[O.T.] Mastrogiacomo, rapimenti, Sismi
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E' vero, è un tipico equilibrismo italico per cui nessun organo/apparato deve disporre di troppo potere e deve essere in un qualche modo controbilanciato dal potere di un'altro organo/apparato, così da scongiurare il ritorno della dittatura.... (il problema di fondo è sempre quello).
In tal modo nessuno combina niente, perchè tutti hanno le mani più o meno legate, e se c'è qualcuno che ha un po' più di voglia di fare, gliela fanno passare in fretta. Mah...!
Tornando ai servizi segreti, ricordo che qualche anno fa scoppió lo scandalo dei fondi neri, che vedeva coinvolto anche l'ex Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro. Tutto finì in una bolla di sapone, ovviamente.
In tal modo nessuno combina niente, perchè tutti hanno le mani più o meno legate, e se c'è qualcuno che ha un po' più di voglia di fare, gliela fanno passare in fretta. Mah...!
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Io, Scorpio e Drogatodiporno eravamo preoccupati : girava voce che il SISMI ti avesse mandato in missione in Russia e tu ti fossi imboscato a casa di una fanciulla moscovita, facendo credere ai tuoi superiori che in realtà eri sulle tracce di un nuovo dossier MitrokhinClaudio1 ha scritto:Ecchime !!!donegal ha scritto:Che fine ha fatto Claudio1 ?![]()
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Re: [O.T.] Mastrogiacomo, rapimenti, Sismi
Ma secondo te, se tutte le domande che ti poni avessero una risposta certa e puntuale per quale motivo dovrebbero chiamarsi "servizi segreti"??Biancodisera ha scritto:La mia è pura curiosità e magari se c'è qualche esperto di servizi segreti, politica internazionale, ... potrà soddisfarla.
Ogni volta che viene rapito qualcuno, in Iraq, Afghanistan, zone calde etc., si dice che i servizi segreti italiani si stanno già attivando o, a liberazione avvenuta, che i servizi segreti hanno fatto un lavoro importantissimo per arrivare al risultato.
Ora, premesso che a liberare Mastrogiacomo è stata Emergency, mi chiedevo in che cosa consisteva in effetti il lavoro dei servizi segreti: cosa fanno, chi contattano, hanno informatori, pagano, se c'è una procedura rigorosa che seguono, ....
PS: vi prego, non fate degenerare questo topic in una discussione sul'opportunità o meno del riscatto pagato per liberare Mastrogeppetto.
Ti do un consiglio... non farti troppe domande su certe cose.. è meglio.
Fare sesso è l'unico vero "scopo" della vita
Re: [O.T.] Mastrogiacomo, rapimenti, Sismi
E' molto semplice, i Servizi contattano le fonti sul posto se ne hanno e se non ne hanno le cercano (o direttamente o per il tramite di Servizi collegati). Dopodichè dipende tutto da una serie di fattori che non sono prevedibili ex ante.Biancodisera ha scritto:La mia è pura curiosità e magari se c'è qualche esperto di servizi segreti, politica internazionale, ... potrà soddisfarla.
Ogni volta che viene rapito qualcuno, in Iraq, Afghanistan, zone calde etc., si dice che i servizi segreti italiani si stanno già attivando o, a liberazione avvenuta, che i servizi segreti hanno fatto un lavoro importantissimo per arrivare al risultato.
Ora, premesso che a liberare Mastrogiacomo è stata Emergency, mi chiedevo in che cosa consisteva in effetti il lavoro dei servizi segreti: cosa fanno, chi contattano, hanno informatori, pagano, se c'è una procedura rigorosa che seguono, ....
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L'unica cosa certa è che le intermediazioni si pagano. O in soldi (quando va bene) o con altro (favori e/o altro...).
Non è esattamente così. Il sistema bipartito (o multiplo) è tipico di tutte le democrazie occidentali ed ha radici storiche e funzionali.WARDOG ha scritto:Per lo stesso motivo per cui ci sono polizia e carabinieri in ItaGlia..
Lo stato ItaGliano teme ossessivamente che una frangia del suo apparato si rivolti contro..e quindi pone schieramenti contrapposti a fare suppergiu' le stesse cose.
E entrambe le fanno malissimo.
Anche nei servizi, l'organizzazione è veramente di merda e i RARI successi si devono all'iniziativa personale di qualche anima buona che si districa nei gironi di merda rappresa della burocrazia ItaGliana.
Porca puttana il collega di Calipari s'è dovuto comperare la Glock di tasca sua...cos'è pazz...
Le competenze che ci vogliono per fare l'intelligence classica (quella estera, per intenderci quella del Sismi) sono diverse da quelle necessarie per fare quella che gli anglosassoni chiamano counter-intelligence (controspionaggio, ma anche contro-terrorismo eccetera).
In Inghilterra, per esempio (ed il nostro sistema è preso esattamente da quello inglese), si parla di servizio di intelligence in relazione al Mi6 (il Sismi inglese) e di servizio di sicurezza in relazione al Mi5 (il Sisde).
La bipartizione, quindi, è proprio una necessità , oltre che un chiaro frutto dell'evoluzione storica di queste amministrazioni.
Poi chiaramente su questo discorso di innesta il classico comporamento burocratico per cui nessuna amministrazione (e nessun ministro) vuole perdere uno strumento di potere come un Servizio di informazioni, ma la ratio alla base della bipartizione c'è eccome.
Non è la stesso per quanto riguarda il discorso delle due, tre, quattro polizie che abbiamo in Italia.
Riguardo al valore dei nostri apparati di sicurezza... in ambito internazionale, da anni, il Sismi è considerato tra i primi 6 Servizi di Intelligence (e quindi "estera") occidentali.
Il Sisde invece s'è trovato storicamente schiacciato tra i Corpi di Polizia (che sono veramente molto efficienti) ed un potentissimo apparato dell'Interno che per molti anni aveva un suo servizio di informazioni (l'Ufficio Affari Riservati, peraltro anch'esso di efficienza impressionante). Il risultato è stato che per anni il Sisde è stato, diciamo così, non proprio brillante. Ma con la gestione Mori sembra che le cose siano molto migliorate.
Diciamo che quando il Presidente del Consiglio deve dare disposizioni al Sismi o al Sisde non lo fa per il tramite del Cesis ma o lo fa direttamente oppure tramite i responsabili politici. Il Ministro della Difesa per il primo ed il Ministro dell'Interno per il secondo.Calcol ha scritto:Per quel poco che ne so io quando ci sono casi simili il Presidente del Consiglio dei Ministri attraverso il CESIS da' ordine al SISMI di inviare agenti o di attivare quelli in loco per prendere contatti e anche per studiare eventuali azioni "manu militari" per la liberazione dell'ostaggio. Se il fatto avviene nel territorio nazionale se ne occupa con modalita' simili il SISDE.
In ogni caso e' in dirittura di arrivo una legge di riforma dei servizi di sicurezza che cambiera' molte cose, a cominciare dalle denominazioni dei 2 servizi: il SISMI assumera' la denominazione di SIE e il SISDE diverra' il SIN.

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Liberati con un blitz i due soldati rapiti
Prodi: «Un ammonimento per il futuro» Nell'operazione i militari sono stati feriti: uno è in gravi condizioni. Parisi riferisce alle Camere: «Sono inquadrati nel Sismi»
KABUL (Afghanistan) - Il sequestro dei militari rapiti in Afghanistani è finito: i due soldati italiani che erano stati sequestrati sabato sono infatti stati liberati a seguito di un blitz condotto nelle prime ore di lunedì mattina da uomini delle forze speciali britanniche, i leggendari Sas, con la collaborazione di militari italiani. I due sono stati liberati nella provincia di Farah, la stessa in cui si erano perse le loro tracce. Nel corso dell'azione i due militari sono rimasti feriti, uno in modo serio. I due soldati, secondo quanto rende noto il Ministero della Difesa, Arturo Parisi, «sono attualmente trattati presso una struttura ospedaliera di Isaf», la forza della Nato in Afghanistan. Le famiglie sono state informate della avvenuta liberazione dei loro congiunti. Il militare italiano che è in gravi condizioni (sarebbe stato raggiunto da colpi alla testa e al torace) è stato operato. Immediate le reazioni all'operazione militare che ha condotto alla loro liberazione: «E' una dura sconfitta dei rapitori e quindi un ammonimento per il futuro» ha detto Romano Prodi
PARISI - Nello scontro avvenuto a seguito del blitz 8-9 rapitori, tutti quelli presenti sul posto, sono rimasti uccisi. Soddisfatto per la liberazione, Parisi ha parlato al Tg1 di «apprezzamento per chi si è impegnato in queste ore per ottenere il risultato» e di «trepidazione e vicinanza ai militari che sono purtroppo rimasti feriti e alle loro famiglie». Il ministro ha confermato che i due militari sono attualmente ricoverati e che uno «è ferito in forma lieve, l'altro non lieve. Attendiamo ulteriori informazioni».
IL BLITZ - Ecco come nella ricostruzione delle fonti Isaf si sarebbe svolto il blitz. Le forze speciali inglesi dei Sas e gli incursori del Col Moschin dell'Esercito sono piombati sui rapitori dei militari italiani dopo aver avuto la certezza che i due ostaggi si trovavano in un edificio adibito a prigione, nella zona di Farah. Sono arrivati in tanti, poco prima dell'alba, in elicottero; sono scesi sugli uomini di guardia con un colpo di mano rapidissimo. Eppure, i rapitori, gli uomini del mullah Akthar Muhammad, hanno avuto il tempo di sparare senza pietà sugli ostaggi che tenevano incatenati per i piedi. Le forze di Isaf, a loro volta, li hanno eliminati tutti, (almeno 8-9 persone). Il mullah era già d'accordo con un comandante talebano, Maulvi Abdul Hamid Ishaqzai, per consegnare gli ostaggi e fare del rapimento un sequestro politico. Naturalmente, appena scattato l'allarme per la scomparsa dei due militari italiani sono stati attivati gli aerei senza pilota per la ricognizione. Sono stati i Predator a seguire gli spostamenti e ad individuare la prigione dei due militari.
IL RAPIMENTO - La vicenda del rapimento dei due italiani aveva creato inizialmente imbarazzi all'interno dell'esecutivo per la fuga di notizie, diramate da fonti afghane, che aveva impedito la gestione dell'emergenza da un punto di vista puramente militare e di intelligence. Lo stesso ministro della Difesa, Arturo Parisi, aveva chiamato il premier Prodi, in viaggio ufficiale all'estero, per lamentarsi delle procedure adottate.
PRODI - «Il risultato dell'operazione militare è stato una dura sconfitta dei rapitori e quindi un ammonimento per il futuro» dice il premier Romano Prodi commentando con i giornalisti a New York l'esito del blitz . «Sono state ore molto difficili nelle quali sono rimasto sempre in contatto con il ministro della Difesa che, con tutta la sua squadra, ha operato sia in Italia che in Afghanistan» ha aggiunto Prodi precisando che il ministro della Difesa oggi stesso risponderà in Parlamento «per spiegare quanto è avvenuto». Dopo aver ribadito che non c'è stata nessuna incertezza nella decisione di procedere con il blitz, Romano Prodi ha voluto esprimere «ammirazione e gratitudine per tutti coloro che hanno partecipato all'operazione». Un'operazione, ha detto ancora, «che non è stato possibile fare al tramonto e che quindi è stata condotta questa mattina all'alba».
Prodi si è poi detto «molto preoccupato» per le condizioni del militare italiano ferito nel blitz in Afghanistan. Il soldato, ha detto il presidente del Consiglio, è in «condizioni serie, ma i medici non hanno detto di più».
«INQUADRATI» NEL SISMI - I due italiani rapiti in Afghanistan e liberati questa mattina sono «inquadrati» nel Sismi, il servizio di sicurezza militare. A precisarlo il ministro Parisi, riferendo alla Camera sulla liberazione dei due militari. Se nei giorni scorsi non è stata precisata la loro effettiva posizione «è stato solo per l'intento di proteggere nel migliore dei modi la loro incolumità¡». Ed è «doveroso mantenere l'assoluta discrezione sulla loro identità ».
24 settembre 2007 (Da Il Corriere)
Allora: per Mastrogiacomo il Governo Italiano pagó il riscatto (ricevendo insulti da più o meno tutti gli alleati), ora Prodi dichiara che «Il risultato dell'operazione militare è stato una dura sconfitta dei rapitori e quindi un ammonimento per il futuro».... Ok, i liberati sono militari (sembra dei servizi segreti) e Mastrogiacomo è un giornalista, ma l'atteggiamento del governo non è un po' incongruente...?
Prodi: «Un ammonimento per il futuro» Nell'operazione i militari sono stati feriti: uno è in gravi condizioni. Parisi riferisce alle Camere: «Sono inquadrati nel Sismi»
KABUL (Afghanistan) - Il sequestro dei militari rapiti in Afghanistani è finito: i due soldati italiani che erano stati sequestrati sabato sono infatti stati liberati a seguito di un blitz condotto nelle prime ore di lunedì mattina da uomini delle forze speciali britanniche, i leggendari Sas, con la collaborazione di militari italiani. I due sono stati liberati nella provincia di Farah, la stessa in cui si erano perse le loro tracce. Nel corso dell'azione i due militari sono rimasti feriti, uno in modo serio. I due soldati, secondo quanto rende noto il Ministero della Difesa, Arturo Parisi, «sono attualmente trattati presso una struttura ospedaliera di Isaf», la forza della Nato in Afghanistan. Le famiglie sono state informate della avvenuta liberazione dei loro congiunti. Il militare italiano che è in gravi condizioni (sarebbe stato raggiunto da colpi alla testa e al torace) è stato operato. Immediate le reazioni all'operazione militare che ha condotto alla loro liberazione: «E' una dura sconfitta dei rapitori e quindi un ammonimento per il futuro» ha detto Romano Prodi
PARISI - Nello scontro avvenuto a seguito del blitz 8-9 rapitori, tutti quelli presenti sul posto, sono rimasti uccisi. Soddisfatto per la liberazione, Parisi ha parlato al Tg1 di «apprezzamento per chi si è impegnato in queste ore per ottenere il risultato» e di «trepidazione e vicinanza ai militari che sono purtroppo rimasti feriti e alle loro famiglie». Il ministro ha confermato che i due militari sono attualmente ricoverati e che uno «è ferito in forma lieve, l'altro non lieve. Attendiamo ulteriori informazioni».
IL BLITZ - Ecco come nella ricostruzione delle fonti Isaf si sarebbe svolto il blitz. Le forze speciali inglesi dei Sas e gli incursori del Col Moschin dell'Esercito sono piombati sui rapitori dei militari italiani dopo aver avuto la certezza che i due ostaggi si trovavano in un edificio adibito a prigione, nella zona di Farah. Sono arrivati in tanti, poco prima dell'alba, in elicottero; sono scesi sugli uomini di guardia con un colpo di mano rapidissimo. Eppure, i rapitori, gli uomini del mullah Akthar Muhammad, hanno avuto il tempo di sparare senza pietà sugli ostaggi che tenevano incatenati per i piedi. Le forze di Isaf, a loro volta, li hanno eliminati tutti, (almeno 8-9 persone). Il mullah era già d'accordo con un comandante talebano, Maulvi Abdul Hamid Ishaqzai, per consegnare gli ostaggi e fare del rapimento un sequestro politico. Naturalmente, appena scattato l'allarme per la scomparsa dei due militari italiani sono stati attivati gli aerei senza pilota per la ricognizione. Sono stati i Predator a seguire gli spostamenti e ad individuare la prigione dei due militari.
IL RAPIMENTO - La vicenda del rapimento dei due italiani aveva creato inizialmente imbarazzi all'interno dell'esecutivo per la fuga di notizie, diramate da fonti afghane, che aveva impedito la gestione dell'emergenza da un punto di vista puramente militare e di intelligence. Lo stesso ministro della Difesa, Arturo Parisi, aveva chiamato il premier Prodi, in viaggio ufficiale all'estero, per lamentarsi delle procedure adottate.
PRODI - «Il risultato dell'operazione militare è stato una dura sconfitta dei rapitori e quindi un ammonimento per il futuro» dice il premier Romano Prodi commentando con i giornalisti a New York l'esito del blitz . «Sono state ore molto difficili nelle quali sono rimasto sempre in contatto con il ministro della Difesa che, con tutta la sua squadra, ha operato sia in Italia che in Afghanistan» ha aggiunto Prodi precisando che il ministro della Difesa oggi stesso risponderà in Parlamento «per spiegare quanto è avvenuto». Dopo aver ribadito che non c'è stata nessuna incertezza nella decisione di procedere con il blitz, Romano Prodi ha voluto esprimere «ammirazione e gratitudine per tutti coloro che hanno partecipato all'operazione». Un'operazione, ha detto ancora, «che non è stato possibile fare al tramonto e che quindi è stata condotta questa mattina all'alba».
Prodi si è poi detto «molto preoccupato» per le condizioni del militare italiano ferito nel blitz in Afghanistan. Il soldato, ha detto il presidente del Consiglio, è in «condizioni serie, ma i medici non hanno detto di più».
«INQUADRATI» NEL SISMI - I due italiani rapiti in Afghanistan e liberati questa mattina sono «inquadrati» nel Sismi, il servizio di sicurezza militare. A precisarlo il ministro Parisi, riferendo alla Camera sulla liberazione dei due militari. Se nei giorni scorsi non è stata precisata la loro effettiva posizione «è stato solo per l'intento di proteggere nel migliore dei modi la loro incolumità¡». Ed è «doveroso mantenere l'assoluta discrezione sulla loro identità ».
24 settembre 2007 (Da Il Corriere)
Allora: per Mastrogiacomo il Governo Italiano pagó il riscatto (ricevendo insulti da più o meno tutti gli alleati), ora Prodi dichiara che «Il risultato dell'operazione militare è stato una dura sconfitta dei rapitori e quindi un ammonimento per il futuro».... Ok, i liberati sono militari (sembra dei servizi segreti) e Mastrogiacomo è un giornalista, ma l'atteggiamento del governo non è un po' incongruente...?
"Sapeva molte cose, ma tutte male"
è 1 domanda retorica vero??anxxur ha scritto: ma l'atteggiamento del governo non è un po' incongruente...?


E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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Lorenzo d'auria era rietrato in italia in gravissime condizioni.
Morto l'agente del Sismi ferito.
Il militare, sequestrato con un collega in Afghanistan, era rimasto colpito durante il blitz con cui vennero liberati.

Lorenzo D'Auria (Ansa).
ROMA - àˆ morto il sottufficiale del Sismi Lorenzo D'Auria, ricoverato da alcuni giorni all'ospedale militare del Celio dopo essere rimasto ferito gravemente in Afghanistan. L'uomo, insieme ad un altro sottufficiale del servizio di sicurezza militare e ad un loro collaboratore afgano, era stato rapito sabato 22 settembre nell'Afghanistan occidentale nei pressi di Shindand, nell'area posta sotto la competenza italiana nell'ambito della missione multinazionale Isaf.
IL BLITZ - Lunedì 24 era scattato un blitz da parte di forze speciali italiane ed inglesi che aveva portato all'uccisione degli otto sequestratori afgani che tenevano prigionieri i tre, rimasti feriti nel corso dell'operazione. D'Auria aveva riportato le ferite più gravi ed era tenuto in vita in questi giorni all'ospedale militare del Celio solo grazie ad un respiratore artificiale. Meno gravi le condizioni dell'altro operatore del Sismi, che ha riportato la frattura della clavicola sinistra e del collaboratore afgano.
CAMERA ARDENTE - àˆ stata allestita nella cappella del policlinico militare del Celio la camera ardente per Lorenzo D'Auria, il sottufficiale del Sismi morto stamani dopo essere stato ferito in Afghanistan. Nella camera ardente sono già stati visti, tra gli altri, l'ammiraglio Bruno Branciforte, capo del Servizio segreto militare, e l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, capo di Stato maggiore della Difesa.
D'ALEMA - Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Massimo d'Alema, ha voluto esprimere la sua riconoscenza nei confronti di un servitore dello Stato caduto nell'assolvimento delle proprie funzioni, in un'area di importanza cruciale in cui l'Italia è fortemente impegnata, insieme alla comunità internazionale, in un'opera di stabilizzazione per favorire il consolidamento democratico.
ROSA CALIPARI - «Esprimo sentimenti di una personale, profonda partecipazione al dolore dei familiari dell'agente del Sismi, Maresciallo Capo Lorenzo D'Auria, colpito mortalmente durante il blitz militare compiuto dalle forze speciali inglesi». Lo afferma la senatrice dell'Ulivo Rosa Villecco Calipari. «E' l'ennesimo sacrificio di un giovane impegnato nel nome del proprio Paese - aggiunge la senatrice - in una missione militare difficile, in un'area devastata da conflitti interetnici - sottolinea la senatrice dell'Ulivo -. Mi sento intimamente vicina alla famiglia, in particolare alla moglie Francesca, perchè conosco quel profondo dolore che si prova davanti ad una vita spezzata, ad un futuro incompiuto, al vuoto che lascia la scomparsa di una persona cara, cara anche a tutti noi italiani».
http://www.corriere.it/cronache/07_otto ... orto.shtml
Morto l'agente del Sismi ferito.
Il militare, sequestrato con un collega in Afghanistan, era rimasto colpito durante il blitz con cui vennero liberati.

Lorenzo D'Auria (Ansa).
ROMA - àˆ morto il sottufficiale del Sismi Lorenzo D'Auria, ricoverato da alcuni giorni all'ospedale militare del Celio dopo essere rimasto ferito gravemente in Afghanistan. L'uomo, insieme ad un altro sottufficiale del servizio di sicurezza militare e ad un loro collaboratore afgano, era stato rapito sabato 22 settembre nell'Afghanistan occidentale nei pressi di Shindand, nell'area posta sotto la competenza italiana nell'ambito della missione multinazionale Isaf.
IL BLITZ - Lunedì 24 era scattato un blitz da parte di forze speciali italiane ed inglesi che aveva portato all'uccisione degli otto sequestratori afgani che tenevano prigionieri i tre, rimasti feriti nel corso dell'operazione. D'Auria aveva riportato le ferite più gravi ed era tenuto in vita in questi giorni all'ospedale militare del Celio solo grazie ad un respiratore artificiale. Meno gravi le condizioni dell'altro operatore del Sismi, che ha riportato la frattura della clavicola sinistra e del collaboratore afgano.
CAMERA ARDENTE - àˆ stata allestita nella cappella del policlinico militare del Celio la camera ardente per Lorenzo D'Auria, il sottufficiale del Sismi morto stamani dopo essere stato ferito in Afghanistan. Nella camera ardente sono già stati visti, tra gli altri, l'ammiraglio Bruno Branciforte, capo del Servizio segreto militare, e l'ammiraglio Giampaolo Di Paola, capo di Stato maggiore della Difesa.
D'ALEMA - Il vice presidente del Consiglio e ministro degli Esteri, Massimo d'Alema, ha voluto esprimere la sua riconoscenza nei confronti di un servitore dello Stato caduto nell'assolvimento delle proprie funzioni, in un'area di importanza cruciale in cui l'Italia è fortemente impegnata, insieme alla comunità internazionale, in un'opera di stabilizzazione per favorire il consolidamento democratico.
ROSA CALIPARI - «Esprimo sentimenti di una personale, profonda partecipazione al dolore dei familiari dell'agente del Sismi, Maresciallo Capo Lorenzo D'Auria, colpito mortalmente durante il blitz militare compiuto dalle forze speciali inglesi». Lo afferma la senatrice dell'Ulivo Rosa Villecco Calipari. «E' l'ennesimo sacrificio di un giovane impegnato nel nome del proprio Paese - aggiunge la senatrice - in una missione militare difficile, in un'area devastata da conflitti interetnici - sottolinea la senatrice dell'Ulivo -. Mi sento intimamente vicina alla famiglia, in particolare alla moglie Francesca, perchè conosco quel profondo dolore che si prova davanti ad una vita spezzata, ad un futuro incompiuto, al vuoto che lascia la scomparsa di una persona cara, cara anche a tutti noi italiani».
http://www.corriere.it/cronache/07_otto ... orto.shtml
Olivia Saint ha scritto:Morto l'agente del Sismi ferito.
mi stavo giusto chiedendo quanto ci avresti messo

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"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
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