Templare ha scritto:Husky 6 in UK adesso? (lo leggo dal tuo avatar)
Là la situazione del lavoro compreso costo del lavoro, lavoro precario ect...com'è?
Mah...non conosco la statistica sul cuneo fiscale in UK, credo comunque sia piu' basso che in italia e di parecchio visto che in Irlanda e' sotto il 20%.
Anyway, la situazione italiana non e' paragonabile con quella inglese. Inanzitutto, anche se qui ci sono i sindacati, non hanno la stessa rilevanza che hanno in Italia.
Inoltre la struttura produttiva inglese e' molto piu' legata ai servizi che non quella italiana.
La flessibilita' nel mercato del lavoro non e' ottenuta con salari flessibili (cosa tra l'altro poco realistica) ma con una maggiore facilita' nella ricerca dei posti di lavoro ed anche una maggiore facilita' nei licenziamenti.
Qui la cultura del posto fisso praticamente non esiste, almeno per le nuove generazioni. In piu' la mobilita' dei lavoratori e' elevata...chiunque non ha problemi a spostarsi per lavorare in qualunque parte dell'inghilterra...il mercato delle case (cosa fondamentale per favorire mobilita') funziona in modo egregio (in italia non credo...)
In quasi tutte le imprese c'e' un alto tasso di turn-over, questo libera posti per altri e cosi' via....
Quindi: alto turn-over+settore terziario molto avanzato+mobilita' lavoratori= maggiori opportunita' lavorative e minore disoccupazione.
L'esistenza del lavoro precario, contratti a termine (e comunque data la facilita' di licenziare non sei mai sicuro del posto di lavoro) non crea particolari problemi qui, in quanto la probabilita' di rimanere a casa dopo la fine del rapporto sono poche, perche' come detto le possibilita' lavorative sono elevate, e il mercato del lavoro inglese tende ad essere piu' meritocratico di quello italiano. Il CV e' la cosa fondamentale, le conoscenze hanno meno rilevanza che non in Italia.
Tutto questo discorso forse e' piu' orientato a lavoratori laureati che non ai low-skilled workers. Infatti, in UK la differenza sociale risulta piu' elevata che in Italia....qui le famiglie povere sono veramente povere, in Italia c'e' una maggiore eguaglianza dal punto di vista sociale.