fiat, dicevo proprio che c'è, infatti. anzi, di piu', io non tolgo arbitrariamente dall'industria culturale i film che mi piacciono, o quelli piu' "elevati" (per sentirmi piu' 'in alto' o fuori dalle logiche di mercato), che vivono esattamente come tutti gli altri prodotti all'interno del sistema di produzione.fiatAGRI ha scritto: Squirto non puoi negare che esista un' industria culturale.
nostalgia del porno d'altri tempi....
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You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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Sapevo che mi avresti risposto così, Squirto!Squirto ha scritto:da chi?cytherea ha scritto:Troppo spesso i gusti del pubblico vengono abilmente manipolati e omologati verso un prodotto sempre più scadente.
non è invece che il pubblico vuole proprio quelle cose perchè di qualcosa di piu' "elevato" non vuole saperne? se la gente va a vedere Matrix e non va a vedere i film di Nanni Moretti o di Tullio Giordana, sarà anche perchè non ci vuole andare, no? non credo che siano tutti 'manipolati', e che con una dose adeguata di 'acculturazione' (data da chi poi? da noi "sapienti"?) capirebbero.
Non parlo nè di contenuti, nè di acculturazione... e poi non rispondo alla domanda "da chi?" perchè altrimenti i discorsi vanno subito a parare alle dinamiche del "gusto"...
Le tue osservazioni sono giuste, ma la questione che è stata posta apre una finestra sulla riflessione in più settori... Io risposte non ne ho, mi faccio soltanto delle domande.
- Inchiostro Simpatico
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Cosa Manca?
Mancano le persone che portano idee costruttive per migliorare un settore, per il gusto di creare qualcosa e gioire di ció.
La stragrande maggioranza alla fine cede alle lusinghe del denaro, della popolarità . Sceglie la via più breve per arrivare.
Il porno è fermo da parecchi anni, ha solo introdotto pratiche sempre più estreme (di dubbio gusto).
Ma il porno si fonde nella società civile ne è uno dei pilastri e rispecchia quello che il '900 ha prodotto.
Quanti di noi hanno la voglia di "perdere del tempo" per coltivare una passione, proporre un idea, concepire un ragionamento su un qualsiasi aspetto della vita? Molto meglio andare a fare shopping, mangiare un gelato, buttarsi su un prato.
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Geppo, riguardo questa osservazione non posso intervenire in modo appropriato, perchè non ho la cultura porno adatta: dovrei vedere almeno una trentina di film porno di diverse epoche per rispondere.geppo124 ha scritto:Manca la normalità ! le pornostars sembrano figurine adesive... manca la normalità di cose che ci appaiano raggiungibili!
una trentina? cyt.... moooooolti di piu' !cytherea ha scritto:Geppo, riguardo questa osservazione non posso intervenire in modo appropriato, perchè non ho la cultura porno adatta: dovrei vedere almeno una trentina di film porno di diverse epoche per rispondere.geppo124 ha scritto:Manca la normalità ! le pornostars sembrano figurine adesive... manca la normalità di cose che ci appaiano raggiungibili!
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Credo ti basterebbe vederne non più di tre, per renderti conto di quello che voglio dire:cytherea ha scritto:Geppo, riguardo questa osservazione non posso intervenire in modo appropriato, perchè non ho la cultura porno adatta: dovrei vedere almeno una trentina di film porno di diverse epoche per rispondere.geppo124 ha scritto:Manca la normalità ! le pornostars sembrano figurine adesive... manca la normalità di cose che ci appaiano raggiungibili!
1) The Devill in Miss Jones 1978
2) Moana : bella di giorno 1991....credo..
3) Un qualunque Dvd comprato in edicola o sexyshop
dove sulla copertina c'è una con un'ottava di seno e un membro
o coppie di membri, in ogni possibile orifizio.....
.......il tempo non torna....
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Non mi è mai piaciuto dire che il passato è sempre e cmq meglio del presente, non lo trovo corretto e mi ha sempre dato fastidio le frasi del tipo "questi giovani non hanno più valori" dette dai 60enni verso i giovani.
La tecnologia ha portato un miglioramento della qualità e della conservazione delle opere.
Anche sotto il profilo medico, tutto sommato, ci sono più controlli e più "professionalità " da parte degli addetti ai lavori.
Nel corso del tempo si sono cambiate le prestazioni sessuali; gli occhi del pubblico sono sempre più vogliosi di estremo.
Non si sono fatti passi avanti nel farsi accettare dalla società civile, ma forse questa è la forza magica del porno; un luogo da vedere di nascosto nella propria intimità essere nicchia ed al tempo stesso mercato tra i più globali e prolifici.
Chiudo con una domanda: e se fosse il pubblico che si è appiattito verso il basso?
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ink, prima dici che non ti piace la nostalgia del passato, poi chiudi con un "e se fosse il pubblico appiattito verso il basso?", come a dire "prima si era più elevati".Inchiostro Simpatico ha scritto:Non mi è mai piaciuto dire che il passato è sempre e cmq meglio del presente, non lo trovo corretto e mi ha sempre dato fastidio le frasi del tipo "questi giovani non hanno più valori" dette dai 60enni verso i giovani.
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Non si sono fatti passi avanti nel farsi accettare dalla società civile, ma forse questa è la forza magica del porno; un luogo da vedere di nascosto nella propria intimità essere nicchia ed al tempo stesso mercato tra i più globali e prolifici.
Chiudo con una domanda: e se fosse il pubblico che si è appiattito verso il basso?
secondo me oggi, rispetto al passato, più gente puó fruire di più cose. ed è chiaro che se prima era una ristretta elitè di 'dotti' a consumare prodotti culturali (tra i quali va anche il porno), oggi non è più così.
vi sembreró ottimista, ma secondo me oggi è meglio di ieri: c'è più scelta, non è vero che si trovano solo ottave di seno con membri in ogni buco. il consumatore puó scegliere tra una offerta ricchissima: ci sono i film di JJ, ci sono i film di Max Hardcore, ci sono i film di Jenna Jameson, ci sono i givemepink, c'è Andrew Blake, ci sono i GGG, ci sono i video di sado-torture, ci sono persino i film di Matt ... insomma, per me stiamo meglio ora.
naturalmente per me lo stesso discorso vale per la musica, il cinema, e tutto il resto.
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Sono tendenzialmente daccordo. Secondo me il porno di oggi, soprattutto il made in USA, è veramente stratosferico. Da consumatore vedere un film anni 80 non mi da nemmeno la metà delle sensazioni di un JJ o di un Axel B. Infatti la mia recente conclusione su questo businnes è che gli USA rappresentano il presente ma anche in futuro del porno. Questa presa di coscienza mi sta portando a rivalutare completamente la mia presenza in questo business.Squirto ha scritto:ink, prima dici che non ti piace la nostalgia del passato, poi chiudi con un "e se fosse il pubblico appiattito verso il basso?", come a dire "prima si era più elevati".Inchiostro Simpatico ha scritto:Non mi è mai piaciuto dire che il passato è sempre e cmq meglio del presente, non lo trovo corretto e mi ha sempre dato fastidio le frasi del tipo "questi giovani non hanno più valori" dette dai 60enni verso i giovani.
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secondo me oggi, rispetto al passato, più gente puó fruire di più cose. ed è chiaro che se prima era una ristretta elitè di 'dotti' a consumare prodotti culturali (tra i quali va anche il porno), oggi non è più così.
vi sembreró ottimista, ma secondo me oggi è meglio di ieri: c'è più scelta, non è vero che si trovano solo ottave di seno con membri in ogni buco. il consumatore puó scegliere tra una offerta ricchissima: ci sono i film di JJ, ci sono i film di Max Hardcore, ci sono i film di Jenna Jameson, ci sono i givemepink, c'è Andrew Blake, ci sono i GGG, ci sono i video di sado-torture, ci sono persino i film di Matt ... insomma, per me stiamo meglio ora.
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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Pensandomi "PUBBLICO", ti diró che spesso verso il basso mi ci sento spinta, in tutti i settori. Allora cosa faccio? Scelgo o almeno ci provo.Inchiostro Simpatico ha scritto:Non mi è mai piaciuto dire che il passato è sempre e cmq meglio del presente, non lo trovo corretto e mi ha sempre dato fastidio le frasi del tipo "questi giovani non hanno più valori" dette dai 60enni verso i giovani.
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Anche sotto il profilo medico, tutto sommato, ci sono più controlli e più "professionalità " da parte degli addetti ai lavori.
Nel corso del tempo si sono cambiate le prestazioni sessuali; gli occhi del pubblico sono sempre più vogliosi di estremo.
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Chiudo con una domanda: e se fosse il pubblico che si è appiattito verso il basso?
Se parliamo di cose commerciali, vivo fuori dal mondo: non guardo la TV, non vado al cinema a vedere i film pubblicizzati, non compro i libri degli autori oggi famosi (non ho mai letto Susanna Tamaro ad esempio)... e potrei continuare ore ad elencare.
Il passato non è sempre e comunque migliore del presente, siamo d'accordo... ad ogni modo il passato è un grande contenitore al quale dobbiamo attingere, non in quanto migliore del presente, bensì in quanto memoria. Il problema che si pone è il COME attingere al passato e questo credo che sia un tema che abbraccia più campi, è un problema metodologico. Se vediamo il passato come una grande biblioteca alla quale attingere per conoscere, migliorarci e rinnovarci, non diciamo più che è "migliore del presente", ma solo che "è, in quanto tale"... Mi fermo perchè a questo punto si dovrebbe passare all'azione e io sto solo teorizzando.
AMO QUESTO DONNA E LA VOGLIO SPOSARE!!!!!!!!!!cytherea ha scritto:Pensandomi "PUBBLICO", ti diró che spesso verso il basso mi ci sento spinta, in tutti i settori. Allora cosa faccio? Scelgo o almeno ci provo.Inchiostro Simpatico ha scritto:Non mi è mai piaciuto dire che il passato è sempre e cmq meglio del presente, non lo trovo corretto e mi ha sempre dato fastidio le frasi del tipo "questi giovani non hanno più valori" dette dai 60enni verso i giovani.
La tecnologia ha portato un miglioramento della qualità e della conservazione delle opere.
Anche sotto il profilo medico, tutto sommato, ci sono più controlli e più "professionalità " da parte degli addetti ai lavori.
Nel corso del tempo si sono cambiate le prestazioni sessuali; gli occhi del pubblico sono sempre più vogliosi di estremo.
Non si sono fatti passi avanti nel farsi accettare dalla società civile, ma forse questa è la forza magica del porno; un luogo da vedere di nascosto nella propria intimità essere nicchia ed al tempo stesso mercato tra i più globali e prolifici.
Chiudo con una domanda: e se fosse il pubblico che si è appiattito verso il basso?
Se parliamo di cose commerciali, vivo fuori dal mondo: non guardo la TV, non vado al cinema a vedere i film pubblicizzati, non compro i libri degli autori oggi famosi (non ho mai letto Susanna Tamaro ad esempio)... e potrei continuare ore ad elencare.
Il passato non è sempre e comunque migliore del presente, siamo d'accordo... ad ogni modo il passato è un grande contenitore al quale dobbiamo attingere, non in quanto migliore del presente, bensì in quanto memoria. Il problema che si pone è il COME attingere al passato e questo credo che sia un tema che abbraccia più campi, è un problema metodologico. Se vediamo il passato come una grande biblioteca alla quale attingere per conoscere, migliorarci e rinnovarci, non diciamo più che è "migliore del presente", ma solo che "è, in quanto tale"... Mi fermo perchè a questo punto si dovrebbe passare all'azione e io sto solo teorizzando.
.......il tempo non torna....
cyt, sul passato:cytherea ha scritto:Pensandomi "PUBBLICO", ti diró che spesso verso il basso mi ci sento spinta, in tutti i settori. Allora cosa faccio? Scelgo o almeno ci provo.Inchiostro Simpatico ha scritto:Non mi è mai piaciuto dire che il passato è sempre e cmq meglio del presente, non lo trovo corretto e mi ha sempre dato fastidio le frasi del tipo "questi giovani non hanno più valori" dette dai 60enni verso i giovani.
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Non si sono fatti passi avanti nel farsi accettare dalla società civile, ma forse questa è la forza magica del porno; un luogo da vedere di nascosto nella propria intimità essere nicchia ed al tempo stesso mercato tra i più globali e prolifici.
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Se parliamo di cose commerciali, vivo fuori dal mondo: non guardo la TV, non vado al cinema a vedere i film pubblicizzati, non compro i libri degli autori oggi famosi (non ho mai letto Susanna Tamaro ad esempio)... e potrei continuare ore ad elencare.
Il passato non è sempre e comunque migliore del presente, siamo d'accordo... ad ogni modo il passato è un grande contenitore al quale dobbiamo attingere, non in quanto migliore del presente, bensì in quanto memoria. Il problema che si pone è il COME attingere al passato e questo credo che sia un tema che abbraccia più campi, è un problema metodologico. Se vediamo il passato come una grande biblioteca alla quale attingere per conoscere, migliorarci e rinnovarci, non diciamo più che è "migliore del presente", ma solo che "è, in quanto tale"... Mi fermo perchè a questo punto si dovrebbe passare all'azione e io sto solo teorizzando.
se oggi noi leggiamo seneca o cicerone, oppure dante o balzac, è perchè in quelle epoche chi scriveva era di norma una delle poche persone che avevano potuto studiare, e molto. non c'era l'equivalente della Tamaro.
se vogliamo, l'industria culturale di massa è più "democratica", o comunque connessa all'alfabetizzazione di massa delle democrazie occidentali. se sempre più gente sa leggere, ci sarà anche più gente che proverà gusto a scrivere. e una persona che scrive, anche se non è Sciascia, troverà qualcuno disposto a leggerla. e se lo leggono in tanti, diventa un bestseller. ma la presenza dei bestseller (che a me spesso piacciono, e tanto) non impedisce mica che rimangano gli autori "colti", "raffinati", etc. etc.
dunque oggi il mercato, l'offerta culturale, nell'insieme è molto più ricca di ieri. e checchè ne pensiamo, lo dobbiamo al sistema di produzione capitalista.
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