A Caselle nell'oasi del sesso
Inaugurato ieri un nuovo locale per scambisti. Il sindaco: è fuorilegge
La Stampa 28/5/2006
Un drappello di pornostar all'inaugurazione
del «New Happy Day»
TORINO. «Come sta signora?». Bene. «Che fa qui?». «Mi guardo intorno». E suo marito. «Dev'essere laggiù». Dove laggiù significa un letto sotto un gazebo, con due bei corpi di donna addosso.
«New Happy Day» si chiama. Si viene qui da soli o in coppia per incontrare gente, parlare se si vuole, finire su un letto se si preferisce. Lo scambio di coppie non è una novità a Torino come in tutta Italia. Peró in un piccolo centro come Caselle, sede per altro dell'aeroporto, questo piccolo parco con piscina, locali «a vista» e altri più riservati, ha fatto scalpore, tanto che il sindaco Giuseppe Marsaglia ha detto: «Preferirei si parlasse della mia città per altri tipi di iniziative».
Per intanto, peró, c'è questa. Inaugurata ieri sera. Il sindaco: «Nulla di quanto è stato costruito su quell'area ha una licenza. Per una prima parte c'è una richiesta di condono, per la seconda una mia ordinanza di demolizione per la quale è stato presentato ricorso al Tar». E cita anche, il primo cittadino, una storia non edificante di chi qui ha messo le mani su mattoni e cemento.
Intanto, ieri sera - prima donna la pornodiva Natasha Kiss, seconde donne belle amiche sue, con contorno di giovani aitanti - alle porte di Caselle si è inaugurato il locale. Intorno un sacco di alberi, all'ingresso una piscina, poi quei bei letti sotto i gazebo, per la gioia di chi osserva la propria donna alle prese con un paio di uomini di passaggio. In molti, per lo più tra i 30 e i 40 anni, hanno voluto vedere ieri sera cosa si prova.
Vincenzo, uno dei titolari, ci scherza su: «Qua viene gente che si incontra. Lavoro in questo settore da sedici anni. L'Italia è piena di queste iniziative. Non vedo il perchè di tanto stupore». Non è stupore, Vincenzo, è che qui sembra, da come la racconta Internet, che il cinemino diventi una multisala, si parla di 25 mila metri quadrati di «parco naturista». Sono di meno, dice lui. D'accordo, saranno meno, ma a Caselle è davvero nata la Cattedrale del Sesso?
«Non scherziamo», dice la pornodiva Natasha: «E' nato un posto protetto e tranquillo dove la gente si incontra. Vai a vedere in certi parchi pubblici che succede. Vai a vedere se c'è rischio di aggressioni, di violenze». Siete l'oasi felice dell'amore? «Siamo un luogo dove tutto puó avvenire con serenità , senza paure. Coppie e singoli non vengono qui per saltare addosso a qualcuno, vengono a incontrarsi in un'area che è comunque sorvegliata». E perchè si viene? Bisogna stare qui a guardare per capire. E' una categoria sociale alta. Non a caso la festa di questa sera (ieri sera ndr) è anche a inviti.
Come sta professore? E' solo? Dov'è la signora? La trovo più in là ? E' questo il clima. E Natasha racconta: «E' un sesso rivisitato». Felice: «Al centro c'è l'esibizionismo, che è soprattutto femminile. Se ti guardi intorno vedrai che è la donna a prendere l'iniziativa. Lo vedi dall'abito. Viene qui vestita come non andrebbe altrove, perchè qui puó esibirsi sexy senza il giudizio stupido o preconfezionato». Detta, e soprattutto vista così, è un'oasi protetta della trasgressione. Bar e ristorante sono un contorno di un «tradimento controllato», direbbero gli psichiatri. L'essere consenziente o addirittura assistere trasferisce la trasgressione della persona con cui si sta in una dimensione della quale si è comunque partecipi.
Anche le regole sono qualcosa su cui pensare: «Provarci è lecito, invadere non è fattibile». Il personale sta attento, non allargarti se l'altra persona non vuole. E un esempio che fanno le pornostar della festa d'apertura è proprio quello: «Alzare una mano e tutto si ferma». Per esempio il sogno erotico di una donna di avere più uomini. Se il sogno delude, turba, crea rifiuto, qui basta alzare una mano, non come in un bar di periferia.
Ed è proprio qui, in questo peccato controllato e deciso uscendo di casa - andiamo a Caselle - che l'erotismo si prepara e il peccato un po' appassisce.
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