}}Tristan ha scritto:
se il sud, con quei colori, rimane Italia, non riuscirà mai a liberarsi e svilupparsi, perchè la produzione di beni e servizi ,soprattutto su larga scala, rimarrà sempre e comunque nelle mani dell'Italia in verde che col gap(favorevole) che ha, di fatto, gode i benefici di una sorta di colonialismo economico nel quale beni e servizi vengono venduti agli arancioni ai prezzi dei verdi impedendo però la possibilità per gli arancioni di approvvigionarsi da altre nazioni con colori piu convenienti e soprattutto con mezzi di trasporto piu convenienti della gomma.
Il Sud sfruttato dal Nord è una favoletta che sta nella tua testa e che non ha nessun riscontro nei numeri, che raccontano un'altra storia.
Il Pil pro capite del Sud è il 55% di quello del Nord mentre la spesa per i consumi delle famiglie è il 70%.
Tutte le regioni del Sud hanno una differenza tributi-spesa pubblica negativa (quella di un lombardo è >5000 euro).
Consumi + investimenti rispetto al Pil locale: centro-nord=91.8, nord-est=97.8, centro=95.9, sud=121.3.
Se poi consideriamo che al Sud non si pagano le tasse, vedi tu ci guadagna e chi ci perde, chi vive al di sopra delle proprie possibilità e chi no.
La differenza tra Nord e Meridione non è una differenza di consumi e di tenore di vita ma di produzione.
il motivo per cui la crisi fa una strage di imprenditori verdi e molto meno di arancioni è semplice ,gli arancioni sono abituati a una economia di emergenza (ed è una cosa che, nella realtà di tutti i giorni, avverti nettamente tra imprenditoria settentrionale e meridionale)
Il motivo per cui la crisi fa una strage di imprenditori verdi e molto meno di arancioni è perchè al Nord ci sono gli imprenditori.
io invece inizio a pensare che l'unica soluzione che possa dare respiro al sud sia davvero la secessione, ogni altra soluzione continuerà a mantenere le condizioni e in definitiva a favorire la parte ricca d'Italia che è di fatto uno scoglio insormontabile che taglia fuori gli arancioni dal contatto con l'Europa continentale(situazione simile al Portogallo).
Non so se il Meridione avrebbe da guadagnare da una secessione, di sicuro ne guadagnerebbe il Nord.
E' possibile che nel lungo periodo possa diventare uno Stato con caratteristiche occidentali se riuscisse a inventarsi da zero un sistema liberale, una burocrazia e infrastrutture efficienti e, soprattutto, uno Stato di diritto.
Tanti auguri.
poi si parli chiaro, il motivo di questo bisogno di federalismo a tutti i costi è dovuto ad un solo vero motivo che rende il sud non piu tollerabile, cioè nuove alternative all'approvvigionamento di manodopera a basso costo per i verdi, in pratica il sud paga l'essersi riscattato da una condizione di miseria spinta ad una di sopravvivenza (cinesi che scoprono di avere anche dei diritti come lavoratori).
Bravo Sherlock, hai svelato il Grande Complotto.
Il federalismo fiscale, è cosa buona e giusta. Non mi piace il pasticcio della versione governativa, perchè:
-oltre all'autonomia di spesa si deve prevedere autonomia impositiva vera.
-il meccanismo dei costi standard è pianificazione economica e centralismo.
L'unico pregio che ha la riforma che si va profilando è che pone un limite ai trasferimenti non condizionati ai risultati, agli investimenti improduttivi. Rispetto allo sfascio di oggi è un progresso, anche se non ci vuole molto a migliorare la situazione attuale.
@bellavista: anche se i salari dei dipendenti pubblici sono spesa non produttiva, sono reddito, assistenziale, ma sempre redditto.
...mostrando la medaglia appuntata al bavero: "Il Duce m'ha fatto l'onore di darmi questo grande titolo. E io me ne fregio". (Ettore Petrolini)
[url=http://www.youtube.com/watch?v=b63FTD58nKU]Un posticino tutto speciale[/url]