Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
Questo succede quando sei in ambienti lavorativi in cui hai a che fare con le donne: i casini prima o poi arrivaranno perchè con le donne si lavora semplicemente troppo male.pavesini ha scritto::- il mio amico avra' fatto una cazzata ma chi poteva immaginare di trovare quelle, definiamole forse, persone!!!
si va beh, io ho visto uno lunedi' a capo di una divisione importante e martedi' alla reception.Lord Zork ha scritto:Una multinazionale nella quale avevo lavorato, ad un certo punto, dato l'arrivo del computer, decise di trasformare un reparto interno in un'azienda esterna, portandovi tutti quelli che lavoravano in quel reparto.
Uno di questi, dopo una quindicina d'anni da dipendente della multinazionale, si è trovato "in prova" nella nuova azienda.
"Non preoccuparti, è una formalità .."
Alla fine della prova, non è stato confermato...
Un momento peró, dobbiamo chiarire che cosa si intende per "periodo di prova".Kirov ha scritto:Lord Zork ha ragione.....è una prova e quindi non hai diritti.
Il fatto che fosse un periodo di prova è fondamentale per inquadrare la faccenda.
E stavolta i sindacati non c'entrano (a proposito era iscritto il tuo amico?)
E' dura stare alla pari con le segretarie... Bisogna proprio soffrire alloraLord Zork ha scritto:Comunque di pissing se n'è apertamente parlato un paio di sere fa su La7 durante "Sex and the City".
E se volete stare in pari con i discorsi delle vostre segretarie, è un telefilm da seguire obbligatoriamente...
Sì, sì è vero: adesso che mi ricordo prima del contratto di formazione e lavoro ho avuto un periodo di prova di circa due settimane per verificare, come hai detto giustamente tu, l'attitudine al lavoro: ora che ci penso mi viene in mente l'OK di conferma che mi aveva dato il capo!!!! (mamma mia quanto tempo è passato....).Kirov ha scritto:quello non è essere in prova ma avere un contratto di formazione e lavoro che è una cosa diversa.
Essere in prova vuol dire che prima dell'inizio del contratto di lavoro vero e proprio c'è un periodo di "prova" per verificare le tue attitudini e in generale se funzioni o no e in questo periodo di diritti praticamente non ne hai.
Sono d'accordo con tutto che dici. Certo che in un luogo di lavoro si fa certe confidenze con certi(e) colleghi(e). Non vado a raccontare storie di "pissing" a una donna o un uomo di mezza eta' che proprio non hanno mai dato indicazioni che gli piacciono di tali discorsi. Se sto parlando con uno o dei colleghi di cose scabrose (e loro ci stanno) e vedo che si avvicina una persona che probabilmente non gradisce certe cose, fermo subito la discussione e si passa ad altro.Tornando a noi non penso che parlare di pissing o di pornografia, così come ci hai raccontato , possa rientrare in questa circostanza....
io lavoro in una multinazionale americana e da quando vi leggo vi assicuro che ho parlato in modo " tranquillo" di alcuni argomenti spinti; se solo mi dovessero, anche solo velatamente , rimproverare qualcosa ti assicuro che non me ne starei zitta!
Detto questo è ovvio che non parlo di tutto con tutti, viviamo in un mondo sociale e volente o nolente la gente giudica, è umano quindi che si parli di sesso, religione o politica..io scelga i miei interlocutori....
