QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
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Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
innanzitutto mi scuso per aver lanciato, ieri, una specie di provocazione e poi essermi dileguato: purtroppo ho avuto da fare. in secondo luogo mi scuso con fredelux e nik per averli citati ma i miei esempi non intendevano assolutamente essere una critica nei loro confronti, anzi confesso che frede mi piacerebbe pure conoscerlo e partecipare con lui ai suoi festini...il senso del mio discorso era questo: 1) perchè il puttaniere "upper class" qui dentro viene (quasi) unanimemente considerato un figo e quello da strada un sub umano? è uguale. per quanto riguarda il discorso di Lone sulla tragedia bla bla ho letto l'intervento di cicciuzzo e devo dire che sono perfettamente d'accordo con lui: cos'è, la puttana della statale è una schiava di brutali aguzzini che le spengono la sigaretta sul clitoride ed invece quella che ti riceve in un appartamento squallido della periferia è una "libera" professionista? suvvia! lecitissimo essere contrari alla prostituzione e disprezzare chi ne usufruisce, ma che almeno non si tratti di un disprezzo a senso unico. 2) perchè il puttaniere "spleen" alla nik è benvoluto da tutti ed il puttaniere "turista" alla bocha è insultato da tutti? è uguale. e qui il rimando, che ho fatto nel mio primo intervento, quello in cui criticavo Lone, va a donegal ed al suo post anti-ipocrisia nel 3d della tailandia, che ho apprezzato moltissimo.
AMETEUR P.S.K.
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
la escort e la stradale sono identiche
se intendi che entrambe sono costrette a farlo
pero' le motivazioni sono ben diverse

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"Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore." Ennio Flaiano
“Cercava la rivoluzione e trovò l'agiatezza.” Leo Longanesi
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Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
Fare a metà è condizione essenziale per poter condividere il resto serenamente e in allegria.xx86 ha scritto:Concordo.....salvo qualche caso, con le tipe che conosco e che ho conosciuto finora ho sempre fatto a metà se uscivamo a cena/locali o da qualche altra parte.Plo Style ha scritto:Pagare cene, locali, consumazioni, prendere sempre e comunque la macchina e altre amenità cavalleresche?
Ma in quale angolo del passato vi muovete?
Poi io possiedo solo la moto, se riesco a farmi prestare la macchina bene, altrimenti c'è il sellino dietro o vengono loro in macchina.
Al massimo in una serata mi partiranno massimo 40 euro. Ma proprio al massimo.
Se ci ubriachiamo "a giri", io non devo nulla a te e tu non devi nulla a me. Situazione perfetta per divertirsi.
I was having fish n chips with my dad this week. He had cod, I had plaice. He said: good cod! I said, space is the plaice! - Sun Ra
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
come ogni topic ognuno dice ciò che pensa e soprattutto ciò che sente, l'importante è farlo educatamente o il più possibile in modo tale.
ringrazio Gin per l'appoggio alle mie idee ma in realtà io desidero uscire dalla polemica con Lone, persona che benchè milanista trovo molto intelligente. è evidente che lui ha parlato spinto dalla conoscenza di determinate situazioni, si sentiva che era un tema che gli stava particolarmente a cuore.
io credo che esista il libero arbitrio più di quanto non si creda. per cui ci si prostituisce (per strada o sotto copertura da parte del casinò di Lugano) molto per libera scelta. così come è una libera scelta quasi sempre il rubare o meno, votare a destra piuttosto che a sinistra. è una mia opinione, me la tengo.
apprezzo il passaggio di Gin sulla tipologia del puttaniere. ho letto in altro topic il capo attaccare Bocha per la sua passione thailandese (in realtà ha fatto un ragionamento articolato, ma io vado alla sintesi). beh, io non credo esista il puttaniere buono e simpatico e quello cattivo e antipatico, quello che cinicamente tromba ignorando miseria e sfruttamento e quello che cerca una qualche forma di "rapporto" con la prostituta. e non distinguerei neanche tra chi ha moglie/fidanzata o meno.
no, io credo (ma lo dico senza moralismo o senza criticare niente e nessuno) che il sesso mercenario sia appanaggio di chi "non vuole problemi": problemi legati a ciò che viene prima e dopo la scopata, problemi di autostima (se fai cilecca una prostituta è persino contenta, una moglie/fidanzata/trombamica mica tanto....), problemi legati alla prestazione, problemi legati alla quotidianità e/o routine del rapporto di coppia (il mio capo ad esempio - sposato - va a troie per "curiosità").
con la professionista, da quello che mi si dice non essendoci mai stato, non si fanno grandi chiavate, a meno che non si vada sempre con la stessa. ed è ovvio direi. ciascuno di noi sessualmente ha dato il meglio di sè con una donna non alla prima ma forse alla ventesima scopata.
Casta ha fatto delle domande precise a cui io non utilizzatore non so rispondere. ma la domanda da farsi è: se non ci fossero le prostitute, per magia, cosa farebbero le tante persone che abitualmente ci vanno?
ringrazio Gin per l'appoggio alle mie idee ma in realtà io desidero uscire dalla polemica con Lone, persona che benchè milanista trovo molto intelligente. è evidente che lui ha parlato spinto dalla conoscenza di determinate situazioni, si sentiva che era un tema che gli stava particolarmente a cuore.
io credo che esista il libero arbitrio più di quanto non si creda. per cui ci si prostituisce (per strada o sotto copertura da parte del casinò di Lugano) molto per libera scelta. così come è una libera scelta quasi sempre il rubare o meno, votare a destra piuttosto che a sinistra. è una mia opinione, me la tengo.
apprezzo il passaggio di Gin sulla tipologia del puttaniere. ho letto in altro topic il capo attaccare Bocha per la sua passione thailandese (in realtà ha fatto un ragionamento articolato, ma io vado alla sintesi). beh, io non credo esista il puttaniere buono e simpatico e quello cattivo e antipatico, quello che cinicamente tromba ignorando miseria e sfruttamento e quello che cerca una qualche forma di "rapporto" con la prostituta. e non distinguerei neanche tra chi ha moglie/fidanzata o meno.
no, io credo (ma lo dico senza moralismo o senza criticare niente e nessuno) che il sesso mercenario sia appanaggio di chi "non vuole problemi": problemi legati a ciò che viene prima e dopo la scopata, problemi di autostima (se fai cilecca una prostituta è persino contenta, una moglie/fidanzata/trombamica mica tanto....), problemi legati alla prestazione, problemi legati alla quotidianità e/o routine del rapporto di coppia (il mio capo ad esempio - sposato - va a troie per "curiosità").
con la professionista, da quello che mi si dice non essendoci mai stato, non si fanno grandi chiavate, a meno che non si vada sempre con la stessa. ed è ovvio direi. ciascuno di noi sessualmente ha dato il meglio di sè con una donna non alla prima ma forse alla ventesima scopata.
Casta ha fatto delle domande precise a cui io non utilizzatore non so rispondere. ma la domanda da farsi è: se non ci fossero le prostitute, per magia, cosa farebbero le tante persone che abitualmente ci vanno?
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
cicciuzzo ha scritto: Casta ha fatto delle domande precise a cui io non utilizzatore non so rispondere. ma la domanda da farsi è: se non ci fossero le prostitute, per magia, cosa farebbero le tante persone che abitualmente ci vanno?


A mountain man's a lonely man
And he leaves a life behind
It ought to have been different, but ofttimes you will find,
That the story doesn't always go that way you had in mind......
And he leaves a life behind
It ought to have been different, but ofttimes you will find,
That the story doesn't always go that way you had in mind......
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
Solo 10 euro in più per la sifilide? Questa magari per passarci il doppio del tempo ti chiederebbe il doppio dei soldi (giustamente) e per beccarsi una schifezza tipo lo scolo chiede solo un deca in più? Saranno anche professioniste come dici te, ma il senso degli affari non mi pare ce l'abbiano molto sviluppatoVolpeGrigia ha scritto: Ciao, quanto preliminare scoperto e scopata?
Amore (con la o aperta), 70 euro coperto, 80 scoperto...
Mica è difficile, sono professioniste...

Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
Vi ho letto e mi sto chiedendo che cosa ci faccio qui.
Do not speak, unless it improves on silence
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
Riprendo parte del tuo discorso perché vorrei, una volta per tutte, provare a chiarire un concetto in cui più volte mi sono addentrato, ottenendo solo discorsi evasivi o campati in aria (stronzate insomma).Lonewolf ha scritto: Detto ciò, mi pare di capire che di fondo ci sia una disinformazione nonché un disincanto e ingenuità da parte tua. Credi davvero che la giostra funzioni così? Una straniera arriva qui e si mette a cercare lavoro e non trovando di meglio, chiede allo sfruttatore albanese, romeno o nigeriano, di poter lavorare in strada? Credi davvero che funzioni così? Se mi rispondi di sì, mi arrendo subito e ti lascio nel tuo mondo fatto di zucchero filato e animaletti di fantasia.
Qua si è detto più volte che "la maggior parte delle stradali sono sfruttate". Ecco, il punto è questo. E' sbagliato. E' un discorso che non torna. E' una stronzata.
TUTTE le stradali sono sfruttate. A dimostrarlo non ci vuole niente. In questo forum ho letto i più grandi calcoli matematici e logici per spiegare qualsiasi cosa, eppure quando si tratta di ammettere questo semplice concetto la calcolatrice sfugge di mano ai puttanieri. E improvvisamente, sono gli altri che "non capiscono abbastanza di questo mondo" o si parte con le solite stronzate qualunquiste del tipo "chi sei te per giudicare", "non sai come funzionano le cose ecc."
Proviamo una volta per tutte a fare un calcolino facile facile che potrebbe fare anche un bambino delle elementari alle prime lezioni di matematica.
Tanto per cominciare, una prostituta che vuol lavorare, preferirebbe farlo nel suo appartamento (con caldo e comodità, ricordiamoci che d'inverno fa freddino e non mi pare che in strada siano particolarmente vestite)e ricevere con un minimo di discrezione, organizzando gli appuntamenti con comodità o stare in strada a farsi caricare da cani e porci? Già questo basterebbe, ma siccome verrebbero fuori altre cazzate campate in aria occorre tirar fuori qualche numero.
Quanto costa pagare l'affitto di un appartamento? Facciamo finta che gli affitti in Italia siano minimo 500 euro al mese per un bilocale (so benissimo che tutto varia da città a città, con prezzi più alti e più bassi, ho scelto una "via di mezzo" p e ho detto apposta bilocale sennò magari qualcuno pensa che parlavo delle villette a schiera).
Prendiamo una a caso, una stradale che chiede 20 euro e è pure parecchio brutta(so benissimo che è un prezzo bassissimo che non chiede nessuno, ma serve sempre per chi nega l'evidenza).
Facciamo finta che questa in un giorno intero di lavoro(visto che è incredibilmente cessa) trovi al massimo 5 o 6 clienti (solito discorso all'ultra ribasso).
20x5=100€ al giorno.
Quanti giorni ci sono in un mese? Facciamo finta che siano sempre 30 e mai 31 perché Monti ha fatto ulteriori tagli. 100x30=3000€ al mese.
Sono pochi 3000€ al mese per pagarsi un affitto, pagare le bollette e mangiare? Non mi pare, visto che la maggior parte degli italiani guadagna un terzo di questa cifra e magari ha pure un figlio.
Aspetta Lone, è ancora troppo, provo ancora a togliere qualcosa sennò qualcuno non ci arriva.
Queste ragazze avranno pure voglia di riposarsi qualche giorno giusto? Facciamo finta che su 30 giorni ne lavorino 20, con 10 giorni di ferie. Sono quindi 2000€ al mese (ho esagerato anche in questo caso, non credo che stiano ferme 10 giorni, ma facciamo finta che sia così).
Con 2000€ al mese quale persona al mondo andrebbe a battere per strada quando potrebbe avere benissimo un appartamento per lavorare? Devono essere proprio pazze a stare nei viali, oppure probabilmente sono ninfomani che si eccitano all'idea di essere caricate da chiunque.
Tutto questo per dire che: ho ridotto al minimo i guadagni di una qualsiasi prostituta perché è evidente che in ogni caso, una stradale anche cessa (e spero che non arrivi qualcuno a dire che le cesse in strada non lavorano perché ho visto caricare in macchina di tutto) guadagna sempre tanto rispetto a un lavoro "normale". Quindi figuriamoci le strafiche.
Ovviamente: prendono più di 20 euro a botta, i clienti al giorno sono sicuramente più di cinque o sei (ma anche se fossero così pochi in SOLI CINQUE GIORNI DI LAVORO avrebbero già trovato i soldi per l'affitto mensile, tralasciando pure il fatto che dividendo le spese, magari con un'amica, il risultato sarebbe addirittura dimezzato, quindi 2 o 3 giorni di lavoro per trovare i soldi da dare al padrone di casa ). E di sicuro quelle in strada non sono necessariamente catrami spaziali, perché tutti abbiamo visto ragazze bellissime.
Però che ci vuoi fare Lone, preferiscono stare in strada, mica sono sfruttate. Sarà l'ebbrezza del vento fra i capelli (anche d'Inverno e in minigonna). Oppure sono delle gran porche...
Osservandola, perfino Ratzinger si convincerebbe di quanto sia necessario l'uso dei contraccettivi ( Matt Z Bass ).
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
straquoto il Fede


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Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
Che aggiungere? Nulla. Il Fede ha detto tutto perfettamente. Io ero tentato di apportare un contributo di "vissuto" da un mio cugggino, che parlava di ragazzine in lacrime, seviziate, sfregiate, bombate di legnate, fatte abortire in casa coi ferri da maglia e ammazzate e buttate in un fosso, perchè s'erano azzardate a ribellarsi o a chiedere aiuto (non ascoltate abbastanza). Ragazzine caricate in furgoni con destinazioni dorate se paragonate ai loro paesi di miseria, convinte di andare a fare le cameriere o le badanti o, nella più "spinta" delle ipotesi promessegli, le cubiste...per poi finire vendute come capi di bestiame in una piazzola deserta su qualche strada isolata nei Balcani, fatte denudare, illuminate dai fanali di macchine e furgoni e comprate all'asta da merde umane albanesi o slave.
Ero tentato, ma è meglio che c'abbia pensato Fede con la sua ironia e intelligenza. Meglio così, anche se dubito che serva.
Ero tentato, ma è meglio che c'abbia pensato Fede con la sua ironia e intelligenza. Meglio così, anche se dubito che serva.
"La regola d'oro : cazzo in tiro non c'ha coscienza."
(I. Welsh)
" Ti ho appena fatto un pompino, non è che puoi fare tanto il sostenuto." (cit.)
"What did you touch? You made me make a mess all over..." (cit.)
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Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
Greata ha scritto:Vi ho letto e mi sto chiedendo che cosa ci faccio qui.
Perchè il forum "al femminile" ti annoiava mortalmente
Perchè qui trovi almeno cinque persone che ti ascoltano e rispondono gentilmente qualsiasi cosa tu dica, anche la più noiosa e banale
Perchè si parla di sesso e impari cose che non sapevi (posizioni, pratiche, deviazioni, pornografia, ecc...)
Perchè, grazie all'anonimato, siamo molto più sinceri del tuo fidanzato, del tuo amante, di tuo fratello, del tuo migliore amico.
Perchè il numero delle risate che ti fai è superiore allo sdegno
Maturità e depravazione battono sempre gioventù e bellezza
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
A fare questo film ci ha già pensato Ozpetek..Lonewolf ha scritto:Che aggiungere? Nulla. Il Fede ha detto tutto perfettamente. Io ero tentato di apportare un contributo di "vissuto" da un mio cugggino, che parlava di ragazzine in lacrime, seviziate, sfregiate, bombate di legnate, fatte abortire in casa coi ferri da maglia e ammazzate e buttate in un fosso, perchè s'erano azzardate a ribellarsi o a chiedere aiuto (non ascoltate abbastanza). Ragazzine caricate in furgoni con destinazioni dorate se paragonate ai loro paesi di miseria, convinte di andare a fare le cameriere o le badanti o, nella più "spinta" delle ipotesi promessegli, le cubiste...per poi finire vendute come capi di bestiame in una piazzola deserta su qualche strada isolata nei Balcani, fatte denudare, illuminate dai fanali di macchine e furgoni e comprate all'asta da merde umane albanesi o slave.
Ero tentato, ma è meglio che c'abbia pensato Fede con la sua ironia e intelligenza. Meglio così, anche se dubito che serva.
Ma alla fine, se non battessero qui, le farebbero cmq battere a casa loro nelle stesse condizioni se non peggio.. perchè almeno qui la possibilità di tirarsene fuori esiste.. (almeno per le nigeriane, ne ho conosciute alcune che si sono ritrovate a lavorare in cucina grazie ad un associazione)
bye
Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
io in questo topic sul tema dello sfruttamento vorrei non aggiungere altro a quanto già detto.
mi rendo conto che esistono sensibilità e conoscenza delle cose diverse. a volte si parla sul sentito dire, a volte si parla in base alle esperienze.
ma anche uno schiavo conosce due minuti di libertà ogni tanto e può scappare.
chi è intervenuto prima di me ha ragione.
però basta aggiungere parole
mi rendo conto che esistono sensibilità e conoscenza delle cose diverse. a volte si parla sul sentito dire, a volte si parla in base alle esperienze.
ma anche uno schiavo conosce due minuti di libertà ogni tanto e può scappare.
chi è intervenuto prima di me ha ragione.
però basta aggiungere parole
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Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
Helmut ha scritto:Sembri Celentano.baroccosiffredi ha scritto: se ho una relazione non vado a pago, se non ce l'ho ci vado senza problemi, sempre che l'andarci non sia per me già di per se un problema.



Se ho una relazione soddisfacente volevo aggiungere, ma ecco, non peggioriamo ancora di più le cose.

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Re: QUANTO PER UN'ORA? E PER LA SERATA?
Bene... facciamo un po' il punto:
io penso che una donna che ama non lo spettacolo di facciata ma il sesso vero, ivi compresi il piacere e l’appagamento profondo che dal sesso si può trarre – se non costretta dal bisogno o da organizzazioni dedite allo sfruttamento - difficilmente deciderà di vendersi.
E questo per i vari motivi che molte di noi ben conoscono: il sesso per gli umani, se non necessariamente all’interno di un rapporto amoroso, viene molto meglio quando c’è una qualche forma di relazione, affinità, magari la condivisione di un’avventura, di un viaggio, di una canzone, di una poesia, di un passo di danza, qualcosa che ha a che fare con il mondo delle idee.
Sovrastrutture? Sì, certo, ma molte donne hanno sperimentato la differenza tra il farlo per routine, per obbligo coniugale (sancito dal celebre: “Non lo fo per piacer mio ma per dare un figlio a Dio”) sentendosi soltanto un serbatoio di raccolta del seme del maschio di turno e la leggerezza, direi quasi la riconciliazione con il mondo che letteralmente ci cattura quando con il partner si instaura una commistione non soltanto di liquidi corporei, ma di qualcos’altro, forse indefinibile ma proprio per questo prezioso.
E si badi che non sto parlando necessariamente di una frequentazione duratura nel tempo. Anzi, come vogliono anche le barzellette, è difficile mantenere viva e vivace una relazione troppo lunga (il matrimonio è la tomba dell’amore e via dicendo), ci vuole uno sforzo che spesso è difficile coniugare con le incombenze della vita quotidiana.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che se il tutto - corroborato da millenni di storia - viene reso socialmente tollerato, codificato e regolamentato nell’equazione sesso = rapporto mercenario, è giusto, anzi sacrosanto, che la/il professionista fissi le sue tariffe in maniera proporzionale al disgusto che prova mettendo il proprio corpo a disposizione di chi desidera farne uso.
Ben si possono condividere, in proposito, i conteggi e le considerazioni che fa Fede a proposito delle stradali. E’ lampante che qui nessuna scelta sarebbe volontaria: c'è soltanto lo sfruttamento da parte di associazioni criminali… e sono purtroppo più che frequenti situazioni assimilabili alla riduzione in schiavitù.
io penso che una donna che ama non lo spettacolo di facciata ma il sesso vero, ivi compresi il piacere e l’appagamento profondo che dal sesso si può trarre – se non costretta dal bisogno o da organizzazioni dedite allo sfruttamento - difficilmente deciderà di vendersi.
E questo per i vari motivi che molte di noi ben conoscono: il sesso per gli umani, se non necessariamente all’interno di un rapporto amoroso, viene molto meglio quando c’è una qualche forma di relazione, affinità, magari la condivisione di un’avventura, di un viaggio, di una canzone, di una poesia, di un passo di danza, qualcosa che ha a che fare con il mondo delle idee.
Sovrastrutture? Sì, certo, ma molte donne hanno sperimentato la differenza tra il farlo per routine, per obbligo coniugale (sancito dal celebre: “Non lo fo per piacer mio ma per dare un figlio a Dio”) sentendosi soltanto un serbatoio di raccolta del seme del maschio di turno e la leggerezza, direi quasi la riconciliazione con il mondo che letteralmente ci cattura quando con il partner si instaura una commistione non soltanto di liquidi corporei, ma di qualcos’altro, forse indefinibile ma proprio per questo prezioso.
E si badi che non sto parlando necessariamente di una frequentazione duratura nel tempo. Anzi, come vogliono anche le barzellette, è difficile mantenere viva e vivace una relazione troppo lunga (il matrimonio è la tomba dell’amore e via dicendo), ci vuole uno sforzo che spesso è difficile coniugare con le incombenze della vita quotidiana.
Ma non è questo il punto.
Il punto è che se il tutto - corroborato da millenni di storia - viene reso socialmente tollerato, codificato e regolamentato nell’equazione sesso = rapporto mercenario, è giusto, anzi sacrosanto, che la/il professionista fissi le sue tariffe in maniera proporzionale al disgusto che prova mettendo il proprio corpo a disposizione di chi desidera farne uso.
Ben si possono condividere, in proposito, i conteggi e le considerazioni che fa Fede a proposito delle stradali. E’ lampante che qui nessuna scelta sarebbe volontaria: c'è soltanto lo sfruttamento da parte di associazioni criminali… e sono purtroppo più che frequenti situazioni assimilabili alla riduzione in schiavitù.
"Cantare è di chi ama"
Sant'Agostino
"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)
Sant'Agostino
"Lo smalto non mi piace, in compenso dovresti curare un po' le mani, iniziano a vedersi troppo i segni del tempo..." (cit.)