Si, lo credo, fosse morto oggi avrebbe avuto l'intera prima pagina.Hawke ha scritto:perchè tu credi che se ci fosse stata Spal Juventus al posto di Juve Napoli gliel'avrebbero dedicata? avrebbero messo l'arrivo di Eriksen, la dieta di CR7 o qualche altra puttanata di calciomercato. Ti faccio un esempio banale, Messi due mesi fa ha vinto il pallone d'oro, ha avuto risonanza mediatica ovunque, perfino i quotidiani di Madrid gli hanno dedicato la prima pagina intera perchè era chiaramente la notizia del giorno, vai a guardare la prima pagina dei nostri giornalai e troverai le differenze.Salieri D'Amato ha scritto:Polemica sterile, a mio avviso. Cosa cambia se la notizia occupa in esclusiva la prima pagina o meno? Mancanza di rispetto? ... mah, non direi.
Tra l'altro il nodo della questione è che è morto di domenica, con tutta la serie di avvenimenti sportivi usuali; in un altro giorno settimanale gli avrebbero dedicato tranquillamente tutta la prima pagina e pure mezzo giornale, visto che notoriamente non sanno come riempirlo.
A che ricordi mi sembrava una bella persona, anche se è stucchevole quello che sento, viene lodato, oltre che per il campione che è stato e per le qualità morali che aveva, perchè era "amico" dell'Italia, perchè ci ha vissuto da bambino, perchè ne parlava bene, perchè era tifoso del Milan, perchè vi passava le vacanze, ecc., come se fossero queste delle note di merito nella vita di una persona. Tronfio nazionalismo spicciolo.
Io ho usato il termine onorare ma in realtà non si tratta nemmeno di questo, si tratta di fare del vero giornalismo sportivo, Bryant era una leggenda e uno degli sportivi più popolari al mondo, se sei un quotidiano sportivo serio lo metti a prima pagina intera non perchè amava l'Italia ed ha passato l'infanzia qui ma perchè era la notizia più rilevante della giornata, altro che quei patetici trafiletti.
In Franca o Spagna il basket non mi risulta sia sport nazionale, forse è la cultura sportiva che è diversa.
E comunque tu la cultura sportiva dei giornali italiani la vedi dall'occupazione della prima pagina? La cultura sportiva manca a prescindere, c'è solo un notiziometro calciocentrico, per cui Spal-Juventus occupa 20 volte lo spazio che occuperebbe la finale di Champions di basket o pallavolo; ma questo non tanto perchè ce lo vogliono proprinare, come ingenuamente pensavo una volta, ma perchè questo è quello che il tifoso che legge i giornali cerca.
E il fatto che il pallone d'oro sia evidenziato a tutta pagina all'estero e che anche i media italiani te lo propinino in tutte le salse, è proprio l'esatto opposto della cultura sportiva, un premio mediatico non ufficiale, che oggi più di ieri serve unicamente a soddisfare gli sponsor e l'ego di pochi privilegiati calciatori. Poi chiamalo pure fatto del giorno.
La stessa morte di Bryant pubblicizzata con titoloni e articoli postumi è una spettacolarizzazione (anche se il termine non è corretto), un far leva sullo scalpore e la mediaticità di questa morte, dato che quando era in vita credo che in tutta la sua carriera i giornali sportivi italiani ne abbiano parlato tanto quanto in questi soli 2 giorni, con la NBA relegata veramente ad un trafiletto settimanale o poco più.
Della serie, di Bryant e della NBA non ce ne frega solitamente un emerito cazzo, perchè i nostri lettori sono interessati essenzialmente al calcio, un po' ai motori, al ciclismo e qualche sport di squadra nostrano. Ma ora che è morto, la cosa suscita scalpore, dolore, curiosità ed empatia, quindi enfatizziamo la figura di quella che è stata una delle stelle più brillanti del basket, per poi lasciarlo scivolare nell'oblio tra qualche giorno. Questa è la politica di vendita dei giornali sportivi italiani, che bene o male si identificano nello sportivo medio italico.