gi.kappa. ha scritto:Un'ultima considerazione sulla serata di ieri: hipsteria maledetta.
Ventenni che al pub con gli amici (fuori pasto, sia chiaro) bevono il vino al posto della birra non si possono vedere proprio.
Ma dove cazzarola vai, che se ti proprinano un tavernello (massimo rispetto per il tavernello) a dieci euro a bicchiere sei capace di dire "Mmm...ottima annata!"
Magari fosse una cosa solo di ventenni.
Una persona 34enne che conosco ha fatto il corso per sommelier e da allora va giù di paroloni ma, mentre parak si vede che in quanto ad enologia ha un'esperienza incredibile, il tipo qui pensa di essere un grande intenditore di vini perchè ha l'attestato affisso in salone e si è bevuto un paio di prosecchi in trentino. Premesso ciò io, che sono una brutta persona dentro, ho fatto che comprare una buta al supermarket da 2 euro spacciandogliela per qualcosa di incredibile e divino nonchè costoso (il tipo è un soggetto che se una cosa non costa tanto vuol dire che fa schifo..) Ovviamente pensando che costasse uno sproposito ne ha eloggiato il perlage, le caratteristiche, insomma non c'ha capito una beata minchia. quando gli ho detto cosa in realtà fosse ha cominciato a dire che l'aveva capito,che era un vino acido, che non voleva essere maleducato etc. etc. etc (cazzate perchè non è affatto tipo diplomatico e rasenta quasi il rozzo). Rimango della mia idea che per conoscere i vini e poterli comparare li devi bere per anni, ma tanti anni, e ripetutamente e di diverse cantine. Certo la formazione di base aiuta ma poi troppa strada devi fare...il problema credo sia il generale appiattimento della cultura in generale, oggi se hai i piatti sei un dj, se hai la laurea al muro sei avvocato, se hai lo scooterone corri in moto, insomma, ormai è venuto a mancare quel background culturale che ci si tramandava di generazione in generazione e, parafrasando il buon vecchio e saggio Capa: CI HAN CONVINTO CHE SAREMO TUTTI IMPRENDITORI...