cinico ha scritto:E non ci riusciranno, Fede. Ma la questione è: perché porsi la domanda? Dove si vuole arrivare una volta dimostrato come si "diventa" omosessuale?
Secondo questo ragionamento vivremmo ancora nelle caverne. Tu stesso chiedi il perché di queste domande. È nella natura dell'uomo l'indagine ed il ragionamento.
Chi non si pone domande non ha neanche le risposte.
Lo so che l'uomo non fu fatto per viver come bruto, ma nel caso specifico è solo sete di conoscenza, scevra da ogni implicazione sociale? E poi citi sempre la natura, quasi che "natura" sia un concetto univoco e assoluto nel tempo, e non influenzato o addirittura prodotto dalla cultura.
Comunque continua pure la tua ricerca...
"Non ti azzardare. Non con Campanellino!"
Charles Bukowski, Pulp
Spero che leggere le parole sagge di una gran donna come la signora Maraini apra a qualcuno un minimo di dubbio sulla giustezza delle proprie.
"Il Papa sostiene, con ostinato candore, che si deve difendere la famiglia naturale. Ma cosa intende per natura, viene da chiedere. Ogni normativa sociale, se guardiamo bene, va contro natura. Nel mondo naturale il più grosso mangia il più piccolo, il più robusto schiavizza il più debole, le madri si accoppiano con i figli, i padri con le figlie, i fratelli con le sorelle. In natura non esiste morale, se per morale intendiamo prescrizioni che gli uomini si scelgono per vivere nello stesso Paese, nella stessa città, nella stessa casa, senza scannarsi a vicenda. Proprio per difendere la famiglia artificiale creata dall'uomo, sono state stabilite discipline che impediscono il vivere selvaggio del nucleo originale: l'incesto per esempio, presente in tutte le specie, anche nell'uomo, addirittura ammesso in certe circostanze storiche — vedi gli antichi egiziani — è stato proibito, come racconta bene Malinowski, per permettere alle prime tribù di espandersi, andare a cercare altre tribù, intrecciare rapporti e quindi aprire scambi di idee, di conoscenze, di esperienze. Se per etica intendiamo i regolamenti che una società stabilisce per vivere meglio insieme, evitando le grandi ingiustizie, punendo i trasgressori e aiutando i più deboli, certo l'etica non è un prodotto della natura ma una difficile e nobile prassi che l'uomo avoca a sé, in nome di un Dio che sceglie di applicare la giustizia, concetto assolutamente contrario alla natura. La giustizia a volte sembra un'utopia, ma ciò che rende umani gli uomini è proprio il continuo ossessivo tentativo di sostituire la crudeltà brutale delle cose con una voglia di comunità, di uguaglianza, di fraternità.
Ogni volta che la natura crea un disastro, l'uomo cerca di rimediare.
Perché la natura vuole sì la riproduzione dell'uomo, ma spesso e volentieri solleva le sue forze devastatrici che distruggono con un solo colpo migliaia di corpi umani.
Anche l'omosessualità esiste in natura, come dimostrano tanti popoli che l'hanno ammessa e praticata legalmente. Eppure spesso è stata proibita, soprattutto quando c'era pericolo di estinzione per un popolo, quando metà dei figli morivano di malattia e c'era un bisogno assoluto di braccia da lavoro. Con la crescita di un certo benessere e con la sovrappopolazione, cambiano le prospettive e l'intolleranza diminuisce. Certo la natura, quando vuole riprodursi, accoppia due persone di sesso opposto. Ma poiché abbiamo guastato e corrotto l'aria che respiriamo e l'acqua che beviamo, gli uomini soffrono sempre più di sterilità. E per ovviare a un dato naturale — la sterilità — le società avanzate hanno inventato l'adozione, che non esiste in natura, hanno inventato la riproduzione assistita che aiuta coloro che vogliono avere figli, a farli. Infine potremmo anche chiederci cosa c'è di naturale nella castità dei preti. Nessuno mette in discussione la legittimità della loro scelta, ma ciò non dà diritto a chi preferisce la verginità, di decidere come gli altri, uomini e donne, debbano vivere la propria sessualità.
Cosa c'è di naturale nell'educazione? Nei libri? Nelle scuole? Nella scienza? E perfino nella monogamia? L'uomo per natura è poligamo, come lo sono la maggioranza degli animali. Anche le donne per natura sono probabilmente molto più poliandriche di quanto si pensi. Eppure la civiltà ha scelto la monogamia proprio per difendere quella famiglia del tutto artificiale che si oppone, per ragioni morali, e quindi non naturali, allo sperpero e al caos. Insomma un poco più di prudenza nell'uso della parola natura perché può rivoltarsi contro chi la usa.
E' l'uomo ad aver costituito una struttura «artificiale» per difendersi da disastri e disordine. "
Dacia Maraini, Corriere della sera 27 Marzo 2007, pag. 40.
Scrivo per vivere,
scrivo per sognare,
scrivo per vivere quello che ora posso solo sognare,
ed anche ciò che un giorno tornerò a vivere.
Antonchik ha scritto:Mah lei è una gran troia sicuramente, ma comunque già avevo ordinato tutto.
Quindi Mauro devo ritornarci? Domani? marò...
Se arrivo e le chiedo il numero direttamente? Se le dò direttamente il mio in qualche forma cartacea? Da simil-autistico noir sembro funzionare, va a finire che se voglio parlare al primo gesto strano suo mi cago sotto e non combino più niente.
perchè ho il cazzo?
Per usarlo, Anto. Metti sul telefono una squilleria russa, un coro, l' inno sovietico, e falla suonare quando ti è vicina. Poi attacchi pezza.
E poi all'assalto, Anton, senza pensarci troppo! Smandrappala!
Greata ha scritto:Faccio un discorso in generale perchè a volte mi limito a leggere e non a commentare.
Ma non vi stancate a farvi paranoie? e chiedervi se, ma, e ora che faccio? e lei mi ha guardato, e lei non ha ricambiato il mio sguardo, ma che cavolo siete peggio delle ragazzine e datevi una mossa, tanto alla fine per scopare e basta non ci vuole chissà cosa, basta che vi sapete vendere bene, un look adeguato, una cena offerta[o anche di meno] e ci siamo, sarà che io essendo del sesso opposto la penso diversamente, oppure io non sono per niente timida soprattutto quando si tratta se voglio stare con qualcuno e se me lo voglio fare.
Ci sono i discopub, le discoteche, le palestre, i corsi di teatro, le piscine, io non penso che ci voglia tanto.
A me piace leggere nick, almeno mi ricorda che c'è qualcuno che scopa in questo forum.
non sempre basta questo....e poi credo sia più l'odore del "grano" a farle cedere, però è anche triste non pensi?
No. Quando si tratta di sesso tutto è lecito[sempre nei limiti della legalità, ovvio].
Poi se in realtà si sto cercando la donna o l'uomo della vita è un altro discorso a cui io non so ancora rispondere.
Greata ha scritto:E' calzante l'esempio del mio malessere, ho avuto un problema, sn stata male, mi sono lagnata, sono andata dal dottore e adesso spero di guarire, non ho passato mesi a lamentarmi senza fare niente.
Cosi per me funzionano tutte le altre cose ho un problema, mi lagno, ne discuto e lo affronto.
Anton e comunque non sono arrabbiata con te, sono incazzata nera con tanta gente che non fa niente per cambiare la loro situazione, alla fine ad alcuni piace lamentarsi.
E anche a me piace lamentarmi, ma questo non era il caso, anche perchè era una discussione che partiva da una cosa che avevo fatto in funzione di una cosa che devo fare, per migliorare la mia vita.
Comunque tutto apposto, discorso chiuso.
Helmut ha scritto:
Antonchik ha scritto:
allora ho sentito quel brano del Coro dell'Armata Rossa dedicato all'invasione di Kiev di cui non ricordo il nome
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.
ragazzi e ragazze guardate che non c'è nulla di male ad essere complessati!!!
io ne ho fatto una ragione di vita!!!!!!!!!
quindi come vedete qualcuno messo peggio di voi c'è sempre.....
Silente ha scritto:Spero che leggere le parole sagge di una gran donna come la signora Maraini apra a qualcuno un minimo di dubbio sulla giustezza delle proprie.
"Il Papa sostiene, con ostinato candore, che si deve difendere la famiglia naturale. Ma cosa intende per natura, viene da chiedere. Ogni normativa sociale, se guardiamo bene, va contro natura. Nel mondo naturale il più grosso mangia il più piccolo, il più robusto schiavizza il più debole, le madri si accoppiano con i figli, i padri con le figlie, i fratelli con le sorelle. In natura non esiste morale, se per morale intendiamo prescrizioni che gli uomini si scelgono per vivere nello stesso Paese, nella stessa città, nella stessa casa, senza scannarsi a vicenda. Proprio per difendere la famiglia artificiale creata dall'uomo, sono state stabilite discipline che impediscono il vivere selvaggio del nucleo originale: l'incesto per esempio, presente in tutte le specie, anche nell'uomo, addirittura ammesso in certe circostanze storiche — vedi gli antichi egiziani — è stato proibito, come racconta bene Malinowski, per permettere alle prime tribù di espandersi, andare a cercare altre tribù, intrecciare rapporti e quindi aprire scambi di idee, di conoscenze, di esperienze. Se per etica intendiamo i regolamenti che una società stabilisce per vivere meglio insieme, evitando le grandi ingiustizie, punendo i trasgressori e aiutando i più deboli, certo l'etica non è un prodotto della natura ma una difficile e nobile prassi che l'uomo avoca a sé, in nome di un Dio che sceglie di applicare la giustizia, concetto assolutamente contrario alla natura. La giustizia a volte sembra un'utopia, ma ciò che rende umani gli uomini è proprio il continuo ossessivo tentativo di sostituire la crudeltà brutale delle cose con una voglia di comunità, di uguaglianza, di fraternità.
Ogni volta che la natura crea un disastro, l'uomo cerca di rimediare.
Perché la natura vuole sì la riproduzione dell'uomo, ma spesso e volentieri solleva le sue forze devastatrici che distruggono con un solo colpo migliaia di corpi umani.
Anche l'omosessualità esiste in natura, come dimostrano tanti popoli che l'hanno ammessa e praticata legalmente. Eppure spesso è stata proibita, soprattutto quando c'era pericolo di estinzione per un popolo, quando metà dei figli morivano di malattia e c'era un bisogno assoluto di braccia da lavoro. Con la crescita di un certo benessere e con la sovrappopolazione, cambiano le prospettive e l'intolleranza diminuisce. Certo la natura, quando vuole riprodursi, accoppia due persone di sesso opposto. Ma poiché abbiamo guastato e corrotto l'aria che respiriamo e l'acqua che beviamo, gli uomini soffrono sempre più di sterilità. E per ovviare a un dato naturale — la sterilità — le società avanzate hanno inventato l'adozione, che non esiste in natura, hanno inventato la riproduzione assistita che aiuta coloro che vogliono avere figli, a farli. Infine potremmo anche chiederci cosa c'è di naturale nella castità dei preti. Nessuno mette in discussione la legittimità della loro scelta, ma ciò non dà diritto a chi preferisce la verginità, di decidere come gli altri, uomini e donne, debbano vivere la propria sessualità.
Cosa c'è di naturale nell'educazione? Nei libri? Nelle scuole? Nella scienza? E perfino nella monogamia? L'uomo per natura è poligamo, come lo sono la maggioranza degli animali. Anche le donne per natura sono probabilmente molto più poliandriche di quanto si pensi. Eppure la civiltà ha scelto la monogamia proprio per difendere quella famiglia del tutto artificiale che si oppone, per ragioni morali, e quindi non naturali, allo sperpero e al caos. Insomma un poco più di prudenza nell'uso della parola natura perché può rivoltarsi contro chi la usa.
E' l'uomo ad aver costituito una struttura «artificiale» per difendersi da disastri e disordine. "
Dacia Maraini, Corriere della sera 27 Marzo 2007, pag. 40.
mi pare, e sottolineo mi pare, che Dacia Maraini faccia confusione giocando fra naturale, innaturale e artificiale, fra spontaneo e norma.
per altro l'adozione è "naturale" ovunque ed è stata sempre praticata.
la domanda è ad un livello più profondo e cioè se le capacità tecnologiche raggiunte con la scienza possano e debbano liberare l'uomo della responsabilità del vivere liberamente.
ma sono sicuro che anche su termini come responsabilità e libertà, seppur la radice etimologica delle due parole sia certa e oggettiva, avremmo opinioni diverse.
"L'ho imparato molto tempo fa, non combattere mai con un maiale! Tu ti sporchi, e inoltre, al maiale piace". G. B. Shaw
Helmut ha scritto:
Proposte esplicite a un grande numero di donne.
"Anche se una su 1000 te la da, alla fine sarà quell'una che conta per te, le altre 999 solo un pallido ricordo"(cit.)
Purtroppo a me funziona al contrario... i rifiuti di quelle due o tre che mi piacevano veramente quando erano adolescente e avevo gli ormoni a 1000, mi pesano molto di piu' dei si' che ho ottenuto da adulto (= lumacone cazzo moscio), che ho comprato con soldi o con gentilezze.
@Greata... gli insicuri si lamentano ("sono proprio uno scemo") per fare il giochino psicologico di avere poi qualcuno che li conforta ("ma noooo, non sei scemo, sei troooppo sensibile!"). Non disturbare il giochino!
ma fatemi capire voi non vi siete mai lamentati di niente?
sticazzi... sti gran cazzi...
Guarda attentamente, poichè ciò che stai per vedere non è più ciò che hai appena visto.
Ho vissuto per molto tempo nell'oscurità perché mi accontentavo di suonare quello che ci si aspettava da me, senza cercare di aggiungerci qualcosa di mio.