Ciao a tutti, dopo aver lurkato a lungo mi sono finalmente deciso ad entrare in Superzeta. L'argomento "acchiappo" è un evergreen, e visto il proliferare di topic più o meno correlati ho pensato di condividere con voi la mia esperienza, sperando che possa venire fuori qualcosa di interessante per tutti.
La mia premessa è un ossimoro: sono molto timido ma allo stesso tempo coraggioso, dunque spesso (ma non sempre) riesco a vincere la timidezza e a fare qualche approccio. Non amo frequentare locali, non frequento più luoghi ricreativi (palestra ecc...), anche perché ho un lavoro che mi obbliga a stare a lungo davanti al pc. Sono un po' solitario, nel senso che mi trovo più a mio agio in una dimensione di coppia (cioè uscire in due -meglio se con una donna, eheh-) che in una di gruppo. Ho poco meno di 30 anni, mi ritengo di discreto aspetto anche se più che quello credo che conti l'autostima. Dopo aver vissuto momenti molto bui in questo senso, ci ho lavorato molto a posso dire di avere una buonissima stima di me stesso.
Per rimorchiare (o almeno provarci) ho due opzioni
- Ogni giorno vado a correre in un parco vicino a casa mia
- Nel weekend mi prendo un pomeriggio per andare in centro (abito in una città di medie dimensioni), da solo, e osservare la fauna femminile.
Partiamo dalla prima situazione, più classica. A correre si incrociano donne di ogni tipo: grassone in cerca di dimagrimento, ragazze giovani e carine, MILF più o meno attraenti, persone che si limitano a passeggiare. Insomma, c'è di tutto. Una tattica che ho sempre ritenuto valido è quella del bigliettino. Partendo dal presupposto che la tipa che vuoi abbordare la incroci spesso, è probabile che anche lei ti abbia notato. Questo offre il vantaggio di poter personalizzare il bigliettino. Il contenuto standard l'ho trovato proprio qui su Superzeta (
viewtopic.php?t=20214&postdays=0&postor ... &start=165, non finirò mai di ringraziare Lupus Ejacula). Ovviamente l'ho adattato alla situazione: "Se leggi queste righe vuol dire che ho avuto il coraggio di fermarti...vederti rende più piacevoli e meno faticosi i miei allenamenti...se ti va chiamami (numero di cel), altrimenti grazie lo stesso...". L'idea è poi fermare la ragazza, dirle che era da un po' che la volevo fermare e che se non le dava fastidio le avevo scritto un bigliettino.
Finora l'ho sperimentata 4 volte. Premetto che non sono mai riuscito a concludere, vado dalla peggiore alla migliore.
1) "Scusa, posso disturb..." "No", e ha tirato dritto. Tipa sui 30 anni che veniva solo a camminare.
2) Ragazza intorno ai 18 che avevo visto 2-3 volte. Al mio "era da un po' che volevo conoscerti" mi ha detto "Dai, devo andare a casa....". Le ho detto del biglietto e mi ha detto che preferiva non prenderlo. Due di picche dato perlomeno con eleganza.
3) Tipa intorno ai 22-23, non un granchè, bassa e un po' tarchiata, ammetto che la volevo usare come cavia ïŠ. La fermo le dico del biglietto parliamo un po' e non lo prende. Però è cordiale, ci si incontra di nuovo ci si saluta finchè un giorno mi affianco a lei e corriamo insieme per un po'. Prima di salutarci glielo chiedo di nuovo e lo prende. Qualche giorno dopo mi ferma e mi ringrazia. Io ringrazio un po' freddamente, anche perché se fosse stata interessata realmente mi avrebbe chiamato. Da allora (un anno fa) ci incrociamo ogni tanto, saluto e niente più.
4) Ragazza di 22 anni, carinissima. Veniva spesso a passeggiare col cane. La fermo, si ferma, capisco subito che non è italiana. Azzecco subito che è russa, lei contentissima dice che l'avevano spesso scambiata per svedese o tedesca. Parliamo un po', ci presentiamo, prende il biglietto di buon grado. La sera stessa mi arriva questo sms: "Ciao, prima di tutto voglio ringraziarti per quello che mi hai scritto, mi fa molto piacere e sono contenta di averti conosciuto. Spero che tu abbia capito chi sono, sono quella di oggi...Questo è il mio numero di cel, magari un giorno se ti fa piacere possiamo prendere un caffè tanto per conoscerci meglio. Buonanotte". Ero al settimo cielo. Siamo usciti una settimana dopo, due ore abbastanza gradevoli ma evidentemente non le sono piaciuto. Sms tre giorni dopo, niente risposta. Sms due settimane dopo, niente risposta. Allora ho dignitosamente gettato la spugna. Ogni tanto ci incrociamo e ci salutiamo, ma non la importuno. In fondo le sono grato per l'educazione, per avermi chiamato e aver accettato di uscire. E' andata male l'uscita ma pazienza.
Quest'ultimo episodio mi fa pensare che questa sia una tecnica vincente, perché cmq ha assicurato un'uscita con una ragazza molto carina (il fatto che sia straniera, però, fa pensare che le italiane siano più difficili). Se qualcuno ha consigli su come affinare la cosa (metodo di approccio, testo del bigliettino...) è ben accetto.
Seconda situazione, difficilissima ma che mi intriga moltissimo. Andare in giro in centro (da solo) e cercare donne da fermare. Mentre a correre non ho preferenze in particolare, qui in genere preferisco le MILF. Vi dico come mi comporto: punto esclusivamente donne sole, le seguo per un po' per capire che fanno. Lascio perdere quelle che vanno di fretta oppure si capisce che sono diretta da qualche parte, mentre mi soffermo su quelle che guardano le vetrine e cmq capisco che girano a vuoto. A quel punto scatta la cosa più difficile: l'approccio. La mia idea (messa in pratica solo due volte ma con risultati negativi) è fermarla e dire una storiella del tipo: "Scusa se ti disturbo, ti ho vista prima e speravo di incrociarti di nuovo. Ti inviterei a bere qualcosa ma credo sia troppo invadente, allora ho scritto il mio numero in un biglietto (falso: l'avevo già pronto). Se vuoi te lo lascio" ecc....
Il fatto è che qui la timidezza ha spesso la meglio sul coraggio. Mi è capitato più volte di seguire tipe che poi entravano in portoni senza riuscire a fermarle prima, o cmq di non avere il coraggio di approcciarle. Ci ho provato solo due volte dopo essermi assicurato che giravano a vuoto. La prima, al mio "scusa, posso disturbarti un secondo" ha risposto no e ha tirato dritto. Secondo me mi ha scambiato per un accattone che voleva soldi. Strano, perché mi vesto bene, ma di questi tempi di può stare. Questa è la sensazione che ho avuto.
La seconda (35-40enne molto attraente) mi ha detto: "Dimmi", ma quando ha capito che ci stavo provando ha detto che è impegnata. Sarà , ma da allora l'ho incrociata una marea di volte, sempre da sola, sempre vestita bene...Ieri ci siamo trovati in una via quasi deserta, volevo quasi salutarla ma ho lasciato perdere perché comunque so che si rischia sempre di superare il confine dell'invadenza. Questa qui per me resta comunque un mistero. Nei pomeriggi del weekend si fa sempre due ore di passeggiata, sempre da sola. Indecifrabile.
Questo è quanto. Anche in questo caso se qualcuno ha consigli per migliorare la tattica...
Adesso a correre ho puntato una ragazza che viene quasi tutti i giorni, coetanea o giù di lì. Mi frena il fatto che abita proprio da quelle parti e che cmq ci incroceremmo spesso, e vorrei evitare imbarazzi in caso di rifiuto (le altre erano frequentatrici saltuarie, questa viene 4 volte a settimana). Però mi piace molto.
In città ho beccato una MILF incredibile. Avrà tra i 45 e i 50, bruttina di viso ma corpo da favola. L'avevo adocchiata un paio di mesi fa, calze a rete e scarpe da urlo. Non ebbi il coraggio anche perché il tutto durò due minuti (fino a casa sua...). L'ho ribeccata ieri. Sulle prime non l'ho riconosciuta, poi ho visto la strada che ha fatto e mi sono ricordato che era la stessa di due mesi prima...anche stavolta non ho avuto il tempo di prendere il respiro e provarci. Probabilmente la incrocerò di nuovo. Qualcuno ha consigli su come approcciarla? Una che va a fare la spesa vestita così non può sfuggirmi....
Diciamo che la prima frase è propedeutica, il sorriso facoltativo no
