Grande Wilde, era troppo in anticipo con i tempi per essere capito.coppia_co ha scritto:
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OT discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
Ottima scelta, certo che appena parli del mostro, mi viene subito in mente questo:Prof.Fontecedro ha scritto:Il miglior Marlon Brando (parere personale)
Boia, mi si rizza piu' che a vedere un porno con la Linares.
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
"E' impossibile", disse il cervello.
"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
https://www.youtube.com/watch?v=0Zp9AmCfWbI
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"Provaci!", sussurrò il cuore.
"Vai via, brutto!", urlò la ragazza.
06/06/2019 FIRENZE LIBERA
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
Cmq, tornando al topic, un discorso che mi ha segnato e' stato quello di John Galt agli americani.
Troppo lungo per essere riportato, saranno 40 pagine di libro
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
DISCORSO DI DIOTIMA DI MANTINEA
(Per bocca di Socrate, dal Simposio di Platone-369-367 a.C.)
"E' una lunga storia - mi disse -. Adesso te la racconto. Il giorno in cui nacque Afrodite, gli dèi si radunarono per una festa in suo onore. Tra loro c'era Poros, il figlio di Metis. Dopo il banchetto, Penìa era venuta a mendicare, com'è naturale in un giorno di allegra abbondanza, e stava vicino alla porta. Poros aveva bevuto molto nettare (il vino, infatti, non esisteva ancora) e, un po' ubriaco, se ne andò nel giardino di Zeus e si addormentò. Penìa, nella sua povertà, ebbe l'idea di avere un figlio da Poros: così si sdraiò al suo fianco e restò incinta di Eros. Ecco perché Eros è compagno di Afrodite e suo servitore: concepito durante la festa per la nascita della dea, Eros è per natura amante della bellezza - e Afrodite è bella.
Proprio perché figlio di Poros e di Penìa, Eros si trova nella condizione che dicevo: innanzitutto è sempre povero e non è affatto delicato e bello come si dice di solito, ma al contrario è rude, va a piedi nudi, è un senza-casa, dorme sempre sulla nuda terra, sotto le stelle, per strada davanti alle porte, perché ha la natura della madre e il bisogno l'accompagna sempre. D'altra parte, come suo padre, cerca sempre ciò che è bello e buono, è virile, risoluto, ardente, è un cacciatore di prim'ordine, sempre pronto a tramare inganni; desidera il sapere e sa trovare le strade per arrivare dove vuole, e così impiega nella filosofia tutto il tempo della sua vita, è un meraviglioso indovino, e ne sa di magie e di sofismi. E poi, per natura, non è né immortale né mortale. Nella stessa giornata sboccia rigoglioso alla vita e muore, poi ritorna alla vita grazie alle mille risorse che deve a suo padre, ma presto tutte le risorse fuggon via: e così non è mai povero e non è mai ricco.
Vive inoltre tra la saggezza e l'ignoranza, ed ecco come accade: nessun dio si occupa di filosofia e nessuno desidera diventare sapiente, perché tutti lo sono già. Chiunque possegga davvero il sapere, infatti, non fa filosofia; ma anche chi è del tutto ignorante non si occupa di filosofia e non desidera affatto il sapere. E questo è proprio quel che non va nell'essere ignoranti: non si è né belli, né buoni, né intelligenti, ma si crede di essere tutte queste cose. Non si desidera qualcosa se non si sente la sua mancanza".
(Per bocca di Socrate, dal Simposio di Platone-369-367 a.C.)
"E' una lunga storia - mi disse -. Adesso te la racconto. Il giorno in cui nacque Afrodite, gli dèi si radunarono per una festa in suo onore. Tra loro c'era Poros, il figlio di Metis. Dopo il banchetto, Penìa era venuta a mendicare, com'è naturale in un giorno di allegra abbondanza, e stava vicino alla porta. Poros aveva bevuto molto nettare (il vino, infatti, non esisteva ancora) e, un po' ubriaco, se ne andò nel giardino di Zeus e si addormentò. Penìa, nella sua povertà, ebbe l'idea di avere un figlio da Poros: così si sdraiò al suo fianco e restò incinta di Eros. Ecco perché Eros è compagno di Afrodite e suo servitore: concepito durante la festa per la nascita della dea, Eros è per natura amante della bellezza - e Afrodite è bella.
Proprio perché figlio di Poros e di Penìa, Eros si trova nella condizione che dicevo: innanzitutto è sempre povero e non è affatto delicato e bello come si dice di solito, ma al contrario è rude, va a piedi nudi, è un senza-casa, dorme sempre sulla nuda terra, sotto le stelle, per strada davanti alle porte, perché ha la natura della madre e il bisogno l'accompagna sempre. D'altra parte, come suo padre, cerca sempre ciò che è bello e buono, è virile, risoluto, ardente, è un cacciatore di prim'ordine, sempre pronto a tramare inganni; desidera il sapere e sa trovare le strade per arrivare dove vuole, e così impiega nella filosofia tutto il tempo della sua vita, è un meraviglioso indovino, e ne sa di magie e di sofismi. E poi, per natura, non è né immortale né mortale. Nella stessa giornata sboccia rigoglioso alla vita e muore, poi ritorna alla vita grazie alle mille risorse che deve a suo padre, ma presto tutte le risorse fuggon via: e così non è mai povero e non è mai ricco.
Vive inoltre tra la saggezza e l'ignoranza, ed ecco come accade: nessun dio si occupa di filosofia e nessuno desidera diventare sapiente, perché tutti lo sono già. Chiunque possegga davvero il sapere, infatti, non fa filosofia; ma anche chi è del tutto ignorante non si occupa di filosofia e non desidera affatto il sapere. E questo è proprio quel che non va nell'essere ignoranti: non si è né belli, né buoni, né intelligenti, ma si crede di essere tutte queste cose. Non si desidera qualcosa se non si sente la sua mancanza".
Non seguire le orme degli antichi, ma quello che essi cercarono. (Matsuo Basho,1685) - fa caldo l'Italia è sull'orlo di un baratro e non scopo da mesi (cimmeno 2009) - ...stai su un forum di segaioli; dove pensavi di stare, grande uomo? (sunday silence,2012)
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
Rudyard Kipling scrisse una meravigliosa lettera al figlio... posto la versione originale per chi ha la possibilità di leggerla, perchè come si suol dire in ogni raduzione si perde qualcosa e questa poesia, oltre al contenuto eccelso, ha una musicalità incredibile.. aggiungo la traduzione che mi è più cara perchè più di ogni altra mi sembra rispettare tale ritmo... ed una seconda traduzione più..... libera
If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you,
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too;
If you can wait and not be tired from waiting,
Or being lied about, don't deal in lies,
Or being hated, don't give way to hating,
And yet don't look too good, nor talk too wise:
If you can dream - and not make dreams your master;
If you can think - and not make thoughts your aim;
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two impostors just the same;
If you can bear to hear the truth you've spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build 'em up with worn-out tools;
If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss;
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: "Hold on!"
If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings - nor loose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much;
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds' worth of distance run:
Yours is the Earth and everything that's in it,
And - which is more - you'll be a Man, my son!
Se saprai conservare la testa, quando intorno a te
tutti perderanno la loro e te ne faranno una colpa;
se crederai in te stesso quando tutti dubiteranno,
ma saprai capire il loro dubbio;
se saprai aspettare senza stancarti nell’attesa,
ed essere calunniato senza calunniare;
o essere odiato senza dare tu sfogo all’odio,
e non apparir troppo bello, né dire cose troppo sagge;
se saprai sognare senza fare del sogno il tuo padrone;
se saprai pensare senza fare del pensiero il tuo fine;
se saprai incontrare il trionfo ed il disastro
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se saprai sopportare di sentire le tue parole giuste
falsate da furfanti per ingannare gli sciocchi;
o vedere le cose per cui hai dato la vita spezzate,
e curvarti e ricostruirle con logori utensili;
se saprai fare un mucchio di tutte le tue vincite
e rischiarle in un giro di testa e croce;
e perdere e ricominciare da capo
senza fiatare sulle tue perdite;
se saprai forzare il tuo cuore, i nervi e i tendini
per assecondare il tuo volere, anche quando essi sono consumati;
e così resistere, quando non c’è più niente in te,
tranne che la volontà che dice loro: “tenete duro!”;
se saprai parlare alle folle e mantenerti virtuoso,
passeggiare con i re e non perdere la semplicità;
se né i nemici, né gli amici potranno offenderti,
se tutti conteranno, ma nessuno troppo;
se saprai riempire il minuto inesorabile,
dando valore ad ognuno di quei sessanta secondi;
tuo sarà il mondo e tutto ciò che esso contiene,
e, ciò che più conta, tu sarai un Uomo, figlio mio.
Se terrai salda la testa quando tutti perdono la loro e ne danno la colpa a te.
Se crederai in te stesso quando tutti ne dubitano ed a tutti saprai perdonare questo dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti dell'attesa e senza rispondere all'inganno con l'inganno.
Se odiato saprai non odiare senza atteggiarti a buono e saggio.
Se saprai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni.
Se saprai pensare senza fare del pensiero il tuo scopo.
Se saprai affrontare il successo e la sconfitta,e trattare questi due impostori allo stesso modo.
Se saprai sopportare che le tue verità vengano distorte dai falsari e ridotte a trappole per gli sciocchi.
Se,vedendo in pezzi le cose per cui hai lottato,saprai chinarti a raccoglierle per ricostruirle con i tuoi logori arnesi.
Se saprai fare una manciata di tutte le tue vittorie e rischiarle in una sola puntata,e,dopo averle perse,ricominciare daccapo, senza una parola di stizza o di rimpianto.
Se saprai tendere il cuore ed i nervi oltre ogni loro resistenza, e tenerli in pugno quando in te non c'è più altra forza che quella di dire "RESISTI".
Se saprai parlare con i pezzenti e con i re senza cambiare il tono della tua voce.
Se nè i nemici più accaniti nè gli amici più cari riusciranno più a ferirti.
Se tutti gli uomini conteranno per te,ma nessuno più degli altri.
Se riuscirai a riempire il minuto che scorre con qualche cosa che valga sessanta secondi, tua sarà la terra con tutto quello che ci cresce sopra,e, quello che più conta,tu sarai un uomo.
If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you,
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too;
If you can wait and not be tired from waiting,
Or being lied about, don't deal in lies,
Or being hated, don't give way to hating,
And yet don't look too good, nor talk too wise:
If you can dream - and not make dreams your master;
If you can think - and not make thoughts your aim;
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two impostors just the same;
If you can bear to hear the truth you've spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build 'em up with worn-out tools;
If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss;
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: "Hold on!"
If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings - nor loose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much;
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds' worth of distance run:
Yours is the Earth and everything that's in it,
And - which is more - you'll be a Man, my son!
Se saprai conservare la testa, quando intorno a te
tutti perderanno la loro e te ne faranno una colpa;
se crederai in te stesso quando tutti dubiteranno,
ma saprai capire il loro dubbio;
se saprai aspettare senza stancarti nell’attesa,
ed essere calunniato senza calunniare;
o essere odiato senza dare tu sfogo all’odio,
e non apparir troppo bello, né dire cose troppo sagge;
se saprai sognare senza fare del sogno il tuo padrone;
se saprai pensare senza fare del pensiero il tuo fine;
se saprai incontrare il trionfo ed il disastro
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se saprai sopportare di sentire le tue parole giuste
falsate da furfanti per ingannare gli sciocchi;
o vedere le cose per cui hai dato la vita spezzate,
e curvarti e ricostruirle con logori utensili;
se saprai fare un mucchio di tutte le tue vincite
e rischiarle in un giro di testa e croce;
e perdere e ricominciare da capo
senza fiatare sulle tue perdite;
se saprai forzare il tuo cuore, i nervi e i tendini
per assecondare il tuo volere, anche quando essi sono consumati;
e così resistere, quando non c’è più niente in te,
tranne che la volontà che dice loro: “tenete duro!”;
se saprai parlare alle folle e mantenerti virtuoso,
passeggiare con i re e non perdere la semplicità;
se né i nemici, né gli amici potranno offenderti,
se tutti conteranno, ma nessuno troppo;
se saprai riempire il minuto inesorabile,
dando valore ad ognuno di quei sessanta secondi;
tuo sarà il mondo e tutto ciò che esso contiene,
e, ciò che più conta, tu sarai un Uomo, figlio mio.
Se terrai salda la testa quando tutti perdono la loro e ne danno la colpa a te.
Se crederai in te stesso quando tutti ne dubitano ed a tutti saprai perdonare questo dubbio.
Se saprai aspettare senza stancarti dell'attesa e senza rispondere all'inganno con l'inganno.
Se odiato saprai non odiare senza atteggiarti a buono e saggio.
Se saprai sognare senza fare dei sogni i tuoi padroni.
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Se saprai affrontare il successo e la sconfitta,e trattare questi due impostori allo stesso modo.
Se saprai sopportare che le tue verità vengano distorte dai falsari e ridotte a trappole per gli sciocchi.
Se,vedendo in pezzi le cose per cui hai lottato,saprai chinarti a raccoglierle per ricostruirle con i tuoi logori arnesi.
Se saprai fare una manciata di tutte le tue vittorie e rischiarle in una sola puntata,e,dopo averle perse,ricominciare daccapo, senza una parola di stizza o di rimpianto.
Se saprai tendere il cuore ed i nervi oltre ogni loro resistenza, e tenerli in pugno quando in te non c'è più altra forza che quella di dire "RESISTI".
Se saprai parlare con i pezzenti e con i re senza cambiare il tono della tua voce.
Se nè i nemici più accaniti nè gli amici più cari riusciranno più a ferirti.
Se tutti gli uomini conteranno per te,ma nessuno più degli altri.
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Non si piange sulla propria storia, si cambia rotta. (Spinoza)
“Questo credo sia l’amore; l’incompletezza nell’assenza”
“Questo credo sia l’amore; l’incompletezza nell’assenza”
Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
Piu' per il fascino della recitazione che per il contenuto
Ove non è rischio, non vi può essere gloria
- bigtitslover
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- Località: un cargo battente bandiera liberiana
Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
Ha ragione il Parak. Altrimenti dovremmo riempire pagine e pagine di topic con dialoghi porno del tipo:Parakarro ha scritto:Manca l'OT
"Oh God! Oh my God!!!"
"Cum on me, babe, cum on my face, NOW!!!"
"Do you like it?"
"Suck it, whore!"
ecc...
Sono anche questi dialoghi che ci hanno segnato, no?
"Questa è l'Italia del futuro: un paese di musichette...mentre fuori c'è la Morte!" - Boris 3 -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
Gastronomia operaia, cannibalizzazione, coltello, forchetta, magnammoce o' padrone - Daniele Sepe -
Blog rhum e cocaina per battere il sistema - Manuel Agnelli -
Quanti troppi anni ri e riciclando il peggio, tutte queste bestie a raschiare il fondo - Mau Mau -
Abbasso le fiche depilate, viva i cespuglioni anni '80 - scritta sul muro -
Senza rabbia non essere felice - scritta sul muro -
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
TOTALEN KRIEG
il più rappresentativo discorso di quello che probabilmente è stato il più grande maestro di comunicazione del 900
http://www.youtube.com/watch?v=YVP3KU-qOzc
ahh quanto so fighi i geni del male
il più rappresentativo discorso di quello che probabilmente è stato il più grande maestro di comunicazione del 900
http://www.youtube.com/watch?v=YVP3KU-qOzc
ahh quanto so fighi i geni del male

“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
Alan Moore the killing joke
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
altro mostro sacro ideologico
"Nella critica all'interno del partito bisogna stare in guardia contro il soggettivismo, l'arbitrarietà, la volgarità; le affermazioni devono essere basate sui fatti e la critica deve mantenere un aspetto politico."
"Siamo al servizio del popolo, perciò non temiamo, se abbiamo difetti, che vengano messi in evidenza e criticati. Chiunque può mettere in evidenza i nostri difetti. Se ha ragione li corregeremo. Se ciò che propone giova al popolo, agiremo di conseguenza."
Mao Tse Tung da "Come correggere le idde errate nel partito" e "Al servizio del popolo"
"Nella critica all'interno del partito bisogna stare in guardia contro il soggettivismo, l'arbitrarietà, la volgarità; le affermazioni devono essere basate sui fatti e la critica deve mantenere un aspetto politico."
"Siamo al servizio del popolo, perciò non temiamo, se abbiamo difetti, che vengano messi in evidenza e criticati. Chiunque può mettere in evidenza i nostri difetti. Se ha ragione li corregeremo. Se ciò che propone giova al popolo, agiremo di conseguenza."
Mao Tse Tung da "Come correggere le idde errate nel partito" e "Al servizio del popolo"
“Quando il treno dei tuoi pensieri sferraglia verso il passato e le urla si fanno insopportabili, ricorda che c’è sempre la follia. La follia è l’uscita d’emergenza!”
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
misha71
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
"La pretesa della felicità : ecco la grande illusione! Essa complica tutta la vita! Rende la gente così velenosa, canaglia, insopportabile. Non c'è felicità nell'esistenza, non ci sono che dolori più o meno tardivi, segreti, differiti, dissimulati" Cèline
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
I mediocri girano liberi - jack Folla - Alcatraz
Non si piange sulla propria storia, si cambia rotta. (Spinoza)
“Questo credo sia l’amore; l’incompletezza nell’assenza”
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
no dai passi ligabue in prima pagina ma folla no
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Re: discorsi che hanno fatto la (nostra) storia
il thread è mio è posto ciò che voglio.... eccobalkan wolf ha scritto:no dai passi ligabue in prima pagina ma folla no

....... senti BW (posso chiamarti BW vero?

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