la crisi di m5s parte da dopo le elezioni europee in cui riuscirono ad eleggere sonia alfano in europa come candidata supportata dai meetup in quota idv. quando idv propose ai meetup di entrare nel partito e presidiare il territorio avendo nel contempo la rappresentanza in parlamento, grillo e casaleggio fecero terra bruciata e nel giro di qualche mese tirarono fuori m5s con marchio e tutto il resto.Drogato_ di_porno ha scritto:l'isteria collettiva che hanno generato i 5 stelle nel periodo 2013-2018, e la velocità con cui sono stati scaricati negli ultimi anni, è qualcosa che andrà studiato nei trattati di psichiatria.
ho visto di tutto, laureati e analfabeti, ricchi e poveri, di destra e sinistra, votare i 5 stelle e adorare Grillo come un Dio. e aggredire con la bava alla bocca chiunque lo criticasse. come invasati di una setta. e adesso far finta di nulla..."Grillo chi? E chi è?"
una rabbia cieca e sorda, conseguente alla crisi economica, con modalità cerebralmente defunte.
a quel punto una parte dei meetup (corrispondente piu' o meno a quella che si definirebbe "societa' civile") dopo il successo in emilia con i primi eletti, comincio' a chiedere di organizzarsi permanentemente sul territorio anche per formare quadri e candidati, al che casaleggio epuro' tutti quelli che chiedevano di strutturarsi, poiche' avrebbero ostacolato la gestione diretta del partito e creato quelle strutture intermedie che non avrebbe mai potuto controllare in modo diretto ed accentrato.
a quel punto (e siamo tra il 2012 ed il 2013) casaleggio impose i vari raggi, dibba e di maio e desperados vari che eseguono le indicazioni della direzione: gente che rispetto a tavolazzi, favia, salsi, i ribelli di cento e molti altri, oltre a non avere esperienze significative sul campo e sulle carte delle varie amministrazioni locali, sono quelli arrivati con l'assalto alla diligenza m5s.
Lo stesso pizzarotti venne osteggiato perche' veniva accusato internamente di mantenere buoni rapporti con molti epurati della prima ora ( e si e' visto la fine che ha fatto).
sul voto del 2013 e seguenti ci sono diversi approfondimenti ed analisi dell'istituto cattaneo che val la pena leggere.
sul voto del sud c'e' chi faceva notare che tra i principali sponsor locali di m5s ci fossero molti baroni del mondo universitario ed il ceto medio/alto, piu' interessati al mantenimento dello status quo che a risolvere i problemi dell'area. insomma il classico assalto alla diligenza post vittoria, un po' come sta succedendo con la lega negli ultimi tempi