[O.T.] - RACCONTO: Lo Stupro - (V.M. 18)

Scatta il fluido erotico...

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Parakarro
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#31 Messaggio da Parakarro »

[quote="Ortheus"]

E poi, nel caso dello stupro, non dimentichiamoci che per quanto aberrante è una delle fantasie femminile ricorrenti.


quote]

Probabilmente allora violentano sempre quelle sbagliate visto ke nella quasi totalità  dei casi vi sono delle lacerazioni vaginali che sono sinonimo di mancanza di lubrificazione e quindi di eccitamento da parte della donna.... Forse è una fantasia femminile ma SOLO se sono SIKURE che la persona con cui lo fanno gli piace oppure non gli COMMETTE VIOLENZA FISICA.... Del tipo: "Mi piacerebbe essere presa con forza quando sono nel parkeggio" Ma forse da ki gli piace e non da un puzzone skifoso e magari malato....
Chiedo skusa per il moralismo gratuito ma bisognerebbe kiedere alle donne cosa pensano alle donne....E non ai maski...Come me d'altronde.... Dovrei farmi di più i caxxi miei :roll:

Urbano Cairo
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#32 Messaggio da Urbano Cairo »

Magari sognano di essere stuprate da Tom Cruise e non da un comune delinquente dall'aspetto agghiacciante

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danny
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#33 Messaggio da danny »

Parakarro ha scritto: Probabilmente allora violentano sempre quelle sbagliate visto ke nella quasi totalità  dei casi vi sono delle lacerazioni vaginali che sono sinonimo di mancanza di lubrificazione e quindi di eccitamento da parte della donna.... Forse è una fantasia femminile ma SOLO se sono SIKURE che la persona con cui lo fanno gli piace oppure non gli COMMETTE VIOLENZA FISICA.... Del tipo: "Mi piacerebbe essere presa con forza quando sono nel parkeggio" Ma forse da ki gli piace e non da un puzzone skifoso e magari malato....
Chiedo skusa per il moralismo gratuito ma bisognerebbe kiedere alle donne cosa pensano alle donne....E non ai maski...Come me d'altronde.... Dovrei farmi di più i caxxi miei :roll:
hai ragione parakarro, ti quoto.

anche la lingua italiana ha spesso la fantasia di essere violentata, ma ció non vuol dire che vuole davvero essere penetrata con delle lettere K come a volte immagina.

chiedo scusa per il moralismo.
Sono un forumista-immagine.

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Parakarro
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#34 Messaggio da Parakarro »

Sono del partito della difesa della Kappa....O della Kakka...Ora non rikordo... :roll: :wink:

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Il Fede
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#35 Messaggio da Il Fede »

Kirth_Gersen ha scritto:Un libro che descrive scene molto crude tra uomo (carnefice e carceriere) e donna (vittima e prigioniera) è "Intensity", di Dean Koontz.
E' un romanzo thriller horror che ho adorato e che mi ha spinto a comprare molti altri libri dello stesso autore, senza peró purtroppo riuscire a trovarne un altro all'altezza (suggerimenti?).

Un altro che mi viene in mente è "Il gioco di Gerald" di S. King, nel quale la protagonista è una donna ammanettata al letto dal compagno.

Anche in "Birdman" di Mo Hayder ci sono parti di violenza fisica e tortura sulle donne, da parte di un uomo. Birdman affronta anche il tema della necrofilia e lo consiglio vivamente.

Concludo citando "Collezionista di Morte" di Mark Billingham che narra le gesta di un serial killer che riduce allo stato vegetativo le sue giovani vittime.
C'è un racconto che tratta di stupro scritto da Ammanniti, molto meno esplicito del tuo ma decisamente inquietante. Lo lessi molto tempo fa, non ricordo il titolo esatto, comunque se spulci la bibliografia di Ammanniti non dovresti far fatica a trovarlo.

Secondo me ci sono due elementi che stonano un po'.

1) La rabbia degli stupratori: avrebbe maggior effetto se fosse più suggerita e non urlata. La perversione ne guadagnerebbe.

2) I dialoghi da film americano anni '80. A oggi sono completamente superati. Non è scritto male, peró dovresti schiacciare di più il pedale dell'inquietudine e tralasciare quello dell'ostentazione della violenza, semplicemente perchè la descrizione nel dettaglio di uno stupro è una cosa già  sdoganata e, almeno a parer mio, lascia il tempo che trova. Cerca di usare una dialettica più graffiante e intuitiva. In ogni caso, ho letto cose scritte da persone molto più grandi ( faccio riferimento ai tuoi 16 anni, non ai tuoi 27 attuali )decisamente più mediocri. Rifinisci la tecnica, il genere pulp è tanto dozzinale e semplice quanto elaborato. Se ti appassiona, hai delle possibilità . :-D
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

blackhawk
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Re: [O.T.] - RACCONTO: Lo Stupro - (V.M. 18)

#36 Messaggio da blackhawk »

Kirth_Gersen ha scritto:
NB: Il racconto che segue è pura opera di fantasia. Qualsiasi riferimento a persone esistenti, realmente esistite o a fatti realmente accaduti è puramente casuale.

In questo racconto sono descritte dettagliatamente scene violente e di sesso.

Se siete minorenni o particolarmente sensibili siete pregati di non proseguire nella lettura.

Chiunque prosegua dichiara implicitamente di essere maggiorenne, consapevole e consenziente.


Mi auguro che quei bastardi alla fine faranno davvero una fine immonda.







LO STUPRO


"Tienila ferma Maurizio!". La voce di Alex era alterata a causa dello sforzo necessario per immobilizzare la ragazza. "Te lo avevo detto di non cambiare il piano, stupido figlio di puttana!... Ma tu non mi stai mai a sentire... Un giorno o l'altro una di queste troie ci scapperà  e saremo fottuti tutti quanti..., tu, io e pure Francesco...

Maurizio non badó all'offesa e si avventó sulla sedicenne sdraiata sul sedile posteriore della Mondeo, colpendola allo stomaco con un pugno. La ragazza gridó per il dolore, ma nonostante ció continuó a scalciare contro il corpo di Alex, che non riusciva ad afferrarla per il collo. Poi un secondo colpo, molto più forte del precedente la raggiunse al fianco destro, immobilizzandola.

Alex non aspettava altro, e le saltó addosso, legandole i polsi e le caviglie con uno spago. Quella era la parte che a Maurizio piaceva di meno; ogni volta che rapivano delle ragazze e riuscivano ad immobilizzarle, Alex le terrorizzava con il suo coltello a serramanico e si faceva implorare a lungo dalle giovani, che piangendo e singhiozzando lo scongiuravano di non far loro del male, che non lo avrebbero mai denunciato. Maurizio trovava tutto ció una perdita di tempo. Non c'era motivo di illudere quelle troie, perchè non potevano assolutamente permettersi di lasciarle vive o di scappare.

Una settimana prima aveva domandato ad Alex il motivo del suo comportamento. "Quelle puttanelle amano prenderci per il culo e ridere di noi; prima ti provocano e poi ti mandano a fare in culo non appena tenti di scambiare una parola con loro. Vedi Maurizio, la notte io mi prendo la rivincita su quelle troie e godo nel sentirle implorare e piangere! Prima di morire devono pregarmi di risparmiare loro la vita...capisci... Tutto questo mi dà  un senso di... ONNIPOTENZA!"

Quella era stata la risposta di Alex, e d'altro canto Maurizio aveva fatto una domanda inutile. Lo aveva sempre intuito. Era pazzo, oltre che misogino. Qualche anno prima Alex lo aveva sfidato ad una gara con i coltelli e lo aveva quasi ucciso nella foga della competizione. Maurizio se l'era cavata con dieci punti al braccio sinistro e con una falsa denuncia ad ignoti alla polizia. Alex, dal canto suo, lo aveva quasi ucciso e si era preso un grande spavento quando il sangue dell'amico gli era finito sulla maglietta.

Maurizio fu distolto dai suoi pensieri dalla voce di Alex che lo chiamava: "Tocca a te fratello..." disse porgendogli il coltello, "falle vedere cosa sei capace di fare ad una povera troietta come lei!"

Maurizio guardó la ragazza legata ed imbavagliata; aveva gli occhi stravolti e piangeva in silenzio. Non provava nessuna pietà  per lei, anzi, moriva dalla voglia di violentarla e di schiaffeggiarla fino a farla svenire. Siccome dopo avrebbe dovuto faticare a lungo per sbarazzarsi del corpo, voleva che almeno ne valesse la pena.

Mentre Alex si allontanava ridacchiando e si accendeva una sigaretta, scrutó il corpo della ragazza per controllare se l'amico le avesse lasciato dei segni di coltello sulla pelle. Fu felice di verificare che Alex non aveva esagerato. Sorridendo, si chinó sulla giovane, accarezzandole lentamente le cosce ed il seno. Non notando alcuna reazione, la liberó dallo spago che la immobilizzava. Poi le parló sottovoce:

"Ti diverti Laura, non è vero? Lo so che ti piace farti scopare dai ragazzi più grandi di te. Adesso vedrai, ti faró godere come non hai mai goduto prima, e poi Alex ti ammazzerà  con il suo coltello..."

Laura lo guardó senza capire; Alex l'aveva talmente spaventata che ora si trovava in stato di shock e si guardava intorno confusa.

Maurizio si sbottonó lentamente i jeans e le sfiló le Nike ed i pantaloncini aderenti, poggiandoli sul sedile anteriore dell'auto. Poi incominció a giocherellare con le mutandine della ragazza, accarezzandole i peli pubici ed insinuandole le dita nella vagina. Laura sussultó, come colpita da una scossa, e tentó di ritrarsi contro la portiera della Mondeo, ma Maurizio l'afferró per le gambe e la tiró fino a sè. La ragazza gridó spaventata e, con le poche forze che le rimanevano, tentó di colpirlo al volto, mirando agli occhi, ma riuscì solamente a graffiargli una guancia e ad aumentare la sua collera. Maurizio infatti le sferró un pugno allo stomaco, facendole mancare il respiro, dopodichè le strappó di dosso le mutandine e le fece divaricare le gambe con la forza. Nonostante la resistenza della ragazza, la penetró con foga, stringendole nel contempo i seni tra le mani. Laura singhiozzava e si dibatteva, mentre Maurizio le premeva il viso contro la guancia e la violentava.

Lo stupro duró circa venti minuti, durante i quali Laura Marino continuó a sperare che qualcuno udisse i suoi lamenti, magari proprio i suoi genitori che ormai dovevano aver sospettato che il suo ritardo non fosse dovuto ad un contrattempo, ma ad un problema molto più serio. Sperava che suo padre fosse già  in giro a cercarla assieme a Ralph, il suo cane, e che in qualche modo potesse trovarsi nei paraggi e udire le sue urla. Sentiva il peso del corpo di Maurizio sopra di lei ed il suo membro che la penetrava con forza, mentre il ragazzo la apostrofava con i termini più sconci che avesse mai sentito, per eccitarsi maggiormente.

Dopo averla violentata in quella posizione, la obbligó ad alzarsi e, minacciandola con il coltello di Alex, la costrinse a prendergli il pene in bocca. Laura obbedì disgustata ed aprì le labbra per accontentare Maurizio. Sperava ancora che se avesse assecondato le sue richieste sarebbe riuscita a convincerlo a non ucciderla e sarebbe potuta scappare lontano da quell'incubo e da quei mostri che l'avevano rapita. Ma purtroppo per lei, i due amici avevano già  deciso che dopo averla violentata e picchiata l'avrebbero strangolata come avevano fatto anche con le altre ragazze e avrebbero sepolto il cadavere nel bosco. Ignara dell'inevitabilità  della propria sorte, Laura Marino succhió il pene di Maurizio, che le stringeva i capelli con la mano sinistra, mentre con la destra impugnava il coltello con il quale la minacciava.

"Brava troia, vedo che ti piace fare i pompini... Potresti fare la puttana... Aspetta adesso... ora girati che ti voglio prendere da dietro..." Maurizio fece piegare la ragazza sul sedile posteriore dell'auto e, dopo essersi succhiato l'indice glielo introdusse nell'ano. Laura sussultó nel sentirsi esplorare dal dito di Maurizio e, piangendo, lo imploró:

"Ti prego... ti scongiuro, mi fai male, lasciami andare per favore... non lo diró a nessuno...te lo giuro... Non ce la faccio più... ti...prego!".

Maurizio le guardó le gambe: erano zuppe di sangue e di umori vaginali. L'aveva penetrata con tale violenza da farle sanguinare la vagina. La vista del sangue della ragazza lo impressionó e lo eccitó nello stesso tempo, aumentandogli la turgidità  dell'erezione. Incurante delle suppliche di Laura, le introdusse il pene tra i glutei e la sodomizzó da dietro stringendole i capezzoli tra le dita, muovendosi ritmicamente su e giù, senza mai estrarre il membro dalla ragazza. Quando si rese conto che stava per venire le tolse le mani dal seno e le allargó con forza le natiche, facendola gemere dal dolore. Quindi spinse il pene quanto più in fondo poteva e le venne dentro, ansimando dal piacere.

Laura piangeva ormai a dirotto e singhiozzava come una bambina; le sembrava di avere il fuoco tra le gambe. Si portó con cautela le mani alla vagina e le ritrasse sporche di sangue. Colta dalla disperazione si avventó con le poche forze che le rimanevano su Maurizio, gridando tra le lacrime:

"Maledetto bastardo, porco schifoso, ma non ti vergogni di quello che hai fatto? Brutto stronzo... dovresti subire tu quello che mi hai fatto provare... Non sei degno di chiamarti uomo, sei solo...un vigliacco di merda!...Mi fate schifo, tu e quello squilibrato del tuo amico!".

Maurizio le bloccó le braccia e le sferró un colpo sulla fronte col manico del coltello. Laura cadde accasciandosi sul sedile, sentendosi mancare le forze. Le si annebbió la vista e l'ultima cosa che sentì prima di svenire fu la voce del suo stupratore che chiamava Alex.






NOTA: Ho scritto questo breve racconto a 16 anni e solo recentemente ho deciso di pubblicarlo sul web. Doveva essere l'inizio di un romanzo thriller-horror, ma alla fine ne è uscito solo questo modesto testo... Ah, nel romanzo che avevo in mente, i ragazzi facevano una brutta fine...

Link originale: http://win.smeraldo.cc/public/forum/viewtopic.php?t=27

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Kirth_Gersen
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#37 Messaggio da Kirth_Gersen »

Il Fede ha scritto:C'è un racconto che tratta di stupro scritto da Ammanniti, molto meno esplicito del tuo ma decisamente inquietante. Lo lessi molto tempo fa, non ricordo il titolo esatto, comunque se spulci la bibliografia di Ammanniti non dovresti far fatica a trovarlo.

Secondo me ci sono due elementi che stonano un po'.

1) La rabbia degli stupratori: avrebbe maggior effetto se fosse più suggerita e non urlata. La perversione ne guadagnerebbe.

2) I dialoghi da film americano anni '80. A oggi sono completamente superati. Non è scritto male, peró dovresti schiacciare di più il pedale dell'inquietudine e tralasciare quello dell'ostentazione della violenza, semplicemente perchè la descrizione nel dettaglio di uno stupro è una cosa già  sdoganata e, almeno a parer mio, lascia il tempo che trova. Cerca di usare una dialettica più graffiante e intuitiva. In ogni caso, ho letto cose scritte da persone molto più grandi ( faccio riferimento ai tuoi 16 anni, non ai tuoi 27 attuali )decisamente più mediocri. Rifinisci la tecnica, il genere pulp è tanto dozzinale e semplice quanto elaborato. Se ti appassiona, hai delle possibilità . :-D
Ammaniti mi piace parecchio.

Forse ti riferisci alla raccolta di racconti "Fango"?

Oppure a "Ti prendo e ti porto via"?

Grazie per i suggerimenti, magari provo a fare un esperimento, a riscriverlo in ottica attuale...

Ciao!

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Kronos
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Re: [O.T.] - RACCONTO: Lo Stupro - (V.M. 18)

#38 Messaggio da Kronos »

Kirth_Gersen ha scritto: Se siete minorenni o particolarmente sensibili siete pregati di non proseguire nella lettura.
inutile a dirsi per le condizioni di accesso al forum.
"Duca conte buonasera..sono le 17...le serviamo un tè?" Maurizio Liberti, 25.03.2007
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#39 Messaggio da Padoa_Schioppa »

Kirth_Gersen ha scritto:
Il Fede ha scritto:C'è un racconto che tratta di stupro scritto da Ammanniti, molto meno esplicito del tuo ma decisamente inquietante. Lo lessi molto tempo fa, non ricordo il titolo esatto, comunque se spulci la bibliografia di Ammanniti non dovresti far fatica a trovarlo.

Secondo me ci sono due elementi che stonano un po'.

1) La rabbia degli stupratori: avrebbe maggior effetto se fosse più suggerita e non urlata. La perversione ne guadagnerebbe.

2) I dialoghi da film americano anni '80. A oggi sono completamente superati. Non è scritto male, peró dovresti schiacciare di più il pedale dell'inquietudine e tralasciare quello dell'ostentazione della violenza, semplicemente perchè la descrizione nel dettaglio di uno stupro è una cosa già  sdoganata e, almeno a parer mio, lascia il tempo che trova. Cerca di usare una dialettica più graffiante e intuitiva. In ogni caso, ho letto cose scritte da persone molto più grandi ( faccio riferimento ai tuoi 16 anni, non ai tuoi 27 attuali )decisamente più mediocri. Rifinisci la tecnica, il genere pulp è tanto dozzinale e semplice quanto elaborato. Se ti appassiona, hai delle possibilità . :-D
Ammaniti mi piace parecchio.

Forse ti riferisci alla raccolta di racconti "Fango"?

Oppure a "Ti prendo e ti porto via"?

Grazie per i suggerimenti, magari provo a fare un esperimento, a riscriverlo in ottica attuale...

Ciao!
Immagino si riferisca al racconto contenuto in Fango... "Rispetto" è il titolo.
Le tasse sono bellissime!

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Il Fede
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#40 Messaggio da Il Fede »

Sì, è in FANGO, quello dello stupro sulla spiaggia.
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

Muflone
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#41 Messaggio da Muflone »

Il Fede ha scritto:Sì, è in FANGO, quello dello stupro sulla spiaggia.
Quel racconto, Fede, è stato trasposto nel film "Ultimo Stadio", con Valerio Mastandrea. Agghiacciante.

L'effetto "branco" dev'essere qualcosa di veramente ancestrale. Io l'ho sentito affiorare più volte, nelle mie esperienze di gang. Non so se hai presente, Fede, quando pian piano si comincia a parlare solo tra i maschi presenti, "escludendo" le/la ragazze/a dal dialogo... e si diventa più "aggressivi". I romani lo chiamano "il FOMENTO".

Credo che tra gay - tutti maschi - l'effetto "branco" sia inesistente. àˆ così, Fede? Sto per visionarmi una scena di gruppo da un porno gay, proprio per questa curiosità . La regista è quella Chi Chi la Rue che ho scoperto assieme al performer etero Julià¡n Rà­os. Avevo cominciato ieri pomeriggio, ma ho interrotto perchè m'ha un attimo turbato, pareva... un banchetto cannibale! :) Si leccano tutti come se si volessero mangiare l'un l'altro. Giuro che me lo guardo presto, peró. Lunedì, magari.

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#42 Messaggio da Il Fede »

Muflone ha scritto:
Credo che tra gay - tutti maschi - l'effetto "branco" sia inesistente. àˆ così, Fede? Sto per visionarmi una scena di gruppo da un porno gay, proprio per questa curiosità . La regista è quella Chi Chi la Rue che ho scoperto assieme al performer etero Julià¡n Rà­os. Avevo cominciato ieri pomeriggio, ma ho interrotto perchè m'ha un attimo turbato, pareva... un banchetto cannibale! :) Si leccano tutti come se si volessero mangiare l'un l'altro. Giuro che me lo guardo presto, peró. Lunedì, magari.
L'effetto "branco"che intendi te fra i gay è l'opposto, ovvero è la condivisione di tutti gli impulsi animaleschi maschili. L'effetto branco di cui hai parlato, nei gay è un elemento esplosivo. Non puoi avere la più pallida idea di cosa significhi a livello di eccitazione avere accanto un ragazzo e mentalmente interagire con lui a livello di erezione. Un gruppo di maschi arrapati è capace di farsi scopate selvagge, confessarsi le peggio porcate e fantasie. Chi non ha abbastanza cervello ne esce distrutto. Il branco che te intendi è una botta di adrenalina pesante, a lungo andare il cervello ne risente...

Peró si fanno delle grandi scopate, l'intimità  che si crea fra ragazzi è qualcosa di impareggiabile :-D
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

Muflone
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#43 Messaggio da Muflone »

Il Fede ha scritto:L'effetto "branco"che intendi te fra i gay è l'opposto, ovvero è la condivisione di tutti gli impulsi animaleschi maschili. L'effetto branco di cui hai parlato, nei gay è un elemento esplosivo. Non puoi avere la più pallida idea di cosa significhi a livello di eccitazione avere accanto un ragazzo e mentalmente interagire con lui a livello di erezione. Un gruppo di maschi arrapati è capace di farsi scopate selvagge, confessarsi le peggio porcate e fantasie. Chi non ha abbastanza cervello ne esce distrutto. Il branco che te intendi è una botta di adrenalina pesante, a lungo andare il cervello ne risente...

Peró si fanno delle grandi scopate, l'intimità  che si crea fra ragazzi è qualcosa di impareggiabile :-D
Non mi è chiaro, forse per come scrivi. Quello che mi chiedo è: dov'è la condivisione? Cioè, in un gioco di squadra ci si esalta cercando di "domare" assieme l'altra squadra; in una gang ci si esalta, più o meno allo stesso modo "domando" assieme la/e donna/e... OK? Ma nella gang gay non c'è una controparte! àˆ come se fosse... come dire, l'attesa della partita. Eh eh, in pratica il ritiro!

(...) Minkia, mi sa che in qualche modo mi sono dato un suggerimento da solo. Ok, tu ri-spiegami tutto, va', peró con parole diverse. Io intanto mi guardo il video. àˆ tattile a mille, tutto toccamento/leccamento/sguardo.

Faccio un tentativo: a me sembra che il "messaggio" implicito che 'sti ragazzi si scambiano di continuo nell'ammucchiata non è "quanto sei zoccola" (tipico mantra della gang etero), ma "quanto sei figo".

Uff, mi si sta sforzando la testa. Non sono abituato a dover discernere così a fondo. Torno a letto.

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Ser J
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#44 Messaggio da Ser J »

Il Fede ha scritto:Chi non ha abbastanza cervello ne esce distrutto. Il branco che te intendi è una botta di adrenalina pesante, a lungo andare il cervello ne risente...
Quoto ogni singola parola

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Kirth_Gersen
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#45 Messaggio da Kirth_Gersen »

Il Fede ha scritto:Peró si fanno delle grandi scopate, l'intimità  che si crea fra ragazzi è qualcosa di impareggiabile :-D
Penso che non sia questione di sesso, quanto di mentalità .

Un gay che si accinge ad iniziare un'orgia con altri gay ha probabilmente molti meno tabù rispetto all'etero medio e da qui ne conseguono scopate davvero selvagge.

Ma se la stessa apertura mentale c'è fra uomo e donna penso che l'intimità  ed il piacere di un rapporto etero non abbiano nulla da invidiare ad un rapporto omosessuale.

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