GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
chi ancora più in forma di quando faceva baila guapa
Il sentimento più sincero rimane sempre l'erezione
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Assolutamente vero!cicciuzzo ha scritto:se si va su wikipedia la pagina della Piedimonte contiene tutto quello di crossover hanno prodotto gli anni 70
la svastica nel ventre Tarantino se lo sarà visto 20 volte
La sua è un filmografia breve ma pazzesca dove incrocia tutti i generi del selvaggio cinema Italiano degli anni 70.
Che poi aldilà di KRIMINAL PORNO che ho trovato nel corso degli anni ma che di PORNO non ha nulla, io da 20 anni sto cercando il suo Film Celebrativo BAILA GUAPA del 1978 che risulta mai uscito su nessun supporto da nessuna parte nel mondo ... probabilmente sarà passato sulle private negli anni 80 .... ma dopo è scomparso da tutti i Radar.
Spero che lo resusciti CANALE 34 se non addirittura 8 MADRID TV (mi pare che si chiami così...) quel canale pazzesco spagnolo che negli ultimi anni ha tirato fuori delle copie meravigliose di film rari come PORCO MONDO e IO CRISTIANA STUDENTESSA DEGLI SCANDALI di Bergonzelli.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Di questo mi fa piacere, e ti ringrazio molto.Cecchi Pajolo ha scritto:Mi piace il tuo approccio alla materia dosando sempre bene fra LOGICA e CONOSCENZA (ho sempre letto ed apprezzato molto anche tutte le interviste che hai realizzato e pubblicato sul FORUM ai vari interpreti del PORNO ben prima di iscrivermi ... quelle interviste sono un grande contributo perchè ormai da secoli non esistono più riviste che trattano l'industria del Porno in questo modo ... e perciò servono per tenere una finestra aperta sul passato e sul presente dell'HARD ... a proposito, spero che in futuro ne pubblicherari altre).
Restando sull’argomento Guapa, in una intervista sul Corsera dell’8 Giugno 1979 si parla della sua imminente gravidanza (‘Tra meno di un mese la ‘Guapa’ Gloria Piedimonte sarà mamma’, titola il pezzo). Nel testo, la giornalista Francesca d’Entrevès si lascia sfuggire un commento audace, secondo cui la Guapa sfiderebbe in avvenenza Ilona Staller nel film ‘John travolto…da un insolito destino’ (datato in effetti 1979). Prendiamo atto.Cecchi Pajolo ha scritto:Tornando alla GUAPA come scrivi tu il FILM è stato insertato nel 1981 e la PIEDIMONTE all'epoca lavorava ancora e non avrebbe avuto alcun senso sputtanarsi per girare un HARD in TURCHIA ... i Servizi nelle riviste HARD invece iniziano nel 1983/84 perciò praticamente quando erano passati quasi 3 anni ed ormai non lavorava più dopo aver provato anche a pubblicare qualche 45giri ... le voci che giravano era che fosse caduta nell'eroina come tantissimi suoi coetanei in quell'esatto periodo storico e si fosse buttata nell'Hard per sbarcare il Lunario ... ma il confine fra EROS e PORNO non lo ha mai passato nemmeno quando dopo gli ultimi servizi su MEN e LE ORE è sparita per un a decina di anni ... perciò secondo me se avesse dovuto fare dell'HARD lo avrebbe fatto dopo il 1984 esattamente come le altre che dal soft passarano all'HARD (CARATI, SENATORE, SCHUBERT), ma secondo me non lo ha mai fatto.
D’altronde, tramite un altro articolo datato 9 Gennaio dello stesso anno opportunamente titolato ‘Con la testa sulle gambe’ apprendiamo che la Guapa aveva assicurato le proprie gambe per ben 500 milioni: era il suo anno, insomma.
Il periodo del salto nell’hard di glorie quali Paola Senatore e Lilli Carati avvenne appunto nella fase temporale da te citata. Questa affermazione va presa non tanto in senso letterale, ma quantomeno ‘ideale’ a mio avviso. Le attrici in questione cioè avevano già fatto - o stavano facendo - mente locale all’ipotesi del porno 'filmato' già qualche anno prima di cimentarvisi. Anzitutto per le allettanti offerte economiche, senza dubbio. Non è un caso, direi, il fatto che le loro cinematografie in quegli anni virino con decisione in direzione erotico/soft o supersoft che dir si voglia. A mio modo di vedere i film erotici fecero da training propedeutico agli esordi hard veri e propri, e servirono dunque alle due ‘candidate’ a familiarizzare con ‘l’argomento’.
Nello specifico parlo
- per quanto riguarda la Senatore della trilogia in costume Malombra - Maladonna - Penombra per la regia di Bruno Gaburro
- Per la Carati della quadrilogia massaccesiana L’Alcova - Il Piacere- Lussuria - Voglia di Guardare
Per quest’ultima, la vera prova generale ante-porno fu comunque il mediometraggio ‘Lilli Carati’s Dream’, che se non vado errato recupera per quanto riguarda location e situazioni un’estetica affine a quella dei servizi fotografici già sostenuti per le varie riviste. Superato questo ‘step’, la Carati diede l’ok al lucroso progetto hard che la riguardava.
Tina Aumont fu una grande viveuse in effetti. Stefania Sandrelli, che se la ritrovò sul set di ‘Partner’ di Bernardo Bertolucci, ha sostenuto in una intervista per Repubblica di qualche anno fa di aver familiarizzato molto con Tina vista la sua verve, ignorandone però la propensione a certi vizi e ad una vita troppo ‘dolce’, per così dire.Cecchi Pajolo ha scritto:Anche TINA AUMONT aveva serissimi problemi di tossicodipendenza (iniziati parecchi anni prima) quando posò nei suoi famosi servizi su LE ORE e MEN ... lo conoscerai già sicuramente ma se così non fosse ti consiglio su di lei il libro di GIUSEPPE SANSONNA: HOLLYWOOD SUL TEVERE, c'è un bel capitolo che racconta la sua vita ...
In effetti, scavando un po’, l'attrice nativa di Los Angeles si ritrovò protagonista delle cronache (con annesso ordine di cattura) nell’Aprile 1978 a causa di alcune statuette d’oppio giunte a Roma da Bangkok di cui lei era appunto destinataria (la questione le causerà una condanna a tre anni e tre milioni di multa). Al di là di questo, è chiaro quanto la sua personalità fosse esuberante, libera e irrequieta. Problemi col nudo al cinema non ne ha mai avuti, come afferma tranquillamente in un’intervista del 1976, sia che si trattasse di un ‘film d’autore’ che di un erotico più pruriginoso come ‘La Principessa nuda’ con Ajita Wilson.
Tossica dichiarata e senza pentimenti, Tina non ha mai perso la sua grazia naturale, a mio giudizio. L’ultimo film che ho visto con lei è ‘Giulia’ di Roy Stuart (1999), appartenente alla serie Corti Circuiti Erotici di Tinto Brass (a sua volta, grande estimatore dell’Aumont donna e attrice). Si tratta di poco più di un cameo, in cui la nostra si mostra ancora magnetica col suo fare teatrale e la sua gestualità eccentrica.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Per quanto riguarda Marisa Mell, 'la valchiria di Via Veneto' come venne definita da La Stampa, tra le sue notti brave se ne annovera (almeno?) una anche con Harry Reems. Stando ad un articolo del CorSera del 19 Dicembre 1975, la bella attrice austriaca aveva trovato una nuova conquista in Harris Reens (sic!), partner di Linda Lovelace nel film 'Gola Profonda' e divenuto 'porno-oggetto più famoso d'America' (parole del pezzo).
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Harry Reems era gia avviato nel mondo dell'hard prima dell'arrivo di Linda Lovelace e il strepitoso successo di DEEP THROAT.Alec Empire ha scritto:Per quanto riguarda Marisa Mell, 'la valchiria di Via Veneto' come venne definita da La Stampa, tra le sue notti brave se ne annovera (almeno?) una anche con Harry Reems. Stando ad un articolo del CorSera del 19 Dicembre 1975, la bella attrice austriaca aveva trovato una nuova conquista in Harris Reens (sic!), partner di Linda Lovelace nel film 'Gola Profonda' e divenuto 'porno-oggetto più famoso d'America' (parole del pezzo).
Ache lui appari nella rivista "Playboy". Lui disse che fu Gerard Damiano che gli diede quel buffo nome di "Harry Reems".
Lui inizio' del teatro, ma che non pagava tanto bene. Gli offrirono $75 per girare una scena hard, e giro' anche inserts in quei pseudo-sex documentari che erano molto popolari fine anni 60 e inizio anni 70. Disse che girava quasi tutti i giorni. Ma non solo faceva l'attore, ma partecipava anche dietro la cinepresa (regista, luci, un poco di tutto). Racconto' che per DEEP THROAT lui doveva fare parte della troupe cinematografica, ma Damiano non riusci a trovare un attore per la parte del "dottore", allora la parte cadde su Reems strada facendo da New York a Miami per girare DEEP THROAT, lui praticava la sua parte nell'auto con Linda Lovelace. Disse che non ci guadagno' un gran che con quel film, E poco tempo dopo Reems ebbe molti problemi con le autorita' (processi) e fu costretto a abbandonare l'hard e concentrarsi su film "mainstream" e erotici (girati in Europa, Canada). Una gran parte della sua vita la passo' fumando, alcol e anche droga. Dopo che lacio' il porno definitavmente, fece l'agente immobiliare e abbandono' quella vita dissoluta.
Non so in quale circostanza Reems incontro' Marisa Mell (o dove). In quel periodo Reems era in Europa per girara BEL AMI (girato in Svezia credo), LUNA DI MIELE IN TRE e LETTOMANIA (in Italia).
Ultima modifica di Len801 il 02/05/2020, 18:09, modificato 1 volta in totale.
Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Sarà andato a ballare alla Perla Nera. C'era anche Marisa la slogabigoli!Len801 ha scritto:Non so in quale circostanza Reems incontro' Marisa Mell (o dove). In quel periodo Reems era in Europa per girara BEL AMI, LUNA DI MIELE IN TRE e LETTOMANIA.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Tina Aumont e’ presente in una sequenza del celebre Malizia. E cattura l’attenzione piu’ di Laura Antonelli sopravvalutata in quel film.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Su Laura Antonelli non saprei…non è la mia preferita, tuttavia mi piace tantissimo in film quali ‘Venere in Pelliccia’ o ‘Il Merlo Maschio’, tanto per dirne due. Apprezzo il fatto che, pur acqua e sapone, esprime una bellezza a mio avviso non comune. Convengo sul fatto che, parlando di ‘Malizia’, sia stata l’attrice giusta col regista giusto al momento giusto sul set giusto, e che probabilmente altre avrebbero fornito una interpretazione altrettanto convincente. La figura di Laura per quel film è stata molto idealizzata, ne è venuto fuori un simbolo italiano pieno di retorica che le ha creato più danni che altro, visto il prosieguo della sua carriera e della sua vita personale.
Ma tornando al film, parliamo di un decennio in cui le belle donne nel cinema italiano abbondavano, per cui chissà come sarebbe stato il ruolo di Angelina in mano ad altre sex symbol dell’epoca…va detto che le opinioni su di lei - sulla giustificazione della sua fama intendo - sono state molteplici e discordanti. Alcuni critici hanno sostenuto che dietro la bellezza non ci fosse nulla, anzi che il solo fatto di averla nuda o seminuda giustificasse la sua presenza in un film, perché altro (ovvero capacità recitative) non c’era da pretenderlo. Eppure la sua prova in un film d’autore - ‘L’Innocente’ di Luchino Visconti - a me ha convinto, così come la contenuta follia psicopatica che Laura ostenta ne ‘La Gabbia’ di Patroni Griffi funziona. Non so, probabilmente la verità sta nel mezzo: non era una grande attrice, ma in certi contesti poteva starci, al di là del sex appeal. Pensa alle commedie: in ‘Sessomatto’ l’episodio del viaggio di nozze con Giancarlo Giannini è spassoso, con la sua inflessione dialettale marcatamente veneta Laura fa simpatia. Cosa che avviene, anni dopo, anche nel ‘Viuuulentemente mia’ di Vanzina con Abatantuono, un duo in sintonia.
Forse, per quanto abbia tentato di diversificarsi, L’Antonelli è rimasta vittima della se stessa di ‘Malizia’, però, questo è vero. E considerando l’andamento discendente della sua filmografia ci sta il fatto di considerarla sopravvalutata, col senno di poi.
Tina, di contro, è puro fascino. Lo è stata anche nell’ultimo periodo, in certe interviste in cui la voce roca e rovinata continuava a buttar fuori un magnetismo decadente e sensuale. Del resto Brass stesso lo disse nel 2014…alla domanda ‘qual è stata l’attrice più bella con cui hai lavorato?’ ’l'attrice più bella è Tina Aumont, che apprezzo più di ogni altra’ Risposta perentoria.
Ma tornando al film, parliamo di un decennio in cui le belle donne nel cinema italiano abbondavano, per cui chissà come sarebbe stato il ruolo di Angelina in mano ad altre sex symbol dell’epoca…va detto che le opinioni su di lei - sulla giustificazione della sua fama intendo - sono state molteplici e discordanti. Alcuni critici hanno sostenuto che dietro la bellezza non ci fosse nulla, anzi che il solo fatto di averla nuda o seminuda giustificasse la sua presenza in un film, perché altro (ovvero capacità recitative) non c’era da pretenderlo. Eppure la sua prova in un film d’autore - ‘L’Innocente’ di Luchino Visconti - a me ha convinto, così come la contenuta follia psicopatica che Laura ostenta ne ‘La Gabbia’ di Patroni Griffi funziona. Non so, probabilmente la verità sta nel mezzo: non era una grande attrice, ma in certi contesti poteva starci, al di là del sex appeal. Pensa alle commedie: in ‘Sessomatto’ l’episodio del viaggio di nozze con Giancarlo Giannini è spassoso, con la sua inflessione dialettale marcatamente veneta Laura fa simpatia. Cosa che avviene, anni dopo, anche nel ‘Viuuulentemente mia’ di Vanzina con Abatantuono, un duo in sintonia.
Forse, per quanto abbia tentato di diversificarsi, L’Antonelli è rimasta vittima della se stessa di ‘Malizia’, però, questo è vero. E considerando l’andamento discendente della sua filmografia ci sta il fatto di considerarla sopravvalutata, col senno di poi.
Tina, di contro, è puro fascino. Lo è stata anche nell’ultimo periodo, in certe interviste in cui la voce roca e rovinata continuava a buttar fuori un magnetismo decadente e sensuale. Del resto Brass stesso lo disse nel 2014…alla domanda ‘qual è stata l’attrice più bella con cui hai lavorato?’ ’l'attrice più bella è Tina Aumont, che apprezzo più di ogni altra’ Risposta perentoria.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Aggiungo solo una considerazione personale.
Oggi Malizia non ha piu’ significati “ maliziosi” dal punto di vista del sex appeal e’ ridicolo , magari non è malaccio come film con Turi Ferro e l’ambientazione siciliana. Lo stesso dicasi a mio avviso per tutti quelli con la Fenech.Bona e’ bona , per capirci, ma un film in cui ci sono due inquadrature della Fenech seminuda e 120 minuti di chicchiere di Lino Banfi sono oggi improponibili anche per lo spettatore appassionato del genere.
Di Laura Antonelli va segnalato “ Come sono caduta in basso” vagamente piu’ scollacciato, con Alberto Lionello e tutto recitato in lingua Dannunziana ambientato in Sicilia molto curato e con una regia ottima non ricordo di chi
Oggi Malizia non ha piu’ significati “ maliziosi” dal punto di vista del sex appeal e’ ridicolo , magari non è malaccio come film con Turi Ferro e l’ambientazione siciliana. Lo stesso dicasi a mio avviso per tutti quelli con la Fenech.Bona e’ bona , per capirci, ma un film in cui ci sono due inquadrature della Fenech seminuda e 120 minuti di chicchiere di Lino Banfi sono oggi improponibili anche per lo spettatore appassionato del genere.
Di Laura Antonelli va segnalato “ Come sono caduta in basso” vagamente piu’ scollacciato, con Alberto Lionello e tutto recitato in lingua Dannunziana ambientato in Sicilia molto curato e con una regia ottima non ricordo di chi
Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Malizia è stato il film più da me desiderato, ma avendolo vietato ai minori di 18 anni, e nel 73 ne avevo solo 13, non lo vidi mai e lo idealizzai, invidiando Alessandro Momo come non mai, ho ancora negli occhi la locandina con lei che si sfila la calza.....
...ma fa anal??? (by Trez 2001)
La nostra Clara è troppo avanti, del tipo se uno fa una scoreggia lei l'ha già annusata prima che esca dal buco del culo. (Trez 2015)
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Per quanto riguarda le sexy commedie e tutti i filoni professoresse/dottoresse/supplenti/poliziotte e via dicendo son d’accordo. Anzi dirò di più, per me erano dei sottoprodotti di dubbia intelligenza e scarsa consistenza cinematografica già allora. Si trattava di sceneggiature deboli basate sulla vis comica dei protagonisti in cui l’elemento sexy era per altro trattato in modo morboso e volgare. Opinione personale, eh, ci mancherebbe, ma tranne rari casi li considero film ad oggi senza dubbio anacronistici e di scarso valore oggettivo.OSCAR VENEZIA ha scritto:Aggiungo solo una considerazione personale.
Oggi Malizia non ha piu’ significati “ maliziosi” dal punto di vista del sex appeal e’ ridicolo , magari non è malaccio come film con Turi Ferro e l’ambientazione siciliana. Lo stesso dicasi a mio avviso per tutti quelli con la Fenech.Bona e’ bona , per capirci, ma un film in cui ci sono due inquadrature della Fenech seminuda e 120 minuti di chicchiere di Lino Banfi sono oggi improponibili anche per lo spettatore appassionato del genere.
Poi va detto che l’erotismo è un valore relativo condizionato dal contesto sociologico in cui viene espresso: per cui sicuramente negli anni 70 la ricetta di un nudo alternato a situazioni comiche (o presunte tali) poteva avere un perché presso il pubblico di allora, che aveva una concezione molto più ristretta e provinciale del sesso ‘esibito’ e rappresentato (non parliamo poi di quello filmato…)
Per dirla in poche parole, ‘un culo e ‘na risata’ e il dopocena era fatto. Oggi la maggior parte di questi film sono imbevibili, almeno per me. Non mi fanno ridere e non mi eccitano, non l’hanno mai fatto.
‘Malizia’ è una commedia che, pur essendo basata sulla carica sexy del personaggio principale introdotto in modo (allora) accattivante, può essere visto anche come parodia di certi usi e costumi, col suo registro dialettale e la connotazione grottesca di certi personaggi. Se ci pensiamo, nel decennio precedente una formula vagamente simile se non altro per l'ambientazione - ma con ben altre premesse, mezzi e risultati - l’aveva adottata Germi con ‘Divorzio all’Italiana’, la cui satira aveva però un valore graffiante che ne ha fatto un capolavoro. Oggi, ne convengo, è tutto ridimensionato da un’asticella sociale che si è alzata a dismisura rispetto alle attese dei film di cui parliamo.
Discorso diverso per il thriller/giallo italiano con sfumature erotiche, che ai tempi ha avuto il suo apice. Parlando della Fenech, ‘Lo strano vizio della Signora Wardh’ anziché ‘Tutti i colori del buio’ sono film validi a tutt’oggi a mio modo di vedere, con storie solide ed una componente ‘rosa’ apprezzabile, per quanto prevedibile. Ancora, la Tina Aumont e gli altri personaggi femminili di ’Torso’…bel thriller con belle donne, tutto qua, ma ancora visibile e apprezzabile, questo intendo.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Il tipo di film che stai descrivendo era la "vittima" di una censura rigida che duro' piu di mezzo secolo fino alla fine degli anni 60.Alec Empire ha scritto: Per quanto riguarda le sexy commedie e tutti i filoni professoresse/dottoresse/supplenti/poliziotte e via dicendo son d’accordo. Anzi dirò di più, per me erano dei sottoprodotti di dubbia intelligenza e scarsa consistenza cinematografica già allora. Si trattava di sceneggiature deboli basate sulla vis comica dei protagonisti in cui l’elemento sexy era per altro trattato in modo morboso e volgare. Opinione personale, eh, ci mancherebbe, ma tranne rari casi li considero film ad oggi senza dubbio anacronistici e di scarso valore oggettivo.
Poi va detto che l’erotismo è un valore relativo condizionato dal contesto sociologico in cui viene espresso: per cui sicuramente negli anni 70 la ricetta di un nudo alternato a situazioni comiche (o presunte tali) poteva avere un perché presso il pubblico di allora, che aveva una concezione molto più ristretta e provinciale del sesso ‘esibito’ e rappresentato (non parliamo poi di quello filmato…)
Per dirla in poche parole, ‘un culo e ‘na risata’ e il dopocena era fatto. Oggi la maggior parte di questi film sono imbevibili, almeno per me. Non mi fanno ridere e non mi eccitano, non l’hanno mai fatto.
‘Malizia’ è una commedia che, pur essendo basata sulla carica sexy del personaggio principale introdotto in modo (allora) accattivante, può essere visto anche come parodia di certi usi e costumi, col suo registro dialettale e la connotazione grottesca di certi personaggi. Se ci pensiamo, nel decennio precedente una formula vagamente simile se non altro per l'ambientazione - ma con ben altre premesse, mezzi e risultati - l’aveva adottata Germi con ‘Divorzio all’Italiana’, la cui satira aveva però un valore graffiante che ne ha fatto un capolavoro. Oggi, ne convengo, è tutto ridimensionato da un’asticella sociale che si è alzata a dismisura rispetto alle attese dei film di cui parliamo.
Discorso diverso per il thriller/giallo italiano con sfumature erotiche, che ai tempi ha avuto il suo apice. Parlando della Fenech, ‘Lo strano vizio della Signora Wardh’ anziché ‘Tutti i colori del buio’ sono film validi a tutt’oggi a mio modo di vedere, con storie solide ed una componente ‘rosa’ apprezzabile, per quanto prevedibile. Ancora, la Tina Aumont e gli altri personaggi femminili di ’Torso’…bel thriller con belle donne, tutto qua, ma ancora visibile e apprezzabile, questo intendo.
Da una parte si combatteva per per una visione/contenuto piu' esplicito in certi paesi (Scandinavi, USA). In altri paesi l'hard prese un passo un poco piu lento (Francia, Italia, ecc, che erano in ritardo da circa una mezza dozzina di anni). Dunque questi paesi si dovettero addatarsi a mostrare qualche seno nudo, sedere, breve scene di sesso simulato, ecc.
La sex comedy nel senso di "Malizia" e filoni del tipo indicato da te ("professoresse/dottoresse/supplenti/poliziotte") credo erano piu' alti in produzioni italiane che di altri paesi se ricordo bene. Certo si producevano "sex comedies" e film erotici in Francia, Germania, credo un poco meno in Spagna (dove lavoravano anche performers stranieri e italiani). Non tanto nel USA (che producevano cose piu "trash" nel senso horror, thriller, sci-fi).
Il cinema italiano ha spesso funzionato (come tanti altri paesi) in modo ciclico: peplum, cinema d'auteur, il giallo, spaghetti western, e poi venne il filone erotico di cui si parla in questi ultimi post. I produttori li sfornavono come dei panettoni. E giovani e belle attrici si presentavano all'appello. Il pubblico andava in sala a "divertirsi" vedere attrici nude, che poi potevano anche vedere sfogliando varie riviste.
Non si puo' ovviamente pensare a quei film come film d'arte, ma e' la stessa cosa che si puo' dire del porno. Non e' che tutti i film porno che si producevano negli anni 70, 80, 90, 2000 ecc sono stati dei capalavori. Si puo dire anche la stessa cosa della musica che si produceva negli anni 70. Ci sono pochissime canzoni di quell'epoca che sono diventati dei "classici". Credo (almeno penso) che piu' de 80-90% sara considerata della vera spazzatura.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Alec, non farei il confronto tra i gialli e le commedie scollacciate all'italiana. I secondi, per quanto le sceneggiature siano spesso sgangherate e piene di buchi, hanno una loro dignità, un fascino che va oltre i nudi delle attrici di turno, che rappresentano solo un valore aggiunto.
Il confronto va fatto con i cinepanettoni o quel filone di commedie leggere attuali. E le differenze sono che al tempo il film girava intorno ai nudi della bella di turno (Fenech, Bouchet, Rizzoli, ecc.), dove avevi la possibilità quasi unica di gustarti i loro nudi, salvo intravedere qualche immagine nelle riviste, mentre l'hard era limitato all'acquisto/noleggio di vidocassette o riviste settoriali; oggi, con il porno e nudi sdoganati e dove sei bombardato da immagini erotiche e hard dovunque, nelle commedie comiche i nudi fanno più da contorno. Sul valore artistico stenderei un velo sia ieri che oggi. Se penso che Banfi oggi è quasi visto come un maestro mi viene ... da ridere.
Il confronto va fatto con i cinepanettoni o quel filone di commedie leggere attuali. E le differenze sono che al tempo il film girava intorno ai nudi della bella di turno (Fenech, Bouchet, Rizzoli, ecc.), dove avevi la possibilità quasi unica di gustarti i loro nudi, salvo intravedere qualche immagine nelle riviste, mentre l'hard era limitato all'acquisto/noleggio di vidocassette o riviste settoriali; oggi, con il porno e nudi sdoganati e dove sei bombardato da immagini erotiche e hard dovunque, nelle commedie comiche i nudi fanno più da contorno. Sul valore artistico stenderei un velo sia ieri che oggi. Se penso che Banfi oggi è quasi visto come un maestro mi viene ... da ridere.
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Re: GLORIA PIEDIMONTE, TINA AUMONT e MARISA MELL
Quelli con la Fenech erano i piu’ improbabili, non per lei ma per come erano confezionati.
Preferisco comunque Barbara Bouchet, e uno in particolare “ Le amiche di mia madre” forse l’unico che si salva di tutta la categoria.
Apprezzo anche Carmen Villani che recito’ con la Bouchet in quel film.
Preferisco comunque Barbara Bouchet, e uno in particolare “ Le amiche di mia madre” forse l’unico che si salva di tutta la categoria.
Apprezzo anche Carmen Villani che recito’ con la Bouchet in quel film.