giorgiograndi ha scritto: ↑12/01/2024, 17:06
Salieri, ho sfogliato il libro per 5 minuti ieri sera, quella e' la frase che mi e' saltata all'occhio nel delirio di Marx (so che volevi frasi esatte, chiedo venia per non essermi scritto sulla mano il testo esatto per fare contenta sua maesta).
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Qui si sta processando il marxismo, io lo attacco, voi lo difendete... o forse piu' che il marxismo, si sta processando la mia interpretazione del Marxismo. Non mi stupisce.
The l'altro non e' rilevante con la discussione iniziale (non intitolare strade a Lenin e a Marx in quanto assassini)
Perche'?
Io il motivo l'ho capito, quando siete a corto di argomenti vi impuntate su una cosa marginale per evitare di spiegare il motivo per il quale Lenin e Stalin, assassini quanto hitler, possono essere celebrati.
O per meglio dire, li giustificate perche' il fine giustifica i mezzi: come ho scritto piu' di una volta, ragionate come i fascisti
Come ho scritto altrove, lasciamo perdere. Tenetevi Marx e Lenin e tenetevi pure il comunismo. Io con chi, in qualunque modo, non veda assonanza tra la tragedia fascista/nazista e quella marxista/comunista, non ho proprio voglia di parlarci, significa parlare con persone che o sono mala fede o hanno problemi di salute mentale.
P.S.: tra l'altro, oggi proprio non ho ne tempo ne voglia di stare dietro a chi del comunismo ha letto dei libri invece di aver soggiornato per lunghi periodi tra persone che il comunismo l'hanno vissuto (e lo schifano). Trovo simpatico che il 90% di chi ha vissuto il comunismo lo schifa e il 70% di chi non l'ha vissuto invece lo giustifica.
Non si sta processando niente, si discute sulle interpretazioni.
Tu dici che il marxismo predica la violenza e noi ti diciamo di no. Tu dici che seguendo il marxismo alcuni regimi comunisti sono stati criminali e che quindi Marx=criminale al pari di Hitler e noi ti diciamo di no, che i criminali sono solamente chi, prendendo spunto dai concetti di Marx, ha creato un regime psudocomunista dove un apparato statale teoricamente comunista ma praticamente oligarchico, ha perpretato violenze e vessazioni sul popolo con aberrazioni dei concetti marxisti.
Quindi mentre il nazismo è negativo tout court il comunismo non lo è nelle proprie enunciazioni di principio, ma lo è stato in alcune/molte/tutte applicazioni reali. Quindi Lenin è stato negativo di per se, per come ha governato e non perchè abbia applicato dei concetti comunisti. Hitler è negativo in partenza, perchè ha enunciato concetti di per se totalitari, elitari, razzisti, suprematisti, antilibertari, ecc. ecc. e in seguito, ancor di più, nell'applicazione del regime nazista.
Il fine giustifica i mezzi in questo caso non c'entra una cippa. Che il mezzo usato per un fine sia la violenza è una constatazione di Marx.
Le persone con cui hai vissuto schifano non tanto il comunismo, che probabilmente non avendo letto i libri che hai letto tu non sanno manco bene cosa sia, ma schifano il regime a matrice cosidetta comunista che li ha governati. E mi sembra pure giusto, una mente semplice fa l'equazione: ho vissuto sotto un regime "comunista" - mi sono trovato male - il comunismo non è buono. Ma teoricamente tu non dovresti essere una mente semplice e quindi fare il ragionamento più articolato di cui sopra.
Riepilogando: il comunismo è neutro, come neutri sono i suoi teorici, di cui Marx è solo l'esponente più di spicco, mentre il nazismo è negativo, come negativi sono i suoi teorici. Poi nella applicazioni in forme di governo valutiamo caso per caso.
Oh, poi a me il comunismo teorico non piace, non trovo corretti molti principi e neppure l'equa distribuzione delle risorse a prescindere, ma da quì a paragonare Marx con Hitler ce ne corre.