Calcol ha scritto:Mi spiace contraddirti ma su un punto hai proprio torto: la gente e' stupida, eccome. La storia e la vita quotidiana lo dimostrano ampiamente.
Esempio terra terra... esiste gente così stupida da credere che, limitatamente alle apparenze, all'esteriorità , i Cecchi Paone, i Zan e quan'altri, possano avere qualcosa in comune con Platinette, per citarne uno, oltre al fatto di essere anch'essi gay?
Certo, imbattersi in qualche ignorante che troverà il pretesto per attaccarti ironizzando anche riferendosi a talune diversità delle diversità , alla logica delle facili attribuzioni, del tutta l'erba un fascio, ai luoghi comuni, marciandoci che sarà un piacere, lo troverai dappertutto, anche tra i laureati ad Harvard con villa negli Hamptons e attico a Manhattan; io, gay che si confronta quotidianamente con le più svariate categorie di persone, ti dico che è difficilissimo, casi eccezionali. Poi, tutto dipende dai contesti in cui viviamo e che frequentiamo. Casi rarissimi, nei quali si andrebbe ad avvalorare il giudizio di un ignorante: perchè preoccupartsene? Lodevole da parte di quei pochi gay lo spreco di fiato e la fatica nel volergli spiegargli chi sia e come sia un gay, ma è una gran perdita di tempo nella maggioranza dei casi. Indi per cui, preoccuparsi d'altro, evitando rapporti con chi ha limiti oggettivi di comprensione specie se solo su certi temi. La vita è una, passa in fretta, sfruttiamola per fini pià costruttivi.
Lo dico perchè del pensiero degli etero, ad un certo punto, i gay potrebbero - e dovrebbero- benissimo fregarsene.
E perchè i veri omofobi, e sottolineo veri, coloro i quali danneggiano seriamente i gay, sono i gay stessi. Portatori di (in)sane paranoie spesso maturate nel contesto famigliare in cui sono cresciuti, dove l'ignoranza - e la paura - ha regnato sovrana. Che i gay hanno vissuto, hanno subito e sopportato passivi. Di mio, ringrazio il Padreterno per avermi collocato altrove e in ogni ambito: affettivo e volgarmente materiale.
Saró una pecora nera, ma viaggio, giro a destra e a manca, l'Italia stessa, conosco gente: il mondo, etero, gay e dei rapporti etero vs gay, specie per un gay che vive in Italia, non è così cattivo come molti gay lo descrivono o credano che sia. C'è di peggio altrove, molto peggio, anche nelle Capitali della vita gay. Altro che Vaticano e retaggi culturali di dubbia utilità .
I gay sono inclassificabili. Ce ne sono di ogni e tutti diversi.
Come stabilire chi sia migliore e rispetto a chi? E perchè stabilirlo?
Se un gay pensasse a vivere bene la sua di vita, scremando ció che gli permetta di strare bene da ció che gli impedisca di stare bene, già sarebbe ad un gran passo verso un percorso di vita migliore.
Il problemi è che molti, troppi gay, non lo fanno. Si affidano agli eventi, aspettano il lieto fine delle
favolette che si raccontano. E ci credono pure.