
mazza che permaloso ok la piantiamo
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Aggiungo solo "sussurri e grida", uno sguardo sul femminile che vale il monologo di Molly Bloom neel "Ulisse"facciuomo ha scritto:Per me ..i suoi migliori films :
nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!Ortheus ha scritto:E' morto Ingmar Bergman.
Un Maestro così grande, così incline alla malinconia.
Considerava il mondo falso e crudele;un mondo in cui gli uomini sono portati a comportarsi come marionette.
Vorrei ricordarlo con l'ultima sequenza de Il posto delle fragole, quando il vecchio professore , dopo aver parlato dalla finestra un'ultima volta con la giovane Sara, si addormenta in un sonno da cui non si sveglierà più.
Addio
Non lo sapevi? mi sono già retrospettivato tutto quel che avevo..........cytherea ha scritto:nooooooooooooooooooooooooooooooooooooooooo!!!Ortheus ha scritto:E' morto Ingmar Bergman.
Un Maestro così grande, così incline alla malinconia.
Considerava il mondo falso e crudele;un mondo in cui gli uomini sono portati a comportarsi come marionette.
Vorrei ricordarlo con l'ultima sequenza de Il posto delle fragole, quando il vecchio professore , dopo aver parlato dalla finestra un'ultima volta con la giovane Sara, si addormenta in un sonno da cui non si sveglierà più.
Addio
Ehi ,non è morto Borges, ma Bergman, meglio guardare i giornali Svedesicytherea ha scritto:Vivo senza tv e da qualche mese sopporto poco persino Radio Tre!
Chissà che casino a Buenos Aires... ora vado a scartabellare i giornali argentini.
Ah già , Bergman aveva quel problemuccio di tasse......cytherea ha scritto:Naaaaaaaaa... LO ADORAVANO!!!
Borges è morto da un pezzo... eh?
Negli anni '70 a Buenos Aires, vivevano a Bergman e asado!
Come sei PINOLO, Canella!CanellaBruneri ha scritto:Ah già , Bergman aveva quel problemuccio di tasse......cytherea ha scritto:Naaaaaaaaa... LO ADORAVANO!!!
Borges è morto da un pezzo... eh?
Negli anni '70 a Buenos Aires, vivevano a Bergman e asado!
concordo un pieno...radek66 ha scritto:![]()
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Nella mia personalissima scaletta dei grandi maestri del cinema Bergman occupa il quarto posto e, ovviamente, lo occuperà per sempre, dato che gli scalzacani che fanno film oggi non sono minimamente alla altezza sua e dei tre che lo precedono...
A parte i capolavori acclamati da tutti, quali "Il settimo sigillo", "Il posto delle fragole" e "Fanny e Alexander", mi preme segnalare uno dei suoi film più controversi, a parere mio meraviglioso, vale a dire "Luci d'inverno" del 1962. La storia è quella Tomas Ericsson, pastore protestante che sta attraversando un periodo di profonda crisi spirituale dovuta alla morte della moglie. Ogni giorno sale sull'altare e ripete meccanicamente parole in cui non crede più. Quando Jonas, un parrocchiano, sconvolto perchè la guerra imminente rischia di cambiare la vita di suo figlio che sta per nascere, chiede il suo conforto, Tomas non riesce a darglielo. Jonas, travolto dalla disperazione, si uccide lasciando un grande senso di colpa nel pastore che riesce a colmarlo solo grazie alle parole e alle attenzioni di Maria, la maestra del villaggio, che riesce a ricondurlo alla fede.
Sicuramente uno dei film più intimamente spirituali mai visti su grande schermo, un film che solo un grande maestro poteva realizzare...
Ci mancherà
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