Perché un postino o un esattore aggressivo non gira armato e può fare poco danno, e se sbarella si può chiamare la polizia.
Un poliziotto aggressivo è armato, può fare danni e, se sbarella e chiami la polizia, rischi di passare dei guai.

Comunque, nel caso specifico pare che il civile fosse anche lui un soggetto da ricovero.
Praticamente, il destino ha fatto incontrare tre bestie.

Per quello che mi risulta, i due poliziotti in borghese e senza divisa, distribuivano fiori alle ragazze che passavano e il signore si è adirato lanciandosi contro di loro. Se le cose sono andate così, sembra trattarsi più di una lite tra balordi che dell'intervento troppo rude dei componenti di una Volante. Chi sbaglia deve pagare, ma per quello che ha fatto veramente non per altro.

PS: a casa mia il postino non passa da giovedì scorso, non vedo la categoria con simpatia, porta pazienza...

Penso anch'io che sia stata solo una brutta storia.
Tranquillo, non ho legami con Poste Italiane!

Purtroppo la violenza è un linguaggio, un primitivo sistema di comunicazione.

Per quanto possa essere primitivo, o forse proprio per questo, è una forma di linguaggio che può permeare le nostre (in)coscienze.

Oltretutto la violenza crea una forma di dipendenza molto forte, e liberarsi da questa scimmia è assai difficile

Blif ha scritto:Perché un postino o un esattore aggressivo non gira armato e può fare poco danno, e se sbarella si può chiamare la polizia.
Un poliziotto aggressivo è armato, può fare danni e, se sbarella e chiami la polizia, rischi di passare dei guai.

Comunque, nel caso specifico pare che il civile fosse anche lui un soggetto da ricovero.
Praticamente, il destino ha fatto incontrare tre bestie.

se un postino si intasca i pacchi che deve consegnare per me può essere penalmente punito come tutti. E poi non fare più il postino.

Se i due poliziotti sono colpevoli si pone il tema di incompatibilità con il ruolo.

perchè si.

GeishaBalls ha scritto:

Blif ha scritto:Perché un postino o un esattore aggressivo non gira armato e può fare poco danno, e se sbarella si può chiamare la polizia.
Un poliziotto aggressivo è armato, può fare danni e, se sbarella e chiami la polizia, rischi di passare dei guai.

Comunque, nel caso specifico pare che il civile fosse anche lui un soggetto da ricovero.
Praticamente, il destino ha fatto incontrare tre bestie.

se un postino si intasca i pacchi che deve consegnare per me può essere penalmente punito come tutti. E poi non fare più il postino.

Se i due poliziotti sono colpevoli si pone il tema di incompatibilità con il ruolo.

Ciao, temo che stiamo facendo una tremenda confusione. Secondo me ogni dipendente pubblico dovrebbe avere il certificato penale immacolato e licenziato quando riporta una condanna.
Purtroppo (o per fortuna) non è così, pensa che anni fà (ti parlo degli anni sessanta) i macchinisti delle allora Ferrovie dello Stato che causavano incidenti con parecchi morti, finivano in prigione, poi ne uscivano e tornavano a condurre i treni.
Dato che la logica è questa, non vedo perché il poliziotto, disarmato in borghese e fuori servizio, che litiga per motivi personali e riceve una denuncia, deve essere destituito prima del processo.

Il problema che ci dovremmo porre è un altro: fino ad ieri un giovanotto diventava poliziotto perché vincitore di pubblico concorso. Le domande erano molte in rapporto ai posti disponibile, quindi era possibile effettuare una accettabile selezione anche dal punto di vista attitudinale. Oggi non è più possibile perché per diventare poliziotto occorre provenire dalle FFAA come militare a ferma breve. Cosa succede? Mentre ieri nella Polizia finiva la "prima scelta" oggi i migliori restano nell' Esercito, i più intraprendenti cercano una attività nel settore privato, gli altri, prendono la strada di Polizia e Carabinieri. Ci arrivano ad una età relativamente alta e con una mentalità da militare e non da poliziotto, e i risultati li vediamo.

wolf.55 ha scritto: Il problema che ci dovremmo porre è un altro: fino ad ieri un giovanotto diventava poliziotto perché vincitore di pubblico concorso. Le domande erano molte in rapporto ai posti disponibile, quindi era possibile effettuare una accettabile selezione anche dal punto di vista attitudinale. Oggi non è più possibile perché per diventare poliziotto occorre provenire dalle FFAA come militare a ferma breve. Cosa succede? Mentre ieri nella Polizia finiva la "prima scelta" oggi i migliori restano nell' Esercito, i più intraprendenti cercano una attività nel settore privato, gli altri, prendono la strada di Polizia e Carabinieri. Ci arrivano ad una età relativamente alta e con una mentalità da militare e non da poliziotto, e i risultati li vediamo.

Intervengo solo per quotare ogni singola parola.

El Diablo ha scritto:

wolf.55 ha scritto: Il problema che ci dovremmo porre è un altro: fino ad ieri un giovanotto diventava poliziotto perché vincitore di pubblico concorso. Le domande erano molte in rapporto ai posti disponibile, quindi era possibile effettuare una accettabile selezione anche dal punto di vista attitudinale. Oggi non è più possibile perché per diventare poliziotto occorre provenire dalle FFAA come militare a ferma breve. Cosa succede? Mentre ieri nella Polizia finiva la "prima scelta" oggi i migliori restano nell' Esercito, i più intraprendenti cercano una attività nel settore privato, gli altri, prendono la strada di Polizia e Carabinieri. Ci arrivano ad una età relativamente alta e con una mentalità da militare e non da poliziotto, e i risultati li vediamo.

Intervengo solo per quotare ogni singola parola.

Non sono sicuro che i posti assegnati provenissero da adeguate selezioni.Ho memoria di persone che conoscevo abbastanza bene,soprattutto un amico laureato in scienze politiche e uno in giurisprudenza,che non riuscirono a passare un concorso.Entrambi con preparazione atletica notevole e,a mio modestissimo avviso,con indole giusta per affrontare la professione.Nello stesso concorso passo' invece il figlio di un ispettore di p.s.,che non era nè fisicato nè brillava in cultura generale.Quello che mi sorprese di piu' fu la'ltezza,direi non superiore al metro e 65 cm......

la tipica meritrocrazia itaGliana

wolf.55 ha scritto:Per quello che mi risulta, i due poliziotti in borghese e senza divisa, distribuivano fiori alle ragazze che passavano e il signore si è adirato lanciandosi contro di loro. Se le cose sono andate così, sembra trattarsi più di una lite tra balordi che dell'intervento troppo rude dei componenti di una Volante. Chi sbaglia deve pagare, ma per quello che ha fatto veramente non per altro.

PS: a casa mia il postino non passa da giovedì scorso, non vedo la categoria con simpatia, porta pazienza...

Ieri ho visto l'intervista all'ultrasessantenne aggredito.
Non mi sembrava affatto un balordo e le sue parole sono state lucidissime, anche se palese era lo choc: oltre al dolore fisico la vittima ha dovuto sopportare l'onta di un verbale che lo ha profondamente indignato e che sarebbe stato pure creduto senza quelle provvidenziali telecamere.

Mettiamo da parte le divise, non sto facendo un processo alla Polizia.

Ci troviamo da una parte due giovani teppisti che sono stati addestrati a disinnescare minacce ben superiori e dall'altra un anziano che è stato massacrato in maniera a dir poco vigliacca : ma come si fa a cercare ancora di difenderli e a minimizzare l'accaduto?

Non è stato atterrato e bloccato dopo un paio di cazzottoni.
Non è stata una rissa tra simili.
Un sessantenne è stato preso a calci in facci con furia cieca da due giovani addestrati anche dopo che non si muoveva più : quello è ciò che è palese.

La difesa a tutti i costi del collega è cosa che accomuna tutti.
Ma chissà perchè, quando c'è di mezzo un atto di violenza feroce, solo preti e professionisti dell'ordine chiudono gli occhi.

donegal ha scritto:Ma chissà perchè, quando c'è di mezzo un atto di violenza feroce, solo preti e professionisti dell'ordine chiudono gli occhi.

Ma no...spesso anche magistrati, giudici, giornalisti, politici, pseudointellettuali, dirigenti pubblici in genere...

Le provano tutte Helmut, sono dei valorosi.

Helmut ha scritto:

donegal ha scritto:Ma chissà perchè, quando c'è di mezzo un atto di violenza feroce, solo preti e professionisti dell'ordine chiudono gli occhi.

Ma no...spesso anche magistrati, giudici, giornalisti, politici, pseudointellettuali, dirigenti pubblici in genere...

Rileggi : ho parlato di violenza feroce.
E preciso meglio : violenza fisica feroce.

Non sono così ingenuo da voler scrivere che solo preti e poliziotti sono corporativi anche quando non lo devono essere.

Se due giornalisti prendessero vigliaccamente a pugni e calci un anziano, stai pur certo che i suoi colleghi gli farebbero terra bruciata attorno.

donegal ha scritto:Non sono così ingenuo da voler scrivere che solo preti e poliziotti sono corporativi anche quando non lo devono essere

Ti riferivi alle difese corporative: avevo inteso in senso più lato, cioé quando le categorie da me menzionate minimizzano violenze di ben precise parti politiche.