Autore Gregorio Leti
Titolo Il puttanismo romano
Curatore Emanuela Bufacchi
Pagine 220
Collana «Faville», 28
Prezzo € 12,00
L'Opera Il Puttanismo romano s'inquadra nella polemica sulla dissolutezza dei costumi della corte papale ed è una satira violentemente anticlericale, composta da una serie di dialoghi in confessionale, dove vengono commesse varie oscenità . Il libello fu pubblicato anonimo nel 1668 da quel Gregorio Leti che Curzio Malaparte amó definire «il piຠgrande pamphlètaire italiano». L'opera comprende due testi distinti, ma uniti nella tradizione editoriale: nel primo s'immagina che le cortigiane di Roma, allarmate dalla diffusione della sodomia che imperversa nella città , organizzino un conclave per eleggere alla successione di Alessandro VII un candidato a loro favorevole, e con questo scopo passano al vaglio meretricio i piຠnoti cardinali dell'epoca; il secondo è un Dialogo tra Pasquino e Marforio sopra lo stesso soggetto, ma in realtà rivolto ad argomenti ancora piຠcompromettenti: il nepotismo, l'Inquisizione, l'infallibilità del Papa. Dietro al piacevole divertissement letterario che solletica e diverte il lettore smascherando i cattivi costumi sessuali di prelati e cardinali, s'insinua la meno scanzonata riflessione sugli strumenti repressivi del potere, duramente denunciati in nome di un'eterodossa libertà di pensiero che sappia plasmare un'opinione pubblica piຠmoderna.
Salerno Editore
