oirottiv ha scritto: ↑22/01/2024, 19:31
giorgiograndi ha scritto: ↑21/01/2024, 19:45
Chi fa il medico non lo fa per i soldi, lo fa per passione (compresi i chirurghi estetici). Lo stipendio che ho annotato prima l’ho cercato su google (stipendio medio medico)
Il tuo dentista è il tuo dermatologo sono liberi professionisti, mettono a frutto la laurea con l’imprenditoria, non come dipendenti del SSN (semmai il tuo dermatologo lavora poi anche in ospedale, nel pubblico)
Comincio a capire il “popolo degli astenuti”, non ha senso andare a votare se poi nessun ragionamento viene seguito come tale ma buttato in vacca con cose del tipo “chi farà l'insegnante?”
Se uno Stato non fosse forzato a sussidiare l’’impossibile per sopperire alle mancanze e al lassismo dei cittadini, il salario dell’insegnante sarebbe il doppio, invece è una miseria che è interessante solo per chi ha la vocazione e chi non riesce a trovare di meglio (e guarda che chi insegna medicina fa il medico in ospedale di solito, l’insegnante è una vocazione anche per lui)
Tu chi sei? Cosa fai nella vita? Quanto contribuisci alla società? Quante persone dipendono da te e dal tuo lavoro (famigliari, figli, tuoi dipendenti)? Quante responsabilità vere e imprescindibili porti avanti ogni giorno tra lavoro e famiglia?
Tante? Poche?
Guarda che queste cose contano quando si valutano le opinioni: l’opinione del disoccupato 30enne laureato sarà molto spesso diversa da quella del muratore bergamasco, e chiaramente la mia sarà molto diversa dalla tua.
Adesso metti in pratica le tue opinioni e vedi dove ti portano. Se non ti portano da nessuna parte, magari è meglio che cambi idea. Le mie opinioni mi hanno portato dove sono adesso, forse non sono così male
Il bello è che mi prendo dello scemo (e del presunto truffatore perché ho preso RdC in passato da cicciuzzo) ma non posso esprimere il mio parere contro chi spara sentenze senza nessun appiglio e, quando glielo fai notare, fa pure l'offeso.
Chi fa il medico lo fa per passione: ma porco il tuo, ma chi lo dice? Ma tu hai intervistato TUTTI i medici del mondo? Hai delle statistiche alla mano? No perché se ti basi sul "sentito dire" e sull'aneddotica mi spiace ma, come direbbe cicciuzzo, non vale.
(Ricordiamo che l'aneddotica vale solo x cicciuzzo).
La parte sullo stipendio degli insegnanti poi è veramente un cortocircuito logico: lo stato pagherebbe gli insegnanti il doppio ma purtroppo deve spendere denari x colmare le inefficienze della popolazione. Su quale libro mentre i bambini non dormivano hai letto questa interessante teoria economica?
Io pensavo che il valore di un salario fosse dato da quella vecchia legge della domanda e dell'offerta, quindi un medico prende più di un insegnante per il semplice fatto che un insegnante (per quanto bravo, con vocazione e altro) è comunque più facilmente reperibile (e formabile) che un medico e perché forse (e vedendo l'ignoranza e la totale mancanza di logica di alcuni interventi) l'istruzione in Italia non è una priorità di chi governa (di qualsiasi colore politico sia) e perché passa sempre il messaggio (come dici tu) che chi insegna lo fa comunque per passione, quando invece bisognerebbe esigere prima di tutto la professionalità (e quindi corrispondere un adeguato salario).
Questo poi dire "lo stato" come se fosse un'entità terza esterna fa molto commuovere: lo stato sono le persone che governano votate da tutti quelli che vanno a farlo.
Oltre certo a Soros, il gruppo Bilderberg, Gates e tutti quelli che ci vogliono poveri.
Ti parafraso poi sulla frase dell'astensionismo, dicendo che "capisco perché siamo governati così male, se gente che fa il solito stream of consciousness delirante (quando non riesce a uscire dalla sequela di minchiate che ha sparato) viene scambiata e rispettata come interlocutore serio".
E questa e l'opinione di un 40enne, laureato, 45k di RAL annua, un mutuo, una compagna ricercatrice universitaria (che si mantiene), auto di proprietà; lavoro da quando ho 16 anni, ho avuto una partita IVA fino al 2019, ho percepito il RDC per 5 mesi durante i quali ho fatto un corso che mi ha permesso di prendere questo stipendio e accendere un mutuo e tante altre cose (tra cui una fedina penale immacolata) certo, non ho figli a carico, so che per te questo fa di me un costo sociale: sai quanto conta la mia opinione? Come la tua e come quella di cicciuzzo, ovvero zero al di fuori di noi stessi che la esprimiamo.
Il problema è che io di solito quando faccio un ragionamento (che sia il RdC o il turismo) porto dei numeri a sostegno, i cicciuzzi i titoli dei giornali e tu il delirio.
Chiaramente ero informato sul fatto che specialmente Medicina e' una scelta basata su passione, vocazione e voglia di aiutare gli altri:
https://www.numerochiuso.info/studiare- ... re-medico/
Ci sono parecchi articoli in merito online in merito
Ma poi, tra l'altro, tu non hai scelto la tua facolta' universitaria perche' avevi passione nella materia? Perche' non credp che l'hai scelta per il possibile salario.
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Il valore del salario, specialmente per i dipendenti pubblici, e' legato al contratto nazionale del lavoro piu' che alla negoziazione tra le parti. Ma cio' avviene praticamente in tutti le "posizioni" che non sono fondamentali, in qualunque azienda.
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Il medico, a differenza dell'insegnante, ha una relazione diretta con la morte, la sofferenza e la malattia. Mentre l'insegnante appunto "insegna", il medico mette in pratica cio' che ha imparato e, anche grazie alla sua esperienza, prende decisioni che influiscono sulla salute/vita/morte di una persona. Il medico, a prescinedere da tutto il resto ha delle responsabilita' che l'insegnante non ha, per questo (nel modello di societa' attuale) e' pagato di piu', il concetto i domanda/offerta e' solo una parte della situazione.
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L'insegnante dovrebbe essere selezionato tra le persone piu' straordinarie e brillanti (e strapagato), invece tendo a pensare che l'insegnamento sia piu' una vocazione oppure una soluzione alternativa al fallimento in altri settori (oppure un secondo introito per liberi professionisti). Partendo dai ministri, e dal programma scolastico, per arrivare fino agli insegnanti, abbiamo la banalita'. Le "classi", i "voti", le "interrogazioni:, i "compiti in classe" e adesso perfino i "quiz". L'educazione dovrebbe essere come un video game fin da principio. Non devi dire ai ragazzini di giocare ai video game (cit), mentre devi dire ai ragazzini di stare attenti e fare i compiti, senza contare che proprio i ragazzini sono interessati a cose diverse ad eta' diverse. Invece di sviluppare, incentivare e favorire la passione in una materia o nell'altra a qualunque eta', il sistema attuale tende a far passare anni noiosissimi studiando cose per cui non c'e' nessun'interesse e che vengono dimenticare e cancellate dalla propria mente non appena e' possibile. Questo e' uno dei motivi, secondo me, per il quale abbiamo generazioni di 30enni che non hanno uno scopo e non sanno che fare della propria vita. Non sono stati ne stimolati ne istruiti a usare il cervello e a sviluppare le proprie passioni fin da piccoli, sono stati invece spronati a memorizzare fatti e concetti, indottrinati sull' "avere diritti" (ma senza doveri e senza dignita' VEDI *X*)
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Kudos per aver usato un sussidio per fare un corso, quanti ce ne sono come te? Non credo molti.
A differenza di ciccio, io credo che i sussidi siano fondamentali per sopperire alle mancanze dello stato stesso nella formazione dei propri cittadini.
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Mia nonna e' nata nel 1909. Il padre e' sparito quando aveva sei mesi. E' crescita con la madre, facendo la mondina dai 3 anni. La mondina d'estate, spennare i polli in autunno e la fabbrica del cartone in inverno. Non fini' nemmeno le elementari, non credo abbia mai letto nulla se non il vangelo e qualche rivista. Si fece la sua vita, a 90anni coltivava l'orto e non la battevi a dama nemmeno barando. POi e' caduta, si e' rotta il femore. Quando si e' ripresa ha chiesto di andare alla casa di riposto. Chiamamente la sua pensione minima non copriva la retta e le e' stata propinata la possibilita' di prendere la pensione di accompagnamento. Ha detto a mia madre "no io in comune a chiere l'elemosina non ci vado, vendi la casa". Vedi, i sussidi sono questo: l'elemosina. Adesso, tu sei tra quelli "con le palle" che hanno usato un sussidio per miglirarsi in un periodo sfortunato e di transizione, ma in genere non e' cosi' che sono intesi. Il sussidio e' considerato, sopratutto da giovani, come un diritto, una cosa che "spetta" perche' "la propria dimensione" necessita' che gli altri che "hanno di piu'" condividano la propria ricchezza: io la vedo come una mancanza di dignita'.
Il punto di ciccio e' totalmente condivisibile in generale, il fatto che sia una conseguenza della societa' che noi abbiamo contribuito a creare e' quello che lui forse ha difficolta ad accettare (e pure tu)
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Io non sono laureato, ho pensato che spendere 5 anni focalizzandomi su una materia fosse una limitazione della mia liberta'.
A 20 anni avevo degli obbiettivi precisi da raggiungere a 30 anni. A 26 era in linea con i tempi, ma fattori esterni mi hanno spinto (anche costretto) a cambiare direzione. Ho iniziato con il porno e mi sono dato obbiettivi diversi per i 40 anni, a 35 li avevo raggiunti. Poco dopo ho dovuto attuare cambiamenti (cambio nazione), ho conosciuto mia moglie a 36 anni e mi sono dato degli obbiettivi per i 50 anni, li ho raggiunti 3-4 anni fa e ormai i miei obbiettivi sono solamente in relazione ai miei figli perche' piu' in alto, almeno nel porno, non ci voglio andare (implicherebbe espormi in maniera mediatica e non fa' per me).
A volte mi chiedo se mi sono dato obbiettivi troppo semplici da raggiungere. Ne ho parlato con mia moglie una volta, e lei mi disse una cosa del tipo "if you will be able to teach our kids your way to deal with commitment and consistency without to blink, than any goal you have achieved was really not so important"
Vedi, per te "quello che sei" e' uguale a quello che sei riuscito a raggiungere/realizzare, per me no. Quello che sei e' la lista dei traguardi che ti sei posto in passato e che hai raggiunto, se quei traguardi sono abbastanza ambiziosi, le responsabilita' sono una conseguenza piacevole.
Le miei idee, per quanto so che sono border-line su tanti aspetti mi hanno fatto raggiungere i traguardi che mi ero prefissato (e anche oltre).
Tu sei dove ti eri prefissato di essere 10-15 anni fa'?
Se SI, 10-15 anni fa guardavi al futuro limitandoti, se NO forse la causa e' il tuo modo di pensare.
Scusa eventuali errori, non ho tempo di rileggere.