «A me m'ha rovinato 'a guera», diceva il mitico Gastone di Ettore Petrolini. «A me la crisi» dirà il Cavaliere, mortificato dall'abbandono del sogno di consegnare alla storia quella che doveva essere «l'ottava meraviglia del mondo».

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Solo una settimana fa il suo ministro Altero Matteoli (che ai primi di luglio si era lagnato in una lettera al Corriere dei «toni disfattistici» con cui Sergio Rizzo aveva smascherato lo stallo delle grandi opere) dichiarava all'Ansa che il ponte «per il governo italiano è una priorità». Di più: «Sono destituite di fondamento talune dichiarazioni strumentali su una "bocciatura" da parte dell'Ue dell'opera. Così non è, com'è di tutta evidenza. Disponiamo invece di un progetto definitivo il cui iter di approvazione è in corso mentre le fasi di realizzazione dell'opera procederanno secondo i programmi prestabiliti dal governo». Rileggiamo: «di tutta evidenza». Come osavano dubitarne, i soliti disfattisti?

Ieri pomeriggio, contrordine camerati. L'Italia dei valori ha presentato una mozione per azzerare tutti i finanziamenti. E il governo, dopo aver fatto un po' di melina chiedendo col viceministro Aurelio Misiti qualche ritocco (melina respinta) ha dato parere favorevole. E la maggioranza, per non correre il rischio di andare sotto per la callosa ostilità della Lega Nord («Opera vergognosa, inutile e dispendiosa», è uno dei titoli de la Padania ) si è astenuta.

Risultato: ora è ufficiale «la soppressione dei finanziamenti che il governo ha previsto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, pari complessivamente a 1 miliardo e 770 milioni di euro, di cui 470 milioni per il solo anno 2012». Fine degli equivoci. Mentre on line ci sono ancora gli elenchi pubblicati un mese fa dalla Gazzetta del Sud con i 586 proprietari prossimi a essere espropriati dei terreni necessari a piantare i piloni.


Il rendering del progetto (Afp)
Immagine

Quanto riceverà di «penale» il general contractor Eurolink di cui è azionista Impregilo? C'è chi parla di 160, chi 400, chi 800 milioni. Scommettiamo? La faccenda finirà in tribunale e lo scontro sarà intorno a un tema: il progetto allo stadio attuale va considerato «esecutivo» o no? Certo è che finalmente si spazza via un tormentone indecoroso. Un Paese serio non può bighellonare 42 anni (il concorso di idee con 143 proposte compresa quella di un somalo è del 1969) intorno a un'opera senza sbocco. Per costruire il «Vasco da Gama» che con 18 chilometri scavalca l'estuario del Tago su piloni di 150 metri (il Pirellone ne fa 127) i portoghesi ci hanno messo 3 anni e 4 anni sono bastati ai cinesi per fare il ponte più lungo del pianeta (36 chilometri, 8 corsie) che oltrepassa la baia di Ningbo Hangzhou. Umiliante.

L'idea di passare lo Stretto è vecchia come il cucco. Nei tempi più recenti basti ricordare il progetto di Carlo Navone che nel 1870 spiegò in un libro che un tunnel sottomarino era un «miracolo» a portata di mano e dettagliò al centesimo quanto sarebbe costato: 10.576.450,88 lire. Un'ottantina di anni dopo, la Settimana Incom dedicava una pagina intera all'americano David B. Steinmann, il quale, sotto il titolo «Forse la Sicilia non sarà più un'isola», spiegava di averne già fatti 204, di ponti, e per quello di Messina bastavano 567.000 metri cubi di cemento, 46.400 tonnellate di cavi, 74.500 tonnellate di acciaio e 60 milioni di dollari.

Da allora, se ne sono viste di tutti i colori. Cartoline con un immenso Polifemo che reggeva le arcate e la scritta «Saluti dal Ponte sullo Stretto!». Annulli filatelici come quello del 1953 con cui le Poste celebrarono il ponte di lì a venire. E perfino un fumetto, «Zio Paperone e il Ponte di Messina». E il polpettone del mitico ponte si è arricchito di ingredienti sempre più incredibili. Ed ecco i primi soldi evaporare, come scrive Daniele Ialacqua nel saggio «C'era una volta il Ponte sullo Stretto», nel concorso di idee che avrebbe dovuto dare un primo premio da 15 milioni di lire e un secondo di 3 ma finì con sei primi posti ex aequo (!) e sei secondi ancora ex aequo. E poi progetti preliminari da 120 chili. E assunzioni a raffica con stipendi da nababbo. E la scelta di prendere a Roma (a 704 chilometri) una «sede di rappresentanza» di 3.600 metri quadrati da 900 mila euro di affitto. E l'affido all'Istituto Ornitologico Svizzero, come raccontarono su Repubblica Beppe Baldessarro e Attilio Bolzoni, di «un'investigazione radar delle specie di uccelli migratori notturni per catalogare con la massima precisione le quote di volo, le loro planate e le loro picchiate».

Per non dire del «monitoraggio sulle caratteristiche chimico-fisiche delle acque dello Stretto e sulle possibili relazioni con i flussi migratori dei cetacei» commissionato all'Università di Messina. E della «indagine psico-socio-antropologica sulla percezione del Ponte presso le popolazioni residenti» tesa a stabilire quale sarebbe stato «l'impatto emotivo». Impatto già immaginato da Berlusconi: «Costruiremo il ponte, così se uno ha un grande amore dall'altra parte dello Stretto, potrà andarci anche alle quattro di notte, senza aspettare i traghetti...».

Nel frattempo i soldi spesi in carte e progetti (un esempio: 78 mila euro in un anno per fotocopie e «lavori eliografici») hanno superato i 270 milioni di euro. E giorno dopo giorno si è gonfiato il preventivo, arrivando a 8 miliardi e mezzo di euro. Senza che si vedesse manco la posa della prima pietra, se non una cerimonia raffazzonata nel 2009 nella borgata di Cannitello in attesa della cerimonia «vera» alla quale avrebbe dovuto presiedere un trionfante Cavaliere. E insieme cresceva l'angoscia di chi temeva che sarebbe finita come coi piloni del quartiere Giostra, che dovevano reggere uno svincolo autostradale ed erano rimasti là incompiuti a bucare il cielo, altissimi ed osceni, perché lo svincolo non era mai stato finito. Proprio per togliere questi incubi, a Messina stavano in questi mesi completando i lavori alle due carreggiate plananti nel vuoto. Fino a scoprire, come ha scritto sulla Gazzetta Francesco Celi, che i progettisti avevano sbagliato i conti e ci sarà bisogno di una giuntura da 7 milioni di euro perché c'è «un metro da colmare tra un viadotto e l'altro» e un viadotto col buco in mezzo non si è mai visto prima.

Addio, Ponte di Messina. E senza troppi rimpianti, per come si era messa. Resta una curiosità. Chissà che fine faranno i corsi di formazione che avrebbero dovuto partire «uora uora». Obiettivo: formare, prima ancora dell'apertura dei cantieri, gli addetti alla successiva «manutenzione»...

Gian Antonio Stella
28 ottobre 2011 08:10
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nik978
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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#98 Messaggio da nik978 »

3 sabati fa ho preso la G92 11
http://en.wikipedia.org/wiki/G9211_Ning ... Expressway
che e' famosa per lo Xihoumen vridge
http://en.wikipedia.org/wiki/Xihoumen_Bridge

non e' il piu lungo e molti ponti in costruzione lo superereanno, ma la cosa che ho notato e' tutto l'pparato di strade che e' stato fatto prima.
Si parla di km e km di auotostrada prima inseriti in un contesto molto ampio (10 anni e piu).

La cosa che ho sempre contestato al progetto ponte dello stretto, non e' il ponte in se, ma la disastrata situazione delle strade che portano al ponte che di fatto ridurranno di parecchio il beneficio al trraffico
Inoltre occhio ai costi!! sempre prenendo la 92 11 e leggendo in giro ho visto come la questione costi in un'opera del genere sia un grosso problema (qui...figuriamoci in italia e al sud..)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#99 Messaggio da fender »

È la nuova frontiera delle tangenti. Una volta si prendeva la percentuale su di un lavoro, quindi, a caro prezzo, ma il lavoro spesso si concludeva. Adesso non serve neanche che l'impresa aggiudicatrice del lavoro sia una vera e propria ditta di costruzioni, si fa la combine, sapendo già che non si farà nulla e si intascano le penali...senza muovere un dito.

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Parakarro
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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#100 Messaggio da Parakarro »

fender ha scritto:È la nuova frontiera delle tangenti. Una volta si prendeva la percentuale su di un lavoro, quindi, a caro prezzo, ma il lavoro spesso si concludeva. Adesso non serve neanche che l'impresa aggiudicatrice del lavoro sia una vera e propria ditta di costruzioni, si fa la combine, sapendo già che non si farà nulla e si intascano le penali...senza muovere un dito.
ebbravo!

secondo me il mafions terrons ha fatto du conti: meglio 1miliardo intascato lavorando e lasciando l'opera a metà o 800 milioni senza fà un cazzo?!

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}}Tristan
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Re: [O.T.] Il ponte sullo stretto

#101 Messaggio da }}Tristan »

bah, potrei essere d'accordo sul termine mafions...molto, ma molto, meno su quello di terrons...

Eurolink: consorzio di imprese formato da Impregilo (al 45%), Sacyr, Condotte, Cmc, Aci e da Ishigawa

va beh che il ponte era un regalo del nord al sud (tav 40mld ponte 8mld) :031
ma, se ricordo bene, fu Dipietro a lasciare la penale in caso di marcia indietro sulla realizzazione (idv ha di fatto aperto il blocco dei fondi)
ed era pure orgoglione di averlo fatto, all'annuncio impregilo e cmc fecero bei rendimenti in borsa.

i terrons, o meglio, molti terrons, ma proprio tanti, erano contro il ponte, fatto in questa maniera, ma magari perchè non erano mafions...

sempre stato contro la realizzazione per tanti, ma proprio tanti, motivi, però adesso che sembra essere sfumato per sempre
vedere che un'altra opera semi-inutile come la tav invece venga perseguita contro tutto e contro tutti, mi fa pensare che inutilità pe inutilità, il ponte almeno sarebbe stato spettacolare e motivo d'orgoglio mondiale, anche fosse stato lasciato a metà...

PS passare lo stretto costa uno sproposito, i prezzi sono lievitati meglio di un soufflè e mantengono la levitazione come un treno magnetico :wink: , gli aumenti peggiori sono apparsi dopo ogni dichiarazione "via al ponte fanculo i traghetti"
il ponte non si farà i siciliani se lo prendono e se lo tengono al culo...maledetti terrons...maledetti...

la realtà è che i meridionali,la maggioranza (e non senza alcuna responsabilità) sono vittime di questa Italia (i governi) e ancora più vittime delle merde che hanno il potere al sud che è diretta proiezione di volontà esterne.
Nessuno al mondo potrà mai competere con un Cuffaro qualsiasi che prima delle elezioni dispensa migliaia di posti di lavoro pubblici,
nè il miglior imprenditore del mondo, nè il miglior politico e nemmeno Gesù Cristo: "serbatoio di voti" non è solo un modo di dire.

(parakarro non ce l'ho con te, è che la quasi totalità dei siciliani che conosco è ed era contro, ho solo usato la tua frase come spunto)
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