[O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

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Gamberone
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1516 Messaggio da Gamberone »

misha71 ha scritto:ma tecnicamente VR è un assassino?!
la domanda più morbosa che ho letto fin ora su questo forum
Mi sento così rilassato, oggi. Così in pace con me stesso. Soddisfatto e senza pensieri. Cos'ho che non va?

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Barabino
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1517 Messaggio da Barabino »

al massimo un omicida colposo?

gli ritireranno la patente? :cry:

veramente anche io mi sono sempre chiesto la base legale per cui

se un pugile muore sul ring, il suo avversario NON va in galera...
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}}Tristan
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1518 Messaggio da }}Tristan »

perchè il pugilato non è considerato illegale...semplice no?
per essere punito devi infrangere una qualche regola scritta, altrimenti non è reato.
la legge ammette il pugilato, la legge non può punire l'omicidio sul ring,
perchè non viene considerato omicidio, ma fatalità, dato che uccidere non è il fine di quello sport,
e la morte solo un effetto collaterale non voluto...

Ps
le leggi rispecchiano gli usi accettati dalle popolazioni che ne sono soggette, infatti guarda che platee agli incontri di UFC
poi moralmente, meccanicamente ed eticamente è omicidio a tutti gli effetti.
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1519 Messaggio da Barabino »

no no, la domanda era piu' tecnica-giuridica... :-(

se un pugile viene ammazzato dallo sparring partner durante un allenamento in palestra, sono sicuro che l'esclusione dal penale NON VALE.

Quali sono le condizioni perche' ci sia l'esclusione dalla responsabilita'?

Deve essere un evento pubblico? O deve essere un evento registrato presso qualche federazione della boxe (cioe' valido per qualificarsi in quel campionato)?
Ultima modifica di Barabino il 27/10/2011, 17:54, modificato 1 volta in totale.

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MauroG
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1520 Messaggio da MauroG »

Difficile da spiegare, ci provo in modo semplice

l'ordinamento italiano ha previsto delle cause soggettive di esclusione del reato. Queste, sono cause in presenza delle quali viene meno la colpevolezza (elemento soggettivo) del reato.

Una di queste è prevista dall'art 45 cp e definita come caso fortuito o forza maggiore “non è punibile chi ha commesso il fatto per caso fortuito o per forza maggiore”.

Il caso fortuito si verifica quando un evento dannoso (ovvero la morte di Simoncelli) si realizza a causa di un comportamento dell’agente (Rossi - Edwards) senza che vi sia la volontà da parte degli stessi di causare il danno né la morte è stata causata per imprudenza e/o diligenza (obbiettivamente i due piloti non potevano fare nulla). Il caso fortuito non esclude l’esistenza dell’azione e dell'evento lesivo ma impedisce che l’agente possa essere incriminato dell’evento cagionato a causa del concorso di fattori che vanno oltre dall’ordine normale delle cose.

Nel caso di forza maggiore invece la volontà del soggetto viene sempre annullata poichè lo stesso soggetto agente è costretto da una forza esterna a se stesso che, per un suo potere superiore, inevitabilmente, lo obbliga (contro la sua volontà) a compiere l’azione incriminata dalla legge.
Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non é cosi. E lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene. (Tyler Durden, Fight Club)

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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1521 Messaggio da WildNevill »

Barabino ha scritto:al massimo un omicida colposo?

gli ritireranno la patente? :cry:

veramente anche io mi sono sempre chiesto la base legale per cui

se un pugile muore sul ring, il suo avversario NON va in galera...
Ricordo che in occasione della morte di Ayrton Senna ci fu un'inchiesta, piena di polemiche, che coinvolse la Williams e la Sagis, società che gestisce l'autodromo, per concorso in omicidio colposo. Head e Newey della Williams, assieme ai responsabili della Sagis furono poi rinviati a giudizio. Tra mille casini il processo andò avanti oltre dieci anni fino a che la cassazione nel 2007 dichiarò Newey innocente e Patrick Head colpevole (cedimento del piantone dello sterzo) ma non procedibile in quanto reato estinto per prescrizione.
Il processo però fu una particolarità italiana, in quanto la nostra legge prevede l'applicabilità anche dentro i circuiti, in altre nazioni no.

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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1522 Messaggio da WildNevill »

MauroG ha scritto:Difficile da spiegare, ci provo in modo semplice

l'ordinamento italiano ha previsto delle cause soggettive di esclusione del reato. Queste, sono cause in presenza delle quali viene meno la colpevolezza (elemento soggettivo) del reato.

Una di queste è prevista dall'art 45 cp e definita come caso fortuito o forza maggiore “non è punibile chi ha commesso il fatto per caso fortuito o per forza maggiore”.

Il caso fortuito si verifica quando un evento dannoso (ovvero la morte di Simoncelli) si realizza a causa di un comportamento dell’agente (Rossi - Edwards) senza che vi sia la volontà da parte degli stessi di causare il danno né la morte è stata causata per imprudenza e/o diligenza (obbiettivamente i due piloti non potevano fare nulla). Il caso fortuito non esclude l’esistenza dell’azione e dell'evento lesivo ma impedisce che l’agente possa essere incriminato dell’evento cagionato a causa del concorso di fattori che vanno oltre dall’ordine normale delle cose.

Nel caso di forza maggiore invece la volontà del soggetto viene sempre annullata poichè lo stesso soggetto agente è costretto da una forza esterna a se stesso che, per un suo potere superiore, inevitabilmente, lo obbliga (contro la sua volontà) a compiere l’azione incriminata dalla legge.
Mi hai anticipato, spiegando benissimo. Nell'esempio che ho fatto io, si andò a processo in quanto l'accusa era di un cedimento meccanico (il piantone dello sterzo) precedente all'impatto, dunque imputabile alla scuderia Williams (negligenza o quant'altro).

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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1523 Messaggio da Defender »

aadizoo87 ha scritto:Bellissima anche la dedica di Jorge Lorenzo..."Perdonami per aver discusso con te"...
Ma che pena Lorenzo.
Perchè di fronte alla morte ci si deve autoflagellare in questo modo?

Le discussioni Lorenzo/Stoner/Simoncelli , a suo tempo , non erano campate in aria. Credo pure che i diverbi siano servite al Sic per crescere come pilota.

Il Sic mi mancherà.
Mi mancheranno i suoi sorpassi al limite , la sua irruenza in pista , il suo sguardo da bravo ragazzo.
A livello umano non lo conosco , anche se ho avuto la fortuna di parlare con lui solo una volta nel suo box la passata stagione.

Con lui se ne va un pezzo delle mie domeniche davanti alla tv.
Quante volte l'ho insultato :) Era una discreta fonte di bestemmie e imprecazioni varie. Anche perchè non lo reputavo degno del passaggio in MotoGp dalle serie minori , più di una volta ho auspicato facesse un passo indietro.

Forse , con il tempo , sarebbe maturato e avrebbe smentito tutte le critiche nei suoi confronti. Mi spiace terribilmente che non possa più farlo.

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}}Tristan
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1524 Messaggio da }}Tristan »

MauroG ha scritto:Difficile da spiegare, ci provo in modo semplice

l'ordinamento italiano ha previsto delle cause soggettive di esclusione del reato. Queste, sono cause in presenza delle quali viene meno la colpevolezza (elemento soggettivo) del reato.

Una di queste è prevista dall'art 45 cp e definita come caso fortuito o forza maggiore “non è punibile chi ha commesso il fatto per caso fortuito o per forza maggiore”.

Il caso fortuito si verifica quando un evento dannoso (ovvero la morte di Simoncelli) si realizza a causa di un comportamento dell’agente (Rossi - Edwards) senza che vi sia la volontà da parte degli stessi di causare il danno né la morte è stata causata per imprudenza e/o diligenza (obbiettivamente i due piloti non potevano fare nulla). Il caso fortuito non esclude l’esistenza dell’azione e dell'evento lesivo ma impedisce che l’agente possa essere incriminato dell’evento cagionato a causa del concorso di fattori che vanno oltre dall’ordine normale delle cose.

Nel caso di forza maggiore invece la volontà del soggetto viene sempre annullata poichè lo stesso soggetto agente è costretto da una forza esterna a se stesso che, per un suo potere superiore, inevitabilmente, lo obbliga (contro la sua volontà) a compiere l’azione incriminata dalla legge.


non sono molto convinto, lo Stato, la Legge, accetta, in barba ad ogni basilare regola di sicurezza personale, che due persone possano picchiarsi veementemente (ufc, pugilato etc) o andare in moto o auto a 300 km\h a dispetto delle regole del codice della strada (è pista e quindi non soggetta al CdS, ma i motivi per cui in strada si obbliga ai 130 max rimangono tutti, infatti le piste devono essere collaudate e certificate), è come un benestare dello Stato a zone e attività franche in cui poter rischiare la vita (propria e altrui) sospendendo valori base della convivenza civile, riguardo violenza e regole di sicurezza (infatti non sono autorizzato a girare senza cinture pur prendendomene la responsabilità), questo esclude di per se anche solo l'ipotesi di omicidio quale fatto penalmente rilevante.
La tragedia è contemplata sin dall'inizio, per quanto non sia il fine ricercato.
Contento di leggere cosa non vada in quello che ho scritto.
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1525 Messaggio da WildNevill »

}}Tristan ha scritto:
MauroG ha scritto:Difficile da spiegare, ci provo in modo semplice

l'ordinamento italiano ha previsto delle cause soggettive di esclusione del reato. Queste, sono cause in presenza delle quali viene meno la colpevolezza (elemento soggettivo) del reato.

Una di queste è prevista dall'art 45 cp e definita come caso fortuito o forza maggiore “non è punibile chi ha commesso il fatto per caso fortuito o per forza maggiore”.

Il caso fortuito si verifica quando un evento dannoso (ovvero la morte di Simoncelli) si realizza a causa di un comportamento dell’agente (Rossi - Edwards) senza che vi sia la volontà da parte degli stessi di causare il danno né la morte è stata causata per imprudenza e/o diligenza (obbiettivamente i due piloti non potevano fare nulla). Il caso fortuito non esclude l’esistenza dell’azione e dell'evento lesivo ma impedisce che l’agente possa essere incriminato dell’evento cagionato a causa del concorso di fattori che vanno oltre dall’ordine normale delle cose.

Nel caso di forza maggiore invece la volontà del soggetto viene sempre annullata poichè lo stesso soggetto agente è costretto da una forza esterna a se stesso che, per un suo potere superiore, inevitabilmente, lo obbliga (contro la sua volontà) a compiere l’azione incriminata dalla legge.


non sono molto convinto, lo Stato, la Legge, accetta, in barba ad ogni basilare regola di sicurezza personale, che due persone possano picchiarsi veementemente (ufc, pugilato etc) o andare in moto o auto a 300 km\h a dispetto delle regole del codice della strada (è pista e quindi non soggetta al CdS, ma i motivi per cui in strada si obbliga ai 130 max rimangono tutti, infatti le piste devono essere collaudate e certificate), è come un benestare dello Stato a zone e attività franche in cui poter rischiare la vita (propria e altrui) sospendendo valori base della convivenza civile, riguardo violenza e regole di sicurezza (infatti non sono autorizzato a girare senza cinture pur prendendomene la responsabilità), questo esclude di per se anche solo l'ipotesi di omicidio quale fatto penalmente rilevante.
La tragedia è contemplata sin dall'inizio, per quanto non sia il fine ricercato.
Contento di leggere cosa non vada in quello che ho scritto.
Non è corretto quanto ho evidenziato in neretto: lo stato italiano prevede che sul territorio italiano un incidente mortale debba essere oggetto di un'inchiesta d'ufficio e, se si evidenziano potenziali responsabilità, si procede a giudizio. Questa legge si applica, in Italia, anche sui circuiti. Di conseguenza presumo che per la boxe sia lo stesso.
Per quanto riguarda i circuiti, devono essere omologati così come devono essere muniti di commissari e soccorsi a norma. Auto e moto girano sui circuiti secondo un regolamento che è diverso dal codice della strada (esempio banale: non sono contemplate le frecce per il sorpasso).

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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1526 Messaggio da }}Tristan »

che si venga indagati d'ufficio lo so, ma, credo, mai in questi casi si arriverà a processo
il proscioglimento interviene prima del giudizio, a dimostrazione che non viene considerato omicidio, nonostante la morte sia stata "causata" e non sia un evento fortuito.
L''inchiesta serve più a eliminare o provare l'ipotesi del dolo e della negligenza che il voler perseguire la morte causata.

La mia eccezione è che se lo Stato (tramite federazioni riconosciute e uno sport del tutto legale), mi consente di salire su un ring per colpire con tutta la mia forza un altro essere umano al fine auspicato di fargli perdere i sensi (ko) la morte diventa un evento, per quanto raro, molto probabile.
a questo punto diventa evidente che l'omicidio o l'incidente, sono risultati tollerati e quindi accettati e non trattati per quello che sarebbero in ogni altro luogo del territorio italiano che non siano ring o piste autorizzate, cioè reati.
Poi anche in questi casi lo Stato pretende regole minime di sicurezza per un falso senso di civiltà, infatti penso nella morte di un pugile abbia più responsabilità il medico a bordo ring che il pugile che colpisce alla tempia.
quindi per quanto un essere umano ne uccida un altro con le proprie mani, a meno di dolo o negligenza, mai lo Stato lo chiamerà assassino.
Non sto polemizzando, ma sono i dubbi che non riesco a sciogliere.
Grazie in ogni caso per la risposta.
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1527 Messaggio da WildNevill »

}}Tristan ha scritto:che si venga indagati d'ufficio lo so, ma, credo, mai in questi casi si arriverà a processo
il proscioglimento interviene prima del giudizio, a dimostrazione che non viene considerato omicidio, nonostante la morte sia stata "causata" e non sia un evento fortuito.
L''inchiesta serve più a eliminare o provare l'ipotesi del dolo e della negligenza che il voler perseguire la morte causata.

La mia eccezione è che se lo Stato (tramite federazioni riconosciute e uno sport del tutto legale), mi consente di salire su un ring per colpire con tutta la mia forza un altro essere umano al fine auspicato di fargli perdere i sensi (ko) la morte diventa un evento, per quanto raro, molto probabile.
a questo punto diventa evidente che l'omicidio o l'incidente, sono risultati tollerati e quindi accettati e non trattati per quello che sarebbero in ogni altro luogo del territorio italiano che non siano ring o piste autorizzate, cioè reati.
Poi anche in questi casi lo Stato pretende regole minime di sicurezza per un falso senso di civiltà, infatti penso nella morte di un pugile abbia più responsabilità il medico a bordo ring che il pugile che colpisce alla tempia.
quindi per quanto un essere umano ne uccida un altro con le proprie mani, a meno di dolo o negligenza, mai lo Stato lo chiamerà assassino.
Non sto polemizzando, ma sono i dubbi che non riesco a sciogliere.
Grazie in ogni caso per la risposta.
Credo di aver capito cosa vuoi dire. In effetti nel caso della boxe presumo che in caso di morte vengano indagati medici, preparatori ecc... mentre il pugile ha licenza di uccidere, a meno che utilizzi colpi proibiti. Nel caso dell'automobilismo i processi ci sono stati, prima ho citato ad esempio quello sulla morte di Senna a Imola.
...Chiudiamo che mi sa che siamo OT nell'OT :)

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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1528 Messaggio da MauroG »

}}Tristan ha scritto:che si venga indagati d'ufficio lo so, ma, credo, mai in questi casi si arriverà a processo
il proscioglimento interviene prima del giudizio, a dimostrazione che non viene considerato omicidio, nonostante la morte sia stata "causata" e non sia un evento fortuito.
L''inchiesta serve più a eliminare o provare l'ipotesi del dolo e della negligenza che il voler perseguire la morte causata.

La mia eccezione è che se lo Stato (tramite federazioni riconosciute e uno sport del tutto legale), mi consente di salire su un ring per colpire con tutta la mia forza un altro essere umano al fine auspicato di fargli perdere i sensi (ko) la morte diventa un evento, per quanto raro, molto probabile.
a questo punto diventa evidente che l'omicidio o l'incidente, sono risultati tollerati e quindi accettati e non trattati per quello che sarebbero in ogni altro luogo del territorio italiano che non siano ring o piste autorizzate, cioè reati.
Poi anche in questi casi lo Stato pretende regole minime di sicurezza per un falso senso di civiltà, infatti penso nella morte di un pugile abbia più responsabilità il medico a bordo ring che il pugile che colpisce alla tempia.
quindi per quanto un essere umano ne uccida un altro con le proprie mani, a meno di dolo o negligenza, mai lo Stato lo chiamerà assassino.
Non sto polemizzando, ma sono i dubbi che non riesco a sciogliere.
Grazie in ogni caso per la risposta.
intendi che venga rinviato a giudizio?

verrà indagato probabilmente sia il pugile che qualsiasi altro sportivo, le indagini si concluderanno senza un rinvio a giudizio poichè vi sono le cause di cui ho scritto sopra.
il problema dell'accettazione del rischio è differente
La casssazione penale con sentenza numero 8910 del 2 Giugno 2000 ha precisato: “L'esercizio di attività sportiva costituisce, rispetto ai fatti lesivi alla persona rientranti nel c.d. "rischio consentito”, causa di giustificazione non codificata, la cui ragion d'essere è riconducibile al positivo valore che la coscienza sociale attribuisce alla pratica dello sport ed alla conseguente assenza di antigiuridicità (per mancanza del danno sociale) nella commissione del fatto. Non vi è superamento del rischio consentito quando vengano osservate le regole del gioco …”.
In breve uno sport in cui la violenza è comune ed accettata non vi sarà una punibilità dell'atleta e l’atleta che rispettando le norme imposte dal regolamento di quello sport rompe il setto nasale al suo avversario con un pugno non verrà chiamato a presentarsi davanti al tribunale per essere giudicato.
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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1529 Messaggio da Pasko »

Arrivederci Marco...



I've been around this world, Yet I see no end.
All shall fade to black again and again.
This storm that's broken me, my only friend.
Yeah

In this river all shall fade to black
In this river ain't no coming back
In this river all shall fade to black
Ain't no coming back

Withdraw a step away, just to find my self
The door is closed again, the only one left
This storm that's broken me my only friend
Yeah

In this river all shall fade to black
In this river ain't no coming back
In this river all shall fade to black


In this river all shall fade to black
In this river ain't no coming back
In this river all shall fade to black

Ain't no coming back


In this river all shall fade to black
In this river ain't no coming back
In this river all shall fade to black

Ain't no coming back
Quello che il bruco chiama fine del mondo il resto del mondo chiama farfalla.
(Lao Tse)
Ridi, e il mondo riderà con te; piangi, e piangerai da solo.
(Dae-Su, Oldboy - http://www.youtube.com/watch?v=OoFJYI9xrmc)
Evil eye - Twisted smile - Laughing as you cry

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Re: [O.T.] Cazzo vuoi dire a Valentino Rossi?

#1530 Messaggio da El Diablo »

Avete già postato questa perla?
Il dna non mente mai.

Il padre di Lorenzo choc: "Simoncelli se l'è cercata"
Jorge: "Mi vergogno di lui"

Il pilota, che ieri era apparso molto provato ai funerali di Sic, ha scritto su Twitter: "Spero che nessuno pensi che sono d'accordo con quello che dice"
Coriano (Rimini), 28 ottobre 2011 - Una voce fuori dal coro. E molto stonata. E' quella di Chico Lorenzo, papà del pilota della Yamaha.
A poche ore dai funerali di Marco Simoncelli, pianto e applaudito in mondovisione, l'uomo ha ben pensato di rilasciare queste dichiarazioni al quotidiano spagnolo Es: "Simoncelli era un pilota pericoloso. Ha fatto cadere a terra molti colleghi e ha causato diversi incidenti. La commissione sportiva doveva porre fine a questo modo di guidare molto prima".
Immediata la replica del figlio Jorge, che ieri era a Coriano per l'ultimo saluto a Marco: "Mi vergogno quando leggo i commenti che sta facendo mio padre - scrive il pilota Yamaha sulla sua pagina Twitter - Spero che nessuno pensi che sono d'accordo con quello che dice, perché questa disgrazia sarebbe potuta capitare a ognuno di noi".
Ieri Lorenzo era apparso molto provato. Nel libro dei ricordi aveva scritto: "Ti ricordero' sempre e perdonami per aver discusso con te". Il pilota si era anche abbracciato con il padre di Marco, Paolo.
"Più le cose cambiano, più restano le stesse"
"I lesbo sono migliori se leggermente asimmetrici" Gargarozzo

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