ATTENZIONE: SPOILER
In questi giorni ho giocato un indie che in tutta onestà non so se promuovere con riserva o meno, non tanto per il concept, che ho trovato davvero grazioso, quanto invece per i finali non all'altezza dello sviluppo narrativo.
Un platform (o un 2D) dal design e dalla trama tanto minimale quanto funzionale, il che presupponeva poche menate in fatto di dialoghi e di azione, e questo me lo ha fatto apprezzare fin da subito perché lo discostava dal solito platform e dal solito horror di genere.
Lo sviluppo introspettivo del protagonista è più intuitivo che didascalico, trapela davvero poco dal personaggio o dalle ambientazione e inevitabilmente questo ermetismo aumenta l'immersione del giocatore in quel poco che il gioco propone.
A conti fatti dovrebbe trattarsi di un survival horror, ma più che un vero e proprio gioco, lo reputo più correttamente un viaggio interattivo nel mondo della depressione e del disturbo della personalità, a tratti angosciante, con ritmi tutt'altro che serrati.
Pur caratterizzato dalla presenza di diversi antagonisti, lo svolgimento del gioco non sfocia mai in un running in stile Outlast et similia, e questo potrebbe far storcere il naso a molti, ma questa scelta di distaccarsi dal genere classico mi è garbata.
Per ultimo ho apprezzato molto la decisione di non inserire i soliti cazzo di jumpscare che francamente invece di terrorizzare ottengono come risultato un semplice spavento e nulla più, mentre la scelta di un clima onirico risulta a tratti angosciante, ma nulla di trascendentale.
In ultima analisi trovo che la soluzione dei finali alternativi sia un po' paracula, giusto per far felici tutti... o magari responsabilizzare il giocatore con alcune scelte volte ad influenzare il risultato finale della storia può anche essere visto come un messaggio; "
sta a te prendere le giuste decisioni per sconfiggere i tuoi demoni".
Insomma, tra i tanti finali ho apprezzato la scelta di un finale anti catartico in quanto rispecchia lo stato d'animo di chi vive questo malessere e di quanto questo sia spesso un ostacolo insormontabile.
Titolo atipico, peccato per il finale debole che, a mio avviso, andava caratterizzato in maniera più incisiva.