Anche se non ve ne frega niente, su ebay ho comprato un libri di antiquariato di cui non posso fare a meno di pavoneggiarmi: la traduzione del libro di Giobbe da parte di un poeta dell'Arcadia, insomma il libro di Giobbe tradotto in ottave, non e' delizioso?
La mia carne è consunta: uniti appena
a fragil pelle io porto e nervi, ed ossa,
e sol dei labbri il sottil giro affrena
i tremuli miei denti in sozza fossa.
Pietà , amici almen voi, della mia pena,
pietà di questa vita egra e percossa!
Perchè al pari del Ciel vi alletta, e pasce
il duol perenne che nel cor mi nasce?
Deh chi mi ottien, che il mio parlar si scriva
chi di lui serba in onorati fogli
alla futura età memoria viva,
chi nel piombo lo incide, o chi ne'scogli?
In Te mia speme, o Redentor, si avviva,
che vieni, e i lacci della morte sciogli,
per te sorgendo nell'estremo giorno,
so, che a vita miglior faró ritorno.
Cinto di questo mio terreno ammanto,
nuova vita vestendo, e nuovi sensi,
lasceró allora la region del pianto,
e vedró i regni di tua gloria immensi:
io stesso, io stesso al tuo gran soglio accanto
vedró quel che Tu sei, quel che tu pensi;
Questo tra le mie pene è il mio conforto,
quest'è la speme, che nel seno io porto.
Dammi la tua bibbia, in cambio avrai riviste porno...
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
questo è il tuo pene, il mio confortoBarabino ha scritto: Questo tra le mie pene è il mio conforto,
quest'è la speme, che nel seno io porto.
quest'è la sperma, che nel mio sen io porto

You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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