[O.T.] l' INDIGNATO ZETIANO (fegati esplosi)

Scatta il fluido erotico...

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OSCAR VENEZIA
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#106 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
Dark Side ha scritto:*

Ostia premia Gelli poeta, è polemica

L´opposizione: cerimonia pagata con i soldi del Comune. Croppi: nessun finanziamento

Licio Gelli, maestro venerabile della loggia P2, condannato a 10 anni con sentenza definitiva della Cassazione per depistaggio sulla strage di Bologna, e a 12 anni per la bancarotta del Banco Ambrosiano. Ma all´associazione Anco Marzio di Ostia, che ha deciso di premiarlo per il suo "Dizionario poetico", questi precedenti non interessano, tanto che lo ha invitato a ritirare il riconoscimento nella cerimonia ufficiale del "Premio Città  di Ostia", il prossimo 13 giugno.

E oggi, nell´aula consiliare del XIII municipio, sarà  presentata la manifestazione, con la partecipazione annunciata del minisindaco Giacomo Vizzani, Pdl.

Nel centrosinistra è già  scoppiata la rivoluzione. Il capogruppo del Pd in XIII Paolo Orneli e il consigliere comunale Paolo Masini, sempre Pd, annunciano due interrogazioni urgenti a risposta scritta, al presidente del municipio Vizzani e al sindaco Alemanno, ed una fiaccolata silenziosa di protesta per il 13 giugno. «Vogliamo sapere se Comune o XIII municipio - spiegano Orneli e Masini - hanno concesso patrocini o contributi, e di che importo, all´associazione Anco Marzio che organizza il Premio e chiediamo la ragione per la quale è stato concesso l´uso dell´aula consiliare del municipio per la conferenza di presentazione di questa deprecabile iniziativa».

«Siamo senza parole e indignati per la decisione dell´organizzatore del Premio città  di Ostia, ma anche dell´amministrazione, di concedere fondi pubblici», denuncia Angelo Bonelli, dei Verdi. «Profondo sdegno» esprime anche l´associazione Severiana di Ostia. L´assessore comunale alla Cultura Umberto Croppi vuole subito chiarire: «Questa edizione del Premio non ha ricevuto nessun finanziamento dal Comune, mentre le passate amministrazioni lo hanno sostenuto ogni anno». «Ma sempre in virtù di emendamenti al bilancio presentati da consiglieri del centrodestra», ribatte Orneli, che ricorda come il presidente dell´associazione, Tonino Colloca, sia il padre del capogruppo Pdl in XIII, Salvatore, nominato da Vizzani consigliere delegato alla Cultura. «La giuria ha deciso autonomamente a chi destinare i propri riconoscimenti» dice Vizzani. E l´associazione Anco Marzio: «Licio Gelli nel 1996 è stato candidato al premio Nobel per la letteratura». «Ma dopo il premio a Gelli ci sarà  il Nobel per la pace a Hitler?», chiede Stefano Pedica, segretario regionale Idv.
Andiamoci a leggere alcune poesie di Licio:



Il mio domani


Passano gli anni e il tempo affresca le rughe,
scalfisce i segreti remoti che durano nel cuore
e traccia sulle pieghe del viso il mio domani
che sarà  perenne di giorni appena consumati.
Gli occhi stazionano sulla biblioteca, sui libri
a pile che non ho ancora letto e così penso
al quadrante sbiadito d'un orologio statico
e mi chiedo tra me quanto tempo mi rimane.
Il tuo ricordo pare una magia fuori del tempo
dove la memoria ondeggia su ció ch'è perduto,
scivoli sui silenzi il vento acre dell'esistenza
e sembra prodigio il seme che diventa albero.
Fischia sulle cime l'alito ghiacciato della sera
ed una tenerezza antica si apre nel pensiero,
spalanca un canto triste nel vuoto della mente
ed un sussurro di tristezza girella nell'ignoto.
Mi porto dentro ascendenze di nomadi e fuggo
dal destino malevolo che ombreggia i ricordi,
a novembre il vento cava dal giardino le foglie
e con esse trascina via anche la gioia della vita.
Il cuore defluisce nel fiume quieto dei ricordi
e ritorna la tristezza e avanza il dolore cupo
che tende l'anima con il tocco d'una carezza
e delinea inimmaginabile il soffio della vita.
Così mi abbandono al volo d'un sogno quieto
che pure si dilata nel profilo delle ore buie,
pure c'è ancora un fremito di vita nella mente
mentre con gli occhi spalancati cerco il cielo.

le altre:

http://www.club.it/autori/licio.gelli/l ... oesie.html




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Paperinik
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#107 Messaggio da Paperinik »

Napoli: folla difende spacciatori da carabinieri

30 Maggio 2009 16:18 CRONACHE

NAPOLI - Hanno dovuto chiamare i rinforzi via radio per scampare al linciaggio i poliziotti che ieri sera a Caivano, in provincia di Napoli, hanno arrestato 2 spacciatori: la folla, composta anche da molte donne e bambini, si e' dispersa solo all'arrivo delle altre volanti. (Agr)


FORZA....FORZA....FORZAAAAAAAAAAAAA

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"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.

06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI

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Dark Side
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#108 Messaggio da Dark Side »

*

BOSS DEPRESSO, DA 41 BIS A DOMICILIARI


La decisione è stata contestata dalla Procura di Catania


CATANIA - Il presunto boss Giacomo Maurizio Ieni, 52 anni, indicato come il capo della cosca mafiosa Pillera è fortemente depresso e per questo lascerà  il regime di 41 bis, anche se scontato nel centro clinico del carcere di Parma, per passare agli arresti domiciliari a casa, a Catania. E' la decisione della terza sezione penale del Tribunale del capoluogo etneo per "gravi motivi di salute" contestata duramente dalla Procura etnea e da politici. Il suo stato di "depressione malinconica" , secondo i giudici, è infatti così grave da renderlo incompatibile con la detenzione e che "l'ambiente familiare appare allo stato insostituibile" per curarlo. "In casa - scrivono i giudici - potrà  ricevere quel sostegno psicologico che la struttura carceraria non puó dargli. Tra l'altro la sua condizione personale è tale da fare ritenere che ci si trovi in presenza di una situazione di pericolosità  grandemente scemata". Ieni, detenuto dal 30 giugno del 2006 per associazione mafiosa, nell'ambito del procedimento Atlantide con il quale la polizia ritenne di svelare i rapporti tra esponenti di Cosa nostra e imprenditori etnei, nella precedente udienza del processo, in teleconferenza da Parma, era scoppiato in lacrime davanti ai giudici sostenendo di "essere fortemente depresso e di non riuscire a stare in carcere". Il Tribunale, accogliendo la richiesta dei suoi legali, gli avvocati Enrico Trantino e Giuseppe Lipera, che ricordano come il loro assistito durante la detenzione abbia perduto 20 chilogrammi di peso e attuato lo sciopero della fame, adesso gli ha concesso gli arresti domiciliari ritenendo che "l'affetto dei familiari" è per lui terapia unica e insostituibile.

La decisione è "fortemente contestata" dalla Procura di Catania che in sede di udienza aveva espresso parere negativo e si dice "estremamente sorpresa e sgomenta". E questo, precisano i magistrati della Dda, sia "per la pericolosità  sociale del soggetto al quale sarà  permesso di tornare a Catania" sia perchè "nella perizie redatte non ce n'era alcuna che stabilisce che il suo stato di salute sia incompatibile con la detenzione in un centro medico, così come si trovava ristretto". La valutazione del Tribunale è stata contestata, in maniera trasversale, da esponenti politici. Per il capogruppo del Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, è una "decisione che indigna, crea un pericolosissimo precedente e mina fortemente la credibilità  delle istituzioni". L'esponente del Pdl ricorda anche che "la maggioranza in questa legislatura ha invece posto l'accento sulla necessità  di rendere ancora più stringenti le norme sul 41 bis".

Claudio Fava definisce la scelta dei giudici "una vergogna". Secondo l'esponente di Sinistra e libertà  "per i mafiosi di Catania il 41 bis è una specie di campeggio: ai detenuti depressi si concedono gli arresti domiciliari". Sulla vicenda il senatore della Lega e segretario dell'Antimafia, Gianpaolo Vallardi, chiede "l'audizione in commissione del ministro alla Giustizia, Angelino Alfano" visto che così, "i carnefici diventano vittime e le vittime i carnefici". Contestazione contestate a loro volta dai legali di Ieni che inviato i "parlamentari di evitare di parlare di cose che non conoscono, eliminando la parola scandalo e non a realizzare una Guantanamo in Italia" e la Procura "a rispettare i ruoli".

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harlock
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#109 Messaggio da harlock »

Attacco incendiario a Casapound
Nella notte appiccato fuoco alla porta
Nessun ferito, il leader Vigliani fugge dalla finestra

Incendio doloso alla sede di Casapound Bologna. Il fuoco è stato appiccato questa notte, dopo le 4.30, alla porticina di legno esterna: all'interno della sede, che si trova in piazza di porta Castiglione, c'erano il leader di Casapound Alessandro Vigliani e la sua fidanzata, incinta di quattro mesi. Nessuno dei due è rimasto ferito: Vigliani infatti si è accorto subito del fuoco, ha gettato sulle fiamme un secchio d'acqua e poi i due si sono calati dalla finestra: la ragazza, forse a causa del fumo respirato, è stata portata al S.Orsola e i medici le hanno dato una prognosi di sei giorni.

A dare l'allarme alla Polizia è stato lo stesso Vigliani, che ha chiamato il 113 alle 4.50: il 30enne a quell'ora si è alzato per andare a bere in cucina e, dalla finestra, ha visto una luce all'esterno. Sapendo che la lampadina fuori era rotta, Vigliani ha subito pensato a un cortocircuito: invece, hanno poi scoperto gli inquirenti, qualcuno ha volontariamente appiccato il fuoco alla porta esterna di legno. Sul pianerottolo davanti alla porta di legno, infatti, sono stati trovati scampoli di stoffa e i resti di una tanica di plastica che, dicono gli inquirenti, presumibilmente conteneva liquido infiammabile.

I danni sono limitati alla porta di legno, alla facciata esterna e alla tettoia in plexiglas che sta sopra la porta. Le fiamme sono state spente dagli agenti del 113 che, appena arrivati sul posto, hanno utilizzato gli estintori a disposizione sulle volanti, oltre a un tubo dell'acqua trovato nel giardino. Poco dopo sono arrivati anche i Vigili del fuoco.

BOLOGNA: ATTENTATO A CASAPOUND, E SU INDYMEDIA SI ESULTA 'COVI FASCISTI SI CHIUDONO COL FUOCO'

Bologna, 4 giu. (Adnkronos) - ''I covi dei fascisti si chiudono col fuoco ma con i fascisti dentro sennó è troppo poco. Era ora a Bologna vi siete svegliati. Massima complicità  a questa azione. Devono aver paura di vivere. Fascisti, razzisti per voi non c'è domani si stanno organizzando i nuovi partigiani''. E ancora: ''Finalmente anche a Bologna l'antifascismo militante ha preso piede!! Si spera che tutte le sedi dei fasci vengano incendiate con le merde dentro e che crepino!!! La merda che su indy si scandalizza ipocritamente sono tutti fasci o complici...e speriamo che crepino anche quelli!! Lunga vita ai nuovi partigiani!!!''. Questi alcuni dei commenti apparsi sul sito Indymedia (Indymedia Emilia-Romagna | Don't hate the media Become The media (((i)))) dopo l'attentato incendiario messo a segno all'alba nella sede bolognese di Casapound Italia.

''Peccato per i criceti, piangi Vigliani e fai bene perchè ti è andata bene... Occhio ai partigiani che ora sanno cosa fare. Nessun vittimismo nessuna paura solo vendetta. No ai collaborazionisti con lo Stato. Casapound infami, vigliacco è il delatore'', scrive un anonimo frequentatore del sito alle 12.43. E alle 13.19 c'è chi scrive ironicamente, facendo riferimento al responsabile cittadino di Casapound, che al momento del raid incendiario si trovava nella sede con la sua compagna incinta: ''Vigliani, ora ti brucia il culo eh.....?''.Non manca qualche voce fuori dal coro. Così, poco dopo la diffusione della prima notizia sull'attentato, alle 10.19, ancora un anonimo scrive: ''Quello che non credevo possibile era che noi, pur di combattere il fascismo per la democrazia, arrivassimo a tanto. Me ne vergogno''.

E, ancora, un altro utente che si firma Rossodisera, alle 11:01: ''Solidarietà  a Vigliani e alla sua compagna. Vergogna per i vigliacchi che hanno tentato di ucciderlo. Sia ben chiaro: esiste un limite nello scontro politico che non deve essere oltrepassato altrimenti si replica l'inferno degli anni di piombo che non devono tornare. Dobbiamo esserne tutti consci. Questo impone un cambio di rotta deciso ed autocritica''. Messaggi che vengono subito stigmatizzati dagli altri frequentatori del sito. Così Settembre scrive: ''Ma chè è il sito dei fasci questo? Soprattutto cosa aspetta l'admin a bannare questi commenti da prete fatti da pelati manco buoni per il sugo...''. E poi: ''E' bruciata Casapound? Com'è che invece dei festeggiamenti vedo solo un fascio che si spaccia per compagno che getta acqua sul fuoco (è il caso di dirlo...) e sparla di 'anni di piombo0 come farebbe un vecchio dc o un forzista? Sulle note di Jesus Christ Superstar: Brucera', brucera', porca puttana se brucera'! Alè!''.

C'è spazio anche per l'ironia e per il sospetto su Indymedia. Con affermazioni che tristemente ricordano quanto accaduto dopo un altro raid incendiario finito peró tragicamente, il rogo di Primavalle, a Roma, nel 1973. Ecco allora che qualcuno, riferendosi all'attentato, scrive: ''Sempre che non sia una trovata futurista e pubblicitaria, ne sarebbero capaci''. Infine, c'è chi invoca il ritorno allo scontro armato o all'omicidio politico: ''Ma che minchia piangete vi è andata fin troppo bene...per voi ci vuole il piombo! Chi semina vento raccoglie tempesta''.

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AlexSmith
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#110 Messaggio da AlexSmith »

Così muore un innocente nell'indifferenza di Napoli
di FRANCESCO MERLO

*

"Hanno tutti paura, ma non dei camorristi che hanno ormai concluso l'affare e non sono lì, e anzi non sono mai stati all'interno della stazione della metropolitana. Hanno paura sì, ma di intenerirsi, di sentirsi costretti a male impiegare il proprio tempo per confortare la solitudine di chi sta morendo in mezzo alla calca: tutti intorno a lui, ma nessuno accanto a lui.

Sicuramente teme, freddamente e lucidamente teme di dovere essere caritatevole quel tipo grasso con la maglietta rossa, una sagoma inespressiva e insignificante che, in questo video incredibile ed essenziale, smania per timbrare il biglietto mentre ai suoi piedi un ragazzo rantola e la sua donna si dispera perchè nessuno lo soccorre. L'omaccione per bene, rispettoso delle regole dei trasporti pubblici, rimane calmo, non fugge e non si fa prendere dal panico. Con destrezza smanetta con il biglietto che è già  nella fessura della macchina obliteratrice, ed è visibilmente infastidito dagli altri che invece scappano, fanno ressa, platealmente voltano la testa dall'altra parte che in fondo è solo il modo vile di guardare l'orrore. Quell'uomo invece non si fa mai coinvolgere, neppure da ignavo, neppure con lo sguardo, dal poveraccio che gli muore a fianco dissanguato.

Questa folla robotica, questo starsene lontani per indifferenza o per panico o per non ritardare gli affari propri è la sola vittoria della camorra che mai avremmo voluto vedere e che davvero non possiamo sopportare. Ed è bene metterselo in testa: la folla qui non ha paura dei pistoleros che avevano già  sgommato ed erano fuggiti. Qui hanno paura della solidarietà . Avessero assistito alla sparatoria sarebbero rimasti tutti pietrificati. Invece questa folla è un formicaio atterrito che fugge dalla compassione, che sfugge alla misericordia.

La morte violenta è sempre insensata anche quando ha un senso, ma morire così non ha più nulla a che fare con tutte le nostre chiacchiere e le discussioni sulla criminalità  organizzata, la storia, l'origine, le filosofie e i sociologismi. Ed è casuale, anche se straziante, che si tratti di un rom, di un suonatore ambulante, di un ragazzo che si porta addosso la dissoluzione di una comunità , di un mondo, di quell'Est che fu impero e che adesso sparge in giro umanità  dolente, lavoratori immaginari, giovani e vecchi, donne e bambini mal pagati, maltrattai, invisi, temuti e discriminati.

E peró è già  capitato e forse ancora capiterà : a un friulano, a un veneto, a un padano, a uno di noi, a chiunque. Sebbene sia spaventoso dirlo, non è questo che ci atterrisce: la camorra che spara nel mucchio e uccide per errore è infatti l'antica bava della ferocia criminale che insanguina le nostre strade, l'orribile spruzzo di una violenza che è quotidiana, ubiquitaria, non solo napoletana e non solo meridionale. Ma la malattia morale dell'indifferenza è qualcosa di più e di diverso dall'abitudine alla morte. Guardatelo bene questo video: sono le immagini scandalose e disgustose di una paese infastidito da un innocente ammazzato. àˆ pietosa quest'Italia che ha paura della pietà ."
Gli ultimi 195 metri di una maratona sono la ragione che ti spinge a correre i precedenti 42.000.

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DiscoBall
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#111 Messaggio da DiscoBall »

*

Preannunciata un'interrogazione sul ruolo del parlamentare Pdl presidente
della Commissione inchiesta sulle ecomafie: "Dovrebbe dimettersi"


Caso don Diana, il Pd contro Pecorella
"Sulla camorra, da che parte sta?"


Il deputato, legale del boss De Falco, aveva messo in dubbio i motivi
dell'omicidio del sacerdote ucciso dai Casalesi. E provocato la reazione di Roberto Saviano



ROMA - "Ma il parlamentare della Pdl Gaetano Pecorella da che parte sta?". Hanno provocato una levata di scudi parte di alcuni esponenti del Pd, le parole su Don Diana, pronunciate da Gaetano Pecorella, presidente della guida della Commissione di inchiesta sulle ecomafie, in una intervista ad "Articolo 21" e commentate stamane da Roberto Saviano su La Repubblica, con un articolo intitolato: "Onorevole Pecorella perchè infanga Don Peppe Diana?". Per Dario Franceschini "se le frasi dell'onorevole Pecorella sono vere, non puó più fare il presidente della Commissione bicamerale d'inchiesta sui rifiuti". Ma Pecorella non ci sta: "Dimettermi? Non ne ho alcuna intenzione". E Franceschini - aggiunge - "è un naufrago che si attacca a tutto per sopravvivere".

Pecorella: "Colpa del caldo". Il parlamentare Pdl definisce la vicenda "paradossale, legata al caldo estivo e alla poca conoscenza di vicende giudiziarie. Mi sono semplicemente limitato a riferire quelle che erano le risultanze di un processo che ho seguito molti anni fa". Attacca il segretario del Pd: "Franceschini chiede le mie
dimissioni. Ormai è un naufrago che si attacca a tutto per sopravvivere. Sta solo creando problemi a una commissione che lavora a pieno ritmo e in piena armonia di tutte le parti politiche e che ha dedicato la prima missione proprio all'inchiesta sulla criminalità  in Campania. Si informi prima di parlare".

Interrogazione parlamentare. "L'intervento di Roberto Saviano è un'altra testimonianza della sua coraggiosa lotta contro la criminalità  organizzata e a favore della legalità ", affermano i senatori del Partito democratico Roberta Pinotti, Felice Casson e Maria Fortuna Incostante preannunciando un'interrogazione al ministro dell'Interno e al ministro della Giustizia.

"E' grave - proseguono i senatori del Pd - che chi ha o ha avuto ruoli istituzionali importanti nel campo della giustizia e della lotta al crimine organizzato rischi di dare spazio ad azioni di calunnia e delegittimazione da parte delle mafie. Su questo vogliamo interrogare il governo e - concludono Pinotti, Casson e Incostante - chiedere se risponde al vero quel che scrive Saviano e quali azioni intenda mettere in atto perchè tutti coloro che ricoprono ruoli istituzionali possano concorrere con atti e parole a fare della lotta alla criminalità  organizzata una priorità  assoluta dell'azione di governo".

Finocchiaro: "Serve chiarimento". Il presidente dei senatori del Partito Democratico, Anna Finocchiaro, sostiene peró che "un chiarimento sarebbe utile a a fugare ogni dubbio, ombra o incertezza sul ruolo istituzionale di presidente della commissione bicamerale d'inchiesta sui rifiuti che l'onorevole Pecorella ricopre".

Picierno: "Gravità  inaudita". Il deputato del Popolo delle Libertà  aveva sostenuto che alla base della uccisione di Don Diana c'erano motivi diversi e non solo la sua netta opposizione ai clan dei Casalesi. "Le affermazioni dell'onorevole Pecorella su Don Peppe Diana sono di una gravità  inaudita - dice Pina Picierno - perchè gettano nuovamente pesanti ombre e sospetti infamanti su un uomo che ha dedicato la vita alla lotta contro la camorra. Don Diana è stato ucciso dalla camorra, verità  accertata in sede processuale. A rendere ancora più gravi queste affermazioni - continua la responsabile legalità  del Pd - sono gli incarichi istituzionali dell'onorevole Pecorella, attualmente presidente della commissione d'inchiesta sui rifiuti, traffico nel quale a primeggiare sono proprio i Casalesi. Attività  forse incompatibili con l'essere stato il difensore legale di Nunzio De Falco, il boss condannato proprio per l'omicidio di Don Diana".

De Magistris: "Calunnia contro i morti". Interviene anche l'eurodeputato dell'Italia dei Valori Luigi De Magistris, secondo il quale "questo tipo di politica utilizza come arma usuale la calunnia, la delegittimazione e la diffamazione anche verso i morti".

Cicchitto: "Tentativo di linciaggio". Solidarietà  a Pecorella arriva dal presidente dei deputati Pdl Fabrizio Cicchitto. "Vediamo - dice - che alcuni esponenti
della sinistra stanno organizzando l'ennesimo tentativo di linciaggio nei confronti di una persona di alta statura politica e specchiata moralità  qual è l'on Gaetano Pecorella. E' un tentativo di linciaggio che si qualifica da sè".

(1 agosto 2009)

http://www.repubblica.it/2009/07/sezion ... rella.html
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un-mediocre-come-tanti
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#112 Messaggio da un-mediocre-come-tanti »

http://www.corriere.it/cronache/09_agos ... aabc.shtml

ha propio ragione Travaglio nel resto del mondo ci vuole coraggio a delinquere,in Italia ci vuole coraggio a non delinquere

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Il Fede
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#113 Messaggio da Il Fede »

INFASTIDITO DA EFFUSIONI ACCOLTELLA DUE GAY


ROMA - "Sembrava una corrida ma al posto del toro c'era un ragazzo insanguinato: nessuno interveniva, ma tutti guardavano. Guardavano quell'animale, quel matto che dopo avergli dato una coltellata riempiva il ragazzo trentenne di calci e pugni". Con queste parole un testimone racconta l'aggressione che nella notte ha avuto per vittime due giovani omosessuali, uno dei quali è stato operato d'urgenza all'addome.

"Verso le 4 in cinque siamo usciti dal Gay Village - racconta il testimone - eravamo davanti a una fontanella e a un paninaro quando uno dei miei amici ha conosciuto lì un ragazzo e si è messo a parlare con lui. Dopo un pó si sono abbracciati e si sono scambiati qualche bacio, ma innocente". A un certo punto, secondo il racconto del testimone, si è avvicinato un gruppetto di persone e uno ha urlato: "Ma che state facendo? Ci sono due ragazzini di 14 anni che non vogliono vedere certe cose!".

Uno dei due ragazzi ha replicato: "A quest'ora i ragazzini dovrebbero stare al letto". E l'altro ha aggiunto: "Oltretutto non stiamo facendo niente di male. Siamo persone libere in un paese libero". Ma a quel punto l'uomo si è allontanato di qualche metro, ha preso una bottiglia e ha spaccato prima la bottiglia in testa a uno e poi ha colpito con il coltello a serramanico l'altro. "Quest'ultimo è caduto a terra - aggiunge il testimone - e quella bestia ha continuato a riempirlo di calci e pugni. Mi sono avvicinato, l'ho preso quasi in braccio e mi sono allontanato. C'era sangue dappertutto. Ho urlato a quanti erano presenti di fare qualcosa ma nessuno si muoveva. Nel frattempo quella bestia e i suoi amici si sono allontanati a bordo di due auto. Poi è arrivata la polizia e l'ambulanza. Mi hanno detto che l'aggressore è un drogato e malato di Aids. Ma è stata una cosa vergognosa. Ora quel ragazzo è intubato, per tutta la mattinata è stato sottoposto a un intervento chirurgico. E' fuori pericolo ma rimane grave. E' pazzesco solo poche ore fa stava ballando e divertendosi ed ora è in un letto d'ospedale e non vuole avvisare la famiglia per il solito problema di essere gay. Credo che non sia nemmeno romano. E veramente un paese del terzo mondo".

Sul posto è intervenuta la polizia, che è riuscita a individuare l'aggressore: A.S., 40 anni, già  noto per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti. Non è stato arrestato, ma denunciato in stato di libertà  per tentato omicidio.

Immediata la reazione del sindaco Gianni Alemanno: "Ancora una volta devo protestare vivamente per una decisione adottata da un magistrato. E' inaccettabile che un accoltellatore che ha agito con un chiaro movente di intolleranza sessuale, mettendo in pericola la vita di due persone, sia oggi soltanto denunciato a piede libero per un mero cavillo procedurale. Senza certezza della pena e senza un'adeguata durezza di fronte ai reati di allarme sociali, qualsiasi politica di sicurezza e di lotta al crimine risulta profondamente delegittimata. Gli uomini della squadra mobile di Roma mi hanno garantito che il criminale in questione rimarrà  sotto stretta osservazione per evitarne la fuga. Ma chiedo con forza che il magistrato inquirente adotti immediatamente il provvedimento di restrizione in carcere di questo delinquente. Desidero esprimere la mia solidarietà  ai due ragazzi aggrediti che pagano il prezzo di un' intolleranza e di una violenza veramente ignobile e ingiustificabile".

Non si sono fatte attendere le reazioni per un'aggressione che è stata giudicata "sconvolgente". Per Vladimir Luxuria Roma non ha mai vissuto "tempi così bui": "La città  è sempre più insicura per tutte le categorie deboli non solo per le donne. Ci sentiamo tutti meno sicuri e viviamo con terrore questo clima fatto di squadracce e spedizioni punitive. Stavolta è toccato a due persone che erano colpevoli solo del fatto che si stavano abbracciando". "Purtroppo - aggiunge Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay - episodi di grave violenza fisica, ma anche di molestie e insulti, si stanno moltiplicando in tutta Italia nei pressi di luoghi di divertimento e di aggregazione della comunità  Lgbt".


http://roma.repubblica.it/dettaglio/inf ... ay/1701873
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).

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Parakarro
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#114 Messaggio da Parakarro »

Nozze Terremoto-Grande Fratello. La "partecipazione" stampata su Diva e Donna: tre sfollati saranno concorrenti, dalla Tendopoli alla Casa

Pensavate di averle viste tutte? Sbagliato. In lista d'attesa per i vostri occhi televisivi ci sono i terremotati che diventano concorrenti del Grande Fratello. Dalla Tendopoli alla Casa. Per ora è un'indiscrezione fatta filtrare, per saggiare l'effetto che fa. Per vedere se fa rumore e chiacchiera, insomma se semina e ara il campo della futura possibile audience. Tre ragazzi abruzzesi, tre e vittime del sisma che ha colpito la loro regione il 6 aprile. Sono il materiale umano "perfetto". Cronisticamente "corretti", ampi e comodi contenitori e calamite di solidarietà . Dalla solidarietà vaccinati e resi invulnerabili, anche quando dovessero rotolarsi e avvolgersi nella volgarità .

Il matrimonio tra terremoto e reality è, nel campo televisivo, l'equivalente delle nozze tra lady Diana e il principe Carlo. Appuntamento ghiotto, trionfo di marketing, banchetto di consumo tv. Alessia Marcuzzi potrebbe così avere concorrenti "speciali" per l'edizione numero 10 del reality show, che andrà in onda su Canale 5 da ottobre fino a febbraio. Le indiscrezioni saranno pubblicate dal settimanale "Diva e donna", che sarà in edicola il 12 agosto. Se le indiscrezioni diventeranno realtà , sarà finalmente completata la fusione tra il reality, il telegiornale e lo spot: sarà il battesimo del nuovo format tv, quello che contiene la vita come una scatola di sardine contiene il pesce originario.

fonte: Blitz quotidiano

http://grandefratello.forumfree.net/?t=41794206

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#115 Messaggio da El Diablo »

Il Fede ha scritto:INFASTIDITO DA EFFUSIONI ACCOLTELLA DUE GAY


ROMA - "Sembrava una corrida ma al posto del toro c'era un ragazzo insanguinato: nessuno interveniva, ma tutti guardavano. Guardavano quell'animale, quel matto che dopo avergli dato una coltellata riempiva il ragazzo trentenne di calci e pugni". Con queste parole un testimone racconta l'aggressione che nella notte ha avuto per vittime due giovani omosessuali, uno dei quali è stato operato d'urgenza all'addome.

"Verso le 4 in cinque siamo usciti dal Gay Village - racconta il testimone - eravamo davanti a una fontanella e a un paninaro quando uno dei miei amici ha conosciuto lì un ragazzo e si è messo a parlare con lui. Dopo un pó si sono abbracciati e si sono scambiati qualche bacio, ma innocente". A un certo punto, secondo il racconto del testimone, si è avvicinato un gruppetto di persone e uno ha urlato: "Ma che state facendo? Ci sono due ragazzini di 14 anni che non vogliono vedere certe cose!".

Uno dei due ragazzi ha replicato: "A quest'ora i ragazzini dovrebbero stare al letto". E l'altro ha aggiunto: "Oltretutto non stiamo facendo niente di male. Siamo persone libere in un paese libero". Ma a quel punto l'uomo si è allontanato di qualche metro, ha preso una bottiglia e ha spaccato prima la bottiglia in testa a uno e poi ha colpito con il coltello a serramanico l'altro. "Quest'ultimo è caduto a terra - aggiunge il testimone - e quella bestia ha continuato a riempirlo di calci e pugni. Mi sono avvicinato, l'ho preso quasi in braccio e mi sono allontanato. C'era sangue dappertutto. Ho urlato a quanti erano presenti di fare qualcosa ma nessuno si muoveva. Nel frattempo quella bestia e i suoi amici si sono allontanati a bordo di due auto. Poi è arrivata la polizia e l'ambulanza. Mi hanno detto che l'aggressore è un drogato e malato di Aids. Ma è stata una cosa vergognosa. Ora quel ragazzo è intubato, per tutta la mattinata è stato sottoposto a un intervento chirurgico. E' fuori pericolo ma rimane grave. E' pazzesco solo poche ore fa stava ballando e divertendosi ed ora è in un letto d'ospedale e non vuole avvisare la famiglia per il solito problema di essere gay. Credo che non sia nemmeno romano. E veramente un paese del terzo mondo".

Sul posto è intervenuta la polizia, che è riuscita a individuare l'aggressore: A.S., 40 anni, già  noto per reati contro il patrimonio e gli stupefacenti. Non è stato arrestato, ma denunciato in stato di libertà  per tentato omicidio.

Immediata la reazione del sindaco Gianni Alemanno: "Ancora una volta devo protestare vivamente per una decisione adottata da un magistrato. E' inaccettabile che un accoltellatore che ha agito con un chiaro movente di intolleranza sessuale, mettendo in pericola la vita di due persone, sia oggi soltanto denunciato a piede libero per un mero cavillo procedurale. Senza certezza della pena e senza un'adeguata durezza di fronte ai reati di allarme sociali, qualsiasi politica di sicurezza e di lotta al crimine risulta profondamente delegittimata. Gli uomini della squadra mobile di Roma mi hanno garantito che il criminale in questione rimarrà  sotto stretta osservazione per evitarne la fuga. Ma chiedo con forza che il magistrato inquirente adotti immediatamente il provvedimento di restrizione in carcere di questo delinquente. Desidero esprimere la mia solidarietà  ai due ragazzi aggrediti che pagano il prezzo di un' intolleranza e di una violenza veramente ignobile e ingiustificabile".

Non si sono fatte attendere le reazioni per un'aggressione che è stata giudicata "sconvolgente". Per Vladimir Luxuria Roma non ha mai vissuto "tempi così bui": "La città  è sempre più insicura per tutte le categorie deboli non solo per le donne. Ci sentiamo tutti meno sicuri e viviamo con terrore questo clima fatto di squadracce e spedizioni punitive. Stavolta è toccato a due persone che erano colpevoli solo del fatto che si stavano abbracciando". "Purtroppo - aggiunge Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay - episodi di grave violenza fisica, ma anche di molestie e insulti, si stanno moltiplicando in tutta Italia nei pressi di luoghi di divertimento e di aggregazione della comunità  Lgbt".


http://roma.repubblica.it/dettaglio/inf ... ay/1701873
Bene.
Come risolvere?
La cura giusta, senza se e senza ma: si prende l'accoltellatore e gli si ficca il coltello su per il culo.
La prossima volta che gli verrà  voglia di accoltellare un gay ci penserà  non due ma cento volte.
:blankstare:
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#116 Messaggio da GaiusBaltar »

Ciao Diablo!!!!!
Se accoltellava una coppia eterosessuale dove si metteva il coltello??????????

:002
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http://www.youtube.com/watch?v=KLaTmro5MfE

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#117 Messaggio da sonny »

Pipì nella doccia per salvare la foresta
Campagna della ong brasiliana SOS Mata: ogni cittadino risparmierebbe 4.380 litri di acqua all'anno

MILANO - Chi non ha mai fatto pipì sotto la doccia alzi la mano. Quella che per molti è un piccola trasgressione potrebbe diventare un importante gesto per salvare la salute del nostro pianeta. L'idea è venuta a una ong brasiliana, SOS Mata Atlà¢ntica, che ha fatto un semplice calcolo: se tutti i cittadini brasiliani facessero una volta al giorno pipì nella doccia (evitando quindi di tirare l'acqua del wc) risparmierebbero ciascuno 4.380 litri di acqua potabile all'anno. Per chiarire il concetto la ong ha preparato un divertente spot animato, diventato in breve una star della Rete.

FORESTA ATLANTICA - La campagna, chiamata semplicemente «Pipì nella vasca», è seria: l'obiettivo della ong è salvare in particolare la foresta atlantica del Brasile, un prezioso patrimonio di biodiversità  distrutto per più del 90% nel corso del 20° secolo (per le coltivazioni di canna da zucchero e caffè) e ancora oggi minacciato per l'enorme sviluppo di due megalopoli, Rio de Janeiro e San Paolo. Insomma una pipì nella doccia pensando al pianeta. E senza effetti collaterali: essendo l'urina costituita al 95% di acqua, sottolinea la ong, non ci sono rischi igienici o di cattivi odori.
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#118 Messaggio da El Diablo »

GaiusBaltar ha scritto:Ciao Diablo!!!!!
Se accoltellava una coppia eterosessuale dove si metteva il coltello??????????

:002
Nello stesso identico pertugio, mica faccio distinzione :wink:
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#119 Messaggio da sonny »

Fisco, ma in Finlandia basta un sms
per sapere il reddito del vicino
dall'inviato EMILIO MARRESE

HELSINKI - Vuoi sapere quanto guadagna il tuo collega di lavoro o il tuo dirimpettaio? Basta mandare un sms e l'Agenzia delle entrate ti risponderà  subito con la cifra denunciata sulla sua ultima dichiarazione dei redditi. Come se fosse l'orario dell'autobus: un servizio qualsiasi. Tranquilli, peró: questo accade solo in Finlandia. Qui tutti possono sapere tutto di tutti. Neanche Visco poteva concepire un meccanismo così diabolico. Ma a Helsinki e dintorni il rischio di scoprire che il gioielliere sotto casa incassi meno di un metalmeccanico è prossimo allo zero: al fisco non si mente, da queste parti.

Il numero ficcanaso è gestito dalla compagnia di servizi telefonici Fonecta. Si invia al 16400 un sms con nome, cognome e città  dell'indagato e, al costo di un euro e 90, arriva la risposta. Nel testo si deve inserire all'inizio anche la parola Vero, che in finnico significa tasse: la sincerità  comincia dal vocabolario, nel Paese primo al mondo - secondo World democracy audit - per democrazia, diritti civili e politici, libertà  di stampa e assenza di corruzione. Secondo un sondaggio del quotidiano Helsingin Sanomat, al 40 per cento dei finlandesi piace molto farsi gli affari economici altrui.

Nella patria della Nokia, con il cellulare si puó pagare tutto via sms, incluso il gettone per la toilette in autostrada. Si puó perfino conoscere la storia di un'auto che si vuole acquistare, dai passaggi di proprietà , ai bolli e alle revisioni mancate. Perfino gli eventuali sospesi con assicurazioni e vigili urbani.

L'uscita del giornale Veroporsi, che pubblica le entrate di tutti i contribuenti, è sempre attesa con grande impazienza dai finlandesi: così, per passare un sabato pomeriggio diverso rispetto alla solita telecronaca delle corse con l'automobile, cioè di culturisti che si caricano un'auto in braccio e fanno a chi arriva primo.

L'altra faccia di tutta questa esagerata trasparenza, peró, è la delazione. Non è infrequente che, adocchiata la nuova lussuosa macchina del vicino di casa, l'impiccione di turno verifichi via sms quanto ha dichiarato al fisco e poi telefoni per segnalare l'incongruenza.

Hanno una strana idea di privacy, i finlandesi, popolo solitario e individualista per tradizione e Dna. Al punto che i corsi per non arrossire in pubblico sono frequentatissimi. Ad esempio, chi è interessato ad acquistare una baita - quella mokki che corrisponde alla dacia russa - negli annunci immobiliari troverà  sempre indicata anche la distanza dal naapuri, il temuto vicino di casa: "50 metri, ma non si vede", "200 metri, ma viene di rado" "100 metri, ma dorme sempre". I soggiorni delle case hanno ampie vetrate, ma guai, anche se siete amici, sbirciare dentro e fare ciao ciao con la manina alla famiglia che sta mangiando in bella vista: è considerato un grave atto di maleducazione. Nei condomini la regola è non salutarsi per le scale, salvo poi ritrovarsi ignudi il sabato nella sauna comune e, sotto la doccia, sentirsi chiedere da quello del piano di sopra se puoi gentilmente insaponargli la schiena. Ricambierà  il favore: è normale, ma l'intimità  del gesto non sarà  sufficiente per scambiarsi un buongiorno la volta seguente in ascensore. Checchè si pensi degli scandinavi, i finlandesi sono invece assai pudici e riservati.

L'evasione fiscale da queste parti ha percentuali ininfluenti: altro che Italia, dove il sommerso calcolato intorno ai 160 miliardi di euro praticamente corrisponde al Pil di tutta la Finlandia. La pressione fiscale, invece, è leggermente superiore alla nostra: 43,3 contro 42,3 per cento. Ma tra il leggendario sistema welfare finnico e il nostro c'è il noto abisso. Servizi sociali, sanità , trasporti, scuola: un paradiso. Basti dire che qui una casa c'è per tutti e il sussidio per i disoccupati arriva a coprire il 72 per cento dell'ultimo salario contro il 7 per cento italiano.

Gli studenti non pagano rette universitarie mentre nella scuola dell'obbligo libri, materiali, mensa e trasporti (oltre i cinque chilometri) sono gratuiti. Ogni finlandese possiede dalla nascita un codice sociale assegnatogli dal Maistraatti, il registro della popolazione, al quale corrisponde tutta la propria biografia: qualsiasi impiegato statale puó, attraverso quel codice, visualizzare vita morte e miracoli di ciascuno, compreso il grado di istruzione, quanto ha speso l'ultima volta dal dentista e se deve ancora pagare una rata della lavastoviglie. Un incubo orwelliano.

La dichiarazione dei redditi serve anche a pagare le multe rimediate al volante: sono calcolate in proporzione al reddito. Fu grazie a questo sistema, mica tanto sbagliato, che quattro anni fa il giovane rampollo di una famiglia di industriali, tal Jussi Salonoja, che aveva un imponibile di sette milioni, si beccó una contravvenzione record di 170 mila euro per aver superato di 40 chilometri orari il divieto di velocità  in centro.

Così non è strano che, quando la polizia stradale ti ferma, la prima cosa che ti chiede, con libretto e patente, è quanto guadagni. "Mi capitó in questa circostanza di dire una certa cifra" racconta Nicola Rainó, direttore della Rondine, periodico in italiano. "Il poliziotto controlló con il suo telefonino e mi corresse: l'anno precedente avevo guadagnato meno e la multa me l'avrebbe fatta in rapporto a quello che risultava a lui. Per fortuna".
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#120 Messaggio da Barabino »

ME - RA - VI - GLIA !! :-o
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate

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