Governo e SIAE: una batosta per tutti in arrivo...
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- dolceegabbana
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Ciao a tutti,
Governo e SIAE non sanno come trovare altri soldi e puniscono tutti indiscriminatamente
Un mese di galera a ogni italiano
di Gianfranco Giardina
Stanno cercando di sfilarci di tasca 250 milioni di euro ogni anno. O forse, per far capire meglio la dimensione dello "scippo", dovremmo parlare di 500 miliardi di lire che finiscono diritti diritti nelle voraci tasche della SIAE. Fatto sta che, con un tempismo perfetto, il Governo sta facendo passare tra la disattenzione estiva un provvedimento apparentemente innocuo, così innocuo che nessuno ne parla. Si tratta del recepimento della direttiva europea sul diritto d'autore che si sta trasformando in uno dei più grandi misfatti della storia dell'elettronica di consumo.
Il Governo ha ottenuto per questo provvedimento una delega completa e intende procedere in autonomia; dopo aver reso pubblico, senza troppo chiasso, il testo del decreto legislativo lo scorso 10 di luglio, il Governo si prepara a trasformarlo in legge in uno dei prossimi Consigli dei Ministri.
Il sacrosanto diritto alla copia per uso privato, per fortuna, non è in discussione. La direttiva europea fa peró riferimento a un "equo compenso" che comunque deve essere previsto per gli autori come remunerazione relativa alle mancate vendite di dischi, causate appunto dalla copia privata. E fin qui nulla di nuovo, visto che l'equo compenso è già riconosciuto oggi sia su supporti vergini (audio-video e anche dati) che sugli apparecchi di registrazione. Il problema che il "nuovo" equo compenso, secondo il governo Berlusconi, dovrebbe essere aumentato, in alcuni casi, anche dell'8.000%.
Facciamo qualche esempio: se il provvedimento venisse approvato, il compenso destinato alla SIAE per un CD-R dati passerebbe dalle attuali 100 lire a 0,84 euro, oltre 1.600 lire. Un CD-R dati finirà per costare 2.500 lire, contro le 900-1.000 di oggi. Le videocassette subiranno il medesimo trattamento, con un compenso SIAE che passerebbe da 116 lire a oltre 1,5 euro (3.000 lire) per una 180 minuti. E così via, di supporto in supporto (comprese le flash memory e gli hard disk). Moltiplicando questi tributi per le stime di vendita di supporti relative al 2002 perfezionate dall'ASMI si arriva a tributi SIAE per 250 milioni di euro.
La cosa più pericolosa è che questo tributo-gabella non puó essere ridistribuito dalla SIAE in maniera equa, visto che non è possibile sapere a priori che musica verrà registrata sui supporti vergini e addirittura se saranno utilizzati o meno per registrare musica. Ma l'imposizione del tributo - dicono - nasce su considerazioni di ordine statistico, basandosi sul fatto che alcuni supporti vergini vengono effettivamente utilizzati per registrare audio: sarebbe come dire a tutti gli italiani di scontare a turno un mesetto in galera semplicemente perchè non si riesce a identificare e catturare chi viola le leggi. Le storture di un provvedimento di questo tipo sono evidenti:
1) non è possibile ricondurre il tributo agli eventuali aventi diritto ed è inaccettabile pensare che un'associazione privata e commissariata come la SIAE possa essere lasciata indisturbata a spartirsi senza regole un bottino di 500 miliardi di lire all'anno;
2) verrebbero favoriti i pirati professionisti e le grandi organizzazioni malavitose, che vedrebbero i loro prodotti contraffatti ritornare competitivi come prezzo;
3) verrebbero assoggettati al tributo una serie amplissima di usi del tutto scollegati dall'attività di registrazione di materiale coperto da diritti;
4) l'utilizzo di supporti e la stessa diffusione della cultura informatica subirebbero una pesantissima battuta d'arresto;
5) aumenterebbero enormemente gli oneri a carico della Pubblica Amministrazione per la modernizzazione degli archivi, la loro digitalizzazione e memorizzazione ottica, con un costo indiretto per tutti i contribuenti;
6) nascerebbe un prevedibilissimo fenomeno di contrabbando di supporti vergini provenienti da altri mercati europei che porterebbe agli "spacciatori" maggiori guadagni con un CD che con un pacchetto di sigarette.
Dopo l'inevitabile indignazione, il pensiero va al Governo e alle parole del suo leader Berlusconi: sono queste le annunciate riduzioni delle tasse? àˆ questo l'impegno nei confronti dello sviluppo della società dell'informazione e delle nuove tecnologie informatiche? Dov'è la coerenza con le proposte di abbassamento dell'IVA sulla musica al 4%? Sarebbe questa la fine delle clientele e delle connivenze tra interessi privati e politica?
A noi, cittadini, elettori e sinceri appassionati di home entertainment, un provvedimento di questo tipo non va bene. Si tratta di una legge ingiusta e che non ha precedenti, almeno in queste proporzioni, in nessuna nazione del Mondo. L'unico modo di impedire lo "scippo" è una grande mobilitazione popolare, una protesta grande come l'Italia intera.
Per questo motivo sul sito <http://www.afdigitale.it> abbiamo lanciato una grande petizione per sensibilizzare gli organi competenti, a partire dal Presidente della Repubblica. La massima collaborazione degli appassionati, sia nel sottoscrivere la petizione sia nel diffondere le informazioni a tutti i propri conoscenti, puó fare la differenza, puó cambiare le cose. Saremo forse idealisti, ma non intendiamo piegarci ai diktat di un Governo al quale basta qualche moina della potentissima SIAE per rimangiarsi un mazzo di promesse elettorali e per perdere la faccia.
Governo e SIAE non sanno come trovare altri soldi e puniscono tutti indiscriminatamente
Un mese di galera a ogni italiano
di Gianfranco Giardina
Stanno cercando di sfilarci di tasca 250 milioni di euro ogni anno. O forse, per far capire meglio la dimensione dello "scippo", dovremmo parlare di 500 miliardi di lire che finiscono diritti diritti nelle voraci tasche della SIAE. Fatto sta che, con un tempismo perfetto, il Governo sta facendo passare tra la disattenzione estiva un provvedimento apparentemente innocuo, così innocuo che nessuno ne parla. Si tratta del recepimento della direttiva europea sul diritto d'autore che si sta trasformando in uno dei più grandi misfatti della storia dell'elettronica di consumo.
Il Governo ha ottenuto per questo provvedimento una delega completa e intende procedere in autonomia; dopo aver reso pubblico, senza troppo chiasso, il testo del decreto legislativo lo scorso 10 di luglio, il Governo si prepara a trasformarlo in legge in uno dei prossimi Consigli dei Ministri.
Il sacrosanto diritto alla copia per uso privato, per fortuna, non è in discussione. La direttiva europea fa peró riferimento a un "equo compenso" che comunque deve essere previsto per gli autori come remunerazione relativa alle mancate vendite di dischi, causate appunto dalla copia privata. E fin qui nulla di nuovo, visto che l'equo compenso è già riconosciuto oggi sia su supporti vergini (audio-video e anche dati) che sugli apparecchi di registrazione. Il problema che il "nuovo" equo compenso, secondo il governo Berlusconi, dovrebbe essere aumentato, in alcuni casi, anche dell'8.000%.
Facciamo qualche esempio: se il provvedimento venisse approvato, il compenso destinato alla SIAE per un CD-R dati passerebbe dalle attuali 100 lire a 0,84 euro, oltre 1.600 lire. Un CD-R dati finirà per costare 2.500 lire, contro le 900-1.000 di oggi. Le videocassette subiranno il medesimo trattamento, con un compenso SIAE che passerebbe da 116 lire a oltre 1,5 euro (3.000 lire) per una 180 minuti. E così via, di supporto in supporto (comprese le flash memory e gli hard disk). Moltiplicando questi tributi per le stime di vendita di supporti relative al 2002 perfezionate dall'ASMI si arriva a tributi SIAE per 250 milioni di euro.
La cosa più pericolosa è che questo tributo-gabella non puó essere ridistribuito dalla SIAE in maniera equa, visto che non è possibile sapere a priori che musica verrà registrata sui supporti vergini e addirittura se saranno utilizzati o meno per registrare musica. Ma l'imposizione del tributo - dicono - nasce su considerazioni di ordine statistico, basandosi sul fatto che alcuni supporti vergini vengono effettivamente utilizzati per registrare audio: sarebbe come dire a tutti gli italiani di scontare a turno un mesetto in galera semplicemente perchè non si riesce a identificare e catturare chi viola le leggi. Le storture di un provvedimento di questo tipo sono evidenti:
1) non è possibile ricondurre il tributo agli eventuali aventi diritto ed è inaccettabile pensare che un'associazione privata e commissariata come la SIAE possa essere lasciata indisturbata a spartirsi senza regole un bottino di 500 miliardi di lire all'anno;
2) verrebbero favoriti i pirati professionisti e le grandi organizzazioni malavitose, che vedrebbero i loro prodotti contraffatti ritornare competitivi come prezzo;
3) verrebbero assoggettati al tributo una serie amplissima di usi del tutto scollegati dall'attività di registrazione di materiale coperto da diritti;
4) l'utilizzo di supporti e la stessa diffusione della cultura informatica subirebbero una pesantissima battuta d'arresto;
5) aumenterebbero enormemente gli oneri a carico della Pubblica Amministrazione per la modernizzazione degli archivi, la loro digitalizzazione e memorizzazione ottica, con un costo indiretto per tutti i contribuenti;
6) nascerebbe un prevedibilissimo fenomeno di contrabbando di supporti vergini provenienti da altri mercati europei che porterebbe agli "spacciatori" maggiori guadagni con un CD che con un pacchetto di sigarette.
Dopo l'inevitabile indignazione, il pensiero va al Governo e alle parole del suo leader Berlusconi: sono queste le annunciate riduzioni delle tasse? àˆ questo l'impegno nei confronti dello sviluppo della società dell'informazione e delle nuove tecnologie informatiche? Dov'è la coerenza con le proposte di abbassamento dell'IVA sulla musica al 4%? Sarebbe questa la fine delle clientele e delle connivenze tra interessi privati e politica?
A noi, cittadini, elettori e sinceri appassionati di home entertainment, un provvedimento di questo tipo non va bene. Si tratta di una legge ingiusta e che non ha precedenti, almeno in queste proporzioni, in nessuna nazione del Mondo. L'unico modo di impedire lo "scippo" è una grande mobilitazione popolare, una protesta grande come l'Italia intera.
Per questo motivo sul sito <http://www.afdigitale.it> abbiamo lanciato una grande petizione per sensibilizzare gli organi competenti, a partire dal Presidente della Repubblica. La massima collaborazione degli appassionati, sia nel sottoscrivere la petizione sia nel diffondere le informazioni a tutti i propri conoscenti, puó fare la differenza, puó cambiare le cose. Saremo forse idealisti, ma non intendiamo piegarci ai diktat di un Governo al quale basta qualche moina della potentissima SIAE per rimangiarsi un mazzo di promesse elettorali e per perdere la faccia.
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A proposito di governo, parlamentari e tasse varie:
Sull'Espresso di qualche settimana fa c'e un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti (ma và ?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa 2.200.000 lire al mese. Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
>
> STIPENDIO 37.086.079 AL MESE
>
> STIPENDIO BASE 19.325.396 al mese
>
> PORTABORSE 7.804.232 al mese (generalmente parente o familiare)
>
> RIMBORSO SPESE AFFITTO 5.621.690 al mese
>
> TELEFONO CELLULARE gratis
>
> TESSERA DEL CINEMA gratis
>
> TESSERA TEATRO gratis
>
> TESSERA AUTOBUS - METROPOLITANA gratis
>
> FRANCOBOLLI gratis
>
> VIAGGI AEREO NAZIONALI gratis
>
> CIRCOLAZIONE AUTOSTRADE gratis
>
> PISCINE E PALESTRE gratis
>
> FS gratis
>
> AEREO DI STATO gratis
>
> AMBASCIATE gratis
>
> CLINICHE gratis
>
> ASSICURAZIONE INFORTUNI gratis
>
> ASSICURAZIONE MORTE gratis
>
> AUTO BLU CON AUTISTA gratis
>
> RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per
> 2.850milioni di lire)
>
>
>
> si intascano uno stipendio, hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni
>
> INDENNITA'DI CARICA (da 650.000 circa a 12.500.000)
>
> 200.000.000circa li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), 50.000.000 ogni anno ciascuno e fondano un giornaletto. (Es: la sig.ra Pivetti, l'auto blu ed una scorta sempre a suo servizio)
>
> La classe politica ha causato un danno al paese di 2 MILIONI E 446 MILA MILIARDI.
>
> La sola camera dei deputati costa al cittadino 4.289.968 AL MINUTO
Sull'Espresso di qualche settimana fa c'e un articoletto che spiega che recentemente il Parlamento ha votato all'UNANIMITA' e senza astenuti (ma và ?!) un aumento di stipendio per i parlamentari pari a circa 2.200.000 lire al mese. Inoltre la mozione e stata camuffata in modo tale da non risultare nei verbali ufficiali.
>
> STIPENDIO 37.086.079 AL MESE
>
> STIPENDIO BASE 19.325.396 al mese
>
> PORTABORSE 7.804.232 al mese (generalmente parente o familiare)
>
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> RISTORANTE gratis (nel 1999 hanno mangiato e bevuto gratis per
> 2.850milioni di lire)
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>
> si intascano uno stipendio, hanno diritto alla pensione dopo 35 mesi in parlamento mentre obbligano i cittadini a 35 anni
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> INDENNITA'DI CARICA (da 650.000 circa a 12.500.000)
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> 200.000.000circa li incassano con il rimborso spese elettorali (in violazione alla legge sul finanziamento ai partiti), 50.000.000 ogni anno ciascuno e fondano un giornaletto. (Es: la sig.ra Pivetti, l'auto blu ed una scorta sempre a suo servizio)
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> La classe politica ha causato un danno al paese di 2 MILIONI E 446 MILA MILIARDI.
>
> La sola camera dei deputati costa al cittadino 4.289.968 AL MINUTO
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- Barabino
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A me veramente il fatto che si paghi 1.000 o 1.600 lire alla siae per ogni supporto, mi pare giusto, purche' sia chiaro che le copie private si possono fare. Devo chiarire che praticamente non ci sono prodotti senza diritto d'autore: anche quando registro un telefilm per vederlo piu' tardi, anche quello e' coperto da dir. aut. Semmai e' ingiusto che, pur essendoci questa tassa, le case facciano anche le protezioni sui cd musicali.
In linea di principio non penso sia corretto far pagare una tassa "su base statistica" .. comunque per fare un esempio pratico, mi sono comprato un masterizzatore di DVD ma mi serve per il backup del mio sistema .. perche' devo pagare dei diritti alla SIAE pere i dati che IO produco e che LORO non proteggono ?? Perche' devo pagare diritti alla SIAE per via del fatto che "statisticamente" altri potrebbero usare lo stesso supporto per fare copie illegali di un film DVD ??In data 2002-08-20 21:49, Barabino scrive:
A me veramente il fatto che si paghi 1.000 o 1.600 lire alla siae per ogni supporto, mi pare giusto, purche' sia chiaro che le copie private si possono fare. Devo chiarire che praticamente non ci sono prodotti senza diritto d'autore: anche quando registro un telefilm per vederlo piu' tardi, anche quello e' coperto da dir. aut. Semmai e' ingiusto che, pur essendoci questa tassa, le case facciano anche le protezioni sui cd musicali.