Punto di non ritorno, questo insegna all'universita' e parla come un fascista
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Il negazionismo dei politici, dei giornalisti e degli uffici stampa non è molto differente da un reato. Il comportamento di Carlos Mazón ha provocato morti. Nelle nostre società, quando la condotta di qualcuno procura danni così seri come la morte di vittime innocenti, viene punito con sanzioni giuridiche. Si punisce il procurato allarme. Si punisce chi diffonde false notizie. Lo si fa quando il nesso causale fra l’informazione rassicurante o la mancata informazione è evidente. Questa è la logica del processo alla Commissione Grandi Rischi, che ha diffuso informazioni falsamente rassicuranti ai tempi del terremoto a L’Aquila. Lo stesso vale per l’accusa che ha colpito Marta Vincenti, ex sindaco di Genova, per il suo tentativo di nascondere le responsabilità del Comune nella gestione dell’alluvione del 2011. Ci possono essere dubbi sul legame causale fra certe parole e la sorte delle vittime delle catastrofi. Ma non ci sono dubbi che, ove il legame sia accertato,
chi parla a vanvera vada punito.
È assurdo impegnarsi in un gigantesco cambiamento dell’economia, degli stili di vita, dei modelli di sviluppo, quando poi una serie di persone influenti lanciano messaggi contrari. Questa è la vera posta in gioco nell’elezione del presidente degli Stati Uniti. Un presidente negazionista non è solo una sciagura per gli statunitensi. È un pericolo per il pianeta. Il cambiamento climatico avvera il sogno cosmopolitico, rendendolo un incubo.
Il governo mondiale esiste già, perché non possiamo fare a meno di un governo mondiale dell’emergenza climatica. Le decisioni degli elettori statunitensi, le decisioni di qualsiasi elettore, possono determinare l’onda di fango che travolgerà la nostra macchina, allagherà il nostro scantinato, ucciderà qualcuno intrappolato senza vie di scampo. Questa è la vera posta in gioco in qualsiasi elezione, in qualsiasi decisione politica.
I dubbi sulla transizione ecologica, la pensosa discussione su modelli alternativi di sviluppo industriale,
la critica al presunto ambientalismo ideologico:
tutto questo non è discussione pubblica democratica.
È propaganda politica travestita, è diffusione di falsità pericolose.
Rendere il negazionismo un reato o un illecito – punirlo con ammende altissime – è una soluzione necessaria e ovvia. La morte di qualcuno in un parcheggio, intrappolato dal fango, è un dramma enorme. Che chi ne è responsabile paghi in solido è il minimo.
E anche questo servirebbe a contenere il numero delle vittime, insieme a una riduzione drastica delle emissioni.
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L’unico comunista o marxista buono, è quello in una tomba senza nome
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Linegoco: "...e se anche fosse (il fallimento della produzione pornografica) chi se ne importa? Nessuno sano di mente si mette a pagare qualcuno solo perché altrimenti fallisce...è ridicolo, ci si dovrebbe impoverire per arricchire altri?"
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"Usare questo o quello studio come bandiera per sostenere una tesi piuttosto che l'altra è sbagliato."
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Oscar: Quello che i miei studi non mi hanno ancora detto con certezza e’ se sono gli italiani a generare PD (senza articolo davanti come sinonimo di sostanza di scarto) o se e’ il PD a generare gli italiani.