jhonnybuccia ha scritto:MiniMe ha scritto:@johnny: con la logica formale e la matematica, diciamo la scienza in generale, si è dimostrato tutto quello che la fede aborriva o condannava come eresia.
classica impostazione fascioscientista.
"la scienza è intrinsecamente superiore solo per coloro che hanno già deciso a favore di una certa ideologia, o che l'hanno accettata senza aver mai esaminato i suoi vantaggi e i suoi limiti. e poichè l'accettazione e il rifiuto di ideologie dovrebbero essere lasciati all'individuo, ne segue che la separazione di stato e chiesa dovrebbe essere integrata dalla separazione di stato e scienza, che è la più recente, la più aggressiva e la più dogmatica istituzione religiosa".
(feyerabend, contro il metodo)
Attenzione. Qui si parlava degli strumenti conoscitivi e della potenza conoscitiva della scienza e di quella della fede.
Che poi si parli di fiducia nei propri mezzi o nei mezzi della scienza, dei metodi e così via, è un altro paio di maniche.
Ci sono illustri scienziati fortemente cattolici (Zichichi ne è un esempio) che difficilmente potranno peró mancare nel non seguire un metodo ed aver fiducia in un certo tipo di processo.
Allo stesso tempo credono in qualcosa di superiore. Sono posizioni e punti di vista opinabili, che si accettano.
La fede in un qualcosa di sovrannaturale puó avere un processo, il tipico raggiungimento più o meno metaforico di un Nirvana, di un paradiso, un'epifania, un qualcosa che dia l'illuminazione.
Se per realtà conoscitiva intendi questa allora siamo d'accordo. C'è una parità di potenza espressiva in qualsiasi cosa, dipendentemente dall'impegno e dall'approccio.
Se invece si parla di potenza conoscitiva in ambito fisico/naturale/fenomenica allora la fede cristiana non ne ha. Anzi, ha sempre cercato di tarpare le ali alla scienza dalla quale è stata puntualmente sbugiardata.
@Satana: senza l'osservazione dei fenomeni naturali, difficilmente Galileo avrebbe scoperto ció che ha scoperto. Sicuramente il motore puó essere qualsiasi cosa, la spiritualità compresa.
Conoscere sè stessi comprende anche qualcosa di interiore, che la matematica non ha

c'è chi pensa al mondo, chi pensa a Dio.
@Blif: come ben sai, prima di Maxwell la fisica era quasi tutta sbagliata, eppur era dato per certo. Poi quel signore ha scoperto altre leggi fantastiche ed ha creato nuove fondamenta.
Tempo fa si credeva che l'antimateria non esistesse, poi sono stati scoperti i buchi neri, ora si cerca di riprodurne uno in laboratorio, si otterrebbe un principio dell'antimateria. Stesso iter.
Ora, che tutte queste scoperte provengano dal metodo, sempre e comunque, è per me una convinzione. Adottare un metodo differente dal solito è come raggiungere uno stato d'animo derivante dall'osservazione di regole religiose, ma con l'ebraismo invece che con il cattolicesimo. Il punto è che a volte la fede diventa un vero e proprio ostacolo per qualsiasi metodo, imponendo determinati precetti, e non va bene.
E' come se ti dicessi che devi trovarmi l'area del cerchio con la formula dell'area del campo magnetico perchè devi aver fede in un metodo che la massima autorità scientifica adotta. Questi sono dogmi, ed un processo metodologico di ricerca e scoperta non so fino a che punto possa ammetterli.
Spero di non essermi dilungato troppo, ma sono ottenebrato dai fumi dell'alcool
@Blif: