( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
in effetti al di la delle sempredivtenti chiacchere da forum la sintesi migliore é
MA CHE CAZZO ABBIAMO DA FESTEGGIARE?
ma torniamo al cazzeggio...
se non vado errato nell'800 la ferocissima e oscurantista austria aveva fatto la riforma scolastica più avanzata del mondo
MA CHE CAZZO ABBIAMO DA FESTEGGIARE?
ma torniamo al cazzeggio...
se non vado errato nell'800 la ferocissima e oscurantista austria aveva fatto la riforma scolastica più avanzata del mondo
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Vero, e se non erro noi usiamo il codice penale fascista.
E anche il sistema scolastico pre-Gelmini e pre-Moratti era quello fascista fatto da Gentile.
E Napoleone ci ha portato il suo codice. Pare che una delle prime cose che disse dopo essere arrivato in Italia fu:
"Ma che cazzo? Questi selvaggi non hanno il divorzio?"
E anche il sistema scolastico pre-Gelmini e pre-Moratti era quello fascista fatto da Gentile.
E Napoleone ci ha portato il suo codice. Pare che una delle prime cose che disse dopo essere arrivato in Italia fu:
"Ma che cazzo? Questi selvaggi non hanno il divorzio?"
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
sono andato un attimo in sala e ho visto in tv vespa e pippobaudo davanti a una trincea di cartapesta con un elmetto in mano ... che livello
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Dove? Ho messo su Rai1 e c'è un coglione effeminato che canta...
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Quello è il figlio che Baudo ha avuto da Vespa.Bardamu ha scritto:Dove? Ho messo su Rai1 e c'è un coglione effeminato che canta...
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Garibaldi era uno che di guerriglia se ne intendeva.
Quasi sempre si trovò a combattere in condizioni di inferiorità numerica,
e ribaltò lo svantaggio o almeno ridusse le perdite con la sorpresa, o
l'uso di stratagemmi o con assalti furibondi.
A parte gli episodi in Uruguay (guerra di corsa, scaramucce, assedi, ecc...),
basta pensare alla resistenza della Repubblica Romana, contro le truppe regolari francesi (e napoletane e spagnole)
che vennero bloccate dalla fine di aprile ai primi di luglio del 1849 da poche migliaia di volontari.
Oppure alla conquista della zona dei laghi nella seconda guerra di indipendenza (1859).
Tutta l'impresa dei Mille fu guerriglia di movimento, un lavorio di avanzate e ritirate per neutralizzare
il più possibile l'esercito napoletano, che era più forte, ma poco interessato a combattere,
e per guadagnare tempo in modo che potessero arrivare i rifornimenti e potesse avere effetto il sostegno straniero.
E l'unica vittoria italiana nella terza guerra di indipendenza, nel 1866, fu la sua conquista del Trentino,
poi abbandonato perché gli accordi con i prussiani dicevano che avremmo dovuto guadagnare il Veneto.
Da non dimenticare che durante la guerra di secessione gli Stati Uniti chiesero a Garibaldi
di diventare generale dell'esercito dell'Unione. Non se ne fece nulla perché lui voleva essere comandante in capo
e voleva un chiaro impegno all'abolizione della schiavitù.
E tanto per finire, una delle poche vittorie della Francia nella guerra contro la Prussia del 1870
fu a Digione, dove comandava lui.
Probabilimente, non se la sarebbe cavata benissimo come stratega in una guerra di massa,
ma dire che fosse un tattico scarso è davvero poco sostenibile.
Quasi sempre si trovò a combattere in condizioni di inferiorità numerica,
e ribaltò lo svantaggio o almeno ridusse le perdite con la sorpresa, o
l'uso di stratagemmi o con assalti furibondi.
A parte gli episodi in Uruguay (guerra di corsa, scaramucce, assedi, ecc...),
basta pensare alla resistenza della Repubblica Romana, contro le truppe regolari francesi (e napoletane e spagnole)
che vennero bloccate dalla fine di aprile ai primi di luglio del 1849 da poche migliaia di volontari.
Oppure alla conquista della zona dei laghi nella seconda guerra di indipendenza (1859).
Tutta l'impresa dei Mille fu guerriglia di movimento, un lavorio di avanzate e ritirate per neutralizzare
il più possibile l'esercito napoletano, che era più forte, ma poco interessato a combattere,
e per guadagnare tempo in modo che potessero arrivare i rifornimenti e potesse avere effetto il sostegno straniero.
E l'unica vittoria italiana nella terza guerra di indipendenza, nel 1866, fu la sua conquista del Trentino,
poi abbandonato perché gli accordi con i prussiani dicevano che avremmo dovuto guadagnare il Veneto.
Da non dimenticare che durante la guerra di secessione gli Stati Uniti chiesero a Garibaldi
di diventare generale dell'esercito dell'Unione. Non se ne fece nulla perché lui voleva essere comandante in capo
e voleva un chiaro impegno all'abolizione della schiavitù.
E tanto per finire, una delle poche vittorie della Francia nella guerra contro la Prussia del 1870
fu a Digione, dove comandava lui.
Probabilimente, non se la sarebbe cavata benissimo come stratega in una guerra di massa,
ma dire che fosse un tattico scarso è davvero poco sostenibile.
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Dio mio che tristezza qui dentro.
Balkan ti sei rassegnato alla tua itaglianita'?
Balkan ti sei rassegnato alla tua itaglianita'?
Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Mi sembra che stiamo tutti dimenticando qualche piccolo dettaglio storico.
La grande cultura italiana del Medioevo e Rinascimento si suicidò letteralmente,
dedicandosi alla nobile arte dell'intrigo politico e delle parate militari,
mentre popoli più limitati e metodici si dedicavano a costruire stati solidi e potenti.
Per secoli invece gli stati italiani variarono da minuzzoli a staterelli da opera buffa
(dal Kossovo alla Serbia di oggi), sempre al servizio del padrone straniero di turno,
salvo i Savoia che facevano gli equilibristi fra un padrone e l'altro.
Finalmente, ai primi dell'Ottocento, una ristrettissima minoranza borghese e massonica
(e mettiamoci pure giudaica, vivaddio) si rese conto che, per pensare in grande,
bisognava mettere assieme una certa massa critica, non per la mistica dell'Italica Nazione,
ma perché altrimenti i vicini avrebbero continuato a incularcisi senza fatica.
Nel giro di pochi anni, grazie a notevoli magheggi diplomatici e botte di culo,
quattro maneggioni riuscirono a trovare gli alleati giusti e a mettere in piedi
un piccolo miracolo politico.
Ci riuscirono perché avevano la fantasia per pensare in grande, le capacità per
realizzare le loro idee e la misura per non puntare troppo in alto.
Erano il meglio sulla piazza, non certo santi ed eroi (figuriamoci...), ma
se fossero stati lo specchio del paese (come chi li precedette e chi li seguì)
non sarebbero andati a finire da nessuna parte.
Infatti, chi comanda oggi, ed è lo specchio del paese, non sarebbe capace
di trovarsi il culo con due mani nemmeno col suggeritore di fianco.
Personalmente, trovo che un applauso lo meritino e che questo paese svolga
(in parte, in qualche modo) la sua funzione di garanzia contro i colonialismi esterni.
Potrebbe farlo molto meglio, ma anche molto peggio.
Per inciso, non vedo che cosa ci sia di male nel nascere dalla congiura di
una minoranza borghese massonica e anglofona.
C'è per lo meno un altro paese che è nato così, e sono gli Stati Uniti
(con altro esito, per ovvi motivi).
La grande cultura italiana del Medioevo e Rinascimento si suicidò letteralmente,
dedicandosi alla nobile arte dell'intrigo politico e delle parate militari,
mentre popoli più limitati e metodici si dedicavano a costruire stati solidi e potenti.
Per secoli invece gli stati italiani variarono da minuzzoli a staterelli da opera buffa
(dal Kossovo alla Serbia di oggi), sempre al servizio del padrone straniero di turno,
salvo i Savoia che facevano gli equilibristi fra un padrone e l'altro.
Finalmente, ai primi dell'Ottocento, una ristrettissima minoranza borghese e massonica
(e mettiamoci pure giudaica, vivaddio) si rese conto che, per pensare in grande,
bisognava mettere assieme una certa massa critica, non per la mistica dell'Italica Nazione,
ma perché altrimenti i vicini avrebbero continuato a incularcisi senza fatica.
Nel giro di pochi anni, grazie a notevoli magheggi diplomatici e botte di culo,
quattro maneggioni riuscirono a trovare gli alleati giusti e a mettere in piedi
un piccolo miracolo politico.
Ci riuscirono perché avevano la fantasia per pensare in grande, le capacità per
realizzare le loro idee e la misura per non puntare troppo in alto.
Erano il meglio sulla piazza, non certo santi ed eroi (figuriamoci...), ma
se fossero stati lo specchio del paese (come chi li precedette e chi li seguì)
non sarebbero andati a finire da nessuna parte.
Infatti, chi comanda oggi, ed è lo specchio del paese, non sarebbe capace
di trovarsi il culo con due mani nemmeno col suggeritore di fianco.
Personalmente, trovo che un applauso lo meritino e che questo paese svolga
(in parte, in qualche modo) la sua funzione di garanzia contro i colonialismi esterni.
Potrebbe farlo molto meglio, ma anche molto peggio.
Per inciso, non vedo che cosa ci sia di male nel nascere dalla congiura di
una minoranza borghese massonica e anglofona.
C'è per lo meno un altro paese che è nato così, e sono gli Stati Uniti
(con altro esito, per ovvi motivi).
Ille ego, Blif, ductus Minervæ sorte sacerdos (ბლუფ)
- pippobaudo
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
balkan wolf ha scritto:sono andato un attimo in sala e ho visto in tv vespa e pippobaudo davanti a una trincea di cartapesta con un elmetto in mano ... che livello
io sono a casa mia a leggere superzeta, quello è solo il mio doppelgänger
qualunque cosa dica ne declino sin d'ora ogni responsabilità in quanto le mie dichiarazioni sono state fraintese o manipolate
ed il Demone creò l'uomo e lo fece ad immagine e somiglianza di Dio
ed il Demone creò l'uomo e lo fece ad immagine e somiglianza di Dio
- Drogato_ di_porno
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Viva l'Italia, l'Italia liberata,
l'Italia del valzer, l'Italia del caffè.
L'Italia derubata e colpita al cuore,
viva l'Italia, l'Italia che non muore.
Viva l'Italia, presa a tradimento,
l'Italia assassinata dai giornali e dal cemento,
l'Italia con gli occhi asciutti nella notte scura,
viva l'Italia, l'Italia che non ha paura.
Viva l'Italia, l'Italia che è in mezzo al mare,
l'Italia dimenticata e l'Italia da dimenticare,
l'Italia metà giardino e metà galera,
viva l'Italia, l'Italia tutta intera.
Viva l'Italia, l'Italia che lavora,
l'Italia che si dispera, l'Italia che si innamora,
l'Italia metà dovere e metà fortuna,
viva l'Italia, l'Italia sulla luna.
Viva l'Italia, l'Italia del 12 dicembre,
l'Italia con le bandiere, l'Italia nuda come sempre,
l'Italia con gli occhi aperti nella notte triste,
viva l'Italia, l'Italia che resiste.
sono un analfabeta funzionante
Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Poche Storie!
Garibaldi si è fatto l'Italia
e quindi altro che Ruby!
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DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
VE LA MERITATE GIORGIA
Baalkaan hai la machina targata Sassari?
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- Iscritto il: 02/08/2009, 17:42
Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
...........la flotta britannica a largo della sicilia bombardava i "briganti" siciliani...
altro che impresa garibaldina.
altro che impresa garibaldina.
Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
Potreste dire che posto tutte le vignette di Vincino per non faticare.La verità è che dipingono sto periodo con più efficacia di lunghi editoriali.
DEMENTIA JOE PRESIDENT OF FREEDONIA
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
E che fosse fondamentalmente un coglione però è sostenibilissima....Blif ha scritto:Garibaldi era uno che di guerriglia se ne intendeva.
Quasi sempre si trovò a combattere in condizioni di inferiorità numerica,
e ribaltò lo svantaggio o almeno ridusse le perdite con la sorpresa, o
l'uso di stratagemmi o con assalti furibondi.
A parte gli episodi in Uruguay (guerra di corsa, scaramucce, assedi, ecc...),
basta pensare alla resistenza della Repubblica Romana, contro le truppe regolari francesi (e napoletane e spagnole)
che vennero bloccate dalla fine di aprile ai primi di luglio del 1849 da poche migliaia di volontari.
Oppure alla conquista della zona dei laghi nella seconda guerra di indipendenza (1859).
Tutta l'impresa dei Mille fu guerriglia di movimento, un lavorio di avanzate e ritirate per neutralizzare
il più possibile l'esercito napoletano, che era più forte, ma poco interessato a combattere,
e per guadagnare tempo in modo che potessero arrivare i rifornimenti e potesse avere effetto il sostegno straniero.
E l'unica vittoria italiana nella terza guerra di indipendenza, nel 1866, fu la sua conquista del Trentino,
poi abbandonato perché gli accordi con i prussiani dicevano che avremmo dovuto guadagnare il Veneto.
Da non dimenticare che durante la guerra di secessione gli Stati Uniti chiesero a Garibaldi
di diventare generale dell'esercito dell'Unione. Non se ne fece nulla perché lui voleva essere comandante in capo
e voleva un chiaro impegno all'abolizione della schiavitù.
E tanto per finire, una delle poche vittorie della Francia nella guerra contro la Prussia del 1870
fu a Digione, dove comandava lui.
Probabilimente, non se la sarebbe cavata benissimo come stratega in una guerra di massa,
ma dire che fosse un tattico scarso è davvero poco sostenibile.
- Satana in autobus
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- Iscritto il: 14/01/2008, 18:38
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Re: ( O.T. ) QUELLI CHE TRICOLOREGGIANO ...
lebrown ha scritto:E che fosse fondamentalmente un coglione però è sostenibilissima....Blif ha scritto:Garibaldi era uno che di guerriglia se ne intendeva.
Quasi sempre si trovò a combattere in condizioni di inferiorità numerica,
e ribaltò lo svantaggio o almeno ridusse le perdite con la sorpresa, o
l'uso di stratagemmi o con assalti furibondi.
A parte gli episodi in Uruguay (guerra di corsa, scaramucce, assedi, ecc...),
basta pensare alla resistenza della Repubblica Romana, contro le truppe regolari francesi (e napoletane e spagnole)
che vennero bloccate dalla fine di aprile ai primi di luglio del 1849 da poche migliaia di volontari.
Oppure alla conquista della zona dei laghi nella seconda guerra di indipendenza (1859).
Tutta l'impresa dei Mille fu guerriglia di movimento, un lavorio di avanzate e ritirate per neutralizzare
il più possibile l'esercito napoletano, che era più forte, ma poco interessato a combattere,
e per guadagnare tempo in modo che potessero arrivare i rifornimenti e potesse avere effetto il sostegno straniero.
E l'unica vittoria italiana nella terza guerra di indipendenza, nel 1866, fu la sua conquista del Trentino,
poi abbandonato perché gli accordi con i prussiani dicevano che avremmo dovuto guadagnare il Veneto.
Da non dimenticare che durante la guerra di secessione gli Stati Uniti chiesero a Garibaldi
di diventare generale dell'esercito dell'Unione. Non se ne fece nulla perché lui voleva essere comandante in capo
e voleva un chiaro impegno all'abolizione della schiavitù.
E tanto per finire, una delle poche vittorie della Francia nella guerra contro la Prussia del 1870
fu a Digione, dove comandava lui.
Probabilimente, non se la sarebbe cavata benissimo come stratega in una guerra di massa,
ma dire che fosse un tattico scarso è davvero poco sostenibile.
troppo facile così lebrown. Per arrivare alle sue conclusioni Blif ha argomentato. Tu non te la cavi mica con uno stratagemma da 4 soldi...
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