Bel racconto, quanti anni avevi?Plo Style ha scritto:Se la mia esperienza personale può servire ed interessare:
Da giovane, ho provato tre volte a stabilirmi all'estero.
Due volte ho fallito, Londra e New York, una volta mi è andata bene, Irlanda.
A Londra e New York sono stato rispettivamente 3 e 4 mesi.
Non avevo programmato nulla, ero partito istintivamente, in cerca di evasione ed avventura.
In entrambi i casi ho fatto il lavapiatti.
Risultato: turni massacranti e lavoro che ti esclude dalla vita sociale. Finisci tardi la sera, verso le due di notte. Il week end sei inchiodato a caricare la lavastoviglie. Finito il lavoro puzzi e non puoi che andare a casa a farti una doccia. Il tuo day off è un giorno insignificante della settimana in cui tutti lavorano. Prendi una paga misera che, tolto l'affitto, le bollette, il cibo ed i trasporti, non ti permette nessuno svago.
La volta che sono andato in Irlanda ho cercato di pianificare e sono partito con un lavoro. Call center, diurno e pulito. La vita sociale iniziava sul lavoro. Sono stato quattro anni, cambiando professione e facendo lavoro d'ufficio pienamente integrato. Soldi (gli anni della tigre celtica, stipendi tre volte quelli italiani), uscite, feste, vacanze in giro per il mondo ogni sei mesi.
Puoi vivere nel posto più bello del mondo ma se fai un brutto lavoro, che ti aliena dal contesto, guadagni poco, il gioco non vale la candela.
Detto ciò, in bocca al lupo a chi parte!
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
esattamente.Tasman ha scritto:
Comunque una cosa l'ho capita: Per fuggire davvero e mollare tutto,devi avere più di un motivo VALIDO.Quando dico valido intendo veramente importante,quasi una questione di vita o di morte.Solo così potrai sopportare tutta la merda che inevitabilmente ti cadrà addosso caro Fede.
Altrimenti,sarebbe sano e opportuno chiamarla vacanza,esperienza.Questo proprio per non caricarla di aspettative altrimenti deluse.
diciamo che devi prorpio trovare qualcosa che in italia non hai e che sai non avrai mai.
Questo fatto ti annulla tutte le negativita' e i gap culturali (parlo di quelli in negativo) che troverai.
Questo vale per qualcunque posto del mondo dove andrai...altrimenti alle prime difficolta' ti scendera' tutto.
Non esiste una regola comune, dipende dal tuo cartattere e alla tua storia personale.
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
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E' l'ItaGlia che deve andare via da me.
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
"...viaggiare è un'altra cosa. Diceva Mircea Eliade che dietro anche la più banale fuga verso le isole tropicali resiste intatto il mito dell'Eden. È così, alla fine. Chi viaggia davvero cerca sempre un Eden, irraggiungibile e segreto." (Giuseppe Conte)
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
E' accaduto tutto fra i 20 e i 27 anni.danny_the_dog ha scritto:Bel racconto, quanti anni avevi?Plo Style ha scritto:Se la mia esperienza personale può servire ed interessare:
Da giovane, ho provato tre volte a stabilirmi all'estero.
Due volte ho fallito, Londra e New York, una volta mi è andata bene, Irlanda.
A Londra e New York sono stato rispettivamente 3 e 4 mesi.
Non avevo programmato nulla, ero partito istintivamente, in cerca di evasione ed avventura.
In entrambi i casi ho fatto il lavapiatti.
Risultato: turni massacranti e lavoro che ti esclude dalla vita sociale. Finisci tardi la sera, verso le due di notte. Il week end sei inchiodato a caricare la lavastoviglie. Finito il lavoro puzzi e non puoi che andare a casa a farti una doccia. Il tuo day off è un giorno insignificante della settimana in cui tutti lavorano. Prendi una paga misera che, tolto l'affitto, le bollette, il cibo ed i trasporti, non ti permette nessuno svago.
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
Fede devi rivolgerti alle comunità gay italiane che si mettono in contatto con quelle australiane. loro ti daranno tutto quello che hai bisogno, un posto sicuro dove vivere, i passaporti falsi e un lavoro regolare.
mia nonna emigrata da Napoli dice sempre se vai in un posto devi sapere dove andare
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
Proprio negli anni migliori!!! A me è sempre mancato il coraggio: la pratica dell'Erasmus non consegnata, un paio di offerte di lavoro a cui ho rinunciato...Plo Style ha scritto:E' accaduto tutto fra i 20 e i 27 anni.danny_the_dog ha scritto:Bel racconto, quanti anni avevi?Plo Style ha scritto:Se la mia esperienza personale può servire ed interessare:
Da giovane, ho provato tre volte a stabilirmi all'estero.
Due volte ho fallito, Londra e New York, una volta mi è andata bene, Irlanda.
A Londra e New York sono stato rispettivamente 3 e 4 mesi.
Non avevo programmato nulla, ero partito istintivamente, in cerca di evasione ed avventura.
In entrambi i casi ho fatto il lavapiatti.
Risultato: turni massacranti e lavoro che ti esclude dalla vita sociale. Finisci tardi la sera, verso le due di notte. Il week end sei inchiodato a caricare la lavastoviglie. Finito il lavoro puzzi e non puoi che andare a casa a farti una doccia. Il tuo day off è un giorno insignificante della settimana in cui tutti lavorano. Prendi una paga misera che, tolto l'affitto, le bollette, il cibo ed i trasporti, non ti permette nessuno svago.
La volta che sono andato in Irlanda ho cercato di pianificare e sono partito con un lavoro. Call center, diurno e pulito. La vita sociale iniziava sul lavoro. Sono stato quattro anni, cambiando professione e facendo lavoro d'ufficio pienamente integrato. Soldi (gli anni della tigre celtica, stipendi tre volte quelli italiani), uscite, feste, vacanze in giro per il mondo ogni sei mesi.
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Detto ciò, in bocca al lupo a chi parte!
Ora sei tornato in Italia?
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
Sì cazzo, è tornato!!pelleposcide ha scritto:Fede devi rivolgerti alle comunità gay italiane che si mettono in contatto con quelle australiane. loro ti daranno tutto quello che hai bisogno, un posto sicuro dove vivere, i passaporti falsi e un lavoro regolare.
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...e la ragazzina abbassò lo sguardo accorgendosi di non essere ancora una donna... (Heth)
"se ne parlava sul forum..." (frase ricorrente tra amici quando salta fuori un argomento qui trattato)
cristo sono in ritardo per il dominative fetish threesome del mercoledì!!!! dove ho messo la divisa da poliziotto sovietico? (Balkan Wolf)
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
è adesiva e appiccicaticcia,non si stacca...donegal ha scritto:Non sono io che devo andare via dall'ItaGlia.
E' l'ItaGlia che deve andare via da me.
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
Si, sono tornato oramai da diversi anni. Quei quasi 5 anni complessivi all'estero sono la più grande figata che abbia fatto effettivamente.danny_the_dog ha scritto:Proprio negli anni migliori!!! A me è sempre mancato il coraggio: la pratica dell'Erasmus non consegnata, un paio di offerte di lavoro a cui ho rinunciato...Plo Style ha scritto:E' accaduto tutto fra i 20 e i 27 anni.danny_the_dog ha scritto:Bel racconto, quanti anni avevi?Plo Style ha scritto:Se la mia esperienza personale può servire ed interessare:
Da giovane, ho provato tre volte a stabilirmi all'estero.
Due volte ho fallito, Londra e New York, una volta mi è andata bene, Irlanda.
A Londra e New York sono stato rispettivamente 3 e 4 mesi.
Non avevo programmato nulla, ero partito istintivamente, in cerca di evasione ed avventura.
In entrambi i casi ho fatto il lavapiatti.
Risultato: turni massacranti e lavoro che ti esclude dalla vita sociale. Finisci tardi la sera, verso le due di notte. Il week end sei inchiodato a caricare la lavastoviglie. Finito il lavoro puzzi e non puoi che andare a casa a farti una doccia. Il tuo day off è un giorno insignificante della settimana in cui tutti lavorano. Prendi una paga misera che, tolto l'affitto, le bollette, il cibo ed i trasporti, non ti permette nessuno svago.
La volta che sono andato in Irlanda ho cercato di pianificare e sono partito con un lavoro. Call center, diurno e pulito. La vita sociale iniziava sul lavoro. Sono stato quattro anni, cambiando professione e facendo lavoro d'ufficio pienamente integrato. Soldi (gli anni della tigre celtica, stipendi tre volte quelli italiani), uscite, feste, vacanze in giro per il mondo ogni sei mesi.
Puoi vivere nel posto più bello del mondo ma se fai un brutto lavoro, che ti aliena dal contesto, guadagni poco, il gioco non vale la candela.
Detto ciò, in bocca al lupo a chi parte!
Ora sei tornato in Italia?
Oggi partirei solo con il capitale per aprire il famoso e illusorio barertto/b&b sulla spiaggia. Coronando cosi il più comune dei sogni dell'uomo urbano.
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
Considerazione molto realistica e pragmatica.Plo Style ha scritto: Puoi vivere nel posto più bello del mondo ma se fai un brutto lavoro, che ti aliena dal contesto, guadagni poco, il gioco non vale la candela.
Tra fare il lavapiatti a NewYork e farlo in Italia, meglio in Italia.
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
Posso leggerla in 2 modi:Pimpipessa ha scritto:drugo, ma qdo siamo andati noi tu dov'eri???
-Ero tornato già da quasi un anno ormai
-Ero qui che leggevo ma trattandosi per voi di una vacanza vidi che avevate già idee chiare e info a sufficienza, mentre per il discorso del Fede, trattandosi di una scelta un pò diversa, mi sento di dare consigli più specifici visto che ci son già passato
"Bè,forse sei arrivato al punto. Forse hai appena trovato la definizione di vero amore. Amore è quando uno vuole il suo buco tutte le sere,ma dalla stessa ragazza..” Welsh
""Viviamo tutti sotto lo stesso cielo, ma non tutti abbiamo il medesimo orizzonte." Konrad Adenauer
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
Hahaha Pelleposcide rulez
Bè, gli Italiani, se è ciò da cui fuggi, li troverai costantemente dapertutto.
"Italians are everywhere", c'ho visto addirittura un cartello che non ebbi la prontezza di fotografare. Vedrai che non ci sarà volta che non uscirai di casa e per strada (almeno in centro) non sentirai parlare Italiano almeno una volta. Si creano piccoli gruppetti di amici, tra cui c'è chi va e chi viene, chi parte per sempre e chi torna dopo un pò, e ti ritrovi per locali o a casa di amici a feste cui poi vieni a sapere che c'era pure quella là ma ancora non la conoscevi, quello lì che non sapevi fosse amico del tuo amico etc, in pratica una comunità, un paesone all'interno della metropoli. Un tedesco mi fece notare che ovunque vai nel mondo troverai sempre 2 comunità intensamente serrate Cinesi e Italiani: Che sia il piccolo ristorante, o il localetto nel paese o il quartiere nella grande città, quello Cinese e quello Italiano dove i suddetti si ritrovano non mancano mai. Lavorativamente parlando se ti trovi col culo a terra è un'ultima spiaggia, un porto di calma dove è più facile sostare e trovare il modo di rimettersi in piedi per ripartire, però è altresì vero che spesso i cosidetti Italiani là sono figli di immigrati che neanche sanno dov'è l'Italia, si proclamano Italiani perchè fa figo con quelle 4 parole che sanno dire a mò di presa per il culo e poi alla fine ti trattano come un cane. Però se uno sta proprio nella merda almeno i soldi di vitto e alloggio ce li tira fuori. C'è da dire pure che però molti nostri connazzionali che ci son stati prima di noi han lasciato un pessimo ricordo, e c'è pure chi l'Italiano a lavorare non ce lo vuol vedere in quanto ha la "nomea" di scansafatiche, ritardatario cronico , mangiapane a tradimento e inaffidabile. Ovviamente non è fare di tutta l'erba un fascio, ogni caso e posto è a se, diciamo che queste sono impressioni generali che ho sentito molto spesso. Fede, comunque là ho locali dove mandarti a chiedere e amici che sono ancora giù, se vuoi contattami in pvt e ti illustro meglio
Bè, gli Italiani, se è ciò da cui fuggi, li troverai costantemente dapertutto.
"Italians are everywhere", c'ho visto addirittura un cartello che non ebbi la prontezza di fotografare. Vedrai che non ci sarà volta che non uscirai di casa e per strada (almeno in centro) non sentirai parlare Italiano almeno una volta. Si creano piccoli gruppetti di amici, tra cui c'è chi va e chi viene, chi parte per sempre e chi torna dopo un pò, e ti ritrovi per locali o a casa di amici a feste cui poi vieni a sapere che c'era pure quella là ma ancora non la conoscevi, quello lì che non sapevi fosse amico del tuo amico etc, in pratica una comunità, un paesone all'interno della metropoli. Un tedesco mi fece notare che ovunque vai nel mondo troverai sempre 2 comunità intensamente serrate Cinesi e Italiani: Che sia il piccolo ristorante, o il localetto nel paese o il quartiere nella grande città, quello Cinese e quello Italiano dove i suddetti si ritrovano non mancano mai. Lavorativamente parlando se ti trovi col culo a terra è un'ultima spiaggia, un porto di calma dove è più facile sostare e trovare il modo di rimettersi in piedi per ripartire, però è altresì vero che spesso i cosidetti Italiani là sono figli di immigrati che neanche sanno dov'è l'Italia, si proclamano Italiani perchè fa figo con quelle 4 parole che sanno dire a mò di presa per il culo e poi alla fine ti trattano come un cane. Però se uno sta proprio nella merda almeno i soldi di vitto e alloggio ce li tira fuori. C'è da dire pure che però molti nostri connazzionali che ci son stati prima di noi han lasciato un pessimo ricordo, e c'è pure chi l'Italiano a lavorare non ce lo vuol vedere in quanto ha la "nomea" di scansafatiche, ritardatario cronico , mangiapane a tradimento e inaffidabile. Ovviamente non è fare di tutta l'erba un fascio, ogni caso e posto è a se, diciamo che queste sono impressioni generali che ho sentito molto spesso. Fede, comunque là ho locali dove mandarti a chiedere e amici che sono ancora giù, se vuoi contattami in pvt e ti illustro meglio
"Bè,forse sei arrivato al punto. Forse hai appena trovato la definizione di vero amore. Amore è quando uno vuole il suo buco tutte le sere,ma dalla stessa ragazza..” Welsh
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Re: [O.T.] AUSTRALIA
Per il passaporto falso non c'è problema, riesco a avere quello regolare ( almeno quello ). Comunque mi sono rivolto all'Arci, sto cercando qualche associazione tipo finocchi nel mondo.pelleposcide ha scritto:Fede devi rivolgerti alle comunità gay italiane che si mettono in contatto con quelle australiane. loro ti daranno tutto quello che hai bisogno, un posto sicuro dove vivere, i passaporti falsi e un lavoro regolare.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: [O.T.] AUSTRALIA
E poi aggiunge:Drogato_ di_porno ha scritto:"...viaggiare è un'altra cosa. Diceva Mircea Eliade che dietro anche la più banale fuga verso le isole tropicali resiste intatto il mito dell'Eden. È così, alla fine. Chi viaggia davvero cerca sempre un Eden, irraggiungibile e segreto." (Giuseppe Conte)
"Quest'anno l'obiettivo minimo sarà la qualificazione champions e magari la coppa italia" (Conte)
Ps. Drugat.... Ma tu conosci eliade?????
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw