Alle 20:00, come tutte le sere, Alessia Fabiani, la letterina di Passaparola, torna a casa. Ad attenderla c'è Elisabetta Canalis assieme a quattro uomini.
"E tu? Cosa fai a casa mia?"
"Da oggi tu sarai la mia schiava!"
"Cosa? ma hai bevuto!"
In quel preciso momento i tre uomini afferrano la Fabiani e la gettano per terra. Uno le tiene fermi i polsi dietro la schiena, un altro le tiene ferme le caviglie, mentre l'ultimo, dopo averla bendata, le tiene ferma la testa.
La Fabiani così si trova a terra e immobilizzata e non si rende conto di che cosa le sta succedendo. Ad un certo punto sente un forte odore di piedi e dopo qualche secondo sente due piedi caldi toccarle il viso. La prigioniera si rende subito conto che devono essere i piedi della Canalis.
"che schifo! che è questo puzzo di piedi!"
"annusa schiava!" le ordina la Canalis
"ma sei impazzita! liberami!"
"no! tu sarai la mia schiava!"
"mai! e toglimi questi piedi che puzzano"
Elisabetta, irritata dalla risposta della prigioniera, ordina ai suoi uomini di legarla ad un letto. I tre sollevano la Fabiani da terra e la portano su un letto. Qui dopo essere stata spogliata, la Fabiani si ritrova incatenata al letto. Le viene tolta la benda e la prigioniera, cercando di muoversi, vede i suoi polsi legati alla spagliera del letto con delle manette, e le sue caviglie legate ai piedi del letto.
"ma che vuol dire. Slegatemi!!!!!!!!"
In quel momento arriva la Canalis. Si siede sulla pancia della prigioniera e le dice
"Mi puzzavano i piedi schiava?"
"fai veramente schifo! odio il puzzo dei piedi. Si ti puzzavano e non poco."
"sai è da una settimana che non me li lavo"
"ma perchè mi hai fatto annusare i piedi e mi hai legata completamente nuda nel letto"
"te lo detto. sei la mia SCHIAVA!"
"no non saró mai la tua schiava, mai , neanche sotto tortura. Odio il puzzo dei piedi e odio baciare i piedi"
"vedremo, io sono convinta che dopo che ti ho torturata cambierai idea"
"TORTURATA!?, che vuol dire? che cosa vuoi farmi?"
Udita la parola tortura la Fabiani si impaurì. Aveva sempre sentito dire che la Canalis era una feticista e che le piaceva avere delle schiave ai suoi piedi, ma non si aspettava di essere torturata.
"vedrai schiava, che dopo neanche tre minuti di tortura mi chiederai pietà e accetterai di essere la mia schiava"
"no, cosa credi di farmi? tanto non accetteró mai! Resisteró alle tue torture!"
"nessuna schiava ha mai resistito alle mie torture"
"perchè, quante schiave hai torturato?"
"tante. ultimamente Maddalena Corvaglia."
"e dove è adesso?"
"si trova incatenata nella sua cella"
"cella? quale cella?"
"quella della mia prigione. Dove si trovano le mie schiave e dove verrai portata anche te!"
"Cosa! "
"o si vedrai che ti troverai bene ci sono molte famose"
"e chi?"
"Maddalena Corvaglia, Luisa Corna, Emanuela Folliero, ecc.."
" tu sei pazza. non saró mai la tua schiava!"
Elisabetta cominció a ridere e disse ai suoi uomini di cominciare la tortura. Elisabetta estró una piuma da una tasca e cominció a fare il solletico sotto le ascelle della Fabiani. La prigioniera che soffriva tremendamente il solletico, cominció a ridere come una pazza e a dimenarsi.
"noooooooo!!!! haaaaaaaaaa! Hiiiiiiiiiiii"
"ghiri ghiri ghiri"
"nooooooo!!! pietaaaaaaaaaa"
"ma come mi chiedi già pietà , se ho appena cominciato"
"no ti piego il solletico no, pietà , smetti non resisto più"
La Fabiani adesso capiva come aveva convinto la Canalis alle altre ragazze a diventare sue schiave. La tortura del solletico era tremenda, nessuna donna al mondo avrebbe resistito a una tortura del genere. Ad un certo punto la Canalis smise e la Fabiani tiró un sospiro di sollievo.
"allora schiava che ne dici della mia tortura?"
"ti prego slegami, il solletico non lo resisto è troppo. Abbi pietà , non resisto a questa tortura, liberami ti prego"
La Fabiani in questo momento, esaurita dalle forze, si mise a piangere come un bambina. Si sentiva finita. Era completamente nuda, legata a un letto, e inoltre si trovava sotto tortura, quel solletico che non resiste. Si era ormai convinta di diventare una schiava. Si vedeva già , nuda e in catene in un una cella puzzolente.
"adesso ricominciamo"
"cosa!?, no basta"
" e no, non ti pare che non abbia ancora finito?"
"che vuol dire?"
"non ti pare che abbia tralasciato una parte del tuo corpo a questo supplizzio?
"non so, non vorrai mica dire che..... oh no ti piego noooooooo! i piedi noooooo!"
La Calanis si riferiva proprio a quelli. Sapeva benissimo che la parte più sensibile al solletico fosse la pianta dei piedi. Avvicinandosi ai piedi, cominció a muovere su e giù la piuma sulla pianta dei piedi della Fabiani. La schiava non stava più nella pelle. Soffriva tantissimo il solletico. Dopo neanche due minuti gridó
"va bene saró la tua schiava!"
E da quel giorno la fabiani si trova in una cella incatenata e costretta ad annusare i piedi alla Canalis.
Solletico, M, 20, Firenze, Italia
