stato d'animo del pornografo

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Drogato_ di_porno
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Re: stato d'animo del pornografo

#16 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Drugo ha scritto:così anche ciò che rimaneva delle pubblicità dell'144..
credo sia successo durante il secondo governo Prodi (anche se il fenomeno era già in decadenza...): http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... otte.shtml

a metà anni '90 c'erano cose molto spinte :) credo che il divieto si sia esteso anche ai film erotici/hard censurati/soft sulle tv minori, gradualmente scomparsi :-?
sono un analfabeta funzionante

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Barabino
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Re: stato d'animo del pornografo

#17 Messaggio da Barabino »

non sarei dire a quando risale la proibizione, ma sulla tv via satellite c'e' ancora un sacco di quelle pubblicita'... nei paesi arabi questi telefoni porno vanno ancora forte credo :-/

il digitale terrestre ha migliorato molto la qualita' delle emittenti minori e non ci sono piu' gli spazi per queste cazzate... per fortuna! :lol:
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Drugo
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Re: stato d'animo del pornografo

#18 Messaggio da Drugo »

Giá non guardo la tv di mio,
Figuriamoci via satellite poi!!! :-D

Ad ogni modo, per restare IT, la smania
di chi la sera quei tre giorni fissi a settimana
poco prima dell'una accusava stanchezza
solo per correre a casa a vedere quale film
avrebbero dato, come del resto quella di chi
attendeva l'uscita di una scena, era dettata
dall'attesa dell'appuntamento con l'oggetto
del desiderio, la novitá.. Ora invece con internet
si ha un tale database a disposizione che non
si ha la necessitá dell'attesa del nuovo, mirando
e concentrando gli sforzi in una sola direzione..
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Il Fede
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Re: stato d'animo del pornografo

#19 Messaggio da Il Fede »

Drogato_ di_porno ha scritto:
Drugo ha scritto:così anche ciò che rimaneva delle pubblicità dell'144..
credo sia successo durante il secondo governo Prodi (anche se il fenomeno era già in decadenza...): http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cron ... otte.shtml

a metà anni '90 c'erano cose molto spinte :) credo che il divieto si sia esteso anche ai film erotici/hard censurati/soft sulle tv minori, gradualmente scomparsi :-?
La colpa ricade su questa disastrosa legge. In effetti la tempistica torna, i canali privati hanno smesso di mandare film zozzi proprio in quell'anno, mi ricordavo bene. Su Wikipedia si sono dimenticati di scriverlo, ma la Mammì prevede che in tv non possano essere trasmessi film vietati ai minori di 18 anni (non solo erotici o porno, ma anche di altri generi, magari horror o violenti), così chiunque trasmette pellicole che hanno il divieto ai minori ha il dovere di tagliare le scene incriminate per abbassare il limite ai 14 anni e poterlo trasmettere. Le reti Mediaset fanno così e trasmettono di tutto tagliando qua e là (infatti i film di Iris sono inguardabili, pellicole censurate all'epoca rimaste tali e quali ai giorni nostri), altri non hanno avuto voglia di rompersi i coglioni e hanno rinunciato (l'emittente RTE 24H che citavo prima non si è certo messa a sforbiciare le centinaia di pellicole erotiche e porno, ha solo smesso di mandarle in onda e nessuno ha mai capito dove sono andate a finire).

Per il discorso "divanetti" alla Lea Di Leo e Luana Borgia con numero a pagamento degli anni 2000 ("pronto ammmore, DA dove sei?) il discorso è diverso, perché anche se è vero come dici che le dirette spesso erano parecchio spinte, di fatto non esisteva nessun visto censura che decretasse il divieto effettivo: venivano considerate trasmissioni erotiche in maniera generica. Una volta facevano vedere la fica, la volta dopo dicevano che non potevano essere troppo spinte perché le avevano sgridate, la volta dopo ancora usavano un linguaggio da scaricatore di porto ma facevano vedere solo mezza tetta e così via. Il periodo dei divanetti era composto da un'armata Brancaleone della tv che basandosi sulla regola generica di non mostrare nulla di hard (la legge Mammì è ancora forte e chiara esattamente come quando è uscita, tutti i vari aggiustamenti successivi non possono distruggerne l'essenza) cercava di eludere il divieto a forza di piccoli passettini (oggi le tette, domani la fica, domani l'altro la fica e le parolacce, due giorni di pausa e si fa vedere soltanto una tetta sennò ci fanno la multa, la settimana dopo si intravede la fica perché forse non ci dicono nulla che stanno pensando ad altro, Domenica una mezza lesbicata e così via). In seguito, visto che ognuno faceva un po' come voleva è stata reintrodotta qualche nuova regola.

http://it.wikipedia.org/wiki/Legge_Mamm%C3%AC
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Len801
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Re: stato d'animo del pornografo

#20 Messaggio da Len801 »

Ripeto che le "attese" degli anni 60, 70, 80, 90, 2000 sono state diverse per molti di noi comsumatori sia nel campo di riviste, TV, film d'arte, film erotici, e cinema porno.
Siamo diventati adulti e consumatori a periodi diversi.

Cosa si poteva "attendere" con un certa ansieta negli anni 60? L'ultimo numero mensile di "Playboy" con la speranza di vedere qualche attrice e "celebrity" un poco nuda (in quei famosi "pictorials" di Sylva Koscina, Ursula Andress, ecc,). Sempre parlando della rivista "Playboy", si pubblicava quasi ogni mesi la famosa serie "Sex in Cinema" bene commentato e con molte illustrazioni "rare" del cinema tradizionale e erotco mondiale. Penso che ci fu una serie simile pubblicata da una rivista Italiana (non ricordo il nome) circa allo stesso tempo ma nel USA costava un bella sommetta (piu di circa $10 a quel tempo). Da quella fonte si poteva andare in cerca di qualche film che non avevi visto.
Le reti televisive americane era ultra pudiche e censuravano tutto. L'avvento del video/VCR all'inizio degli anni 80 ha cambiato molte cose. Prima di tutto si potevano vedere versioni integrali di quelle scene "censurate" da quei bastardi che non permettevano nemmeno parolacce che ora si sentono a tutte ore del giorno.
Inoltre nei primi tempi del video, certe produzioni di secondo e terzo grado ( i cosidetti "sleazy films") venivano pubblicate su video datosi che i majors facevano causa contro SONY per il sistema the reigistrazione. I film porno erano nei primi tempi le sole cose si si pubblicavno su video. E costavano tra i $80-$100,che era impensabile per il popolino. Ma con l'arrivo delle videoteche si potevano noleggiarli a una somma ragionevole di $3-$4, e un "abbonamento" annuale di circa $30-$50.
Delle ditte che ora sono sparite (VHL, Quality-X, Essex, Wonderful World of Video, ecc) che mettevano su video il loro vecchio catalogo di film classici e titoli di terzo grado. Se eri un consumatore un poco esperto in materia, ti facevi una lista di questi "classici"e quando facevi un giro in videoteca noleggiavi solo quei titoli.
Ma quando la produzione porno si sposto dall'est al west coast del USA verso la meta degli anni 80 ci furono un paio di cambiamenti importanti. Le sale di cinema chiudevano in parte a causa che non erano capaci di monetizzare un film che costava al circa $100,00-$150,000 e che per produrre un film su video costava meno di $20,000. Dunque il mercato porno comincio a essere inondato di produtto mediocre.
Dunque quello che si "cercava" (con una certa ansieta) in quei anni erano film con Traci Lords, Amber Lynn, Ginger Lynn, quelli della Paradise Visuals e Hollywood Video, e soptratutto quelli della Caballero. La curiosita di vedere i primi film della Vivid Video. I film stranieri della Laura, Video Marc Dorcel.
Con la scandalo di Traci Lords nel 1986, ci furono effetti collaterali. Sparirono le altre superstars di quel tempo (Ginger Lynn, Amber Lynn, Christy Canyon, etc). Jeremy era diventato un gran panzone peloso. John Holmes era malato e mori di AIDS.
All'inizo degli anni 90 si cominciarono a circolare i film di Salieri, i film stranieri con attrici americane (Tracy Adams, Carolyn Monroe, Sunny McKay che era asutraliana ma che fece carriera nel USA).
All'inizio degli anni 90, le ansieta che ci potevano essere erano per i film di Rocco Siffredi, Private, Andrew Blake, John Leslie, Sin City, i primi film di Max Hardcore, film con attrici europee che cominciavano a girare nel USA, ecc. Per tutto il resto, cose che dovevi scoprire da te stesso.

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Barabino
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Re: stato d'animo del pornografo

#21 Messaggio da Barabino »

Len801 ha scritto: Le reti televisive americane era ultra pudiche e censuravano tutto. L'avvento del video/VCR all'inizio degli anni 80 ha cambiato molte cose. Prima di tutto si potevano vedere versioni integrali di quelle scene "censurate" da quei bastardi che non permettevano nemmeno parolacce che ora si sentono a tutte ore del giorno.
Ma perche' in Battlestar Galactica (fantascienza militare, con occasionali situazioni scabrose ma non hard) dicono continuamente "frak" invece di "fuck"?

Perche' frak non sarebbe una parolaccia? :lol:

mi sembra come mostrare a dei minori un porno col condom perche' "tanto se c'e' il condom non sono nudi"... :lol:
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pelleposcide
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Re: stato d'animo del pornografo

#22 Messaggio da pelleposcide »

una volta in Lombardia eravamo in pochia pornomani a conoscere il clitoride. Da quando è arrivato internet lo conoscono tutti
mostarda mostarda postarda

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Re: stato d'animo del pornografo

#23 Messaggio da Trez »

Che possano spalare carbone da messer Satanasso Mammì e la Merlin :motosega: :motosega:
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)

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Len801
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Re: stato d'animo del pornografo

#24 Messaggio da Len801 »

Barabino ha scritto:Ma perche' in Battlestar Galactica (fantascienza militare, con occasionali situazioni scabrose ma non hard) dicono continuamente "frak" invece di "fuck"?

Perche' "frak" non sarebbe una parolaccia? :lol:

mi sembra come mostrare a dei minori un porno col condom perche' "tanto se c'e' il condom non sono nudi"... :lol:
Tutto spiegato qui: http://en.wikipedia.org/wiki/Frak_(expletive)
"Frak" era una parola che veniva usata in quella serie per "mascherare" quella parola volgare di "fuck" che non si poveva usare....
"Frak" e' una parola inventata e innocua. Ma chi aveva un briciolo di intellgenza sapeva cosa si intendeva.
Negli anni 70, 80, 90 quando le 3 grandi rete televisive trasmettevono dei film d'Hollywood venivano "ripuliti" da un gruppo di figli di puttana/censori. Prima si ripuliva il dialogo, e se c'erano parolaccie si inserivano parole innocue che venivano copiate da altri parti del film. Ma anche se non avevi mai visto il film, ti accorgevi facilmente che le labbra dell'attore/attrice non dicevano quelle stesse parole. Inoltre le rete televisive se dovevano fare certi tagli (violenza, sesso, nudita) chiedevano ai majors/registi di girare o dargli altre scene meno innocue per coprire il materiale rimosso.
Per questo mi fanno girare le pa*** quando sento certi registi (si quelli americani) che si battono per insisterere per la loro visione/versione ("cut") di un film, o che sono contro la colorizazione di un film classico girato in bianco e nero. Invece sono sempre stati delle grande "troie" che hanno participato volontariamente a varie edizioni/versioni dei loro film che vengono venduti e proiettati in altri paesi (problemi di politica, religione, sesso, violenza).
Ultima modifica di Len801 il 07/07/2014, 19:52, modificato 1 volta in totale.

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Il Fede
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Re: stato d'animo del pornografo

#25 Messaggio da Il Fede »

Trez ha scritto:Che possano spalare carbone da messer Satanasso Mammì e la Merlin :motosega: :motosega:
L'hanno combinata grossa, hanno fatto un bel casino...
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Drugo
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Re: stato d'animo del pornografo

#26 Messaggio da Drugo »

Nello stivale pontificio della DC che pare che non esista più
ma in realtà prolifica sottobosco nei suoi figli e figliastri*
si procede a passo di gambero quando si tocca qualunque
argomento inerenti al sesso.. I bigotti regnano..

*Non oso pensare alle conseguenze del Berlusconismo.. :o
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Re: stato d'animo del pornografo

#27 Messaggio da cicciuzzo »

Len801 ha scritto:
ronsard ha scritto:Lancio un topic ad alto rischio cervellotico, ma mi serve per un confronto con molti di voi, storici e non, che guardano il porno non solo per ragioni fisiologiche, ma anche per qualcos'altro. Ecco è il qualcos'altro che vorrei indagare. Cosa provate nell'attesa di una scena che aspettate? Ricordo la mia "strana felicità", paragonabile a nessun altra felicità maggiore, una forma minore o forse diversa, che erano i giorni che passavano tra la telefonata del mio videotecaro di fiducia e l'arrivo della cassetta ordinata. Erano i Novanta, guardavo soprattutto produzioni italiane, aspettavo le gang dell'Anabolic con ansia, l'ultimo di Rocco. E sapendo che lo avrei visto passavo giorni o ore con una specie di quieta felicità interiore, appunto la felicità minore di cui sopra. E voi cosa provate?
Dovrei andare un poco piu indetro.
I film americani prodotti dalle grande majors certo non fornivano scene di nudita o cose piu erotiche.
Le rete televisive americane molto pudiche chee censuravano dialogo e scene.
Negli anni 60, si aspettavano con ansia i film europei di "arte" in particiolare quelli scandinavi e "scabrosi"
I A WOMAN - "Jeg - en kvinde" (1965) con Essy Persson
Therese e Isabelle (1968) sempre con Essy Persson, film di lesbianism
Lo svedese DEAR JOHN (1964) (con Christina Schollin), nudo integrale di BLOW-UP (1966) di Antonioni, WITHOUT A STITCH (1968) con Ana-Grete Nissen, THE LIBERTINE (LA MATRIARCA) (1968) con Catherine Spaak, JULIETE DE SADE (1969) Maria Pia Conte, VENUS IN FURS (1969) con Laura Antonelli, BELLE DU JOUR (1967) con Catherine Deneuve.
Fare la fila per vedere il film revioluzionario I AM CURIOUS-YELLOW (Jag är nyfiken ) (1967) per il nudo maschile/femminile integrale
Attrici tettone dei film di Russ Meyer
"W.R. - Misterije organizma" (1971) di Dusan Makavejev per vedere un cosidetto "handjob" e pene eretto.
I film importati e anche modificati di Radley Metzeger distribuiti tramite la sua ditta Audobon
I "beaver" films verso la fine deglli anni 60 (attrici/modelle che mostravano la fica "pelosa" in grandi close-ups)
I film pseudo-documentari agli inizi degli anni 70 che mostravano scene di sesso esplicito (SEXUAL FREEDOM IN DENMARK, CENSORSHIP IN DENMARK WIDE OPEN COPENHAGEN 70, HISTORY OF THE BLUE MVIE, HOLLYWOOD BLUE, ecc)
MONA il primo vero lungo-metraggio hard
Il successo di DEEP THROAT (GOLA PROFONDA) (1972) (credo che fu anche il primo film hard trasmesso dalla rete cable
francese CANAL +) e e l'arrivo di Marilyn Chambers
I primi film francesi hard usciti verso il 1975
L'avvento del VCR negli anni 80. Lo strepitoso successo di Ginger Lynn, Christy Canyon, Tracy Lords, Amber Lynn.
Le vendite straordinarie su video per TABOO sul tema di incesto.
I primi film hard francesi su video distribuiti di Laura e Video Marc Dorcel. La bella bionda Olinka. Uno dei primi
film hard germanici SENSATIONAL JANINE distributi su video nel USA.
Lo scandalo di Traci Lords che giro una centinaia di film hard quando era minorenne.
La morte di John Holmes per AIDS.
Il successo di Cicciolina e Moana.
Verso la fine degli anni 90 si cominciava a notare un grande cambiamento nella produzione hard Americana. Fine
di film con trama, molta produzione di film hard tipo all-sex/gonzo, film con teens, sesso orale, ecc.
Si aspettavano i film di Rocco Siffredi come la manna dal cielo. Oggi nessuno ci fa piu caso. Le videoteche hanno quasi tutte chiuse.
L'esplosione dell'internet verso la meta fine degli anni 90. Danni Ashe che era diventata in poco tempo la Regina del web, e la piu scaricabile attrice "hard".
E con l'arrivo degli anni 2000, produzione ancora piu rozza e disgustosa (cumswap, cum swallowing, choking, slapping, spitting), e poi a non finire con le parodie porno. La "morte" lenta del porno iniziata dal crash economico del 2008. Il Blu-ray per film hard che tardava a uscire nei stati Uniti tutti a causa della SONY e dei suoi brevetti. Prezzo troppo alto per quei DVD su blu-ray. Fino a qualche anno fa di producevano circa 3,000-4,000 copie per un DVD, e oggi non si fanno nemmeno 600--700 copie di un DVD hard nel USA ma nessuno lo ammette.
l'altra sera passando davanti un sexyshop c'era un megacartello con su scritto: "si vendono 4 dvd nuovi a 10 euro".
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione

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Re: stato d'animo del pornografo

#28 Messaggio da L'Eternauta »

ma i cinema hard ci sono ancora? io me li sono persi...di sicuro da buon pornografo li avrei frequentati...ah gli anni '70...


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Re: stato d'animo del pornografo

#29 Messaggio da Len801 »

L'Eternauta ha scritto:ma i cinema hard ci sono ancora? io me li sono persi...di sicuro da buon pornografo li avrei frequentati...ah gli anni '70...
Non sono un archeologo di queste cose. Tutto dipende come si qualifica "cinema hard" . Negli anni 80 nel USA le sale di cinema erano quasi tutte chiuse. Nel Canada rimaneva fino all'inizio degli anni 90, qualche (piccola) sala "specializzata" ma che proiettava film hard non su pellicola/proiettore standard ma proiettore video (video projection). La stessa cosa per la Francia. In Italia le sale cinema che proiettavano film porno sono rimaste in operazione per molto tempo fino agli anni 90.
Puo darsi la situzione era un poco diversa in paesi del terzo mondo. Si dice che in certi paesi arabi (esempio La Giordania) ci sono tuttora delle sale che proiettano film "blu" (ma non so se sono hard oppure erotici).
Ma ci sono certi "centri" (cosidetti "peep shows") in Nord America che proiettano spezzoni di film hard (video) in cabine private. Devi continualmente inserire soldi per vedere qualche minuto prezioso di una scena hard. La gente in queste cabine private si masturbano. Dunque fate attenzione dove vi sedete e mettete le mani... :lol:

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Re: stato d'animo del pornografo

#30 Messaggio da Il Fede »

L'Eternauta ha scritto:ma i cinema hard ci sono ancora? io me li sono persi...di sicuro da buon pornografo li avrei frequentati...ah gli anni '70...
C'erano anche negli anni '90, agli sgoccioli però. Era molto divertente, io appena diventato maggiorenne ci sono andato subito, senza indugio :-D

ENTRATA

La cassiera solitamente era una donna grassa e con gli occhiali, oppure il marito vecchio e sempre con gli occhialetti. Il biglietto valeva sia per la platea che per la galleria, nel senso che una volta entrato potevi andare un po' dove ti pare. Prendeva i soldi dell'entrata e strappava il biglietto senza guardarti negli occhi, sapeva benissimo che i cinema porno erano frequentati da gente che chiedeva riservatezza quindi evitava di mettere in imbarazzo i clienti.

CORRIDOIO

Un po' di persone che vanno su e giù, appena arrivi tutti ti guardano. Ancor prima di entrare si sentono i dialoghi del film che sta passando sullo schermo: "Ahhhhh sììììì, ahhhhh troia succhia, ahhhhhh che bel cazzo mmmmmmmhhh chissà quanta sborra, ohhhhh sfondami"

SALA

Si entra e ci si mette a sedere, di solito non vicino ad altre persone. La maggior parte sono uomini, le poche donne sono in coppia col marito porco. All'inizio si guarda il film, poi l'attenzione si sposta sulla gente in sala e si cerca di far caso agli altri, per vedere cosa fanno: c'è un tizio che si fa una sega, due uomini che s'inculano, un uomo che sditalina la moglie al buio mentre un vecchio le lecca le tette, un'orgia gay fra le tende con un vecchio di 98 anni che sbocchina un gruppo di militari in borghese (che hanno azzerato la pensione del nonno, inizialmente destinata per fare i regali ai nipotini, facendosi pagare 20.000 lire a testa), poi passa il bibitaro che va dal ciccione che si sta facendo inculare da un trans con la sigaretta in bocca e le dice: "Non si fuma, ma crede di essere a casa sua?". Dopo un po' ci si alza e si va al bagno a vedere cosa succede

CESSI

Appena si entra è pieno di gente col cazzo in erezione. C'è chi fa finta di pisciare e intanto sega l'amico, chi scopa la moglie del marito porcone che per l'occasione indossa gli occhiali da sole (la privacy...), chi paga qualche marchetta (solitamente i marchettari erano militari, non ricordo extracomunitari)per esaudire i propri desideri (annusare piedi o scarpe, cose del genere.). i trans sono i più spudorati: sono sempre i primi a farti proposte esplicite e ad ammiccare. Anche loro solitamente fanno marchette ma se sei carino sono ben contenti di accontentarti gratis. I preservativi usati fanno parte della tappezzeria, ce ne sono ovunque: in terra, sui davanzali delle finestre, nei cestini.

USCITA

Si esce senza salutare la bigliettaia e si fa attenzione a non farsi vedere dai passanti. Di solito le persone escono uno alla volta, non come al cinema normale che una volta finito il film c'è la fila all'uscita.
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