[O.T.] Lavori del cazzo
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è un po ot..ma mi fa ridere
spesso sfoglio la cartella spam di yahoo e mi faccio dlele gignate
trovo un email con oggetto "gente astuta"...
la img è un po grossa.magari salvatela e guardatela da parte..io mi sto rotolando dal ridere
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E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
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- coaduramaipaura
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commercio al minuto di generi alimentari lo zio, il padre "frutarolo" vendita la minuto di prodotti ortofrutticoli alias fruttivendolo, da notare che le 4,00 di mattino partivo con il camion per andare in c.so stati uniti, padova e quando arrivavo mi coglionavano: "coadura ti sei addormentato stamattina? sono ore da arrivare queste?"gyo ha scritto:Ammazza oh!! Ma che diamine fanno??coaduramaipaura ha scritto:lavorare con mio zio orario di lavoro
07:15-13:30
15:30-23:30
Cazzo poi mi son stancato e allora sono andato a lavorare con mio padre....orario di lavoro
04:00-13:30
14:30-23:30 cavolo che miglioramento
Morale lavorare con i parenti è come portare gli stivali + sono stretti + fanno male.
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Cronache
La cifra raccolta in quattro mesi.
40mila euro dalla strada con il violino.
David Juritz ha abbandonato i palcoscenici per suonare sui marciapiedi di mezzo mondo: un successo.
NEW YORK - Con il suo magico violino ha incantato i pedoni di tantissime città internazionali raccogliendo oltre 40.000 euro. àˆ l'incredibile storia che ha visto come protagonista il celebre violinista inglese David Juritz che negli ultimi quattro mesi ha abbandonato i più importanti palcoscenici mondiali e, proprio come un non-professionista, ha presentato i concerti per violino di Bach sui marciapiedi di 50 capitali mondiali. Martedì scorso, dopo la sua ultima prestazione a New York, ha deciso di tornare a casa a Londra, dopo aver messo da parte un ricco bottino
TOUR - Il suo tour sui marciapiedi internazionali è iniziato lo scorso 9 giugno a Londra. Con i primi soldi guadagnati ha comprato cibo e il primo biglietto aereo che ha dato vita a questa tournèe mondiale. La fortuna che ha accumulato sarà devoluta in beneficenza all'associazione Musequality, che organizza corsi musicali per giovani che vivono nei paesi in via di sviluppo. Il violinista ha dichiarato al Times di Londra di sentirsi estremamente soddisfatto della sua impresa: «Tutto è andato meglio di quello che immaginavo. Anzi avevo messo in conto di essere arrestato, ma ció non è accaduto».
SOLISTA E PRIMO VIOLINO - Juritz, in passato è stato solista e primo violino nell'orchestra inglese "London Mozart Players" e inoltre ha partecipato alla realizzazione della colonna sonora del film premio Oscar "L'ultimo Re di Scozia". Infine ha registrato alcune musiche insieme al gruppo femminile "Sugababes". L'idea di suonare Bach sui marciapiedi di tutto il mondo gli era venuta tanto tempo fa, ma solo quest'anno ha avuto il coraggio di portarla avanti. Ha iniziato il tour "Round the World and Bach" fuori la stazione di metro di Turnham Green a Londra e poi via di seguito si è esibito a Parigi, a Vienna, ma anche nel Soweto, nella capitale dell'Uganda Kampala e persino nella città simbolo di Hiroshima
MIGLIORI OFFERTE - «I migliori posti si sono rivelati quelli in cui non pensavo di andare» ha commentato il violinista. «Non ero certo che l'Australia potesse essere interessata a Bach, ma gli australiani mi hanno dimostrato il contrario. Mi avevano avvertito che andare ad Hong Kong poteva essere un disastro, ma invece il concerto laggiù si è rivelato un autentico successo». àˆ bizzarro notare che proprio a Berlino, capitale della Germania, patria di Bach, la sua musica abbia riscosso poco entusiasmo e misere offerte: «A Berlino è stato veramente disastroso. Ho raccolto solo 11 euro dopo un intero giorno di sangue, di sudore e lacrime. Il giorno dopo sono andato a Lipsia e ho guadagnato 284 euro in sole due ore».
Francesco Tortora
20 ottobre 2007
http://www.corriere.it/cronache/07_otto ... giro.shtml
10.000 euro al mese. Ecco un lavoro fruttuoso!
La cifra raccolta in quattro mesi.
40mila euro dalla strada con il violino.
David Juritz ha abbandonato i palcoscenici per suonare sui marciapiedi di mezzo mondo: un successo.
NEW YORK - Con il suo magico violino ha incantato i pedoni di tantissime città internazionali raccogliendo oltre 40.000 euro. àˆ l'incredibile storia che ha visto come protagonista il celebre violinista inglese David Juritz che negli ultimi quattro mesi ha abbandonato i più importanti palcoscenici mondiali e, proprio come un non-professionista, ha presentato i concerti per violino di Bach sui marciapiedi di 50 capitali mondiali. Martedì scorso, dopo la sua ultima prestazione a New York, ha deciso di tornare a casa a Londra, dopo aver messo da parte un ricco bottino
TOUR - Il suo tour sui marciapiedi internazionali è iniziato lo scorso 9 giugno a Londra. Con i primi soldi guadagnati ha comprato cibo e il primo biglietto aereo che ha dato vita a questa tournèe mondiale. La fortuna che ha accumulato sarà devoluta in beneficenza all'associazione Musequality, che organizza corsi musicali per giovani che vivono nei paesi in via di sviluppo. Il violinista ha dichiarato al Times di Londra di sentirsi estremamente soddisfatto della sua impresa: «Tutto è andato meglio di quello che immaginavo. Anzi avevo messo in conto di essere arrestato, ma ció non è accaduto».
SOLISTA E PRIMO VIOLINO - Juritz, in passato è stato solista e primo violino nell'orchestra inglese "London Mozart Players" e inoltre ha partecipato alla realizzazione della colonna sonora del film premio Oscar "L'ultimo Re di Scozia". Infine ha registrato alcune musiche insieme al gruppo femminile "Sugababes". L'idea di suonare Bach sui marciapiedi di tutto il mondo gli era venuta tanto tempo fa, ma solo quest'anno ha avuto il coraggio di portarla avanti. Ha iniziato il tour "Round the World and Bach" fuori la stazione di metro di Turnham Green a Londra e poi via di seguito si è esibito a Parigi, a Vienna, ma anche nel Soweto, nella capitale dell'Uganda Kampala e persino nella città simbolo di Hiroshima
MIGLIORI OFFERTE - «I migliori posti si sono rivelati quelli in cui non pensavo di andare» ha commentato il violinista. «Non ero certo che l'Australia potesse essere interessata a Bach, ma gli australiani mi hanno dimostrato il contrario. Mi avevano avvertito che andare ad Hong Kong poteva essere un disastro, ma invece il concerto laggiù si è rivelato un autentico successo». àˆ bizzarro notare che proprio a Berlino, capitale della Germania, patria di Bach, la sua musica abbia riscosso poco entusiasmo e misere offerte: «A Berlino è stato veramente disastroso. Ho raccolto solo 11 euro dopo un intero giorno di sangue, di sudore e lacrime. Il giorno dopo sono andato a Lipsia e ho guadagnato 284 euro in sole due ore».
Francesco Tortora
20 ottobre 2007
http://www.corriere.it/cronache/07_otto ... giro.shtml
10.000 euro al mese. Ecco un lavoro fruttuoso!
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CRONACA
Enzo Rossi ha passato un mese come i suoi dipendenti
e dopo quest'esperienza ha deciso di dare aumenti a tutti.
Industriale vive da operaio.
"Il 20 avevo già finito i soldi".
"L'ho fatto anche per le mie figlie, che non hanno mai provato privazioni".
dal nostro inviato JENNER MELETTI
Enzo Rossi
CAMPOFILONE (Ascoli Piceno) - Per un mese ha provato a vivere con lo stipendio di un operaio. Dopo 20 giorni ha finito i soldi. Enzo Rossi, 42 anni, produttore della pasta all'uovo Campofilone, ha deciso allora di aumentare di 200 euro al mese, netti, gli stipendi dei suoi dipendenti, che sono in gran parte donne. Ha dichiarato di essersi vergognato, perchè non è riuscito a fare nemmeno per un mese intero la vita che le sue operaie sono costrette a fare da sempre. Ha detto che "è giusto togliere ai ricchi per dare ai poveri".
Signor Rossi, per caso non sarà comunista?
"No. Non sono marxista. Sono un ex di destra. Ex perchè quelli che votavo non sanno fare nemmeno l'opposizione".
Perchè allora questo mese da "povero" e soprattutto la decisione di aumentare i salari a chi lavora per lei?
"Perchè stiamo tornando all'800, quando nella mia terra c'erano i conti e i baroni da una parte ed i mezzadri dall'altra, e si diceva che i maiali nascevano senza coscia perchè i prosciutti dovevano essere portati ai padroni. Negli ultimi decenni il livello di vita dei lavoratori era cresciuto e la differenza con gli altri ceti era diminuita. Adesso si sta tornando indietro, e allora bisogna rimediare".
Aveva bisogno davvero di provare a vivere con pochi soldi? Non poteva chiedere a chi è costretto a farlo, senza scelta?
"Certo, sapevo come vivono le donne che lavorano per me. Ma ho fatto questa esperienza soprattutto per le mie figlie, che non hanno mai provato le privazioni. Ho voluto fare toccare loro con mano come vivono la grandissima parte delle loro amiche".
Come si è svolto l'esperimento?
"E' stato semplice. Io mi sono assegnato 1.000 euro, e altri 1.000 sono arrivati da mia moglie, che lavora in azienda con me. Duemila euro per un mese, tante famiglie vivono con molto meno. Abbiamo fatto i conti di quanto doveva essere messo da parte per la rata del mutuo, l'assicurazione auto, le bollette... Con il resto, abbiamo affrontato le spese quotidiane. Il risultato è ormai noto: dopo 20 giorni non avevamo un soldo. Mi sono vergognato, anche se ero stato attento a ogni spesa. Sa cosa vuol dire questo? Che in un anno intero io sarei rimasto senza soldi per 120 giorni, e questa non è solo povertà , è disperazione".
Signor Rossi, lei è mai stato povero?
"Sì, anche se ero già un piccolo imprenditore. Nel 1993 - erano già nate le mie figlie - ho dovuto chiedere soldi in prestito agli amici per mantenere la famiglia. Non mi vergogno a dirlo, tanto quei soldi li ho restituiti. E' anche per questo che nell'esperimento ho coinvolto la famiglia. Volevo che le mie figlie vivessero in una famiglia con pochi mezzi, per trovare difficoltà e provare a superarle".
Il momento peggiore?
"L'ultimo giorno, quando ho deciso di arrendermi. Entro nel bar con 20 euro in tasca, gli ultimi. Sono conosciuto in paese, siamo 1.700 abitanti in tutto e gli imprenditori non sono tanti. Mentre entro un pensiero mi fulmina: e se trovo sei o sette amici cui offrire l'aperitivo? Non ho abbastanza soldi. Ecco, ci sono tanti operai che, quando tocca il loro turno, debbono pagare da bere agli altri, perchè non è bello fare sapere a tutti che si è poveri. Sono in bolletta e non lo dicono a nessuno. In quel momento ho pensato: tanti di quelli che sono qui sono poveri davvero e non per un mese. Mi sono sentito come quando sei immerso in mare a 20 metri di profondità e scopri che la bombola è finita".
E allora ha deciso di aumentare i salari.
"E' il minimo che potevo fare. Secondo l'Istat, il costo della vita è aumentato di 150 euro al mese. Per quelli come me non sono nulla. Per gli operai 150 euro al mese in meno sono quasi 2.000 all'anno, e questo vuol dire non pagare le rate della macchina o non comprare il computer al figlio. E poi, lo confesso, io ho aumentato i salari anche perchè sono un egoista. Secondo lei, come lavora una madre di famiglia che sa di non poter arrivare a fine mese? Se è in paranoia, dove terrà la testa, durante il lavoro? Le mani calde delle mie donne che preparano la pasta sono la fortuna della mia azienda. E' giusto che siano ricompensate".
Se aumenta gli stipendi, vuol dire che l'azienda rende bene.
"Nel 1997, quando ho preso il pastificio Campofilone, il fatturato era di 90 milioni di lire. Quest'anno arriveremo a 1,6 milioni di euro. Da due anni le cose vanno davvero bene, e mi posso definire benestante. Non è giusto che sia solo io a goderne. Il valore aggiunto derivato dalla trasformazione della farina e delle uova deve portare benefici sia ai contadini che mi danno la materia prima che ai lavoratori della fabbrica".
Come l'hanno presa, i suoi colleghi industriali?
"Mi sembra bene. Alcuni mi hanno telefonato per sapere se l'aumento di 200 euro è uguale per tutti e altre cose tecniche. Forse vogliono imitarmi e questa è una cosa buona. Io ho spiegato che sarebbe giusto non fare pagare alle aziende i contributi relativi a questo aumento. Se il governo capisce (mi ha telefonato anche Daniele Capezzone, della commissione imprese) l'idea di prendere ai ricchi per dare ai poveri non resterà soltanto un manifesto".
(21 ottobre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/10/sezion ... eraio.html
Enzo Rossi ha passato un mese come i suoi dipendenti
e dopo quest'esperienza ha deciso di dare aumenti a tutti.
Industriale vive da operaio.
"Il 20 avevo già finito i soldi".
"L'ho fatto anche per le mie figlie, che non hanno mai provato privazioni".
dal nostro inviato JENNER MELETTI
Enzo Rossi
CAMPOFILONE (Ascoli Piceno) - Per un mese ha provato a vivere con lo stipendio di un operaio. Dopo 20 giorni ha finito i soldi. Enzo Rossi, 42 anni, produttore della pasta all'uovo Campofilone, ha deciso allora di aumentare di 200 euro al mese, netti, gli stipendi dei suoi dipendenti, che sono in gran parte donne. Ha dichiarato di essersi vergognato, perchè non è riuscito a fare nemmeno per un mese intero la vita che le sue operaie sono costrette a fare da sempre. Ha detto che "è giusto togliere ai ricchi per dare ai poveri".
Signor Rossi, per caso non sarà comunista?
"No. Non sono marxista. Sono un ex di destra. Ex perchè quelli che votavo non sanno fare nemmeno l'opposizione".
Perchè allora questo mese da "povero" e soprattutto la decisione di aumentare i salari a chi lavora per lei?
"Perchè stiamo tornando all'800, quando nella mia terra c'erano i conti e i baroni da una parte ed i mezzadri dall'altra, e si diceva che i maiali nascevano senza coscia perchè i prosciutti dovevano essere portati ai padroni. Negli ultimi decenni il livello di vita dei lavoratori era cresciuto e la differenza con gli altri ceti era diminuita. Adesso si sta tornando indietro, e allora bisogna rimediare".
Aveva bisogno davvero di provare a vivere con pochi soldi? Non poteva chiedere a chi è costretto a farlo, senza scelta?
"Certo, sapevo come vivono le donne che lavorano per me. Ma ho fatto questa esperienza soprattutto per le mie figlie, che non hanno mai provato le privazioni. Ho voluto fare toccare loro con mano come vivono la grandissima parte delle loro amiche".
Come si è svolto l'esperimento?
"E' stato semplice. Io mi sono assegnato 1.000 euro, e altri 1.000 sono arrivati da mia moglie, che lavora in azienda con me. Duemila euro per un mese, tante famiglie vivono con molto meno. Abbiamo fatto i conti di quanto doveva essere messo da parte per la rata del mutuo, l'assicurazione auto, le bollette... Con il resto, abbiamo affrontato le spese quotidiane. Il risultato è ormai noto: dopo 20 giorni non avevamo un soldo. Mi sono vergognato, anche se ero stato attento a ogni spesa. Sa cosa vuol dire questo? Che in un anno intero io sarei rimasto senza soldi per 120 giorni, e questa non è solo povertà , è disperazione".
Signor Rossi, lei è mai stato povero?
"Sì, anche se ero già un piccolo imprenditore. Nel 1993 - erano già nate le mie figlie - ho dovuto chiedere soldi in prestito agli amici per mantenere la famiglia. Non mi vergogno a dirlo, tanto quei soldi li ho restituiti. E' anche per questo che nell'esperimento ho coinvolto la famiglia. Volevo che le mie figlie vivessero in una famiglia con pochi mezzi, per trovare difficoltà e provare a superarle".
Il momento peggiore?
"L'ultimo giorno, quando ho deciso di arrendermi. Entro nel bar con 20 euro in tasca, gli ultimi. Sono conosciuto in paese, siamo 1.700 abitanti in tutto e gli imprenditori non sono tanti. Mentre entro un pensiero mi fulmina: e se trovo sei o sette amici cui offrire l'aperitivo? Non ho abbastanza soldi. Ecco, ci sono tanti operai che, quando tocca il loro turno, debbono pagare da bere agli altri, perchè non è bello fare sapere a tutti che si è poveri. Sono in bolletta e non lo dicono a nessuno. In quel momento ho pensato: tanti di quelli che sono qui sono poveri davvero e non per un mese. Mi sono sentito come quando sei immerso in mare a 20 metri di profondità e scopri che la bombola è finita".
E allora ha deciso di aumentare i salari.
"E' il minimo che potevo fare. Secondo l'Istat, il costo della vita è aumentato di 150 euro al mese. Per quelli come me non sono nulla. Per gli operai 150 euro al mese in meno sono quasi 2.000 all'anno, e questo vuol dire non pagare le rate della macchina o non comprare il computer al figlio. E poi, lo confesso, io ho aumentato i salari anche perchè sono un egoista. Secondo lei, come lavora una madre di famiglia che sa di non poter arrivare a fine mese? Se è in paranoia, dove terrà la testa, durante il lavoro? Le mani calde delle mie donne che preparano la pasta sono la fortuna della mia azienda. E' giusto che siano ricompensate".
Se aumenta gli stipendi, vuol dire che l'azienda rende bene.
"Nel 1997, quando ho preso il pastificio Campofilone, il fatturato era di 90 milioni di lire. Quest'anno arriveremo a 1,6 milioni di euro. Da due anni le cose vanno davvero bene, e mi posso definire benestante. Non è giusto che sia solo io a goderne. Il valore aggiunto derivato dalla trasformazione della farina e delle uova deve portare benefici sia ai contadini che mi danno la materia prima che ai lavoratori della fabbrica".
Come l'hanno presa, i suoi colleghi industriali?
"Mi sembra bene. Alcuni mi hanno telefonato per sapere se l'aumento di 200 euro è uguale per tutti e altre cose tecniche. Forse vogliono imitarmi e questa è una cosa buona. Io ho spiegato che sarebbe giusto non fare pagare alle aziende i contributi relativi a questo aumento. Se il governo capisce (mi ha telefonato anche Daniele Capezzone, della commissione imprese) l'idea di prendere ai ricchi per dare ai poveri non resterà soltanto un manifesto".
(21 ottobre 2007)
http://www.repubblica.it/2007/10/sezion ... eraio.html
non lo so che credibilità abbia questa consulting ecc, ma lo stipendio corrisposto non puó essere reale, parliamo di oltre 2.000 € al mese lavorando 3 ore al giorno da casanik978 ha scritto:è un po ot..ma mi fa ridere
spesso sfoglio la cartella spam di yahoo e mi faccio dlele gignate
trovo un email con oggetto "gente astuta"...
la img è un po grossa.magari salvatela e guardatela da parte..io mi sto rotolando dal ridere
e poi l'importante, con quelle parti in grassetto, poca/nessuna credibilità
un mio caro amico campa, e ci aggiungo discretamente, commerciando sciarpe e cappellini delle squadre di calcio europee..cicciuzzo ha scritto:visto che se ne è parlato in questi giorni, il capo ultrà che vive di merchandising della curva non fa un lavoro del cazzo ?
E' partito collezionandoli, è passato per lo scambio ed è arrivato a venderli..in tutta Europa..
Chiamalo scemo!!
tuareg ha scritto:un mio caro amico campa, e ci aggiungo discretamente, commerciando sciarpe e cappellini delle squadre di calcio europee..cicciuzzo ha scritto:visto che se ne è parlato in questi giorni, il capo ultrà che vive di merchandising della curva non fa un lavoro del cazzo ?
E' partito collezionandoli, è passato per lo scambio ed è arrivato a venderli..in tutta Europa..
Chiamalo scemo!!
ma non è un ultras !
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
no! no!..cicciuzzo ha scritto:tuareg ha scritto:un mio caro amico campa, e ci aggiungo discretamente, commerciando sciarpe e cappellini delle squadre di calcio europee..cicciuzzo ha scritto:visto che se ne è parlato in questi giorni, il capo ultrà che vive di merchandising della curva non fa un lavoro del cazzo ?
E' partito collezionandoli, è passato per lo scambio ed è arrivato a venderli..in tutta Europa..
Chiamalo scemo!!
ma non è un ultras !
Lui è un ultras della squadra della mia città ..serie C1..
Ma lui oltre a seguire la squadra si programmava il calendario delle partite da vedere in base alla probabilità che si verificassero tafferugli tra le tifoserie..più era altra la probabilità più andava..per lui l'importante era menare..chi menare era secondario..se poi si caricava la polizia tornava ancor più soddisfatto..e se le tifoserie se ne stavano tranquille si sfogava svuotando gli autogrill..