Ma hai letto quello che ha detto Bersani? comodo estrapolare una frase dal discorso e poi fare il pistolotto indignato sui soliti comunisti alla Berlinguer. Fai lo sforzo, leggi Repubblica.OSCAR VENEZIA ha scritto:E poi non si risponde cosi' , io ho descritto un evento e l'ho commentato tu hai divagato secondo un artificio retorico corrivo e improponibile, ma a voi sempre molto caro, che suggerisce di ribaltare le accuse e convertire tutto in iperbole.tiffany rayne ha scritto: Avete ragione, le vicende di questi giorni dimostrano che Berlusconi non è poi cosi diverso rispetto a quelli che gli fanno la morale.
Benissimo continuate pure a votarlo con la coscienza a posto. Tanto sono tutti criminali.
Viva Libero e Il Giornale.
Comunque libero ed il giornale io, per esempio non li leggo mai perchè non mi piacciono i giornali polemici e smaccatamente schierati (ovviamente non leggo nemmeno la repubblica per cui provo una repulsione atavica).
http://www.repubblica.it/politica/2011/ ... -19679898/
ROMA - "Le macchine del fango che girano, se sperano di intimorirci si sbagliano di grosso. Noi abbiamo capito quello che sta succedendo. Lo abbiamo capito". Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani risponde alle critiche mosse al partito dai giornali (soprattutto Libero e il Giornale) in relazione alle vicende di Tedesco e Penati, e all'accostamento tra il partito e la 'ndrangheta.
"Le critiche le accettiamo, ma aggressioni, calunnie e fango no. Da oggi cominciano a partire delle querele e delle richieste di danni". E' duro l'intervento del segretario Pd: "Sto facendo studiare la possibilità di fare queste richieste di risarcimento come class action - dice Bersani - perchè essendo il partito una proprietà indivisa, se viene paragonato alla 'ndrangheta, ebbene in questo c'è un insulto a ciascuno dei suoi componenti".
"Penati è stato corretto". "Penati ha fatto un passo significativo. Mi piacerebbe lo facessero anche altri, visto che questi problemi non riguardano solo noi". "Gli riconosco la correttezza di aver fatto un passo indietro necessario, in Regione e nel partito", dice ancora Bersani. "Questo vale per chiunque rappresenti una funzione: lo abbiamo fatto da Delbono in poi. Io riconosco la correttezza del passo indietro, ma rimane anche la presunzione di innocenza".