[O.T.] La peggiore sinistra del mondo

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Ludwig
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11761 Messaggio da Ludwig »

In cosa l'elezione lo renderebbe meno servo?

giorgiograndi
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11762 Messaggio da giorgiograndi »

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pan
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11763 Messaggio da pan »

Ludwig ha scritto:
01/06/2023, 22:25
In cosa l'elezione lo renderebbe meno servo?
Beh, in una elezione come le regionali dove contano le preferenze e non la posizione che ti assegna il partito, il fatto di prendere tanti voti è un potente segnale di forza propria, non riflessa. E questo dà maggiore autonomia al personaggio, che del resto fu uno dei pochissimi giornalisti a schierarsi tra i garantisti/innocentisti ai tempi remoti del caso Tortora.
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)

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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11764 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

I giornalisti sono tutti servi.
Anche la gente comune e’ generalmente schiava delle proprie convinzioni ideologiche.
Tanto vale seguire qualcuno che sia servo di una causa che ci sembra più’ valida o che interpreti il proprio servilismo in maniera più accettabile

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GeishaBalls
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11765 Messaggio da GeishaBalls »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
03/06/2023, 1:49
I giornalisti sono tutti servi.
Anche la gente comune e’ generalmente schiava delle proprie convinzioni ideologiche.
Tanto vale seguire qualcuno che sia servo di una causa che ci sembra più’ valida o che interpreti il proprio servilismo in maniera più accettabile
Uno deve essere circondato da gente squallida per avere convinzioni così. Bisogna non aver avuto la fortuna di conoscere persone idealiste, o generose, magari ingenui ma che credono in quel che fanno. Che poi facciano i giornalisti od i politici o volontari di associazioni sportive, non importa. C’è qualcuno che dirà giornalisti = servi, politici = corrotti, volontari = pedofili, tutti, senza appello. Che vita triste, vuota

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OSCAR VENEZIA
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11766 Messaggio da OSCAR VENEZIA »

Ho precisato che mi riferivo alla gente comune, quindi io ovviamente sono fuori discorso
Il rapporto fra idealista disinteressato e fazioso strumentalizzante è quello che è, checchè se ne dica
Il semplice fatto che io abbia espresso una tale verità scomoda mi pone in un aura di relativismo estranea agli estremismi ideologici

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Floppy Disk
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11767 Messaggio da Floppy Disk »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
03/06/2023, 1:49
I giornalisti sono tutti servi.
Tutti, non saprei. Molti, sicuramente. Di fatto la maggior parte delle testate al giorno d'oggi, sia di sinistra che di destra, non diffonde fatti ma direttamente le relative interpretazioni già per così dire masticate, con le ovvie eccezioni delle agenzie tipo ANSA e Adnkronos che pure varie cantonate nel riadattare notizie estere le hanno prese. L'unica testata che finora mi è sembrata sempre equanime è Pagella Politica, che corregge gli errori dolosi o meno sia di sinistra che di destra. Poi c'è Il Post, ma lì già si comincia a notare un determinato orientamento politico da parte della redazione.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11768 Messaggio da cicciuzzo »

Servi non saprei, ma che scrivano con i piedi e col culo è innegabile

E più sono giovani e più hanno lacune. Lo dimostra openonline di Mentana, che per la sua missione editoriale ha dichiarato di aver ingaggiato solo giovani. Strafalcioni ed errori grammaticali sono presenti a raffica. È la generazione che ha imparato a scrivere sui social e non a scuola, dove fare un tema di 4 pagine è difficile persino per il più bravo della classe (per la cronaca, io mediamente ne scrivevo 12 di pagine)
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dostum
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11769 Messaggio da dostum »

GeishaBalls ha scritto:
03/06/2023, 10:26
OSCAR VENEZIA ha scritto:
03/06/2023, 1:49
I giornalisti sono tutti servi.
Anche la gente comune e’ generalmente schiava delle proprie convinzioni ideologiche.
Tanto vale seguire qualcuno che sia servo di una causa che ci sembra più’ valida o che interpreti il proprio servilismo in maniera più accettabile
Uno deve essere circondato da gente squallida per avere convinzioni così. Bisogna non aver avuto la fortuna di conoscere persone idealiste, o generose, magari ingenui ma che credono in quel che fanno. Che poi facciano i giornalisti od i politici o volontari di associazioni sportive, non importa. C’è qualcuno che dirà giornalisti = servi, politici = corrotti, volontari = pedofili, tutti, senza appello. Che vita triste, vuota
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dostum
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11770 Messaggio da dostum »

dostum ha scritto:
03/06/2023, 13:15
GeishaBalls ha scritto:
03/06/2023, 10:26
OSCAR VENEZIA ha scritto:
03/06/2023, 1:49
I giornalisti sono tutti servi.
Anche la gente comune e’ generalmente schiava delle proprie convinzioni ideologiche.
Tanto vale seguire qualcuno che sia servo di una causa che ci sembra più’ valida o che interpreti il proprio servilismo in maniera più accettabile
Uno deve essere circondato da gente squallida per avere convinzioni così. Bisogna non aver avuto la fortuna di conoscere persone idealiste, o generose, magari ingenui ma che credono in quel che fanno. Che poi facciano i giornalisti od i politici o volontari di associazioni sportive, non importa. C’è qualcuno che dirà giornalisti = servi, politici = corrotti, volontari = pedofili, tutti, senza appello. Che vita triste, vuota
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aggiungo solo una cosa alle riflessioni di cui sotto IMHO hanno carattere universale e non limitato al belpaese


Gli italiani: “il più cinico dei popolacci”
Dopo una breve premessa nella quale esprime la sua volontà di effettuare un’analisi più obbiettiva possibile dell’Italia, Leopardi pone in primo luogo il tema della «conservazione della società» e della sua importanza al fine di salvaguardare la moralità e le illusioni, necessarie alla felicità di ogni uomo. In effetti il poeta è il primo disilluso nei confronti della vita e non vede altra possibilità di uscirne psicologicamente intatto che immaginando una diversa natura del mondo o facendosi dilettare dalle frivolezze dei costumi sociali. Il raziocinio e il progresso della scienza costituiscono, perciò, un pericolo per la sopravvivenza della stessa società che li ha creati. Egli pone l’esempio di paesi come la Francia, l’Inghilterra e la Germania che, pur avendo anch’essi largamente rinunciato ai principi morali e alle illusioni, dispongono di leggi e di un apparato statale che permette la trasmissione dei comuni costumi e di una morale collettiva che ancora esiste sotto un’altra veste (seppur in misura minore).

Nell’espletazione dei propri bisogni naturali, l’uomo non può fare a meno della «stretta società» e, di conseguenza, è indotto a ricercare l’apprezzamento altrui e a sviluppare una stima di sé. La stima, però, passa necessariamente da parametri comunemente riconosciuti dall’opinione pubblica, elemento che, in assenza di società, non può esistere. L’ambizione e l’onore sono due caratteristiche indispensabili dell’animo affinché si mantenga un equilibrio sociale di stima reciproca. Il rispetto dell’opinione pubblica subentra perciò in sostituzione alla morale (qualora essa venga meno), in quanto attitudine indispensabile per discernere il bene dal male.

Oltre all’assenza di uno stato nazionale, Leopardi individua altre ragioni che fanno sì che in Italia non esista una società, riconducendole alle caratteristiche fisiche del paese e all’attitudine degli italiani.

«Il clima, che gl’inclina naturalmente a vivere gran parte del dì allo scoperto, e quindi a’passeggi e cose tali, la vivacità del carattere italiano che fa loro preferire i piaceri degli spettacoli e gli altri diletti de’ sensi a quelli più particolarmente propri dello spirito, e che gli spinge all’assoluto divertimento scompagnato da ogni fatica dell’animo, e alla negligenza e pigrizia.»

Ma la critica verso gli italiani si spinge ben oltre affermando che vivono alla giornata e che non hanno una prospettiva di «miglior sorte futura», mancando in essi il principio di amor proprio e la tendenza all’emulazione.

«La perpetua e piena dissimulazione della vanità delle cose, dissimulazione che tutti fanno verso ciascuno nelle parole e nei fatti in una società stretta (..) inganna in qualche guisa il pensiero, e mantiene come che sia e per quanto è possibile l’illusione dell’esistenza.»

Gli italiani sono dei filosofi, ragionevoli e razionali, individualisti e indifferenti nei confronti dell’altro: non che nella società stretta non esista il raziocinio, ma tale attitudine viene soffocata dalla vanità di se stesso e dalla frivolezza altrui.

«Se non altro l’immaginativa che per natura ci porta a concedere qualche valore alla vita, ha pure un pascolo nella società stretta, e facoltà di conservar qualche parte della sua azione ed influenza sull’uomo.»

Essi a causa del loro disincanto hanno perso il bello della vita: la propensione illusoria dell’immaginazione dei confronti del futuro e della realtà circostante. Ma come giustificare, al contrario, l’atteggiamento benefico e prettamente italiano di prendere le cose con leggerezza e di lasciarsi andare ai piaceri epicurei della vita? Secondo l’autore, l’unica reazione possibile alla drammaticità dell’esistenza è quella di riderci su, compiacendosi indistintamente e abitualmente d’ogni cosa e d’ognuno, incominciando da se stessi.

«Gli italiani ridono della vita (…) Questo è ben naturale, perché la vita per loro val meno assai che per gli altri.»

È chiaro quindi come, sia Leopardi che la De Staël, individuino le caratteristiche di ilarità, esuberanza, istintività e irriverenza nelle attitudini italiane, ma con accezioni completamente opposte: mentre per il poeta ogni caratteristica sopra citata è origine di altri spregevoli comportamenti, per l’autrice, che parla per bocca di Corinna, sono sintomi della purezza dell’animo, estraneo alle ipocrisie della società. Inoltre, mentre Corinna vede nei popoli meridionali un certo calore umano e una fredda attitudine calcolatoria in quelli settentrionali, Leopardi afferma:

«I settentrionali sono oggi i più caldi di spirito, i più immaginosi in fatto, i più mobili e governabili dalle illusioni, i più sentimentali e di carattere e di spirito e di costumi, i più poeti nelle azioni e nella vita, e negli scritti e letterature.»

Entrambi sono d’accordo sul fatto che non esista una società italiana ma tale inesistenza dà luogo, a loro avviso, a conseguenze sociali contrapposte: la perdita delle illusioni e quindi l’assenza di felicità per Leopardi e la libertà artistica, nonché ricchezza culturale regionale, per la De Staël.


Nel suo romanzo più lungo, "I vecchi e i giovani", Pirandello, dopo i massacri delle masse rurali durante i moti dei "Fasci" del 1893 esprime il suo disprezzo per la corruzione e la meschinità seguite alle grandi speranze e alle generose lotte risorgimentali, contrapponendo due generazioni, quella dei vecchi che non solo non ha saputo trasformare in realtà il progetto risorgimentale di rinnovamento politico, economico e morale dell'Italia ma che anzi ha lasciato ai propri figli un’Italia corrotta e disunita; quella dei giovani, senza prospettive per il futuro, bramosa di cambiamenti, ma superficiale e incapace di trovare soluzioni. Un romanzo attualisimo quasi cent'anni dopo ed alcuni problemi dell'Italia descritti dal Pirandello, sembrano gli stessi di oggi: l'arrivismo, la pochezza della politica, la corruzione, l'assolutà incapacità di governo delle classi dirigenti, le mafie, l'affarismo, il potere economico che condiziona quello politico, i parassiti che vivono sulle spalle di chi lavora. Come dice un personaggio di Pirandello nel romanzo: "Mangia il Governo, mangia la Provincia; mangia il Comune e il capo e il sottocapo e il direttore e l'ingegnere e il sorvegliante… Che può avanzare per chi sta sotto terra e sotto di tutti e deve portar tutti sulle spalle e resta schiacciato?…".
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11771 Messaggio da Gargarozzo »

OSCAR VENEZIA ha scritto:
03/06/2023, 10:38
Ho precisato che mi riferivo alla gente comune, quindi io ovviamente sono fuori discorso
C'era una vignetta fantastica, che non trovo, in cui tutti pensavano:"io mi differenzio dalla massa..."

La direi così: considerarsi diverso dalla massa è il pensiero più conformista che esiste.
"Io faccio parte di quel 20% che si oppone al 80% della massa di conformisti" è il pensiero dell'80% delle persone.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11772 Messaggio da Drogato_ di_porno »

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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11773 Messaggio da pan »

Gargarozzo ha scritto:
03/06/2023, 14:38
OSCAR VENEZIA ha scritto:
03/06/2023, 10:38
Ho precisato che mi riferivo alla gente comune, quindi io ovviamente sono fuori discorso
C'era una vignetta fantastica, che non trovo, in cui tutti pensavano:"io mi differenzio dalla massa..."

La direi così: considerarsi diverso dalla massa è il pensiero più conformista che esiste.
"Io faccio parte di quel 20% che si oppone al 80% della massa di conformisti" è il pensiero dell'80% delle persone.
Berlusconi in un fuori onda aveva detto -La maggior parte degli elettori italiani è come i ragazzini di seconda media-. Tutti a cercare di bloccare la diffusione, ma lui: - Tranquilli: Tutti penseranno che quello di seconda media è l'amico, il capufficio, il vicino, il collega, il parente-. E vinse le elezioni.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11774 Messaggio da GeishaBalls »

dostum ha scritto:
03/06/2023, 13:15
GeishaBalls ha scritto:
03/06/2023, 10:26
OSCAR VENEZIA ha scritto:
03/06/2023, 1:49
I giornalisti sono tutti servi.
Anche la gente comune e’ generalmente schiava delle proprie convinzioni ideologiche.
Tanto vale seguire qualcuno che sia servo di una causa che ci sembra più’ valida o che interpreti il proprio servilismo in maniera più accettabile
Uno deve essere circondato da gente squallida per avere convinzioni così. Bisogna non aver avuto la fortuna di conoscere persone idealiste, o generose, magari ingenui ma che credono in quel che fanno. Che poi facciano i giornalisti od i politici o volontari di associazioni sportive, non importa. C’è qualcuno che dirà giornalisti = servi, politici = corrotti, volontari = pedofili, tutti, senza appello. Che vita triste, vuota
Geisha ma tu vivi su Marte? Dove cazzo li vedi idealisti e generosi? puoi trovare fessi ma non ingenui
Dos, ma non conosci anche tu persone perbene? Mettiamola matematicamente, assumiamo che l’essere perbene si possa misurare e ordinare dal peggiore con punteggio 1 al migliore con punteggio 100. La metà delle persone che incontri è tra 51 e 100, basta riconoscerle, bisogna fidarsi.

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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo

#11775 Messaggio da sauzer 082 »

GeishaBalls ha scritto:
03/06/2023, 20:19
dostum ha scritto:
03/06/2023, 13:15
GeishaBalls ha scritto:
03/06/2023, 10:26
OSCAR VENEZIA ha scritto:
03/06/2023, 1:49
I giornalisti sono tutti servi.
Anche la gente comune e’ generalmente schiava delle proprie convinzioni ideologiche.
Tanto vale seguire qualcuno che sia servo di una causa che ci sembra più’ valida o che interpreti il proprio servilismo in maniera più accettabile
Uno deve essere circondato da gente squallida per avere convinzioni così. Bisogna non aver avuto la fortuna di conoscere persone idealiste, o generose, magari ingenui ma che credono in quel che fanno. Che poi facciano i giornalisti od i politici o volontari di associazioni sportive, non importa. C’è qualcuno che dirà giornalisti = servi, politici = corrotti, volontari = pedofili, tutti, senza appello. Che vita triste, vuota
Geisha ma tu vivi su Marte? Dove cazzo li vedi idealisti e generosi? puoi trovare fessi ma non ingenui
Dos, ma non conosci anche tu persone perbene? Mettiamola matematicamente, assumiamo che l’essere perbene si possa misurare e ordinare dal peggiore con punteggio 1 al migliore con punteggio 100. La metà delle persone che incontri è tra 51 e 100, basta riconoscerle, bisogna fidarsi.

Se uno non trovi che persone corrotte o serve, beh forse il problema sei tu


fidarsi? :lol:

io ho creato un impero sul non fidarmi mai di nessuno veramente....anche se ha gradazioni....

qsto giochino psicologico....e veramente primitivo ........ :awww:

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