Economia quale modello per il futuro?

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Kronos
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Re: Economia quale modello per il futuro?

#16 Messaggio da Kronos »

gli equilibri vengono fissati non dagli italiani , ma da chi realmente comanda a livello planetario.costoro hanno deciso il declino dell'italia a livello sociale ed economico, non possiamo farci nulla.
relativamente: se siamo dove siamo ora e' perche' negli ultimi 20 anni non abbiamo investito in cervelli, e non siamo riusciti a creare aziende grandi, funzionali e competitive se non in rarisime eccezioni tipo la stm e in parte l'agip: se a tutt'oggi l'azienda piu' grande in italia e' la fiat che e' alla canna del gas non c'e' da stupirsi se siamo visti come terreno di conquista da parte degli stranieri.
guarda la distribuzione ad esempio: se togli coop ed esselunga tutte le catene sono in mano a tedeschi e francesi e stanno facendo un botto di soldi: ma quando si trattava di permettere alla coop di consolidarsi e crescere ulteriormente tutti a puntare il dito e ad accusare: "ecco! i comunisti contro il mercato!"
bene ora che il mercato lo fanno gli altri gli stessi che prima accusavano ora piangono perche' colonizzati dagli stranieri: a me sta benissimo: pare che solo completamente affogato nella merda l'italiano si svegli ed abbia un barlume di reazione: ma guai a pianificare prima, a pensare una soluzione equilibrata PRIMA che succeda un qualsiasi casino.
pensa alla olivetti.... :(
no.
olivetti e' stata sputtanata perche' quel pirla di de benedetti invece che l'industriale si e' messo a fare il finanziere, toppando alla grande e mandando in rovina una azienda che poteva diventare un colosso dell'elettronica europea.
ridendo e scherzando se si pensa a prodotti come il quaderno olivetti (proposito se qualcuno ne ha ancora uno funzionante me lo dica che son anni che lo cerco) da cui poi sono derivati i libretto toshiba e tutti i subnotebook attuali erano idee all'avanguardia a livello mondiale.
talmente avanti che molti in italia non se ne sono mai resi conto :D

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nik978
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Re: Economia quale modello per il futuro?

#17 Messaggio da nik978 »

Kronos ha scritto:
gli equilibri vengono fissati non dagli italiani , ma da chi realmente comanda a livello planetario.costoro hanno deciso il declino dell'italia a livello sociale ed economico, non possiamo farci nulla.
relativamente: se siamo dove siamo ora e' perche' negli ultimi 20 anni non abbiamo investito in cervelli, e non siamo riusciti a creare aziende grandi, funzionali e competitive se non in rarisime eccezioni tipo la stm e in parte l'agip: se a tutt'oggi l'azienda piu' grande in italia e' la fiat che e' alla canna del gas non c'e' da stupirsi se siamo visti come terreno di conquista da parte degli stranieri.
guarda la distribuzione ad esempio: se togli coop ed esselunga tutte le catene sono in mano a tedeschi e francesi e stanno facendo un botto di soldi: ma quando si trattava di permettere alla coop di consolidarsi e crescere ulteriormente tutti a puntare il dito e ad accusare: "ecco! i comunisti contro il mercato!"
bene ora che il mercato lo fanno gli altri gli stessi che prima accusavano ora piangono perche' colonizzati dagli stranieri: a me sta benissimo: pare che solo completamente affogato nella merda l'italiano si svegli ed abbia un barlume di reazione: ma guai a pianificare prima, a pensare una soluzione equilibrata PRIMA che succeda un qualsiasi casino.
pensa alla olivetti.... :(
no.
olivetti e' stata sputtanata perche' quel pirla di de benedetti invece che l'industriale si e' messo a fare il finanziere, toppando alla grande e mandando in rovina una azienda che poteva diventare un colosso dell'elettronica europea.
ridendo e scherzando se si pensa a prodotti come il quaderno olivetti (proposito se qualcuno ne ha ancora uno funzionante me lo dica che son anni che lo cerco) da cui poi sono derivati i libretto toshiba e tutti i subnotebook attuali erano idee all'avanguardia a livello mondiale.
talmente avanti che molti in italia non se ne sono mai resi conto :D
io ho il ssoeptto(e non solo io nell'ambiente della progettazione e simili) che de benedetti sia stao messo li apposta x farla fallire.....)
E' la vecchia guardia e i suoi interventi sul darkside sono imprescindibili, affronta il lato oscuro del sesso estremo con l'approccio dostojeschiano dell'uomo che soffre, mitizza e somatizza.UN DEMONE
Now I lay me down to sleep,Pray the lord my soul to keep.And if I die before I wake pray the lord my soul to take.

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Inchiostro Simpatico
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#18 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

In questo momento l'economia mondiale si fonda sul modello capitalistico/consumistico dove si spinge il consumatore a comprare in modo da poter produrre di più e quindi fare più utili.

Questo modello sta evidenziando parecchie crepe:

Le corporation hanno molto potere economico ma si stanno distruggendo con le loro stesse mani, soldi chiamano soldi e ti fanno diventare cieco divorando tutto (ambiente, governi, libertà  personali) e tutti (licenziamenti, mano d'opera sempre meno costosa, zero diritti lavorativi). Il copyright è un segno di un modello logoro che non potrà  più essere sostenuto grazie ad internet

I nuovi mercati tanto declamati stanno avendo le prime crisi di rigetto. L'asia è sempre un mercato molto attraente ma difficile da maneggiare. L'imprenditore straniero ormai compra il 100% delle fabbriche e controlla la catena produttiva. I cinesi, a casa loro, vogliono dettare le regole e per uno che mette i soldi non contando nulla gli girano le balle (le joint venture con i cinesi sono fallite).
Questi nuovi mercati stanno ponendo un difficile bivio all'economia occidentale: produrre a basso costo e rivendere ad altri mercati, oppure produrre a basso costo per far crescere soprattutto il mercato interno?

Credo che andremo verso la seconda ipotesi visto che la prima produce licenziamenti in massa (impoverendo l'economia interna) e fa perdere competitività  all'imprese stesse.

C'è da dire che un'economia dittatoriale contro una democratica ha perso in partenza in quanto, prima o poi, dovrà  fare i conti con le richieste sempre più pressanti della popolazione passata in pochi decenni da straccioni a piccoli borghesi.

Quindi vedo più in rampa di lancio l'India (con tutti i suoi problemi legati alle mille caste) che la Cina (dittatura feroce e repressiva).

A mio avviso si espanderà  un modello economico legato alla condivisione del sapere, della conoscenza, delle risorse in modo da poter contare tutti un pó di più senza essere prevalenti sugli altri.
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Drogato_ di_porno
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#19 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Inchiostro Simpatico ha scritto:A mio avviso si espanderà  un modello economico legato alla condivisione del sapere, della conoscenza, delle risorse in modo da poter contare tutti un pó di più senza essere prevalenti sugli altri.
Inchiostro, la tua ingenuità  è addirittura commovente. Mi ricordi quell' utente che diceva "Cooperare anzichè competere".

Adoro gli utopisti e gli idealisti. à‰ la Fede incrollabile che io agogno.

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Inchiostro Simpatico
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#20 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Donny ormai mi conosci no?

Essere utopista (ma poi mica tanto) ha i suoi vantaggi e questo forum è rimasto in piedi anche grazie a questo.

Di esempi economici sulla cooperazione ce ne sono già  moltissimi, uno su tutti l'open-source!
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Drogato_ di_porno
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#21 Messaggio da Drogato_ di_porno »

Inchiostro Simpatico ha scritto:Di esempi economici sulla cooperazione ce ne sono già  moltissimi, uno su tutti l'open-source!
Certo Inchi, l' open source, il tuo sbattimento gratis per il mantenimento e il miglioramento del forum, le industrie manifatturiere tessili di Owen nell' Inghilterra del XIX secolo...tutti esempi di cooperazione. Purtroppo finora o sono falliti o non hanno portato a cambiamenti economici rilevanti.

Quello che mi piace di questi tuoi post è l' auspicio/profezia mascherato da analisi tecnica. Ma a questo penseranno Helmut o Husker.

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Scorpio
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#22 Messaggio da Scorpio »

belle queste considerazioni!
e siamo dei pornoforumisti ! ! ! ! !

fare delle previsioni è dura! anzi.. difficilissimo!

personalmente prevedo un tracollo, a mó di un'altro '29 dato che il valore di parecchi beni (tipo gli immobili) sono eccessivi e soprattutto se si aumenterà  il divario fra ricchi e poveri con l'estinzione della classe media!

Non vedo un'altro Lenin all'orizzonte come nemmeno un'altro Mao Tzse Tung, semmai mi preoccupa l'ascendente che ha gente com Bin Laden..

per la nsa republica delle banane basta poco ma proprio per questo è impossibile da cambiare, ma son persino stufo di ripeterlo.

vedremo... e speriamo in bene...
:-(
Tutto quello che faceva paura del comunismo - che avremmo perso le nostre case, i nostri risparmi, che ci avrebbero costretto a lavorare tutto il tempo per un salario scarso, e che non avremmo avuto alcuna voce contro il sistema - è diventato realtà grazie al capitalismo.

Se esiste un Dio, un giorno sarà lui a dovermi chiedere perdono (frase letta su un muro di Auschwitz).

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Inchiostro Simpatico
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#23 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Tutti i grandi cambiamenti sono partiti da utopie, da sogni che si credevano impossibili.

Ragionare, immaginare, provare a capire dove si andrà  mi ha sempre affascinanto.

Nessuna pretesa di aver ragione o essere chiaroveggente, solo confrontarmi e magari imparare qualcosa di nuovo.
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ioz
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Re: Economia quale modello per il futuro?

#24 Messaggio da ioz »

Kronos ha scritto:
gli equilibri vengono fissati non dagli italiani , ma da chi realmente comanda a livello planetario.costoro hanno deciso il declino dell'italia a livello sociale ed economico, non possiamo farci nulla.
relativamente: se siamo dove siamo ora e' perche' negli ultimi 20 anni non abbiamo investito in cervelli, e non siamo riusciti a creare aziende grandi, funzionali e competitive se non in rarisime eccezioni tipo la stm e in parte l'agip: se a tutt'oggi l'azienda piu' grande in italia e' la fiat che e' alla canna del gas non c'e' da stupirsi se siamo visti come terreno di conquista da parte degli stranieri.
guarda la distribuzione ad esempio: se togli coop ed esselunga tutte le catene sono in mano a tedeschi e francesi e stanno facendo un botto di soldi: ma quando si trattava di permettere alla coop di consolidarsi e crescere ulteriormente tutti a puntare il dito e ad accusare: "ecco! i comunisti contro il mercato!"
bene ora che il mercato lo fanno gli altri gli stessi che prima accusavano ora piangono perche' colonizzati dagli stranieri: a me sta benissimo: pare che solo completamente affogato nella merda l'italiano si svegli ed abbia un barlume di reazione: ma guai a pianificare prima, a pensare una soluzione equilibrata PRIMA che succeda un qualsiasi casino.
pensa alla olivetti.... :(
no.
olivetti e' stata sputtanata perche' quel pirla di de benedetti invece che l'industriale si e' messo a fare il finanziere, toppando alla grande e mandando in rovina una azienda che poteva diventare un colosso dell'elettronica europea.
ridendo e scherzando se si pensa a prodotti come il quaderno olivetti (proposito se qualcuno ne ha ancora uno funzionante me lo dica che son anni che lo cerco) da cui poi sono derivati i libretto toshiba e tutti i subnotebook attuali erano idee all'avanguardia a livello mondiale.
talmente avanti che molti in italia non se ne sono mai resi conto :D
questa analisi la sottoscrivo.
per olivetti almeno in pieno.
solo una cosa peró: la corsa all'acquisto delle aziende italiane è dovuta ai brevetti in parte, ma soprattutto, nel caso delle banche, al numero dei correntisti, della liquidità  dovuta ai risparmi delle famiglie.
non mi risulta infatti che ci sia l'aria di grossi investimenti esteri in italia.
abbiamo dei costi altissimi e redittività  bassa per tutta una serie di ragioni:eccessiva presenza del garantismo sindacale (vedi alitalia).
bassissimo livello infrastrutturale; bassissimo livello manageriale della pubblica amministrazione, locale e nazionale. d'altra parte i dirigenti di adesso della P.A. sono gli assunti presi dalle liste degli iscritti dei partiti anni '85/90, con un livello universitario bassissimo avendo fatto l'università  negli anni a cavallo del 77.
che ci possiamo aspettare di più?
Ma perchè dovrei curarmi dei posteri? Cosa hanno fatto i posteri per me?

Groucho Marx

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ioz
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#25 Messaggio da ioz »

Inchiostro Simpatico ha scritto:Tutti i grandi cambiamenti sono partiti da utopie, da sogni che si credevano impossibili.

Ragionare, immaginare, provare a capire dove si andrà  mi ha sempre affascinanto.

Nessuna pretesa di aver ragione o essere chiaroveggente, solo confrontarmi e magari imparare qualcosa di nuovo.
mi permetto di dissentire.
tutte le grandi violenze sono partite dalle utopie.
tutti i grandi cambiamenti sociali e le conquiste maggiori, sono avvenute con grande senso pratico, nel saper leggere le esperienze passate per inventare il futuro (in altri termini questa cosa si chiama tradizione).
anche a me il ragionare il provare a capire dove siamo, come ci siamo arrivati e dove possiamo andare mi ha sempre affascinato.
:wink:
Ma perchè dovrei curarmi dei posteri? Cosa hanno fatto i posteri per me?

Groucho Marx

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MATT HARDCORE
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#26 Messaggio da MATT HARDCORE »

allora una domanda, provocatoria...

HENRY FORD è da considerarsi un innovatore, a livello socio-economico, con la sua formidabile catena di montaggio?

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Drogato_ di_porno
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#27 Messaggio da Drogato_ di_porno »

MATT HARDCORE ha scritto:HENRY FORD è da considerarsi un innovatore, a livello socio-economico, con la sua formidabile catena di montaggio?
Come imprenditore nulla da eccepire, come essere umano era un razzista e un darwinista sociale:

Questo è quello che ha scritto:

"Il lavoro sempre ripetuto, l' esecuzione di una cosa sempre uguale e sempre fatta nello stesso modo ha per molti spiriti una prospettiva terrificante. ESSA à‰ TERRIFICANTE ANCHE PER ME. Io non potrei fare assolutamente la stessa cosa ogni giorno; ma per molti spiriti, oserei dire per la maggioranza di essi, il ripetere sempre la stessa operazione non è affatto motivo d' impaccio. LA VERITA' à‰ CHE PER CERTI TIPI DI CERVELLI PENSARE à‰ PROPRIO UNA PENA."

Ford era isolazionista, antisemita e antibritannico, insignito nel 1938 della Gran croce dell' aquila tedesca dal governo nazista, e impedì alle sue fabbriche di costruire motori Rolls Royce per l' Inghilterra.

Va detto che oltre all' apparato "ideologico", Ford accompagnó la catena di montaggio con una politica di alti salari e a un esercito di sociologi in funzione di controllo.

Lo sfruttamento e gli orari, nonostante i soldi, erano disumani (di qui l' alto ricambio di manodopera):

"Chiunque poteva riconoscere gli operai Ford sui tram che li riportavano a casa di notte. Tutti quelli che non avevano resistito al sonno ed erano caduti addormentati erano operai ford. Spesso il guidatore doveva occuparsi di scuotere gli operai addormentati per dirgli di scendere.

Imho il vero bastardo era Taylor che contava i passi per andare al lavoro e che a detta degli psicologi soffriva di personalità  ossessiva.

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Berlino
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#28 Messaggio da Berlino »

Quoto abbastanza... solo una domanda.... che roba è un darwinista sociale? :o
Ich bin ein Berliner. JFK

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Berry
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#29 Messaggio da Berry »

Berlino ha scritto:Quoto abbastanza... solo una domanda.... che roba è un darwinista sociale? :o
Anche io ho qualche problema su questa.... :o
L'anima libera è rara, ma quando la vedi la riconosci, soprattutto perchè provi un senso di benessere quando gli sei vicino - Bukowski

La mente è come un paracadute. Funziona solo se si apre - Einstein

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Inchiostro Simpatico
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#30 Messaggio da Inchiostro Simpatico »

Credo che voglia dire che solo gli essere umani più evoluti intellettualmente prevalgono su quelli meno dotati.

Ogni imprenditore che ha fatto moltissimi soldi ha qualcosa di cui vergognarsi.
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