tecniche antitalebani a NY per l'11 settembre

Scatta il fluido erotico...

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prova
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#1 Messaggio da prova »

Il sex museum della Grande Mela
Aprirà  il 23 settembre a New York e sarà  interamente dedicato alla pornografia. In esposizione il materiale raccolto da un solerte archivista in 25 anni di attività 

"Arte è tutto ció che fa addormentare un giudice, pornografia tutto ció che lo fa alzare (in piedi)" ha ricordato qualche giorno fa uno dei più noti giornalisti italiani. Fra pochi giorni, il 23 settembre, aprirà  a New York un museo del sesso: chissà  se hanno fatto accomodare in sala un giudice per osservare le sue reazioni. Forse non se ne sono curati affatto. Occhio per occhio dente per dente devono aver pensato gli americani: attaccati dai talebani con gli aerei e con il burqa hanno risposto a suon di missili e reggiseni taglia Over j (popolarmente nota come "Oh Jesus" per la grandezza spropositata delle coppe).

Si, perchè il nuovo museo del sesso esporrà  più o meno di tutto sull'argomento: dalle giarrettiere, alle guepiere; dalle riviste sexy ai primi film porno ai calendari; dai vibratori alle bambole gonfiabili. Non che si tratti del primo museo al mondo dedicato all'argomento, si badi bene. Gli europei non hanno nulla da imparare in merito: nel 1985, in anticipo su tutti venne fondato ad Amsterdam il Sex Museum. A distanza di sette anni fu inaugurato il Museo d'arte erotica di Copenhagen; qualche anno dopo fu la volta del museo erotico di Barcellona, seguito da quello di Madrid, di Parigi e d'Amburgo. Certo è peró che dopo gli attentati dell'11 settembre, l'apertura di questo "Louvre della masturbazione" proprio al centro della "Grande Mela" assume un significato del tutto particolare.

All'integralismo islamico gli americani rispondono con tette e fianchi da capogiro. Il giudice, che è ancora lì a cercare di capire se si tratti di arte o pornografia, non ha alcun dubbio su chi la spunterà . Il museo, manco a dirlo, nasce da una leggenda. Si racconta della mania di un solerte archivista che, stanco di classificare elenchi del telefono, ha cominciato a raccogliere alcuni anni fa, qualcosa di decisamente più interessante. «Un giorno mi sono reso conto che raccoglievamo tutto meno che la pornografia che andava perduta» ha confessato alla stampa. Così non ci ha pensato due volte, ha lasciato il suo lavoro e ha cominciato lui. In quel preciso istante nemmeno sua moglie ci ha pensato più di tanto: ha preso sua figlia e se n'è andata sbattendo la porta e lasciandolo solo.

Grazie all'eroico signore, potremo ammirare tutti i numeri arretrati di "Supersucchio superwoman" e vedere tutte le avventure di "Pornocchio, Non cresce il nasino quando mente il burattino". Non tutti peró hanno accolto la notizia con gioia, anzi qualcuno si è un po' irritato: dopo tante lacrime e dolore il nuovo museo, disponibile anche on line, è parso di cattivo gusto. Niente paura: sarà  la madre ottantasettene del solerte archivista a garantire la serietà  dell'esibizione. Proprio lei che per venticinque anni ha vissuto accanto al figlio mentre raccoglieva falli di gomma e frustini di cuoio. Sarà  davvero una nonnina discreta e obiettiva nei suoi giudizi, ne siamo sicuri.

27 agosto 2002

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Super Zeta
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#2 Messaggio da Super Zeta »

cita la fonte per favore

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#3 Messaggio da prova »


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#4 Messaggio da Super Zeta »

grazie

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