
Omicidio!!!!!
ps: x risponderti, si è una mia curiosita' da un decennio a questa parte.
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
certo, quindi siccome ci sono prima gli umani allora giustifichiamo tutti i maltrattamenti di questo mondo nei confronti degli animalijhonnybuccia ha scritto:se sei un minimo civile mi sembra il minimo.Silente ha scritto:non seppe commentare altro che prima che di quei cani ci saremmo dovuti occupare degli umani...
bravi tutti a portare la pappa al cane e dormire tranquilli la notte...
saluit.
Non è che capisco proprio bene il perché: in fondo, il pollo vivo è meno utile di quello morto.Barabino ha scritto:Mi pare evidente che un animale vivo ha piu' grazia dello stesso animale morto.
Anche a livello commerciale, molto semplicemente:
pollo vivo: 8 euro
pollo morto : 4 euro
Ancora una volta, grazie squirto.Squirto ha scritto:vertigoblu ha scritto:hey questa mi interessa ... perchè?Squirto ha scritto:anche perchè l'arte è un'altra delle bufale che ci siamo inventati per crederci fighi nel corso della storiasuperflowerpunkdiscopop ha scritto:In ogni caso non ne avrei appezzato il lato artistico,in nessun caso "ogni mezzo usato è giustificato dall'essere arte".
davvero mi interessa la tua opinione a proposito ,poichè sto rivalutando molte mie considerazioni personali sul termine"arte".
è una vecchia questione, non solo qui sul forum. banalmente, è la contrapposizione tra:
- una posizione essenzialista, platonica e 'ontologica' dell'arte, per cui questa avrebbe un suo 'spirito' che non riguarda materialmente gli uomini e le loro forme espressive, o le costruzioni e le determinazioni che ogni società in ogni tempo ha impresso al concetto stesso di arte. da questo punto di vista, nonostante non esistano criteri oggettivi o universali per definire cosa sia 'arte', tutti quelli che condividono la visione essenzialista e parlano di arte, sono naturalmente convinti di saperla individuare, e sono altresì convinti di avere IL gusto (ovvero: le cose che piacciono a me sono le più belle, sono Arte).
- una posizione 'sociologica' che vede l'arte come costruzione sociale (ovvero come concetto storicamente determinato, e dunque mutevole nel tempo, cosa peraltro evidente) e come 'sistema' di inclusione/esclusione totalmente arbitrario a tutela di coloro che si ritengono detentori non di un gusto particolare, ma DEL gusto. da questo punto di vista, gli 'artisti' esistono solo in quanto qualcuno li ritiene tali, ma non sono necessariamente 'geni', nè persone che riescono a illuminare le genti o che possiedono tutte le altre qualità che il senso comune e certa accademia attribuiscono all'artista (nonostante siano un chiaro residuo dell'eredità romantica).
inutile dire che io sono più vicino a questa seconda posizione