[O.T.] L'unica paura che resta nel futuro? E' di non esserci
Moderatori: Super Zeta, AlexSmith, Pim, Moderatore1
- dolcefatina79
- Primi impulsi
- Messaggi: 42
- Iscritto il: 16/01/2008, 22:20
- Località: centro italia
COMPLIMENTI E MAX RISPETTO per chi ha parlato delle proprie paure, non è facile... nemmeno esorcizzarle.
( a parte la motivata paura delle malattie a trasmissione sessuale... che se non fosse per quelle, mi dedicherei al sesso,
senza auto-limiti e rinunce... visto che l'appetito non mi manca e so anche apprezzare ció che merita di esserlo. )
per il resto zero paranoie: paura di morire... paura di perdere... paura di invecchiare... paura... NON SO COSA SIANO.
un pó di ansia nei primi anni dell'università , per volontà di perfezionismo, (eppure non ci tenevo al voto del prof., all'immagine) ero io che dovevo riuscire bene ai miei soli occhi... ( totalmente indipendente dal giudizio altrui! ) mi irrita solo la prepotenza del giudizio altrui e chi vuole rompermi i cogl....
ma poi quest'ansia è stata brillantemente superata con la seconda laurea... ed è diventato un gioco divertente, prendermi gli esami studiandoli una notte, o in pochi giorni, li dove altri affannavano per mesi... con risultati inferiori!
di cosa dovrei avere paura...? giro il mondo da sola... la gente poco raccomandabile, sono amici nel cui cuore mi sono costruita una casa e una rendita vitalizia...? !
non voglio sembrarvi atipica, lo sono, con l'orgoglio di esserlo.
lo so LUPO che sta cosa ti irrita, non leggermi. semplice.
UNA CHE HA CAPITO TUTTO DELLA VITA e se la gode alla grande....
( a parte la motivata paura delle malattie a trasmissione sessuale... che se non fosse per quelle, mi dedicherei al sesso,
senza auto-limiti e rinunce... visto che l'appetito non mi manca e so anche apprezzare ció che merita di esserlo. )
per il resto zero paranoie: paura di morire... paura di perdere... paura di invecchiare... paura... NON SO COSA SIANO.
un pó di ansia nei primi anni dell'università , per volontà di perfezionismo, (eppure non ci tenevo al voto del prof., all'immagine) ero io che dovevo riuscire bene ai miei soli occhi... ( totalmente indipendente dal giudizio altrui! ) mi irrita solo la prepotenza del giudizio altrui e chi vuole rompermi i cogl....
ma poi quest'ansia è stata brillantemente superata con la seconda laurea... ed è diventato un gioco divertente, prendermi gli esami studiandoli una notte, o in pochi giorni, li dove altri affannavano per mesi... con risultati inferiori!
di cosa dovrei avere paura...? giro il mondo da sola... la gente poco raccomandabile, sono amici nel cui cuore mi sono costruita una casa e una rendita vitalizia...? !
non voglio sembrarvi atipica, lo sono, con l'orgoglio di esserlo.
lo so LUPO che sta cosa ti irrita, non leggermi. semplice.
UNA CHE HA CAPITO TUTTO DELLA VITA e se la gode alla grande....
La paura piu' grande e' l'ipotesi peggiore.
Abituarsi alla vita.
Alla deformita' permanente dell'abitare un corpo umano, che ha caldo, freddo, fame, sete, sente dolore, fa sforzo anche solo per respirare.
Se venti anni fa mi avessero mostrato quello che sarei diventato, avrei cercato il primo rasoio a portata di mano per tagliarmi la gola.
Invece sono arrivato a vent'anni dopo.
La paura peggiore e' arrivare al futuro, esserci, viverlo sapendo che l'unica ipotesi plausibile e' il guardare un muro ritinteggiato in un reparto di rianimazione, rimpiangendo di non aver avuto i coglioni di usare una pistola prima.
Tutto il resto, l'avere per esempio qualcuno che ci ha amato accanto, e' grandemente inessenziale.
Quando sei nella merda, poco importa che ti guardi qualcuno per cui sei importante, vorresti solo non esserci.
In sintesi, la paura peggiore e' proseguire quest'esistenza intrappolato nella galera che il caso mi ha dato.
L'uscita, si azione con 2.5kg di pressione,
Ma non e' facile.
Ci si abitua a tutto, anche alla deformita'.
Abituarsi alla vita.
Alla deformita' permanente dell'abitare un corpo umano, che ha caldo, freddo, fame, sete, sente dolore, fa sforzo anche solo per respirare.
Se venti anni fa mi avessero mostrato quello che sarei diventato, avrei cercato il primo rasoio a portata di mano per tagliarmi la gola.
Invece sono arrivato a vent'anni dopo.
La paura peggiore e' arrivare al futuro, esserci, viverlo sapendo che l'unica ipotesi plausibile e' il guardare un muro ritinteggiato in un reparto di rianimazione, rimpiangendo di non aver avuto i coglioni di usare una pistola prima.
Tutto il resto, l'avere per esempio qualcuno che ci ha amato accanto, e' grandemente inessenziale.
Quando sei nella merda, poco importa che ti guardi qualcuno per cui sei importante, vorresti solo non esserci.
In sintesi, la paura peggiore e' proseguire quest'esistenza intrappolato nella galera che il caso mi ha dato.
L'uscita, si azione con 2.5kg di pressione,
Ma non e' facile.
Ci si abitua a tutto, anche alla deformita'.
- bigtitslover
- Veterano dell'impulso
- Messaggi: 4285
- Iscritto il: 18/01/2007, 11:24
- Località: un cargo battente bandiera liberiana
grande post sulle paure... puó venirne fuori di tutto, da cose personalissime a più generali elucubrazioni su dove andremo a finire, ecc...
la cosa che mi fa più paura per il futuro non è il non vivere, ma il vivere orrendamente, intrappolato nel mio corpo ad es. perchè so già che non possiedo la forza d'animo per trovare un'alternativa possibile e soddisfacente alla vita che conduco adesso...
e poi la paura di ferire gli altri e la paura di ferire me steso per non ferire gli altri... non sono un essere totalmente autosufficiente e a volte non ho quel sano egoismo che fa vivere più a lungo...
paure quotidiane non ne ho molte, nel senso che ho una magnifica attitudine a posticipare problemi e avvenimenti negativi, cercando di far finta di nulla... la ovvia paura conseguente è che nel frattempo monti una marea sotterranea di merda che mi travolgerà quando meno me l'aspetto...
la cosa che mi fa più paura per il futuro non è il non vivere, ma il vivere orrendamente, intrappolato nel mio corpo ad es. perchè so già che non possiedo la forza d'animo per trovare un'alternativa possibile e soddisfacente alla vita che conduco adesso...
e poi la paura di ferire gli altri e la paura di ferire me steso per non ferire gli altri... non sono un essere totalmente autosufficiente e a volte non ho quel sano egoismo che fa vivere più a lungo...
paure quotidiane non ne ho molte, nel senso che ho una magnifica attitudine a posticipare problemi e avvenimenti negativi, cercando di far finta di nulla... la ovvia paura conseguente è che nel frattempo monti una marea sotterranea di merda che mi travolgerà quando meno me l'aspetto...
"Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette...mentre fuori c'è la Morte!" - Boris 3 -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
WARDOG ha scritto:La paura piu' grande e' l'ipotesi peggiore.
Abituarsi alla vita.
Alla deformita' permanente dell'abitare un corpo umano, che ha caldo, freddo, fame, sete, sente dolore, fa sforzo anche solo per respirare.
wardog, ecco quel che fa per te... i Transumanisti e la loro cosiddetta Massima Centrale del Transumanismo (MCT): "è etico e desiderabile utilizzare mezzi tecnoscientifici per superare la condizione umana (data)"
http://www.transumanisti.it/
http://www.transhumanism.org/index.php/WTA/index/
http://en.wikipedia.org/wiki/Transhumanism
You are what you is (Frank Zappa)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
"Cosa c'entra il Papa con l'apertura dell'anno accademico? E' come se a un concistoro si decidesse di invitare Belladonna" (Sacre Scuole)
"Che ci posso fare? Le banalità non mi emozionano" (Breglia)
- Husker_Du
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 13931
- Iscritto il: 30/11/2003, 21:56
- Località: United Kingdom
Anch'io negli anni 80 avevo paura della polizia segreta della DDR...balkan wolf ha scritto: ho paura della stasi



A parte questa battuta della minkia.....al momento non ho paura del futuro.....perche' non ci penso e non voglio pensarci.....in questo periodo vivo minuto per minuto senza nessun programma neppure per il giorno dopo...al momento mi sta bene cosi'....
"Signori benpensanti, spero non vi dispiaccia,
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
se in cielo in mezzo ai Santi, Dio fra le sue braccia, soffochera' il singhiozzo di quelle labbra smorte che all'odio e all'ignoranza preferirono la morte"
- Drogato_ di_porno
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 78006
- Iscritto il: 20/06/2002, 2:00
sempre circoscritti i 3d dello zio bella
allora la paura del "non esserci" è
"...cominciava la notte e la fine di quella notte avrebbe portato anche la sua fine. questo doveva cercare di comprendere.[...]Domani non vivrà più. Sarà impiccato.[...]Non era facile comprendere tutto questo e capacitarsene. Era addirittura impossibile.[...]C' erano troppe cose da cui non aveva ancora preso congedo.[...]...dai colli doveva prender congedo, dal sole, dal cielo azzurro cosparso di nuvole bianche, dagli alberi e dai boschi, dalla vita errabonda, dall' amore, dalle ore del giorno e dalle stagioni dell' anno.[...]Finito! Tutto finito![...]l' indomani un uccello volava per l' aria e lui non lo vedeva più, una bellissima fanciulla cantava alla finestra ed egli non l' udiva più, il fiume continuava a scorrere e i pesci a guizzar dentro, muti, brillava il sole, il cielo stellato, i giovani andavano a ballare...e tutto andava avanti, tutti gli alberi proiettavano la loro ombra, tutti gli uomini guardavano con occhi lieti o tristi, e i cani abbaiavano, e le mucche muggivano nelle stalle dei villaggi; e tutto senza di lui, nulla gli apparteneva più, egli era strappato da tutto[...]No egli non l' avrebbe accettato. In tutti i casi si rifiutava di morire; aveva tentato invano di adattarsi a questa sorte, di accettarla, non c' era riuscito, avrebbe difeso la sua vita fino all' ultimo istante con ogni goccia del suo sangue. SI sarebbe difeso, avrebbe lottato fino all' ultimo...a qualunque prezzo."
L' esperienza del Nulla, il nichilismo. qualcosa più di paura, è terrore, angoscia. si ha paura di qualcosa mentre si ha angoscia di niente. la morte è qualcosa che non vogliamo neppure contemplare, la possibilità che tutte le altre possibilità non si realizzino, l' idea che qualunque cosa facciamo in vita sia irrilevante, che tutte le cose si equivalgano.
la morte è la paura più grande. l' uomo ha saputo di sè quando ha saputo della morte. la cultura è proprio il tentativo di fugare il sospetto della completa insensatezza del mondo, o di dilatare il più possibile nel tempo la vita. prima di sapere della morte non c' erano tempo "vissuto" e storia della civiltà .
un anziano diceva che aveva paura della morte da giovane, quand' era vecchio non più. in effetti da giovani abbiamo da perdere la giovinezza, l' aspetto fisico, la volontà di fare questo e quello, la speranza che domani sia meglio di oggi. in realtà si ha paura sempre prima, dopo ci puó soltanto essere rimpianto. il grande wardog aveva ragione quando diceva che non esistendo il futuro e il passato tanto vale concentrarsi sul presente.
pensate a Brad Pitt che deve lasciare qui la sua bellezza e quella della Jolie. se la gode ma dopo averla goduta è come se non l' avesse mai fatto.

allora la paura del "non esserci" è
"...cominciava la notte e la fine di quella notte avrebbe portato anche la sua fine. questo doveva cercare di comprendere.[...]Domani non vivrà più. Sarà impiccato.[...]Non era facile comprendere tutto questo e capacitarsene. Era addirittura impossibile.[...]C' erano troppe cose da cui non aveva ancora preso congedo.[...]...dai colli doveva prender congedo, dal sole, dal cielo azzurro cosparso di nuvole bianche, dagli alberi e dai boschi, dalla vita errabonda, dall' amore, dalle ore del giorno e dalle stagioni dell' anno.[...]Finito! Tutto finito![...]l' indomani un uccello volava per l' aria e lui non lo vedeva più, una bellissima fanciulla cantava alla finestra ed egli non l' udiva più, il fiume continuava a scorrere e i pesci a guizzar dentro, muti, brillava il sole, il cielo stellato, i giovani andavano a ballare...e tutto andava avanti, tutti gli alberi proiettavano la loro ombra, tutti gli uomini guardavano con occhi lieti o tristi, e i cani abbaiavano, e le mucche muggivano nelle stalle dei villaggi; e tutto senza di lui, nulla gli apparteneva più, egli era strappato da tutto[...]No egli non l' avrebbe accettato. In tutti i casi si rifiutava di morire; aveva tentato invano di adattarsi a questa sorte, di accettarla, non c' era riuscito, avrebbe difeso la sua vita fino all' ultimo istante con ogni goccia del suo sangue. SI sarebbe difeso, avrebbe lottato fino all' ultimo...a qualunque prezzo."
L' esperienza del Nulla, il nichilismo. qualcosa più di paura, è terrore, angoscia. si ha paura di qualcosa mentre si ha angoscia di niente. la morte è qualcosa che non vogliamo neppure contemplare, la possibilità che tutte le altre possibilità non si realizzino, l' idea che qualunque cosa facciamo in vita sia irrilevante, che tutte le cose si equivalgano.
la morte è la paura più grande. l' uomo ha saputo di sè quando ha saputo della morte. la cultura è proprio il tentativo di fugare il sospetto della completa insensatezza del mondo, o di dilatare il più possibile nel tempo la vita. prima di sapere della morte non c' erano tempo "vissuto" e storia della civiltà .
un anziano diceva che aveva paura della morte da giovane, quand' era vecchio non più. in effetti da giovani abbiamo da perdere la giovinezza, l' aspetto fisico, la volontà di fare questo e quello, la speranza che domani sia meglio di oggi. in realtà si ha paura sempre prima, dopo ci puó soltanto essere rimpianto. il grande wardog aveva ragione quando diceva che non esistendo il futuro e il passato tanto vale concentrarsi sul presente.
pensate a Brad Pitt che deve lasciare qui la sua bellezza e quella della Jolie. se la gode ma dopo averla goduta è come se non l' avesse mai fatto.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
- federicoweb
- Storico dell'impulso
- Messaggi: 27659
- Iscritto il: 25/10/2007, 1:17
- Località: Milano
- Contatta:
ho paura di non provare piu' soddisfazione in cio' che faccio...
di alzarmi la mattina e rendermi conto ch sto sopravvivendo e non sto lasciando nessun segno....
di alzarmi la mattina e rendermi conto ch sto sopravvivendo e non sto lasciando nessun segno....
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.
la mia paura più consistente è quella di smarrire la sfacciattagine, l'arroganza che in questi anni mi ha contraddistinto portandomi ad ovviare al mio deficit di capacità competitiva nei confronti dei miei simili, (una competitività che si sostanzia nell'inadeguatezza a sfruttare a mio vantaggio la disputa per l'avanzamento sociale ed economico della mia condizione)............
per cui ho terrore di una vecchiaia nella quale il potere il denaro ed il prestigio sociale mi potranno apparire alla stregua di accessori irrinunciabili e dove la loro eventuale penuria o mancanza mi possa condurre alla frustrazione esistenziale ed alla conseguente prostrazione psicologica ed emotiva..........
per cui ho terrore di una vecchiaia nella quale il potere il denaro ed il prestigio sociale mi potranno apparire alla stregua di accessori irrinunciabili e dove la loro eventuale penuria o mancanza mi possa condurre alla frustrazione esistenziale ed alla conseguente prostrazione psicologica ed emotiva..........
"Dietro ogni italiano si nasconde un cretino"
Ennio Flaiano.
Ennio Flaiano.
Ho paura di non innamorarmi
Ho paura di innamorarmi
Ho paura della violenza
Ho paura delle malattie gravi delle persone a cui tengo
Ho paura di non riuscire a farmi capire
ho paura di non essere riuscito a far tutto.....quando scadrà l'affitto di questo corpo idiota
Ho paura di innamorarmi
Ho paura della violenza
Ho paura delle malattie gravi delle persone a cui tengo
Ho paura di non riuscire a farmi capire
ho paura di non essere riuscito a far tutto.....quando scadrà l'affitto di questo corpo idiota
Per essere perfetta le mancava un difetto
Ditele che la perdóno per averla tradita
Ditele che la perdóno per averla tradita
Re: [O.T.] L'unica paura che resta nel futuro? E' di non ess
Mi preoccupo di morire serena sapendo che ho fatto tutto quello che potevo.bellavista ha scritto:Citazione coltissima per 3d serale molto ispirato.
Di cosa vi preoccupate quotidianamente? E di cosa vi preoccupate per il futuro?