sono sicuro che adesso siamo molto piu' bacchettoni di 100 anni fa...
il femminismo ha fatto dei danni incalcolabili
1) l'ignoranza crea, la cultura rimastica.
2) dopo cena non è mai stupro.
3) "Cosa farebbe Kennedy? Lo sai che se la farebbe!"
4) le donne vogliono essere irrigate, non ignorate
barabì, ti voglio bene
ma la ragazzina, se la storia è vera, ha 11 (leggesi: UNDICI) anni
anche cento anni fa sarebbe stato gravissimo
a meno che non si parli dello yemen
(e beninteso, anche se fosse accaduto, come purtroppo accade, nello yemen, sempre gravissimo sarebbe)
cioè, mi spieghi quale capacità di intendere e di volere ha una ragazzina di 11 anni? quale forma di volontà potrebbe averla spinta a scopare con un altro ragazzino?
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
sono sicuro che adesso siamo molto piu' bacchettoni di 100 anni fa...
il femminismo ha fatto dei danni incalcolabili
Ma dai, a 11 anni si è bambini.
Tanti, tanti anni fa ho visto con i miei occhi una ragzza di 15 anni fare una sega ad uno di 10 anni... Lui sembrava al settimo cielo...
Non dico che la cosa sia normale ma anche 30 anni fa succedevano queste cose.
Va anche detto che la 15enne se la sono passata 3/4 degli adolescenti del mio paese...
I corsi di masturbazione per bimbi di quattro anni
D’ora in avanti la masturbazione sarà promossa in tutte le scuole materne ed elementari d’Europa come forma di educazione sessuale. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), di comune accordo con l’agenzia governativa tedesca per l’Educazione sanitaria, sta infatti diffondendo presso tutti i ministeri della Salute e dell’Istruzione d’Europa un documento, chiamato «Standard di
Educazione Sessuale in Europa», che invita a una maturazione della consapevolezza sessuale già nei primissimi anni di età, attraverso una conoscenza del proprio corpo e un’esplorazione delle relazioni sessuali - sia etero sia omo - infantili. Il testo, redatto da diciannove esperti, è rivolto a «responsabili delle politiche, autorità scolastiche e sanitarie» e rappresenta una sorta di vademecum per guidare i bambini verso una piena crescita sessuale nel periodo compreso tra 0 e 15 anni.
Nelle 83 pagine del documento vengono definite le varie fasce d’età e, per ciascuna, stabiliti gli obiettivi da raggiungere e i relativi compiti dell’insegnante.
Ai bimbi dagli 0 ai 4 anni, si legge, «gli educatori dovranno trasmettere informazioni su masturbazione infantile precoce e scoperta del corpo e dei genitali, mettendoli in grado di esprimere i propri bisogni e desideri, ad esempio nel “gioco del dottore”». Dai 4 ai 6 anni i bambini dovranno invece essere istruiti «sull’amore e le relazioni con persone dello stesso sesso», «parlando di argomenti inerenti la sessualità con competenza comunicativa».
La vera crescita avverrà coi bimbi tra i 6 e i 9 anni, cui i maestri terranno lezioni su «cambiamenti del corpo, mestruazioni ed eiaculazione», facendo conoscere loro «i diversi metodi contraccettivi». Su questo aspetto i bambini tra 9 e 12 anni dovranno già avere ampia competenza, diventando esperti nel «loro utilizzo» e venendo informati su «rischi e conseguenze delle esperienze sessuali non protette (le gravidanze indesiderate)». Ecco il decisivo balzo in avanti: nella fascia puberale tra i 12 e i 15 anni gli adolescenti dovranno acquisire familiarità col concetto di «pianificazione familiare» e conoscere il difficile «impatto della maternità in giovane età», con la consapevolezza di «un’assistenza in caso di gravidanze indesiderate e la relativa «presa di decisioni» (leggi aborto). Non solo: a quell’età, ormai matura secondo l’Oms, i ragazzi dovranno essere informati sulla possibilità di «gravidanze anche in relazioni omosessuali» e sull’esistenza del sesso inteso come «prostituzione e pornografia», venendo messi in guardia «dall’influenza della religione sulle decisioni riguardanti la sessualità». Il protocollo diffuso dall’Oms lancia anche un monito affinché «l’educazione sessuale venga effettivamente realizzata in termini di luoghi, tempi e personale», sebbene non occorra una preparazione ad hoc della classe docente e «gli insegnanti di educazione sessuale non siano professionisti di alto livello».
Queste direttive sono già state recepite a livello comunitario nella risoluzione Estrela votata giorni fa al Parlamento europeo e ora in discussione in Commissione. Nel testo presentato dall’europarlamentare socialista Edite Estrela, la masturbazione viene infatti indicata come metodo di educazione sessuale, prendendo atto del fatto che «i ragazzi più giovani sono esposti, sin dalla più tenera età, a contenuti pornografici soprattutto su Internet».
Il rapporto Estrela, inoltre, invita l’Ue a «prevenire le gravidanze indesiderate» e a garantire «il diritto d’aborto», combattendo «l’abuso dell’obiezione di coscienza» da parte del personale sanitario. Contro questa risoluzione si sono schierati numerosi europarlamentari, tra cui l’italiano Sergio Silvestris (Pdl), che coi loro emendamenti hanno determinato un rinvio e un riesame del testo in Commissione. Intanto anche contro il documento dell’Oms si sta sollevando un’opposizione della società civile: sia la fondazione CitizenGo sia il sito hatzeoir.org stanno raccogliendo firme per fermare la diffusione del testo, definito «corruttore dell’integrità e della salute dei minori».
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”
mi propongo per la docenza del master in educazione sessuale alla fine dei regolari corsi europei, per le 15enni, argomento:
"la sessualità nelle saune"
STATO LADRO & RAPINATORE
La ricchezza è solo un boccaglio in un mare di merda (N. Balasso)
belnudo ha scritto:mi propongo per la docenza del master in educazione sessuale alla fine dei regolari corsi europei, per le 15enni, argomento:
"la sessualità nelle saune"
Mi sa che è reato
Per il mio ego può bastare che SCB mi citi nella sua firma, tutto il resto è noia.
Cicciuzzo 1.6.2016
Mi spiegate come postare le immagini, sono scemo oltre che cornuto
Furore 1.3.2017
E sorridi! (Earl J. Hickey)
Di regole io ne conosco una sola: bisogna essere buoni, cazzo (K. Vonnegut)
Chi è senza peccato non ha un cazzo da raccontare (V. Costantino)
Baby squillo dei Parioli, l'intercettazione della madre: "Ci servono i soldi"
Da una parte, una figlia che vuole andare a scuola ma non ha tempo per i compiti. Dall'altra, una mamma che la sprona: "Quando esci da scuola, torni a casa, studi due ore..."
"Senti un po'... Ma tu che fai? Nun te movi oggi?", chiede la mamma. "No mà, perché sto male e... già ho detto...", risponde la figlia. "E come facciamo? Perché io sto a corto, dobbiamo recuperare", incalza ancora la madre. Facile pensare a una comune conversazione tra una madre e una figlia. Difficile pensare, invece, che quella madre stia chiedendo alla figlia perché resti a casa, quando dovrebbe essere fuori, con un cliente, a prostituirsi, per mantenere la famiglia, "che è a corto"... di soldi. Eccoli, gli inquietanti stralci di una conversazione, intercettata dai carabinieri del nucleo investigativo di Roma nel pomeriggio del 7 ottobre scorso, tra la 14enne Emanuela (nome di fantasia), una delle due baby squillo dei Parioli, quartiere in della Capitale, e la madre. Una conversazione che non solo conferma la consapevolezza della donna sul doposcuola della figlia minorenne, ma che, anzi, attesterebbe come la studentessa fosse pressata in questa sua "attività". Ecco la telefonata intercettata:
Intercettazione - F.: "Eh, mo' vedo che possa fà... comunque pure se, eh... comincio tardi... cioè oggi ma veramente sto male... domani dopo scuola si vede, dai...". M.: "Ma ce la facciamo a recuperarla sta settimana?". F.: Ma come no, a voglia...". Una conversazione in cui la madre non sembra preoccupata tanto del rendimento scolastico della figlia, quanto del tempo che, studiando, potrebbe sottrarre ai suoi clienti, e al relativo guadagno. M.: "Mi ha chiamato la tua professoressa di latino... voleva sapere perché non stai andando... gli ho detto che non si sente bene... mi ha detto: pensa che domani verrà a scuola? Allora tu che cosa hai intenzione di fare? Dimmelo perché se no... ci prendiamo in giro... andiamo dagli insegnanti e glielo diciamo...".
Sulla scuola... - F.: "Ma io voglio andarci a scuola.. è solo che non c'ho tempo per fare i compiti...". M.: "E va be', il tempo si trova per fare i compiti...". F.: "Quando si trova, mamma?". M.: "Quando esci da scuola, torni a casa, due ore studi...". F.: "Ma dopo non ce la faccio ad andare da 'Mimmi' (soprannome dello sfruttatore Mirko Ieni, uno degli uomini arrestati), perché dopo che ho studiato sono stanca". La madre si scalda: "Riflettici bene perché altrimenti io ti ritiro". F.: "Non lo puoi fare, mamma, non ho 16 anni". M.: "Apposta, allora ce devi anda'".
Gli arresti - Le due baby squillo dei Parioli si procacciavano i clienti con annunci privati, venivano spacciate per maggiorenni, e poi tenevano per sé una percentuale degli incassi. Dietro di loro, in stato di fermo insieme alla madre, il commercialista Riccardo Sbarra, di cui sono stati recentemente resi noti i messaggini che inviava a una delle due studentesse, il soldato abruzzese Nunzio Pizzacalla, il romano Mirko Ieni e il commerciante Michael De Quattro, accusato di aver ricattato le due giovani studentesse con un video dei loro incontri sessuali. Uomini che da quelle due ragazzine ricamavano un vero e proprio business: "Queste due me fanno guadagnà 600 euro al giorno", dice trionfante Ieni in un'altra intercettazione telefonica.
“E' vero che in Russia i bambini mangiavano i comunisti?"
"Magari è il contrario, no?"
"Ecco, mi sembrava strano che c'avessero dei bambini così feroci.”