[O.T.] La peggiore sinistra del mondo
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Sull'orrore di Hamas è stato reso pubblico ai giornalisti il video di 40 minuti in cui si può , se si resiste, prendere atto che quello che è stato fatto alla povera ragazza con le gambe spezzate è un trattamento di favore, paragonato a tutto il resto.
La descrizione la trovate a pag 9 de "La Stampa" fatto da Lucia Annunziata (non sospetta di partigianeria sionista) .
La descrizione la trovate a pag 9 de "La Stampa" fatto da Lucia Annunziata (non sospetta di partigianeria sionista) .
Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Credo sia giusto postarlo per intero questo articolo Markome, dedicato a chi crede che Hamas non sia un gruppo terrorista, dedicato a chi ritiene che la causa palestinese - ammesso che esista nella visione romantica - possa anche solo minimamente giustificare queste cose
I terroristi arrivano nel kibbutz di Be’eri con il fiatone, corsa o paura, il respiro viene registrato dalla GoPro sulla fronte, le immagini scorrono per noi come fossimo loro sui prati ordinati, i fiori, le modeste verande dei kibbutzim. Solo un cane è sveglio, va incontro festoso agli sconosciuti, l’obiettivo della GoPro inquadra la punta di un fucile. Il primo colpo è al petto, ma non ferma la corsa festosa dell’animale, e nemmeno il secondo. Solo il terzo colpo in pieno petto ferma il cane, che pare sorpreso, poi si accuccia e muore senza un guaito appoggiando la testa sulle zampe. È forse questo l’unico racconto che posso farvi senza scadere nella pornografia del sangue, il voyeurismo della violenza. Quaranta minuti di un video, che le autorità israeliane stanno mostrando a gruppi di giornalisti intorno al mondo «perché più passa il tempo dal 7 ottobre, più sono le persone che dicono che non è accaduto nulla, o che è stata tutta una finzione organizzata dallo stesso esercito di Israele», dice l’ambasciatore a Roma del governo Israeliano. Prima o poi il video sarà visto dal maggior numero possibile di persone, ci auguriamo. E, tanto per essere precisi ed evitare altri sospetti sul filmato, diamo conto di come è stato messo insieme: sono migliaia di video girati da diverse fonti, ognuna delle quali è indicata con precisione. Molti di questi, io che scrivo, li ho già visti sulla rete di Al Jazeera nelle ore e nei giorni immediatamente seguenti l’attacco - in questo caso sono tutte immagini girate in soggettiva con le camere sulla fronte dei terroristi di Hamas. Ci sono poi le immagini riprese dalle telecamere delle auto degli Israeliani sulla strada. Ci sono quelle delle telecamere dell’esercito di Israele quando i soldati sono arrivati per un’operazione salvezza fatta tropo tardi. Infine, si ascoltano le registrazioni fatte dall’esercito Israeliano, quando l’operazione soccorsi è partita, fra combattenti di Hamas e i loro comandanti che controllavano i terroristi attraverso le GoPro e i telefonini. Andrò solo per capitoli. Il più importate, perché è quello su cui ci sono più dinieghi, riguarda gli stupri alle donne. L’Onu ha annunciato in queste ore che ci sarà un’inchiesta. Sarà fatta raccogliendo tutte le prove, ma di prove ce ne sono a sufficienza nelle immagini: le giovani hanno tutte sangue che cola fra le gambe, e molte anche dalla bocca. In una ripresa in una sorta di capannone, c’è una fila di ragazze morte, appoggiate al muro col busto, ordinatamente, i corpi con vestiti in disordine coperti di sangue un po’ dappertutto, dalla bocca, appunto, alle gambe, alla pancia. In un altro filmato una ragazza scende da una jeep con le mani legate dietro. Ha un top e un pantalone della tuta grigio chiaro. Si gira, e dietro, su quel pantalone chiaro si vede una enorme macchia di sangue, mentre viene spinta su una diversa macchina. Questo video, ne sono spettatrice, è passato tantissime volte su Al Jazeera e poi sulle Tv di tutto il mondo. Ho visto anche di nuovo quello che per me è ancora oggi il massimo della pena: una ragazza bionda con addosso solo uno slip e il reggiseno, circondata da uomini che festeggiano, viene portata a pancia in giù sul retro di un camioncino. Per farla stare dentro le misure le hanno spezzato le gambe e gliele hanno rigirate in avanti. Sembra che sia morta. Ascoltando le istruzioni che arrivano ad Hamas sui telefonini delle telecamere, ce ne sono del tipo «basta adesso con quel corpo, portatelo ai ragazzi e fateli giocare», «spara, spara, uccidi, uccidi il più possibile», a un certo punto sparano tanto che arriva l’ordine di «risparmiare un po’ di proiettili». Nei kibbutz si vede la caccia porta per porta, stanza per stanza, spesso vuote, perché molti sono già andati nelle saferoom. Uno che non è scappato viene ucciso sul divano attraverso la rete anti-zanzare dell’entrata. Lo sparo è casuale, giusto passando. Un padre e due figli in mutande appena svegli cercano di fuggire. Il padre porta in braccio il più piccolo, vanno in un rifugio in giardino, e si vede un braccio che lancia una granata dentro la stanza blindata. Il padre si butta sulla granata, i bambini scappano di nuovo e tornano a casa urlando il nome del padre, uno dei due è ferito agli occhi. Quelli di Hamas se ne sono andati. So per averlo letto come finisce questa storia - i due fratelli sono poi riusciti a scappare e sono stati trovati vivi. Poi ci sono i ragazzi del rave, che piangono davanti al loro telefonino, e c’è la decapitazione. Due esempi per tutti: a terra ci sono due soldati uccisi, uno di loro ha la testa esplosa, all’altro la testa verrà tagliata da un civile volenteroso che sega a fatica l’osso del collo con un coltello e poi espone il bottino; anche di un’altra decapitazione è protagonista un civile: ci sono a terra due uomini uno dei quali, in mutande, è ancora vivo; arriva un civile gridando grazie ad Allah e chiede in una frenesia di urla «datemi qualcosa, datemi un coltello», gli danno una zappa e lui comincia a cercare di staccare quella testa con uno strumento che non taglia, mentre sotto di lui sobbalza a ogni colpo la vittima. Ci sono tanti morti, trovati poi dai militari di Israele, un mare di sangue nelle case, a pozze, a strisce sul pavimento, di corpi sovrapposti immersi in questo rosso. Ci sono i corpi bruciati o semi bruciati. Ci sono i bambini uccisi: gli israeliani hanno coperto i buchi dei proiettili con nastro adesivo rosa - quelli in fronte sembrano dei fiocchi. Basta così. Al ventesimo minuto dei quaranta era impossibile continuare a guardare per la nausea. Eppure avevo evitato ogni cibo dalla mattina.
Ma forse il peggio non viene dalle immagini, ma dalle parole: i terroristi, quasi tutti giovani, che si scattano foto celebrando i morti dei nemici urlando la loro gioia, urlando a squarciagola in questo deserto; e la folla che a Gaza circonda con altrettanta gioia i camioncini che portano ostaggi mezzi vivi e mezzi morti. Infine, il grido di un giovane nella telefonata al padre. «Abu, tuo figlio è un eroe. Ho ucciso con queste mani 10 israeliani. Con le mie mani, Abu», e il padre lo benedice, e il ragazzo chiede della madre e ripete «Sono un eroe madre», e nel sottofondo una voce, ma non si capisce se sia del padre o della madre, risponde «Uccidi, uccidi, uccidi».
I terroristi arrivano nel kibbutz di Be’eri con il fiatone, corsa o paura, il respiro viene registrato dalla GoPro sulla fronte, le immagini scorrono per noi come fossimo loro sui prati ordinati, i fiori, le modeste verande dei kibbutzim. Solo un cane è sveglio, va incontro festoso agli sconosciuti, l’obiettivo della GoPro inquadra la punta di un fucile. Il primo colpo è al petto, ma non ferma la corsa festosa dell’animale, e nemmeno il secondo. Solo il terzo colpo in pieno petto ferma il cane, che pare sorpreso, poi si accuccia e muore senza un guaito appoggiando la testa sulle zampe. È forse questo l’unico racconto che posso farvi senza scadere nella pornografia del sangue, il voyeurismo della violenza. Quaranta minuti di un video, che le autorità israeliane stanno mostrando a gruppi di giornalisti intorno al mondo «perché più passa il tempo dal 7 ottobre, più sono le persone che dicono che non è accaduto nulla, o che è stata tutta una finzione organizzata dallo stesso esercito di Israele», dice l’ambasciatore a Roma del governo Israeliano. Prima o poi il video sarà visto dal maggior numero possibile di persone, ci auguriamo. E, tanto per essere precisi ed evitare altri sospetti sul filmato, diamo conto di come è stato messo insieme: sono migliaia di video girati da diverse fonti, ognuna delle quali è indicata con precisione. Molti di questi, io che scrivo, li ho già visti sulla rete di Al Jazeera nelle ore e nei giorni immediatamente seguenti l’attacco - in questo caso sono tutte immagini girate in soggettiva con le camere sulla fronte dei terroristi di Hamas. Ci sono poi le immagini riprese dalle telecamere delle auto degli Israeliani sulla strada. Ci sono quelle delle telecamere dell’esercito di Israele quando i soldati sono arrivati per un’operazione salvezza fatta tropo tardi. Infine, si ascoltano le registrazioni fatte dall’esercito Israeliano, quando l’operazione soccorsi è partita, fra combattenti di Hamas e i loro comandanti che controllavano i terroristi attraverso le GoPro e i telefonini. Andrò solo per capitoli. Il più importate, perché è quello su cui ci sono più dinieghi, riguarda gli stupri alle donne. L’Onu ha annunciato in queste ore che ci sarà un’inchiesta. Sarà fatta raccogliendo tutte le prove, ma di prove ce ne sono a sufficienza nelle immagini: le giovani hanno tutte sangue che cola fra le gambe, e molte anche dalla bocca. In una ripresa in una sorta di capannone, c’è una fila di ragazze morte, appoggiate al muro col busto, ordinatamente, i corpi con vestiti in disordine coperti di sangue un po’ dappertutto, dalla bocca, appunto, alle gambe, alla pancia. In un altro filmato una ragazza scende da una jeep con le mani legate dietro. Ha un top e un pantalone della tuta grigio chiaro. Si gira, e dietro, su quel pantalone chiaro si vede una enorme macchia di sangue, mentre viene spinta su una diversa macchina. Questo video, ne sono spettatrice, è passato tantissime volte su Al Jazeera e poi sulle Tv di tutto il mondo. Ho visto anche di nuovo quello che per me è ancora oggi il massimo della pena: una ragazza bionda con addosso solo uno slip e il reggiseno, circondata da uomini che festeggiano, viene portata a pancia in giù sul retro di un camioncino. Per farla stare dentro le misure le hanno spezzato le gambe e gliele hanno rigirate in avanti. Sembra che sia morta. Ascoltando le istruzioni che arrivano ad Hamas sui telefonini delle telecamere, ce ne sono del tipo «basta adesso con quel corpo, portatelo ai ragazzi e fateli giocare», «spara, spara, uccidi, uccidi il più possibile», a un certo punto sparano tanto che arriva l’ordine di «risparmiare un po’ di proiettili». Nei kibbutz si vede la caccia porta per porta, stanza per stanza, spesso vuote, perché molti sono già andati nelle saferoom. Uno che non è scappato viene ucciso sul divano attraverso la rete anti-zanzare dell’entrata. Lo sparo è casuale, giusto passando. Un padre e due figli in mutande appena svegli cercano di fuggire. Il padre porta in braccio il più piccolo, vanno in un rifugio in giardino, e si vede un braccio che lancia una granata dentro la stanza blindata. Il padre si butta sulla granata, i bambini scappano di nuovo e tornano a casa urlando il nome del padre, uno dei due è ferito agli occhi. Quelli di Hamas se ne sono andati. So per averlo letto come finisce questa storia - i due fratelli sono poi riusciti a scappare e sono stati trovati vivi. Poi ci sono i ragazzi del rave, che piangono davanti al loro telefonino, e c’è la decapitazione. Due esempi per tutti: a terra ci sono due soldati uccisi, uno di loro ha la testa esplosa, all’altro la testa verrà tagliata da un civile volenteroso che sega a fatica l’osso del collo con un coltello e poi espone il bottino; anche di un’altra decapitazione è protagonista un civile: ci sono a terra due uomini uno dei quali, in mutande, è ancora vivo; arriva un civile gridando grazie ad Allah e chiede in una frenesia di urla «datemi qualcosa, datemi un coltello», gli danno una zappa e lui comincia a cercare di staccare quella testa con uno strumento che non taglia, mentre sotto di lui sobbalza a ogni colpo la vittima. Ci sono tanti morti, trovati poi dai militari di Israele, un mare di sangue nelle case, a pozze, a strisce sul pavimento, di corpi sovrapposti immersi in questo rosso. Ci sono i corpi bruciati o semi bruciati. Ci sono i bambini uccisi: gli israeliani hanno coperto i buchi dei proiettili con nastro adesivo rosa - quelli in fronte sembrano dei fiocchi. Basta così. Al ventesimo minuto dei quaranta era impossibile continuare a guardare per la nausea. Eppure avevo evitato ogni cibo dalla mattina.
Ma forse il peggio non viene dalle immagini, ma dalle parole: i terroristi, quasi tutti giovani, che si scattano foto celebrando i morti dei nemici urlando la loro gioia, urlando a squarciagola in questo deserto; e la folla che a Gaza circonda con altrettanta gioia i camioncini che portano ostaggi mezzi vivi e mezzi morti. Infine, il grido di un giovane nella telefonata al padre. «Abu, tuo figlio è un eroe. Ho ucciso con queste mani 10 israeliani. Con le mie mani, Abu», e il padre lo benedice, e il ragazzo chiede della madre e ripete «Sono un eroe madre», e nel sottofondo una voce, ma non si capisce se sia del padre o della madre, risponde «Uccidi, uccidi, uccidi».
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
"come sei scccecccscci Oscar!"Salieri D'Amato ha scritto: ↑30/11/2023, 11:25Ci stà però che da studentessa, in qualche uscita in discoteca, abbia addocchiato e insidiato il fascinoso Oscar e lui l'abbia rimbalzata, prendendosela a male per un tale affronto.
"scansate serracchiona!"
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
cicciuzzo ha scritto: ↑30/11/2023, 12:00Credo sia giusto postarlo per intero questo articolo Markome, dedicato a chi crede che Hamas non sia un gruppo terrorista, dedicato a chi ritiene che la causa palestinese - ammesso che esista nella visione romantica - possa anche solo minimamente giustificare queste cose
[Scopri]SpoilerI terroristi arrivano nel kibbutz di Be’eri con il fiatone, corsa o paura, il respiro viene registrato dalla GoPro sulla fronte, le immagini scorrono per noi come fossimo loro sui prati ordinati, i fiori, le modeste verande dei kibbutzim. Solo un cane è sveglio, va incontro festoso agli sconosciuti, l’obiettivo della GoPro inquadra la punta di un fucile. Il primo colpo è al petto, ma non ferma la corsa festosa dell’animale, e nemmeno il secondo. Solo il terzo colpo in pieno petto ferma il cane, che pare sorpreso, poi si accuccia e muore senza un guaito appoggiando la testa sulle zampe. È forse questo l’unico racconto che posso farvi senza scadere nella pornografia del sangue, il voyeurismo della violenza. Quaranta minuti di un video, che le autorità israeliane stanno mostrando a gruppi di giornalisti intorno al mondo «perché più passa il tempo dal 7 ottobre, più sono le persone che dicono che non è accaduto nulla, o che è stata tutta una finzione organizzata dallo stesso esercito di Israele», dice l’ambasciatore a Roma del governo Israeliano. Prima o poi il video sarà visto dal maggior numero possibile di persone, ci auguriamo. E, tanto per essere precisi ed evitare altri sospetti sul filmato, diamo conto di come è stato messo insieme: sono migliaia di video girati da diverse fonti, ognuna delle quali è indicata con precisione. Molti di questi, io che scrivo, li ho già visti sulla rete di Al Jazeera nelle ore e nei giorni immediatamente seguenti l’attacco - in questo caso sono tutte immagini girate in soggettiva con le camere sulla fronte dei terroristi di Hamas. Ci sono poi le immagini riprese dalle telecamere delle auto degli Israeliani sulla strada. Ci sono quelle delle telecamere dell’esercito di Israele quando i soldati sono arrivati per un’operazione salvezza fatta tropo tardi. Infine, si ascoltano le registrazioni fatte dall’esercito Israeliano, quando l’operazione soccorsi è partita, fra combattenti di Hamas e i loro comandanti che controllavano i terroristi attraverso le GoPro e i telefonini. Andrò solo per capitoli. Il più importate, perché è quello su cui ci sono più dinieghi, riguarda gli stupri alle donne. L’Onu ha annunciato in queste ore che ci sarà un’inchiesta. Sarà fatta raccogliendo tutte le prove, ma di prove ce ne sono a sufficienza nelle immagini: le giovani hanno tutte sangue che cola fra le gambe, e molte anche dalla bocca. In una ripresa in una sorta di capannone, c’è una fila di ragazze morte, appoggiate al muro col busto, ordinatamente, i corpi con vestiti in disordine coperti di sangue un po’ dappertutto, dalla bocca, appunto, alle gambe, alla pancia. In un altro filmato una ragazza scende da una jeep con le mani legate dietro. Ha un top e un pantalone della tuta grigio chiaro. Si gira, e dietro, su quel pantalone chiaro si vede una enorme macchia di sangue, mentre viene spinta su una diversa macchina. Questo video, ne sono spettatrice, è passato tantissime volte su Al Jazeera e poi sulle Tv di tutto il mondo. Ho visto anche di nuovo quello che per me è ancora oggi il massimo della pena: una ragazza bionda con addosso solo uno slip e il reggiseno, circondata da uomini che festeggiano, viene portata a pancia in giù sul retro di un camioncino. Per farla stare dentro le misure le hanno spezzato le gambe e gliele hanno rigirate in avanti. Sembra che sia morta. Ascoltando le istruzioni che arrivano ad Hamas sui telefonini delle telecamere, ce ne sono del tipo «basta adesso con quel corpo, portatelo ai ragazzi e fateli giocare», «spara, spara, uccidi, uccidi il più possibile», a un certo punto sparano tanto che arriva l’ordine di «risparmiare un po’ di proiettili». Nei kibbutz si vede la caccia porta per porta, stanza per stanza, spesso vuote, perché molti sono già andati nelle saferoom. Uno che non è scappato viene ucciso sul divano attraverso la rete anti-zanzare dell’entrata. Lo sparo è casuale, giusto passando. Un padre e due figli in mutande appena svegli cercano di fuggire. Il padre porta in braccio il più piccolo, vanno in un rifugio in giardino, e si vede un braccio che lancia una granata dentro la stanza blindata. Il padre si butta sulla granata, i bambini scappano di nuovo e tornano a casa urlando il nome del padre, uno dei due è ferito agli occhi. Quelli di Hamas se ne sono andati. So per averlo letto come finisce questa storia - i due fratelli sono poi riusciti a scappare e sono stati trovati vivi. Poi ci sono i ragazzi del rave, che piangono davanti al loro telefonino, e c’è la decapitazione. Due esempi per tutti: a terra ci sono due soldati uccisi, uno di loro ha la testa esplosa, all’altro la testa verrà tagliata da un civile volenteroso che sega a fatica l’osso del collo con un coltello e poi espone il bottino; anche di un’altra decapitazione è protagonista un civile: ci sono a terra due uomini uno dei quali, in mutande, è ancora vivo; arriva un civile gridando grazie ad Allah e chiede in una frenesia di urla «datemi qualcosa, datemi un coltello», gli danno una zappa e lui comincia a cercare di staccare quella testa con uno strumento che non taglia, mentre sotto di lui sobbalza a ogni colpo la vittima. Ci sono tanti morti, trovati poi dai militari di Israele, un mare di sangue nelle case, a pozze, a strisce sul pavimento, di corpi sovrapposti immersi in questo rosso. Ci sono i corpi bruciati o semi bruciati. Ci sono i bambini uccisi: gli israeliani hanno coperto i buchi dei proiettili con nastro adesivo rosa - quelli in fronte sembrano dei fiocchi. Basta così. Al ventesimo minuto dei quaranta era impossibile continuare a guardare per la nausea. Eppure avevo evitato ogni cibo dalla mattina.
Ma forse il peggio non viene dalle immagini, ma dalle parole: i terroristi, quasi tutti giovani, che si scattano foto celebrando i morti dei nemici urlando la loro gioia, urlando a squarciagola in questo deserto; e la folla che a Gaza circonda con altrettanta gioia i camioncini che portano ostaggi mezzi vivi e mezzi morti. Infine, il grido di un giovane nella telefonata al padre. «Abu, tuo figlio è un eroe. Ho ucciso con queste mani 10 israeliani. Con le mie mani, Abu», e il padre lo benedice, e il ragazzo chiede della madre e ripete «Sono un eroe madre», e nel sottofondo una voce, ma non si capisce se sia del padre o della madre, risponde «Uccidi, uccidi, uccidi».
Grazie, non avevo la possibilità di farlo, anche se avrei preferito dimenticarlo.
Ma non per niente esiste la Giornata della Memoria.
Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
io spero solo che lo leggano coloro che sostengono che la mia posizione sulla questione faccia schifo. si è sempre in tempo a cambiare idea.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Serracchiani l’ha dichiarato lei, mica io, in un intervista che ha avuto il periodo della vita notturna.
Molto tempo fa , mi pare a porta a porta. Non si trova più.
Quanto ai Vip che incontro , il problema non sono io ma chi ritiene questa cosa incredibile.
A Roma sei vai in giro e’ normale. A Caltanissetta no.
Ma lo dico a titolo di curiosità . Solo nel mio quartiere abitano : Gaia de Laurentis, Cazzullo e Floris e non e’ un quartiere top. Poi che mi vado a fare bello che incontro Floris o Cazzullo ?
E’ un merito ? Uno lo dice per dire.
Questa cosa e’ un po una spia che ti devi livellare verso il basso per non offendere quello che abita in culo alla luna e pensa che i vip siano irraggiungibili in tutti i sensi.
Ps Kissinger non e’ vero , l’ho detto per farvi incazzare. Ghhhhh!
Molto tempo fa , mi pare a porta a porta. Non si trova più.
Quanto ai Vip che incontro , il problema non sono io ma chi ritiene questa cosa incredibile.
A Roma sei vai in giro e’ normale. A Caltanissetta no.
Ma lo dico a titolo di curiosità . Solo nel mio quartiere abitano : Gaia de Laurentis, Cazzullo e Floris e non e’ un quartiere top. Poi che mi vado a fare bello che incontro Floris o Cazzullo ?
E’ un merito ? Uno lo dice per dire.
Questa cosa e’ un po una spia che ti devi livellare verso il basso per non offendere quello che abita in culo alla luna e pensa che i vip siano irraggiungibili in tutti i sensi.
Ps Kissinger non e’ vero , l’ho detto per farvi incazzare. Ghhhhh!
Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
si, ma noi siamo rimasti turbati ancora dalle occhiatacce della Kanakis, pace all'anima sua......
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Quell’articolo è allucinante
Certo che mettere una body-cam e poi fare un macello del genere, con tanto di festeggiamenti dei propri compaesani e pubblicarlo online, non puoi nemmeno chiamarlo terrorismo, sminuirebbe il crimine stesso.
La reazione di Israele è stata perfin troppo moderata, se facevano una cosa del genere a civili americani, mi sarei giocato alla snai che della striscia resterebbe solo la sabbia, vetrificata
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
--
Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
--
"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
--
Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.
Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
giorgiograndi ha scritto: ↑30/11/2023, 20:02Quell’articolo è allucinante
Certo che mettere una body-cam e poi fare un macello del genere, con tanto di festeggiamenti dei propri compaesani e pubblicarlo online, non puoi nemmeno chiamarlo terrorismo, sminuirebbe il crimine stesso.
La reazione di Israele è stata perfin troppo moderata, se facevano una cosa del genere a civili americani, mi sarei giocato alla snai che della striscia resterebbe solo la sabbia, vetrificata
Giustissimo, terrorismo è troppo nobile.
E' la cancellazione più repellente della civiltà.
Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Se fai racchiani di cognome non è che...Drogato_ di_porno ha scritto: ↑30/11/2023, 12:01"come sei scccecccscci Oscar!"Salieri D'Amato ha scritto: ↑30/11/2023, 11:25Ci stà però che da studentessa, in qualche uscita in discoteca, abbia addocchiato e insidiato il fascinoso Oscar e lui l'abbia rimbalzata, prendendosela a male per un tale affronto.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
La cosa grave non è, paradossalmente, la barbarie di Hamas. Il genere umano ha conosciuto i crimini di Pol Pot, gli eccidi in Ruanda è altro ancora. La cosa grave è che la maggioranza dei palestinesi si identifica con Hamas. E di questo crimine repellente sono fieri. Non potranno mai esserci due stati, i palestinesi vogliono gli ebrei morti, punto. E comunque si, le torri gemelle sono niente in confronto al 7 ottobre. Gli americani veramente la cancellavano la striscia di Gazamarkome ha scritto: ↑30/11/2023, 20:07giorgiograndi ha scritto: ↑30/11/2023, 20:02Quell’articolo è allucinante
Certo che mettere una body-cam e poi fare un macello del genere, con tanto di festeggiamenti dei propri compaesani e pubblicarlo online, non puoi nemmeno chiamarlo terrorismo, sminuirebbe il crimine stesso.
La reazione di Israele è stata perfin troppo moderata, se facevano una cosa del genere a civili americani, mi sarei giocato alla snai che della striscia resterebbe solo la sabbia, vetrificata
Giustissimo, terrorismo è troppo nobile.
E' la cancellazione più repellente della civiltà.
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Lo dice anche Roberto D'Agostino che è l'effetto-Roma a far avere alle signore queste reazioni spropositate:
https://m.dagospia.com/al-termine-della ... ola-376358
Immaginate se queste matrone avessero visto il culo tornito del Venezia anziché il culetto piatto di SuperMario...
https://m.dagospia.com/al-termine-della ... ola-376358
Immaginate se queste matrone avessero visto il culo tornito del Venezia anziché il culetto piatto di SuperMario...
Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Abitano tutte a meno di 500 metri dal Venezia. Lui le incontra rispettivamente dal pizzicagnolo, dal tabacchino e in orologeria quando deve cambiare la pila al quarzo del citizen
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Re: [O.T.] La peggiore sinistra del mondo
Mi fai sghifo cicciu
Sghifoooooooooo (aggiungi o a piacere qb)
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