Porno-Bufale
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Porno-Bufale
Vorrei inaugurare un topic che vuole "smascherare" articoli di giornalisti poco attenti e molto qualunquisti, leggende metropolitane, truffe online che riguardano il porno.
Credo che il porno abbia molti lati oscuri ma anche tante dicerie che lo mettono all'angolo e sempre sotto una luce moralista e bacchettona.
Parto da questo articolo del Corriere.it di Maurizio Porro dove si parte dal libro "Non lo fo per piacer mio" di Bruno Vecchi.
L'articolo è pieno di imprecisioni, qualunquismo e si spinge fino a dire che la prossima frontiera del Porno è la Cina e che i film asiatici vengono preferiti a quelli americani (cosa?).
Aspetto i vostri contributi in giro per la rete.
PS Scriviamo a Maurizio Porro?
Credo che il porno abbia molti lati oscuri ma anche tante dicerie che lo mettono all'angolo e sempre sotto una luce moralista e bacchettona.
Parto da questo articolo del Corriere.it di Maurizio Porro dove si parte dal libro "Non lo fo per piacer mio" di Bruno Vecchi.
L'articolo è pieno di imprecisioni, qualunquismo e si spinge fino a dire che la prossima frontiera del Porno è la Cina e che i film asiatici vengono preferiti a quelli americani (cosa?).
Aspetto i vostri contributi in giro per la rete.
PS Scriviamo a Maurizio Porro?
Non sottovalutate la potenza di questo utente
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]
[url=http://www.superzeta.it/viewtopic.php?t=5578&highlight=vademecum]Vademecum sul P2P[/url]
Io scriverei a Bruno Vecchi, ha scritto un libro sul porno senza parlare di porno
Scritto con qualunquismo e pressapochismo, citazioni a cazzo di cane, grosse lacune in fatto di nomi...
Insomma, si vede che chi lo ha scritto di porno non ne consuma...

Scritto con qualunquismo e pressapochismo, citazioni a cazzo di cane, grosse lacune in fatto di nomi...
Insomma, si vede che chi lo ha scritto di porno non ne consuma...
"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
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- Super Zeta
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Il porno all'italiana: l'industria «vietata» Dalla caduta del Muro alla scoperta della Cina le nostre luci rosse sono sempre puntate a Est
Dalla grande illusione del cinema e dell'home video di ieri " epoca di edicole, sexy shop e lap dance"ai film amatoriali di oggi, con pay-tv, Internet, i-Pod, telefonini. Con il titolo ironico di «Non lo fo per piacer mio», il tifoso di cinema (e di Sampdoria) Bruno Vecchi ha raccolto in un brillante saggio la storia dell'industria porno in Italia. Edito da Melampo (pag.115, 10 euro) il libro racconta come la caduta del Muro di Berlino, nell'89, abbia travolto gli ideali e liberato le belle ragazze bionde dell'Est, turiste «non per caso», e trasformato il vecchio cinema sexy all'italiana in una vera industria che lavora peró soprattutto negli ex Paesi comunisti. Oggi che il passo è compiuto " dice l'autore " la nuova meta erotica è la Cina: nell'autunno 2005 è stato inaugurato a Shangai il primo mercato del sesso e i porno asiatici sono già i preferiti negli Usa.
Ma torniamo a Milano, anni 70, epoca di porno notturni con antenne portatili per carpire segnali di emittenti locali. Nel '76 nasce il Majestic (ex Delle Stelle) primo cinema a luci rosse, poi se ne aggiungono altri 20, con spettatori intimiditi e semiclandestini. Gola profonda è subito caso di costume, ma poi con l'avvento di vhs e dvd l'hard core cambia. Ora sono giochi senza frontiere: le nuove pornostar sono ucraine, russe, moldave, ungheresi, ceche, slovacche, rumene, perfino bulgare. Budapest diventa la nuova capitale delle luci rosse, si gira a buon prezzo, come quando si facevano gli spaghetti-western in Spagna. Rocco Siffredi " vera star italiana"prende la residenza ungherese. Evgenia Eremina, in arte Ashanti, scrive sul suo sito: «In America sono pagata 1500 dollari l'ora per un servizio di nudo, in Russia 400 dollari al giorno». Urge ottimizzare i visti d'ingresso che durano tre mesi: vado, giro e torno, un film alla settimana. Scene sexy da 350 a 600 euro, cash e in nero: bisogna capitalizzare dopo i 30 è la pensione, come il calcio.
Accanto alle star che negano ogni piacere, comeDeborah Wells, che fece la controfigura a Megan Gale nella doccia in Vacanze di Natale 2000, ci sono le love story. Rosa Caracciolo, il vero nome lo sa solo lei, dall'Est è giunta da noi, ha conosciuto lo stallone Rocco, l'ha sposato e ha messo su famiglia. Marilyn Chambers oggi è la testimone di un sapone per bambini, ma ieri era la star di uno dei porno cult. Moana Pozzi " unico vero mito italiano " divenne da porno star una testimonial tv («Matrioska ») e dei salti del comune senso del pudore, diceva: «Faccio in pubblico quello che altre fanno sul divano dei produttori». Scrisse anche un libro di ricordi intimi. Morì il 17 settembre del '94, mentre si apriva fra bolgia di folla il primo Mi-Sex d'Assago, 62.350 presenze in 3 giorni, blocco dell'autostrada per Genova. Tante storie: Manya, ragazza madre romana, il porno l'ha fatto per mantenere il piccino. Venere Bianca era sposata col pugile Nino La Rocca e quando scappó con il figlio si inventó questo lavoro. Gessica Massaro diceva di essere l'amante di Pacciani, il mostro di Firenze. Ursula Cavalcanti, in arte Patrizia, morta di tumore, aveva fatto un hard con fascisti e partigiani, commentato da l'Unità : fu scandalo.
Ma, accanto alla deputata radicale Cicciolina, la storia più nota è forse quella di Eva Henger, anche lei dell'Est, hard star della scuderia di Riccardo Schicchi diventata poi angelica icona per i bimbi tv con «Paperissima sprint»: «La trasgressione ha una scadenza, altrimenti diventa abitudine». La Staller, star erotica alla radio, non puó tornare alla Maldive, Paese musulmano dove giró un film porno: se la beccano, condanna a morte. E gli uomini? Roberto Malone usciva di casa ogni mattina come ogni buon impiegato, a Torino, ma andava a girare i film hard. Quando la moglie se ne accorse lo lasció e lui andó a raccontare la sua vita da Costanzo.
Maurizio Porro
Raramente ho letto così tante cagate in così poche righe
Complimenti Porro...
Dalla grande illusione del cinema e dell'home video di ieri " epoca di edicole, sexy shop e lap dance"ai film amatoriali di oggi, con pay-tv, Internet, i-Pod, telefonini. Con il titolo ironico di «Non lo fo per piacer mio», il tifoso di cinema (e di Sampdoria) Bruno Vecchi ha raccolto in un brillante saggio la storia dell'industria porno in Italia. Edito da Melampo (pag.115, 10 euro) il libro racconta come la caduta del Muro di Berlino, nell'89, abbia travolto gli ideali e liberato le belle ragazze bionde dell'Est, turiste «non per caso», e trasformato il vecchio cinema sexy all'italiana in una vera industria che lavora peró soprattutto negli ex Paesi comunisti. Oggi che il passo è compiuto " dice l'autore " la nuova meta erotica è la Cina: nell'autunno 2005 è stato inaugurato a Shangai il primo mercato del sesso e i porno asiatici sono già i preferiti negli Usa.
Ma torniamo a Milano, anni 70, epoca di porno notturni con antenne portatili per carpire segnali di emittenti locali. Nel '76 nasce il Majestic (ex Delle Stelle) primo cinema a luci rosse, poi se ne aggiungono altri 20, con spettatori intimiditi e semiclandestini. Gola profonda è subito caso di costume, ma poi con l'avvento di vhs e dvd l'hard core cambia. Ora sono giochi senza frontiere: le nuove pornostar sono ucraine, russe, moldave, ungheresi, ceche, slovacche, rumene, perfino bulgare. Budapest diventa la nuova capitale delle luci rosse, si gira a buon prezzo, come quando si facevano gli spaghetti-western in Spagna. Rocco Siffredi " vera star italiana"prende la residenza ungherese. Evgenia Eremina, in arte Ashanti, scrive sul suo sito: «In America sono pagata 1500 dollari l'ora per un servizio di nudo, in Russia 400 dollari al giorno». Urge ottimizzare i visti d'ingresso che durano tre mesi: vado, giro e torno, un film alla settimana. Scene sexy da 350 a 600 euro, cash e in nero: bisogna capitalizzare dopo i 30 è la pensione, come il calcio.
Accanto alle star che negano ogni piacere, comeDeborah Wells, che fece la controfigura a Megan Gale nella doccia in Vacanze di Natale 2000, ci sono le love story. Rosa Caracciolo, il vero nome lo sa solo lei, dall'Est è giunta da noi, ha conosciuto lo stallone Rocco, l'ha sposato e ha messo su famiglia. Marilyn Chambers oggi è la testimone di un sapone per bambini, ma ieri era la star di uno dei porno cult. Moana Pozzi " unico vero mito italiano " divenne da porno star una testimonial tv («Matrioska ») e dei salti del comune senso del pudore, diceva: «Faccio in pubblico quello che altre fanno sul divano dei produttori». Scrisse anche un libro di ricordi intimi. Morì il 17 settembre del '94, mentre si apriva fra bolgia di folla il primo Mi-Sex d'Assago, 62.350 presenze in 3 giorni, blocco dell'autostrada per Genova. Tante storie: Manya, ragazza madre romana, il porno l'ha fatto per mantenere il piccino. Venere Bianca era sposata col pugile Nino La Rocca e quando scappó con il figlio si inventó questo lavoro. Gessica Massaro diceva di essere l'amante di Pacciani, il mostro di Firenze. Ursula Cavalcanti, in arte Patrizia, morta di tumore, aveva fatto un hard con fascisti e partigiani, commentato da l'Unità : fu scandalo.
Ma, accanto alla deputata radicale Cicciolina, la storia più nota è forse quella di Eva Henger, anche lei dell'Est, hard star della scuderia di Riccardo Schicchi diventata poi angelica icona per i bimbi tv con «Paperissima sprint»: «La trasgressione ha una scadenza, altrimenti diventa abitudine». La Staller, star erotica alla radio, non puó tornare alla Maldive, Paese musulmano dove giró un film porno: se la beccano, condanna a morte. E gli uomini? Roberto Malone usciva di casa ogni mattina come ogni buon impiegato, a Torino, ma andava a girare i film hard. Quando la moglie se ne accorse lo lasció e lui andó a raccontare la sua vita da Costanzo.
Maurizio Porro
Raramente ho letto così tante cagate in così poche righe
Complimenti Porro...
- Scorpio
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- Località: Piemunt liber
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gli manderei un articolo scritto a 4 mani da Len e Maje...
gli spezziamo le reni..
gli spezziamo le reni..
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).
- Super Zeta
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Super Zeta ha scritto:Spezziamogli i reni senza mandargli nessun articolo...Scorpio ha scritto:gli manderei un articolo scritto a 4 mani da Len e Maje...
gli spezziamo le reni..
ALT!!!!!
Nessuno tocchi Porro

Le frasi citate da SZ prese dall'articolo di Porro sono testuali citazioni del libro di Bruno Vecchi!
Che poi il povero Porro non ci capisca una mazza e abbia fatto solamente un po' di pubblicità al libro, è lampante.
"BEATA LA MIA PRIMA DONNA CHE M'HA PRESO ANCORA VERGINE"
"MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO PERCHE' E' CONVINTO CHE CHINAGLIA NON PUO' PASSARE AL FROSINONE"
"Nessuno muore mai completamente, qualche cosa di lui rimane sempre.....vivo dentro di noi"
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Non ho letto il libbro, ma da quello che si ripete in sommario, si raccontano inesattezze e si ripete quello che si sente per strada.
Ma questo autore dove fa le ricerche, ne sa qualche cosa di cinema porno??
Non si sa il nome vero di Rosa Caracciolo???? Ma dai!!!!
Ho gia commentato su altri dettagli del libbro ma non va neanche la pena dire altro.
Ma questo autore dove fa le ricerche, ne sa qualche cosa di cinema porno??
Non si sa il nome vero di Rosa Caracciolo???? Ma dai!!!!
Ho gia commentato su altri dettagli del libbro ma non va neanche la pena dire altro.
- Bonbaffo
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Il pezzo di Porro non è scritto male. Ha preso pari pari alcune inesattezze del libro. Del resto è come per Gianni Mura occuparsi di una partita di serie B. Di solito si occupa del cinema serio, con meno acume di Kezich per altro. Ricordo che un altro illustre cinefilo della triade Corsera aveva preso una cantonata a proposito di Vanessa del Rio.
Una rubrica sugli errori più grossolani della carta stampata la teneva Giulio Nascimbeni, ora troppo in là con gli anni, attento lettore oltre che recensore. Adesso c'è solo Striscia...
Il porno viene trattato con sufficienza, si dà risalto soltanto a pseudonotizie bum bum. Peró alle presentazioni marchettate dei libri sull' argomento ci vanno. In fondo aveva ragione la mia amica Monella: il settore x non viene mai valutato negli aspetti positivi, è solo terra di consumo
Una rubrica sugli errori più grossolani della carta stampata la teneva Giulio Nascimbeni, ora troppo in là con gli anni, attento lettore oltre che recensore. Adesso c'è solo Striscia...
Il porno viene trattato con sufficienza, si dà risalto soltanto a pseudonotizie bum bum. Peró alle presentazioni marchettate dei libri sull' argomento ci vanno. In fondo aveva ragione la mia amica Monella: il settore x non viene mai valutato negli aspetti positivi, è solo terra di consumo
MAXIMUM SEX by bonbaffo
www.bonbaffo.it
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Ma allora continuassero ad occuparsi di cinema "serio" e lasciassero il porno a chi veramente interessa e appassiona.
Come ho già detto più volte, il libro è scritto benino, ma praticamente non parla di porno.
P.S. le collaborazioni "tecniche" sono state di: Massimo Bonera,Andrea Giorgi e Angelo Santoro....
Possibile che i primi due gli abbiano riportato cazzate simili???
Come ho già detto più volte, il libro è scritto benino, ma praticamente non parla di porno.
P.S. le collaborazioni "tecniche" sono state di: Massimo Bonera,Andrea Giorgi e Angelo Santoro....


Possibile che i primi due gli abbiano riportato cazzate simili???
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- Bonbaffo
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Sul fatto che si debba guardare con attenzione alla frontiera cinese, soprattutto in prospettiva - come export - sono d' accordo
Se volete scivere al recensore cinefilo (ma con garbo peró) l' indirizzo è mporro@rcs.it

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