Claudine Beccarie:la Lovelace d'oltralpe

[Alta Tensione]

L'americana Linda Lovelace è l'attrice che ha fatto parlare di se in tutto il mondo con "Gola Profonda" lo scandaloso film che ha sconvolto l'America dei primi anni 70.Nel frattempo in Francia a fare scandalo ci pensava Claudine Beccarie , prima di intraprendere la carriera di attrice , la bella Claudine si prostituiva in Spagna ,trasferitasi a Marsiglia alternava alle marchette il lavoro di strip tease girl .Verso la fine degli anni 60 la Beccarie è già  attiva come performer hardcore in alcune rudimentali e clandestine pellicole a luci rosse.E come , nei primi anni 70 , nasce il cinema porno biancorossoblu lei è , insieme alle altre due leggende dell'hard francese Brigitte Lahaie e Sylvia Bourdon , una delle protagoniste.Tutti i registi dell'aurea stagione classica transalpina hanno lavorato con lei , Claudine gira da primadonna per Jean Marie Pallardy , Jean Rollin , l'italiano Alberto Ferro (Lasse Braun) , Alain Payet , Lucine Hustaix , Jean Francois Davy e pertanti altri director del porno dell'epoca.
I premi non si fanno attendere , ed al neonato festival pornografico di Parigi è subito incoronata migliore attrice.I succcessi alle fiere fanno coppia con quelli ai botteghini , "exhibition" di J.F.Davy fa registrare incassi record in tutte le città  , ed a Cannes al film viene dedicato ampio spazio , di riflesso scoppia la Beccarie mania , interviste , servizi , tutta la Francia parla di lei.Claudine Beccarie sfrutta la sua popolarità  trasferendosi in Italia , dove ancora l'hard non è nato , a fare l'apripista partecipando alle (prime)scene hard inserite nei film erotici italiani , sui set italiani incontra (tra le altre)l'emergente Elena Anna Staller e la bellissima sexy attrice Leonora Fani con le quali girerà  delle memorabili ed indimenticabili scene lesbo.Dopo il periodo italiano , ritorna in Francia per girare altri film porno , anche se ormai , anche a causa dell'età  , è sul viale del tramonto. Chiude la sua carriera con "Exhibition '79" un remake del film che la aveva consacrata regina dell'hard qualche anno prima , sempre firmato Jean Francois Davy.