ANDIAMO A CUCCARE!"
Che sia sposato o meno l'uomo medio deve andare a "cuccare" (sto facendo riferimento all'uomo medio... non sono tutti così!
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. Il che sostanzialmente significa annoiarti e infastidirti mentre in tutta tranquillità te ne stai in un locale o per la strada. Il maschietto medio non ha ancora capito che quando qualcuno ti piace per quanto timida glielo fai capire quindi non c'è assolutamente bisogno che ti tedi per delle mezz'ore raccontandoti un mucchio di boiate inutili che possono variare da "quanti soldi ha" a "quanto è importante" perché comunque l'unica cosa che ottiene è quella di farti ridere di gusto.
Purtroppo è convinto di smuoverti gli ormoni facendo "il figo", non rendendosi conto che quello che stai guardando è un uomo non un conto in banca o altro.
Per analizzare la situazione in tutta la sua tragedia riporto integralmente un capitoletto del mio libro mai pubblicato dedicato al conoscersi.
Sul Conoscersi
Vediamo un po' come vanno le cose. Lui la vede, si avvicina con qualche scusa e dopo quattro balle le chiede il numero di telefono. Lei può dargli il numero vero, finto o non darglielo con qualche scusa. Sostanzialmente lui è a caccia di femmine ma deve sembrare che vuole solo lei altrimenti diventa "uno che ci prova con tutte" e siccome lei deve essere "la più bella" non va' bene. Lei conoscerebbe volentieri qualcuno, niente di male, ma sa che non si deve capire, altrimenti è "puttana" quindi deve "farla pesare". Una volta che lei gli dà il numero, lui la chiama e la invita fuori a cena (naturalmente paga lui) o al cinema (poi mi spiegate come si fa' a conoscere una persona mentre si guarda un film).
Lui non vede l'ora di scoparsela ma la prima sera lei non deve dargliela se no poi lui pensa che lei è "puttana". La seconda sera magari qualche coccola ma la terza è il momento della verità : o lei si concede o lui non la porta più fuori.
Se lei si concede alla terza sera allora inizia una storia perché lei non è "puttana".
In tutto questo procedimento chiaramente ognuno deve recitare bene il suo ruolo fino in fondo altrimenti salta tutto. Vediamo una per una le assurdità di questo comportamento. In questo sistema la donna si lamenta perché molti uomini quando lei accetta di uscire pensano già che "ci sta' " quindi c'è il rischio che "ci provino".
Effettivamente il rischio con l'uomo medio esiste ma la cosa più bella è che la donna non si pone mai il dubbio che quest'uomo possa avere tutte le intenzioni del mondo tranne quella di portarsela a letto. Nella sua banalità l'approccio medio non consente all'uomo di conoscere che testa ha la donna che si invita fuori; è possibile che, dopo averla conosciuta, questa donna non susciti più alcun interesse.
Peraltro l'invito dell'uomo può essere finalizzato allo sviluppo di un'amicizia o di una compagnia in quanto la donna può essere particolarmente brillante o intelligente. Il bello è che la donna non si sogna minimamente che lui possa non volere altro che fare quattro chiacchiere e questo introduce già la prima grossa stortura.(So che qualcuna penserà : "Ma con la gente che c'e' in giro come fai a pensarla diversamente")... e non si può darle torto.
Personalmente non ho mai invitato a uscire una donna che non conoscevo abbastanza bene ma ho avuto comunque i problemi inerenti l'approccio. Infatti non ho mai osato chiedere a una donna il numero di telefono né invitarla al cinema, mi sono sempre limitato a darle il mio numero dicendole all'incirca " Sto bene con te, avrei piacere di fare quattro chiacchiere una sera che sei libera. Se e quando ti và mi chiami e ti vengo a prendere." Quello che dicevo era esattamente quello che pensavo e mi sembrava molto opportuno dal momento che non c'era il rischio di metterla in imbarazzo. Se voleva vedermi mi chiamava altrimenti ne faceva a meno. Oppure poteva dirmi subito qualcosa di simile a "Anch'io ho piacere di fare quattro chiacchiere con te.... se vuoi ci vediamo lunedì sera" o " Anch'io ho piacere di fare quattro chiacchiere con te, questo è il mio numero di telefono: chiamami domani sera che ci mettiamo d'accordo". Del resto non avevo nessuna intenzione in più di quella dichiarata non avendo mai "puntato" una donna senza prima averla conosciuta molto bene.
La cosa ha sempre funzionato bene finché due mie amiche mi hanno ripreso: "Sei proprio uno che se la tira perché invece di chiedere il numero ad una tipa le dai il tuo!". Alle mie rigide rimostranze che non voglio rompere le palle a nessuna e che non mi frega niente di far la corte a una persona che non conosco, le mie amiche sono partite con una serie di "non capisci" piuttosto che di "te la tiri" che mi hanno sinceramente allucinato.
Sostanzialmente una donna o la volete, e quindi la invitate e ci provate, oppure non azzardatevi a invitarla fuori da amico altrimenti si incazza come una bestia. Ma non era la donna che dichiarava il timore di uscire con qualcuno perché aveva paura che lui ci "provasse"? Ma vi rendete conto dell'assurdità della cosa? Comunque dopo questa "tirata" ho rivisto in compagnia una ragazza alla quale avevo detto che avrei avuto piacere di vederla e alla quale avevo dato il mio numero e non si era fatta sentire. Nell'ambito della serata questa persona manifestò chiaramente il piacere di essere in mia compagnia e al momento dei saluti mi disse di farmi sentire. Allucinato le risposi che le avevo dato il mio numero e non l'avevo sentita. Lei disse che una donna non può chiamare. Sempre più allucinato mi venne in mente il discorso delle mie amiche per cui le dissi "Senti, non è che vuoi che ti chieda il tuo numero e poi ti chiami io, perché se è così, basta che lo dici non c'è nessun problema." Lei annui. Dovevo rispettare il protocollo sociale! Era questo il problema! Dovevo farle la corte!
Quindi cominciai a stare attento a formulare gli inviti secondo il protocollo sociale finché mi trovai una donna che al termine della seconda sera mi baciò nella assoluta convinzione che quello fosse anche il mio desiderio. Parlandone con varie amiche scoprii con assoluta certezza che la donna "invitata" dà per scontato di essere desiderata. Quindi la donna media parte con il preconcetto che chi la invita la desideri ma accetta gradevolmente solo l'invito di un uomo che non pensa che lei avendo accettato l'invito "ci stia".
Come al solito siamo a livelli di allucinazione pura e per continuare bene vediamo un po' come funziona l'approccio fisico. Lei "non può fare la prima mossa se no è "puttana"!" Quindi l'onere della prima mossa tocca a lui. Ne consegue che lui ha due scelte: la bacia prima di quando lei voglia e allora è porco oppure la bacia dopo che lei ha cominciato ad averne voglia e allora è imbranato.
A nessuna donna è mai passato per la testa che uno proprio potrebbe non avere voglia di baciarla? Aveste un'idea di quante volte ho sentito donne lamentarsi di quanto fosse imbranato il loro partner semplicemente perché non faceva esattamente quello che loro speravano lui facesse? Ma perché queste donne non hanno fatto loro la mossa invece di aspettare che la facesse l'uomo. Perché avevano paura di essere giudicate puttane! Cioè queste donne si accompagnavano con qualcuno dal quale avevano paura di essere giudicate. Ma qualcuna gentilmente mi vuole spiegare come si fa' a sperare che colui il quale potrebbe giudicarvi "puttane" se fate la prima mossa, non vi giudichi puttane se "ci state"? E voi sperate che un uomo del quale avete tanta stima vi baci? Non e' assolutamente assurdo tutto ciò? (...)
L'uomo medio riuscirà un giorno a capire che le donne hanno bisogno di rapporti sessuali esattamente come lui? Riuscirà un giorno a comprendere che una donna che ha bisogno di sesso e' esattamente uguale a lui? Mettiamoci nei panni di una donna che necessita di avere dei rapporti sessuali e vediamo come può risolvere il problema. La risoluzione media e' trovare un uomo medio svolgere bene l'approccio poi starci insieme così almeno può accedere al sesso senza che a nessuno venga in mente di pensare che e' "puttana". Nel frattempo magari guardarsi in giro per vedere se si trova qualcosa di meglio. Ma come si fa' a costruire delle relazioni serie quando la donna media, coercita dal dilemma sociale maschilista (l'amletico "puttana" o "brava donna") non ragiona? E l'uomo medio? L'uomo medio come al solito è peggio!
L'uomo medio deve pensare che lei "la dia solo a lui". Questo è il massimo della assurdità . Cioè "la vuole" ma lei non deve "dargliela"! Ma vi rendete conto della stupidità ? Quindi la donna deve fare tutta una serie di giochini tiramolla o meglio "lui tira..lei non la molla" per convincere lo scemo di turno che non è "puttana".
Ma poi cosa cavolo vuol dire essere puttana? Sento già la risposta..."Una che la dà a tutti" ma tutti chi ? e quanti? E come? In buona sostanza l'uomo medio deve fare sesso con qualunque donna gli si proponga; la donna non deve mai aver voglia di fare sesso se no è "puttana". Notate bene che poi l'uomo medio si lamenta perché la propria donna non lo soddisfa. Cioè lei deve essere "puttana" .... ma solo con lui.
Io credo che questo sia il massimo della stupidità . Estremizzando questo concetto la moglie realizza la sua sessualità con l'amante perché se lo facesse con il marito, lui penserebbe che lei è puttana! Quante ne ho sentite di queste situazioni! Del resto l'uomo medio se lo merita in quanto passa la vita a caccia di "puttane" ma vuol sposare la "brava donna" per poi lamentarsi che non e' puttana.
Per me esiste comunque un solo tipo di donna "puttana": quella che và a letto con qualcuno il quale poi dice "Mi son fatto quella troia!".
Sostanzialmente chiedo alle donne di farsi rispettare, di fare quello che vogliono con chi vogliono ma di farsi rispettare. Non mi dite "Come si fa a sapere?" perché siete benissimo in grado di valutare la qualità dell'uomo che avete di fronte. Basta molto poco per capire quantomeno la serietà di un uomo e un uomo serio non dirà mai a nessuno con chi ha avuto un'avventura proprio perché conosce il rispetto non solo verso di lei ma anche verso se stesso.
L'uomo medio non si rende conto che nel momento in cui offende una sua compagna offende se stesso perché nel momento in cui lei è "puttana" lui è un "puttaniere". Allora lasciate perdere i puttanieri e non sarete mai "puttane". Purtroppo qui interviene un altro limite preciso della donna perché lei vuole sentirsi importante e quindi vuole l'uomo con tante donne perché questo la fa sentire "scelta". Disserteremo più avanti su questo punto perché è così assurdo che merita una trattazione a parte.
Osserviamo come alla radice della nascita di molti rapporti ci sia comunque una necessaria falsità che già mina le fondamenta.
Ora a puro titolo di diletto vediamo un po' cosa succede nel luogo dove tutti vanno per "conoscere": la discoteca. Dopo una vita passata nei locali posso proporvi come luogo di studio dell'animale umano immerso nel contesto sociale la discoteca "di tendenza" o "da fighi". La parata all'inizio serata dei "ma quanto son figo" è seconda solo a quella delle "ce l' ho solo io e lo sanno tutti".
La tristezza delle facce (quelle poche prive di cocaina o altri stimolanti vari) è seconda solo alle poverette che mezze nude e per niente divertite ballano in dei punti rialzati del locale. Non ho mai capito dove sta il piacere di guardare una poverina triste che balla tutta sola ma sembra che faccia molto "figo". Sopratutto stimola la fantasia dei maschietti... per fortuna non sanno cosa queste "cubiste" pensano di loro.
La lei di turno ha passato la sera a guardarsi allo specchio per arrivare il mezzo alla "bella gente" magari con qualche "amica" e poter urlare a tutti "ce l' ho solo io; si vede chiaramente.. non c'è dubbio ... mi state guardando tutti!... ma statemi lontano perché io sono troppo figa per voi". Questa poverina destinata a non essere proprio considerata da nessuno tranne da qualche ignorante come lei (che è veramente una persona oscena) finisce con assoluta regolarità ad andare a casa sola come è arrivata. Di solito sono veramente sole, di bassa qualità d'animo e seriamente depresse. Sono l'immagine della tristezza anche perché vedere quel "ben di Dio" buttato via in una testa così è proprio un peccato... (...)
Il bello di questi ambienti è che la logica comune di malcagamento è fortemente condizionante. Chiunque viene immerso in questi ambienti riceve una tal carica di negatività e di tristezza che diventa subito parte integrante dell'ambiente. Chiunque immerso in un contesto di facce scostanti assume un atteggiamento scostante.
E questo dovrebbe essere il posto dove conoscersi? Quei pochi che riescono a superare le barriere della tristezza devono comunque fare i conti con lo schema sociale dell'approccio.
Cosa dobbiamo pensare che ne esca???? Siamo messi bene!"
Il commento.
Come si nota chiaramente tutto è terribilmente falsato dal comportamento e dal pensiero dell'uomo medio (ribadisco che non sono tutti così
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. Ovverosia il "gioco" di conoscersi è fortemente condizionato dalla tua paura di cosa pensa lui. Prima di tutto devi essere "scontrosa" altrimenti ti trovi qualche "sfigato" attaccato alla gola come un mastino che può angosciarti anche tutta la sera, poi devi effettivamente stare attenta a non fargli pensare che "sei troia". Il problema della "troia" per l'uomo medio è importante. L'uomo medio per quanto ne vada sempre a caccia, è terrorizzato dall'idea che una donna possa vivere la sua sessualità esattamente come gli pare. L'uomo medio potrà anche innamorarsi di te anche se, secondo lui, sei "troia" perché all'innamoramento non si comanda, potrà anche stare con te ma ti rovinerà la vita con una gelosia allucinante.
Purtroppo l'idea che tu ci tenga a vivere la tua sessualità a prescindere dalle sue regole sociali pone l'uomo in una condizione di angoscia e confronto. L'uomo medio non tollera il confronto... lui sta bene quando è sicuro che tu, donna, vivi aspettando lui. Devi essere "madre dei suoi figli".
Vorrei vedere quanti di loro messi di fronte ad una bella "occasione" sarebbero capaci di tirarsi indietro... non ho mai capito sinceramente perché tu dovresti. Il problema è proprio questo: l'uomo medio chiede alla donna di non essere come lui. Tu devi capire che lui non può tirarsi indietro, devi tollerare le sue scappatelle. E tu? E tu lì buona... altrimenti sei troia! Questa è una stortura a mio parere intollerabile.
Esistono persone capaci di essere fedeli, non perché non hanno occasioni, perché sono capaci tutti di esserlo così, ma perché sanno esserlo. Sanno rifiutare le occasioni anche se si presentano spesso... quegli uomini hanno il diritto di chiedere altrettanto a te. Gli altri in sostanza ti chiedono di non essere come loro. ma non è assurdo?
Purtroppo il sistema vigente è che se "la molli" all'uomo medio lui poi dice che sei "troia" ma questa è la prima grande assurdità che l'uomo ti impone e, permettimi, tu non combatti. Pensa alla tua soddisfazione e cerca di valutare chi hai davanti e magari avvicina tu qualcuno in tutta tranquillità e consapevolezza.
Gli uomini non son poi tutti scemi... il dramma è che quasi tutti quelli che vengono da te lo sono... chi conosce da vicino la giusta insofferenza delle donne per i "rompiballe" non osa disturbarti. Quindi non farti condizionare dal sistema cretino... scegli tu chi avvicinare scansando adeguatamente quelli che vedi "a caccia" serrata. Tra l'altro vedrai che non c'è niente di meglio per valutare la qualità di un uomo che ribaltare il gioco. Voglio dire che è proprio nel momento in cui ribalti il gioco che poni l'altra persona fuori dalle regole... in quel terreno di "improvvisazione" ti sarà facilissimo valutare con chi hai a che fare.
Come comportarsi?
Tutti questi discorsi non vogliono finire ad inneggiare alla libertà sessuale perché non è un pregio fine a se stesso. Non è andando a letto con tutti che si è felici e realizzati. Ognuno deve fare ciò che si sente. Permettimi solo di consigliarti di cuore di scansare i vari mister che sembrano l'Amleto quando attaccano con "troia o non troia: questo è il dilemma" perché nella sfera sessuale saranno uguali non mettendoti mai a tuo agio.
Per quanto riguarda l'uomo medio la sua paura del confronto è un fattore ancestrale, ci vorranno generazioni di donne "combattenti" per cambiare questo stato di cose per cui se hai intenzione di "sistemarti" con un uomo medio sarà meglio che segui queste tristezze di regole perché non hai alternative. Tratteremo più in dettaglio l'argomento nella pagina "L'uomo e il tradimento" Piuttosto vedi che sia persona che sa dare ciò che chiede ovvero vedi che non lo sia lui una "troia".
Se invece non hai esigenze di sistemarti combatti contro queste boiate e come ti dicevo comincia dal ribaltare le regole del gioco fregandotene di tutto.
Cosa fare con gli sposati e gli accoppiati a caccia.
Se puoi lascia stare gli "sposati" a caccia, con a casa la mogliettina che li aspetta, perché è proprio grazie a quei signori che le cose stanno in questo modo. Vogliono scopare con te (troia) ma con a casa la mogliettina (brava donna) che fa la madre dei loro figli, "l'assicurazione per il futuro".
C'è stata una mia amica che recentemente, chiedendo all'uomo con cui aveva una relazione perché non avesse ancora mollato la sua ragazza per mettersi con lei, si sentì rispondere che, con la sua donna lui "aveva delle prospettive!" con lei no! Sostanzialmente lui stava dicendo che la sua donna era "brava donna" e la mia amica troia... sapete perché? Perché lei era andata a letto con lui per la prima volta essendo assieme ad un altro uomo, quindi era troia! Cioè aveva fatto esattamente ciò che aveva fatto lui, ma lei era troia! Notate bene che almeno lei aveva subito mollato l'uomo con cui era assieme. Lui no! Lui stava bene con la "troia" da scopare e la "brava donna" con cui stare assieme. la vicenda si commenta da sé. Credo che rimbalzare sposati, accoppiati ecc. sia un atto di giustizia nei confronti di tutto il mondo femminile.