
p.s. ci sono passato da tutti ma mi sono fermato solo alla Coop
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D'accordissimo con il metodo TD, da me sempre usato per prenotare gli hotel delle vacanze. Effettivamente le recensioni vanno lette tutte, solitamente evitare di dare troppo credito alle migliori e alle peggiori (e leggendole capite il perchè, oltre alle palesemente false vi sono quelle dei rompicoglioni seriali e di quelli che si troverebbero bene anche in un tugurio). Poi si emendano i rancorosi, i suonati e chi si impunta su una cazzata sia nel fare una buona recensione che cattiva. Rimangono quelle di persone di buon senso, che evidenziano gli aspetti positivi e quelli negativi nella giusta dimensione ... e solitamente sono quelle che hanno una votazione media. Se la maggioranza hanno una votazione medio bassa il locale presenterà degli inconvenienti, se ne hanno una medio alta il locale sarà accettabilissimo. Ovviamente va considerata la base di partenza,naturalmente da un 4 stelle si pretendono servizi migliori che da una pensione!TD ha scritto:mi sono sempre tenuto alla larga dai ristoranti alle feste comandate, gli unici strappi alla regola sono state due volte in cui sono andato a prendere i piatti pronti dalla cucina per mangiarli a casa, ma conoscevo cuoco e ristorante per cui sono andato a colpo sicuroJuan Burrasca ha scritto:Tripadvisor penso che sia un male vero e proprio ma di chi è stata quella bellissima idea di crearlo?SoTTO di nove ha scritto:Tranquillo, su Tripadvisor anche se posti una recensione con un bel Pessimo troverai decine di utenti che l'hanno segnalato come Eccellente.
non mi ricordo se l'ho letto o sentito, ma c'era chi proponeva che le recensioni su Tripadvisor fossero correlate da foto dello scontrino, per evitare le recensioni dei proprietari o degli amici compiacenti
io comunque faccio una cosa che credo facciano in molti, mi leggo le recensioni di mezzo, non le top ma neanche quelle da voto minimo, nel mezzo sarà banale ma c'è la verità e onestamente non è che mi sono mai sbagliato molto
Allora si che hai passato un buon Natale!pinguino18 ha scritto:mia cognata aveva gli stessi pantaloni
http://www.ilmessaggero.it/societa/no_l ... 54175.htmlSe non è la sbronza più epica della storia poco ci manca. Un uomo, a Vladivostok, stava festeggiando con gli amici in un locale l'arrivo dell'anno nuovo. Un bicchierino di vodka dopo l'altro. Poi, all'improvviso, ha avuto un malore. Ed è piombato al suolo: secco. I compari di bisboccia hanno subito chiamato un medico. Che, dopo aver visitato il malcapitato, ne ha constatato il decesso. E ha fatto trasportare il cadavere all'obitorio. Fin qui, una serata come tante finita in tragedia.
Poco dopo, però, l'imprevedibile. L'uomo, dopo un'oretta passata al fresco della camera mortuaria, improvvisamente rinviene. Anzi, resuscita, visto che il certificato di morte era già stato compilato. A quel punto si alza e inizia a battere i pugni contro la porta della cella frigorifera. Un'inserviente sente i rumori provenire dalla 'morguè e allerta i medici. Questi si guardano di sottecchi e decidono che la donna non ci sta tanto con la testa: «si prenda un sedativo», suggerisce uno di loro. Non proprio un galantuomo, insomma. Nasce così un battibecco. E alla fine qualcuno chiama la polizia. «Al loro arrivo - racconta il capo della sezione criminale della polizia di Vladivostock al sito Lenta.ru - gli agenti hanno aperto la porta dell'obitorio e nel corridoio è apparso l'uomo, infreddolito e alquanto sotto shock».
I poliziotti a quel punto lo hanno riscaldato, interrogato, e infine spedito a casa propria. A questo punto, il surreale. L'uomo, invece di seguire l'ordine degli agenti, decide di tornare al bar e raccontare agli amici la sua disavventura. E infatti sono ancora lì: con la differenza che stanno bevendo alla sua memoria, un bicchierino di vodka dopo l'altro. Sulle prime, quando lo vedono comparire, c'è un attimo di comprensibile tentennamento. Ma quando si chiarisce che l'amico è vivo davvero e non si tratta di una proiezione dovuta all'alcol, allora scattano i festeggiamenti per la tragedia scampata. Tutti insieme, bicchierino dopo bicchierino.